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Autore: Cris Snape    29/12/2014    1 recensioni
Lord Voldemort è stato sconfitto. Severus Piton si prepara ad iniziare una vita tranquilla dopo aver lavorato tanti anni come spia, ma qualcuno glielo impedirà: un bambino di quattro anni che irrompe tempestivamente nella sua vita, frutto di un'avventura estiva.
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TRADUZIONE
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Credit: questa storia appartiene a Cris Snape

Storia originalePapá Snape
Traduzione diB e l l e

Permesso:
"Me alegra que la historia te guste lo suficiente como para animarte con una traducción y por supuesto que tienes mi permiso."

Note introduttiva.
Salve a tutti, ho iniziato a leggere questa storia un anno fa e avevo promesso all'autrice che l'avrei tradotta, poi, tra una cosa e l'altra, il tempo è passato. Ma ora eccomi qua. Volevo avvisarvi di alcune cose prima di cominciare a pubblicare questo primo capitolo.
- L'autrice ha iniziato a scrivere la storia prima del settimo libro ed era convinta che Silente non fosse morto davvero.
- Troverete in questa storia la maggior parte dei personaggi che nel sesto e settimo libro sono morti.
- La storia è molto lunga e complicata da tradurre, quindi non so ogni quanto pubblicherò un capitolo, ma spero di non farvi aspettare troppo.
- Ho lasciato 'Snape' nel titolo perché suona meglio, ma nella storia lo chiamerò Piton.
- Non sono una traduttrice professionista, quindi siate clementi; ho adottato una traduzione piuttosto libera, nel senso che mi sono presa la briga di rimodellare alcune frasi per renderle meglio in italiano. Se qualcosa non vi torna chiedete pure.
B e l l e


 

PAPÀ SNAPE

 
La fine di una guerra
 

Severus Piton odiava profondamente quella stanza dell'ospedale magico San Mungo e non si peritava a dimostrarlo apertamente; sapeva che le infermiere avevano iniziato a tirare a sorte anche solo per portargli le sue pozioni curative e non aveva smesso di notare che i medimaghi lo guardavano male ogni volta che entravano a controllare il suo stato di salute, ma a lui non importava minimamente. Dopo più di un mese rinchiuso lì, iniziava ad essere davvero arrabbiato e l'unica cosa che voleva era andarsene a casa il prima possibile; per riuscirci poteva solamente lamentarsi costantemente (se avesse avuto la sua bacchetta a portata di mano, avrebbe potuto lanciare qualche maleficio di qua e di là, ma qualche "anima caritatevole" gliel'aveva presa quando era caduto ferito durante la battaglia finale contro Lord Voldemort, così che doveva accontentarsi di protestare) e insultare qualsiasi essere vivente che osasse avvicinarsi a meno di due metri da lì, anche se non veniva neanche considerato più di tanto, in realtà...
Quella mattina, per esempio, aveva fatto piangere una guaritrice novella e Severus era molto contento di esserci riuscito; quella stupida era entrata nella camera, sorridente, incoraggiandolo e 'fingendo' che le facesse piacere trovarsi in quella stanza, mentre, in realtà, i suoi superiori le avevano rifilato quel 'problema', perché erano coscienti del fatto che la ragazza non poteva negarsi. Severus si era mostrato paziente, finché la ragazza non provò a prendergli il polso; lo aveva afferrato per il polso, senza smettere di sorridere e Severus si era messo a gridare, senza un motivo apparente, in realtà. La ragazza non si scoraggiò finché Severus non la chiamò "Bambolina decelebrata" (lui, normalmente, era più sottile e ironico, ma la lunga permanenza al San Mungo, stava iniziando ad atrofizzargli i neuroni), e la ragazza se n'era andata correndo e piangendo a dirotto, gridando che non sarebbe entrata in quella stanza mai più; Severus pensava di aver esagerato un po'. Era sicuro di averle urlato contro per un bel po' di tempo e che lei aveva voluto essere amabile, nonostante tutto, però, alla fine, la ragazza non aveva sopportato la tensione ed era esplosa, riuscendo a strappare il primo sorriso sincero a Severus, in tutto il tempo.
Trenta schifosi giorni chiuso lì dentro! La situazione stava diventando davvero insostenibile... già era sufficientemente orribile dover sopportare tutti quegli incompetenti che lo visitavano un giorno sì e l'altro pure, in più doveva sopportare le visite di persone che affermavano di preoccuparsi per lui, persone che avevano passato vari mesi provando ad ucciderlo e che ora dicevano di essere contenti del fatto che stesse recuperando dalle ferite e bla bla bla... Certo, Severus doveva riconoscere che tutte quelle persone avevano avuto motivi più che validi per odiarlo (supponendo che aveva ucciso Albus Silente, era comprensibile) e capiva anche che ora si preoccupavano per lui in modo più o meno sincero, ma non sopportava essere circondato dalla gente, non quando ancora gli faceva male il corpo, ogni volta che si muoveva. Maledetta Maledizione Cruciatus! Fino a quando gli sarebbero durati i famosi effetti secondari dei quali i medici non smettevano di parlare?
Si supponeva che gli stessero somministrando una Pozione efficace perché smettesse di sentire dolore, ma ovviamente il suo organismo non si era ancora rimesso del tutto e lì doveva stare, imprecando contro chiunque gli si avvicinasse, perché quella era l'unico modo che aveva per restare tranquillo e a proprio agio... Probabilmente avrebbe recuperato prima, se avesse potuto prepararsi le Pozioni da solo, ma ovviamente, nessuno gli avrebbe fornito un calderone e gli ingredienti necessari per farlo; lo aveva realizzato vari giorni prima e doveva rassegnarsi...

"Qualcuno mi ha detto che ci siamo di nuovo alzati imbronciati..."
Severus girò rapidamente la testa e fissò i suoi occhi neri sulla porta d'ingresso della stanza; lì c'era Albus Silente, che gli sorrideva con la stessa affabilità di sempre e si avvicinava al letto con totale fiducia, come se non gli importasse affatto del costante caratteraccio del vecchio professore di Pozioni della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, forse perché aveva imparato ad affrontarlo dopo tutti quegli anni passati insieme.
"Come stai oggi, Severus?"
Albus Silente si accomodò sulla sedia vicina al letto e guardò Severus con un'espressione tranquilla; lui era l'unico che sopportava il suo malumore di quei giorni e Severus capì che non gli sarebbe servito a niente lamentarsi, così sospirò, si tirò a sedere sul letto (se non fosse stato per quel maledetto dolore all'addome, sarebbe già fuggito dal San Mungo) e mostrò la sua faccia migliore, così che Silente non si sentisse tentato di infastidirlo se fosse stato più pallido del solito o se gli fosse sembrato in difficoltà, anche solo minimamente; l'unica cosa che voleva mostrare era il suo malumore, per vedere se riusciva ad andarsene da lì; si sarebbe incaricato lui stesso di migliorare il proprio stato di salute; non conosceva un candidato migliore per curarlo...
"Sono al settimo cielo" rispose sarcastico Severus, cercando di far notare che era molto infastidito da tutta quella situazione.
"Da queste parti si dice che hai i nervi a fior di pelle..." Silente sorrise con malizia e Severus sbuffò di protesta. Oltretutto, preso in giro... "Dovresti prenderla con più calma; ho parlato con i tuoi guaritori e mi hanno detto che ne avrai ancora per un po' di giorni, quindi smettila di terrorizzare i novellini e comportati come l'uomo maturo che ovviamente sei..."
Severus socchiuse gli occhi e per la sua mente passarono centinaia di risposte sgradevoli che avrebbe potuto dare, ma siccome sapeva che nessuna di quelle sarebbe servita a cancellare dalla faccia di Silente quel sorriso di autosufficienza, si limitò ad aggrottare le sopracciglia il più possibile e fece una smorfia di fastidio che avrebbe gelato chiunque al mondo, meno che il vecchio preside, ovviamente, che era abituato a tutti quei gesti di Severus Snape, tanto che li conosceva a memoria.
"Andiamo, amico, animo!" Silente gli diede una pacca sulla schiena e Severus sentì una fitta di dolore allo stomaco, ma riuscì a contenere il gemito di protesta che cercava di scappare dalla sua gola. Vide Silente tirare fuori un sacchettino dalle pieghe della sua tunica e mostrargliela con allegria "Ti va una caramella al limone?"
"No, grazie" Severus scosse la testa e cambiò posizione cercando di accomodarsi meglio.
"Beh, non sai cosa ti perdi" Silente si portò una caramella alla bocca e la gustò golosamente per qualche secondo, mentre rimetteva il sacchetto dentro la tunica. "Mh! È buonissima. I Babbani sono degli autentici esperti nel fabbricare dolci, non credi?"
"Non sono molto legato ai dolci, Albus."
"Oh, si vede!" Silente rise, era evidente che aveva voglia di scherzare "Per questo hai un carattere così acido".
"Oh, molto divertente!" Severus sospirò; avrebbe dovuto sentirsi infastidito da quel commento, ma, come Albus Silente era abituato alle rispostacce del professore di Pozioni, Severus aveva imparato a incassare con diplomazia questo tipo di commenti ironici.
"Sei molto suscettibile oggi, Severus" Albus alzò un sopracciglio, senza smettere di sorridere e Severus si imbronciò ancora di più. "Oggi ti sei alzato con il piede sbagliato? O, forse, il problema è che oggi non ti sei proprio alzato..."
"Non ridere, Albus" Severus si mosse lentamente e riuscì a non sentire dolore da nessuna parte. "Se fossi stato rinchiuso qui dentro un mese intero, saresti così di malumore come me... Non mi portano neanche a passeggiare per i maledetti corridoi dell'ospedale; i guaritori dicono che creerei troppa aspettativa e mi lasciano qui dentro giorno e notte e ora sono stanco."
"Credo che i guaritori abbiano tutte le ragioni" Albus scrollò la testa e incrociò le braccia. "E non ti fa male la tranuillità che hai in questo momento..."
"Starei molto più tranquillo in qualsiasi altro posto..."
"Me lo sentivo che avresti risposto così..." Silente rise, tornando a gustare la sua caramella. "Ma non ti rimane altro che adeguarti alla situazione, Severus; non ti servirà a molto sfoggiare ancora quel malumore che spendi, quindi fattene una ragione e adattati. Forse così il tempo ti passerà più in fretta che se lo passi brontolando continuamente..."
"Quindi... non pensi di intercedere..." Severus pronunciò quelle parole con una certa timidezza; aveva iniziato a confidare nel fatto che Silente si impietosisse della sua situazione e parlasse con i Medimaghi in modo che lo lasciassero uscire prima del tempo, ma a giudicare dalla maniera in cui il vecchio mago socchiudeva gli occhi, la risposta doveva essere negativa...
"Rimarrai qui per tutto il tempo necessario" disse Silente con fermezza; il suo sorriso era un po' sfumato, ma subito lo recuperò. "Ho bisogno che ti sia rimesso completamente per il prossimo mese di settembre, così non correremo rischi, Severus."
"Settembre?"
"Naturalmente! I corsi iniziano a settembre e io ho bisogno di un buon professore di Pozioni per rimettere al passo gli studenti..." Silente gli diede una pacca sul braccio e Severus inarcò le sopracciglia. "Dopo un anno senza aprire la scuola, molti studenti staranno procedendo senza disciplina e sarà sempre utile contare su di te per rimetterli sulla retta via..."
"Mi stai offrendo il mio vecchio posto?" disse Severus un po' confuso; non si era ancora prospettato la possibilità di tornare a Hogwarts una volta che si fosse totalmente ristabilito, ma l'idea non gli dispiaceva del tutto.
"Dubito fortemente di poter trovare qualcuno migliore" Silente sorrise. "Lumacorno non vorrà tornare a fare lezione neanche se lo sottoponiamo alla Maledizione 'Imperius' e non c'è nessun mago più talentuoso di te nel preparar Pozioni..."
"Speravo che mi avresti offerto il posto di professore di Difesa Contro le Arti Oscure" commentò Severus con diffidenza. "Sai quanto mi piace quella materia..."
"Oh, ma ormai ho preso un impegno con un'altra persona!" Silente alzò un sopracciglio; come ogni anno, Severus chiese il suo desiderato posto, come se fosse parte di una strana tradizione, e come tutti gli anni lui glielo negò, anche se questa volta, Piton non sembrava esserne realmente infastidito. Infatti, lo vedeva quasi indifferente. "Mi dispiace, ma resta libero solo Pozioni..."
"E... posso chiedere chi è il fortunato?"
"Puoi..." Silente scrollò la testa e, per un attimo, sembrò non volesse rispondere, ma alla fine lo fece. "Hai gia avuto l'onore di lavorare con lui, pochi anni fa... il nuovo professore è Remus Lupin."
"Non so perché già mi immaginavo qualcosa del genere..." Severus fece una smorfia e si strinse nelle spalle. "Suppongo che non sia un cattivo candidato, dopotutto..."
"E ora che la comunità magica ha iniziato a considerarlo una specie di eroe, per aver sconfitto Greyback, e per rimediare alla sua condizione di licantropo, sarà molto più sopportabile per lui sviluppare il proprio lavoro" Silente acquisì una certa attitudine riflessiva "e se tu accetti di tornare al collegio, avrò la persona perfetta per elaborare la Pozione Antilupo e un buon sostituto di Lupin durante le sue trasformazioni mensili..."
"Un'ottima giocata per te, Albus" Severus parlò con voce soave e quasi sembrava avesse voglia di scherzare. "Suppongo di non avere altra scelta che 'tornare all'ovile'..."
"Devo prenderla come una risposta affermativa?" Albus spalancò gli occhi e Severus quasi abbozzò un sorriso, facendogli intendere che aveva di nuovo il professore di Pozioni.
"Bene... E vorrai tornare ad essere il Capocasa di Serpeverde? Dovrai dirigere con mano ferma quei ragazzi, date le circostanze..."
"Sarà un piacere battere Minerva nella Coppa delle Case..." gli occhi scuri di Piton brillarono maliziosamente. "In questi ultimi anni, le hanno cominciato a dare alla testa le continue vittorie di Grifondoro..."
"Vittorie meritate, d'altra parte..."
"Non chiedermi di riconoscere questo, Albus..." Severus tornò a rigirarsi nel letto; grazie a quella conversazione con Silente, stava cominciando a passargli un po' la rabbia.
"Sì... quello sarebbe decisamente troppo per te..."
"Almeno, ora che Potter e i suoi amici non ci sono, non sarai tentato di dargli punti all'ultimo minuto per strappare la vittoria a Serpeverde, giusto?" Albus rise sotto i baffi e Severus corrucciò le sorpacciglia, immaginando cose che non lo divertivano affatto. "Non dirmi che Potter tornerà a Hogwarts..."
"Vuole diventare Auror, Severus" Albus parlò con diplomazia, cosciente che quella sarebbe stata una terribile notizia per l'uomo che aveva di fronte. "Avrà bisogno di passare i suoi M.A.G.O. Per entrare all'accademia Noxford, e questo significa che deve passare il suo ultimo anno a Hogwarts..."
"Che sia maledetto! Quel ragazzo ha sconfitto il 'Signore Oscuro'... non è sufficiente per ammetterlo alla stupida scuola per Auror?" sbuffò Severus, un'altra volta di malumore.
"Temo che Harry non voglia un trattamento preferenziale, Severus" Silente si strinse nelle spalle "afferma di voler ottenere le cose come tutti gli altri, quindi non ti rimarrà altro che dargli lezioni un anno ancora, a lui e ai signori Granger e Weasley."
"Perfetto" Severus serrò la mascella "e io che pensavo di essermi liberato di lui per sempre..."
"Non fare così" Silente gli batté una mano sulla schiena. "Saranno pochi mesi e voleranno".
"Sono disposto a promuoverlo, solo per liberarmi di lui" borbottò Severus, nel più totale malumore. "È assolutamente incredibile, Albus! Comunque, sono ancora in tempo a rifiutare il posto, giusto?" quest'ultimo commento fu pronunciato con evidente sarcasmo.
"Temo che ormai non accetterò una rinuncia" Silente gli serrò affettuosamente la spalla e si alzò. "Devo andarmene ora, Severus; il Ministero vuole chiedermi un paio di consulti e sono già in ritardo" il mago camminò lentamente verso la porta. "Dobbiamo chiarire certi dettagli suil tuo stato di spia, come sai, e parlare a propostito della cattura dei Mangiamorte che sono riusciti a fuggire; gli auror sono un po' accupati con tutto questo." Severus annuì con la testa, ma non disse niente. "Verrò a trovarti in un paio di giorni."
"Spero che quando lo farai, porterai un certificato di dimissione e, contemporaneamente, la mia bacchetta..."
"È al sicuro, non preoccuparti" Albus aprì la porta e salutò con la mano. "E smetti di lagnarti tutto il tempo, Severus, o qualcuno potrebbe avere la tentazione di soffocarti con il cuscino..."
Dicendo queste parole, Albus Silente uscì dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sé con molta delicatezza. Severus non era più tanto arrabbiato come prima, continuava ad essere terribilmente infastidito di dover stare rinchiuso in quella stanza, senza fare nulla, quando aveva molto lavoro in sospeso nel mondo mangico.
Erano molti i Mangiamorte che erano riusciti a fuggire dopo la caduta di Lord Voldemort, in maniera abbastanza caotica e disordinata, quello sì. Tra loro ce n'erano alcuni molto pericolosi, come Bellatrix Lestrange o Lucius Malfoy, e Severus era convinto che sarebbe stato molto complicato per gli Auror o per i membri dell'Ordine della Fenice avere a che fare con loro; dopo aver passato tanti anni al servizio del Signore Oscuro, avevano imparato ad adattarsi a qualsiasi tipo di circostanza e, se avessero dovuto passare anni fuggendo, lo avrebbero fatto. Probabilmente non si erano prospettati di riorganizzare i Mangiamorte che ancora pullulavano nei dintorni per sfidare il Ministero della Magia e continuare il lavoro iniziato dal loro signore, e questo li convertiva in meno pericolosi, ma anche più sfuggenti... Severus Piton aveva anche pensato che qualcuno di loro lo avrebbe cercato per vendicarsi del suo tradimento; non che questo lo preoccupasse troppo, ma era qualcosa che un po' lo inquietava, e gli faceva chiedere se, ora che quella guerra era terminata nel mondo magico, lui avrebbe potuto vivere una vita tranquilla, dopo tanti anni vissuti in tensione a causa del suo stato di spia, con la morte che gli alitava sul collo costantemente e con l'incertezza di poter vedere una nuova alba... Sarebbe stato davvero ironico se, adesso che tutto era finito, lui avrebbe continuato ad essere in pericolo per gli stessi motivi precedenti alla caduta di Lord Voldemort: il suo tradimento verso il lato oscuro...







Note finali.
L'autrice non ha lasciato note finali in questo capitolo. Posso solo sperare che vi sia piaciuto e che vi abbia invogliato a continuare questa bellissima storia di Cris Snape. Se avete qualcosa da dire sulla traduzione, sulla storia o semplicemente avete voglia di lasciare una recensione, sarò felice di rispondervi.
Al prossimo capitolo...
B e l l e






 
   
 
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