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Autore: eva_elamela    03/02/2005    14 recensioni
Uno sguardo disgustato, una battuta sprezzate, un'acida considerazione..quanto tutto ciò nasconde la realtà? Può esserci un sorriso dietro la maschera dell'indifferenza?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ma guarda guarda chi si vede

                                     INGANNEVOLI APPARENZE

 

 

 

Bene, bene…Terza ff che pubblico(quarta che scrivo!)! Sia che voi siate affezionati lettori(è da ieri che pubblico…) o nuovi adepti…vi invito(leggi obbligo, pena la fustigazione!) a RECENSIRE!  Buona lettura, eva.

 

 

                                                        ***

 

“Ma guarda guarda chi si vede! San Potter e la sua piccola fan!”

Vorrei proprio sapere cosa diavolo ci fai sempre in giro con sfregiato, lo sai che mi manda in bestia.

 

“Sei un furetto per nulla perspicace.”

Non guardarmi così, lo sai che è tutto frutto della tua gelosia.

 

“Zitta stracciona.”

Come sei bella oggi. Ogni giorno sempre di più. So che non dovrei ma non resisto ad ammirare la tua bellezza anche alla luce del sole.

 

“Non prendo ordini da una serpe come te!”

Devo controllarmi. Non posso muovere nemmeno un muscolo, se lo facessi ti salterei letteralmente addosso, devo controllarmi.

 

“E io non accetto insulti da una babbanofila che indossa meno di quanto io spendi per un taglio di capelli.

Il fine e, beh, aderente maglioncino nero che indossi non fa altro che evidenziare il tuo corpo stupendo e la carnagione chiara della tua pelle spruzzata dalle lentiggini che amo tanto. Per non parlare di ciò che lascia immaginare la gonna scolastica più corta del necessario. Ma è quel bagliore dorato che si intravede dal colletto della camicia che mi fa sorridere.

 

“Beh, sono indubbiamente soldi buttati via inutilmente a giudicare dal risultato.

Ti rispondo con un ghigno sulla faccia ma penso a quanto vorrei tuffarci le dita fra quei fili dorati, anche ora, e istintivamente mi porto una mano al collo per essere sicura che ci sia ancora la l’oggetto più prezioso che abbia mai avuto. C’è. Grazie.

 

“Certo abituati come siete voi Weasley, anche un paio di galeoni vi sembrano un investimento.”

Prego.

 

“Cosa ne dici di smetterla Malfoy, andavamo di fretta prima che tu decidessi di inscenare il tuo solito spettacolino.”

 

Eh? Potter? A già c’era anche lui. Concentrato com’ero su Ginevra, e a non fare mosse azzardate e commenti stupidi, mi ero completamente dimenticato che ci fosse pure lui!

 

Chi ha parlato? Ah Harry! Figurati se si perdeva l’occasione di difendere davanti al suo nemico la piccola e indifesa sorellina del suo migliore amico! Chi gli ha chiesto niente? Io vivo di questi momenti, non faccio che aspettarli tutto il giorno, perché diavolo si è intromesso!!!!

 

“E di grazia, è lecito domandare quale fosse la vostra destinazione o le mie orecchie innocenti non potrebbero sopportare la risposta?”

So che non c’è nulla fra di voi, ma devo saperlo comunque.

 

Che c’è Malfoy sei distratto? Cosa credi che ci facciamo con le scope in mano?”

Devo assolutamente dirtelo, Harry avrebbe fatto una delle sue uscite “non sono affari tuoi” e tu non mi avresti lasciato in pace durante i nostri incontri clandestini per sommergermi di domande. Ma che diavolo…

 

“Tesoro!”

 

Quella voce dolciastra, quel profumo nauseante…Pansy.

 

“Tesoro…ops!”

 

Sembra essersi accorta anche della nostra presenza la tua tesoruccia!!!!Se non stacca immediata mente le braccia dal tuo…io…giuro che…

 

Non so se ho notato prima la morsa in cui Pansy mi sta stritolando, o il fatto che hai cambiato colore assumendo una sfumatura che se la batte ad armi pari con i tuoi capelli, e che stai per spezzare il manico della scopa nel tentativo di trattenerti dal lanciarle un incantesimo senza perdono. Quasi quasi non mi dispiace vedreti così gelosa, e in fondo mi faresti un grande favore liberandomi della Parchinson. Ma forse è meglio…

 

Divincolarti dalla sua stretta e lanciarle un occhiataccia è il regalo più bello che potessi farmi, quando mi sarò calmata forse ti ringrazierò, forse.

 

Comunque arriverò mezzora prima del solito, mi aspetto di trovare le vostre inutili scope appese a un chiodo!”

Ginny dimmi che capisci!

 

“Te lo puoi scordare!”

 

E’ di nuovo il mio compagno a rispondere. Io ero troppo impegnata a decifrare il messaggio per intervenire. Vediamo se ho capito…tu arriverai  mezzora prima della fine degli allenamenti di Grifondoro…per vedere me! Devo farti capire che ho capito il significato…ma…

 

“Spero che TU abbia capito.” Mi volto senza neanche salutare. Tutto sommato sarebbe ridicolo se mi chinassi su di te e ti baciassi, le nostre recite sarebbero inutili! Mi auguro che quel tu, pronunciato con un po’ meno disprezzo ti abbia fatto capire che…

 

                                                        ***

 

“Harry non mi sento per niente bene!scusa ma per stasera ho dato tutto quello che potevo.”

 

Ok Gin, ci vediamo più tardi! Ehi, tu, si proprio tu cosa era quello? Lo chiameresti tiro? Eh tu invece…”

 

E’ stato più facile di quanto sperassi, sono anche in anticipo forse riesco a togliermi la divisa.

Faccio giusto in tempo a cambiarmi e a uscire dagli spogliatoi.

 

“Buona sera principessa!”

 

“Oh, buona sera! Stavo aspettando il mio principe azzurro, lo ha per caso visto passare sul suo destriero bianco?”

 

“Chiunque la fa aspettare non è degno di chiamarsi principe e di angosciare il vostro cuore!”

 

“Si, comincio anch’io a pensarla così!”

 

Ok hai vinto!”non resisto e ti cingo la vita con le mie braccia forti. “Basta recitare per oggi!”

 

“Beh visto che ho vinto io…”dico ugualmente sconfitta facendo scivolare le braccia intorno al tuo collo regalandoci ciò che entrambi aspettavamo da tutto il giorno.

 

Mh…”non posso fare a meno di farmi sfuggire questo commento a labbra socchiuse. Sono ore che sogno le tue labbra. Ti sento muovere la bocca in un sorriso divertito, ma ti distrai solo un attimo per poi concentrarti nuovamente su di me.

 

“Non possiamo continuare cosi…”provo a parlare ma mi richiudi la bocca in un modo che… non ci penso nemmeno a lamentarmi. “…lo so che non ti piace parlarne ma…”ora stai attaccando il mio collo, mi chiedo se non mi senti, o mi ignori deliberatamente.

 

“…Tesoruccio!”Ce l’ho fatta ad attirare la tua attenzione!

 

“Sei impazzita? Vuoi farmi morire d’infarto?” lo penso ma ti sorrido comunque.

 

Ma hai sentito quello che ho detto?”

 

“Come potevo, hai un collo così bello, un profumo così buono. E tuffo nuovamente il viso fra i tuoi capelli  prendendo  un gran respiro. “Comunque cosa stavi dicendo?”

 

Allora davvero non hai sentito… “Draco…mi stavo solo lamentando un po’!”

 

“Capisco.” Ed è vero, ma ne abbiamo parlato così tante volte…

 

“Già…”so che capisci, che per te è lo stesso “Scusa non dovevo parlarne adesso. Non ho nessuna intenzione di passare la mia “ora d’aria” a rattristarmi. Baciami.”

 

I tuoi occhi velati sono l’unica cosa che vedo, e la tua voce l’unica che sento.

“Baciami.” E ti bacio.

 

                                                        ***

 

Non ho dormito per niente. Sono andata a letto presto con  l’intento di riposarmi per bene, ma non è andata esattamente come speravo. Ho cominciato a rigirarmi nel letto, poi ho aperto gli occhi per fissare la sveglia, e non c’è stato verso di convincerli a richiudersi. Ho ripensato a quello che ci siamo detti, anzi, a quello che non ci siamo detti! Non posso e non voglio credere che per noi ci siano solo incontri notturni in un aula vuota, nello sgabuzzino delle scope o in un qualsiasi posto remoto e isolato. A volte vorrei ribellarmi, urlarti in faccia tutta la mia frustrazione, ma la paura di perderti è infinitamente più grande. 

 

 

Questa notte ho fatto un incubo. Era un po’ che non mi succedeva. Ma questa volta non c’erano corpi ammantati di nero, cappucci e maschere argentate che sono spariti grazie a Potter, anche se mi secca ammetterlo! C’eravamo solo te e io, abbracciati. Ma ad un tratto una folla immensa, le tue braccia che si allontanano dal mio collo, la tua vita che si stacca dalle mie mani, e all’improvviso la solitudine. Grida, discorsi, parole confuse echeggiano nell’aria. Un fiume di persone ci divide. Tu piangi disperata, non posso sentire la tua voce ma leggo sulle tue labbra il mio nome. Lotto per raggiungerti, spintono, tiro calci, pugni. Ma è tutto inutile, la distanza fra di noi sembra aumentare sempre più, fino a che non ti perdo completamente di vista.

 

 

“Ehi Gin, si può sapere cos’hai?”

 

Alla mia amica Corvonero non sfugge nulla. “Nulla.”

 

“E’ per lui vero?”

 

Abbozzo un sorriso. Luna è l’unica a sapere. Avevo bisogno di qualche d’uno con cui sfogarmi, piangere e a cui confidare il mio amore per te, i sussulti, i brividi. Avevo bisogno di un amica, e ne ho bisogno anche adesso. “Si. Facciamo colazione insieme?”

 

 

Forse non era un incubo. Ti vedo entrare in Sala Grande con la tua amica, ed è come rivivere tutto. Tu. Io. E quattro lunghe tavolate a dividerci. Quelle stesse voci chiassose a coprire la tua. Non hai il volto rigato dalle lacrime ma posso leggerci la stessa espressione di ieri sera, quando ancora una volta hai provato ad affrontare l’argomento. Hai gli occhi cerchiati, sintomo di una non proprio riposante serata. Ti guardo mentre addenti una fetta biscottata, sorseggi il tuo the e mi sento in colpa. Mi sento la causa del tuo dispiacere, del tuo malessere, del tuo dolore! Che razza di uomo sono? Che razza di uomo pretendo di essere se non sono nemmeno capace di far felice la donna che amo?

 

 

Odio le fette biscottate, ma non c’era rimasto altro. Quell’ingordo di Ron si è mangiato tutte le brioches…in questo momento odio anche lui! Ron…chissà se lui e Herm…è un po’ che non li vedo litigare…ma…una mano sulle spalle mi distoglie dai miei pensieri. Giuro che se è Dean lo mando al diavolo, e se è Colin gli urlo di tutto, e se è…

 

 

“Tesoro hai finito?”

 

Mi si gela il sangue nelle vene. Non ho bisogno di voltarmi, so di chi è quella voce, è la tua!

 

Tremi sotto il mio tocco. Ti giri verso di me con un espressione a dir poco sconvolta, ma non ho intenzione di cedere.

 

“Ti va di venire un attimo con me?”

Sono così teso che non riesco nemmeno a godermi l’espressione ebete sulle facce dei tuoi amici.

 

Sento il mio corpo muoversi come per obbedire ad un tuo ordine, ma il mio cervello per quanto stia lavorando ad una velocità superiore del normale non riesce proprio a capire. Mi faccio più vicina a te e…e…

 

E ti bacio. Dolcemente a fior di labbra. Sento distintamente il brusio cessare per alcuni attimi per poi riprendere ancora più intensità. Ma non mi importa. Anzi si mi importa, è questo l’effetto che speravo avesse il mio gesto, ora tutti sanno.

 

Se non mi avessi cinta con un braccio sarei svenuta. Mi decido ad aprire gli occhi e, incrociandoli con i tuoi, in un lampo capisco tutto. Hai voluto esaudire il mio più grande desiderio.

“Si!”La tua voce arriva accompagnata da una nuova espressione che trasmette semplicemente amore.

“Allora andiamo!”Dici con una naturalezza sorprendente. Ti prendo per mano e ci allontaniamo.

Prima di uscire del tutto dalla sala ci scambiamo uno sguardo.

Ti amo Ginevra.

Ti amo Draco. D’ora in poi potremo anche dircelo.  

 

 

 

                                                    FINE.

   

           

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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