INGANNEVOLI APPARENZE
Bene,
bene…Terza ff che pubblico(quarta che scrivo!)!
Sia che voi siate affezionati lettori(è da ieri che pubblico…) o
nuovi adepti…vi invito(leggi obbligo, pena la
fustigazione!) a RECENSIRE! Buona
lettura, eva.
***
“Ma
guarda guarda chi si vede!
San Potter e la sua piccola fan!”
Vorrei
proprio sapere cosa diavolo ci fai sempre in giro con
sfregiato, lo sai che mi manda in bestia.
“Sei
un furetto per nulla perspicace.”
Non
guardarmi così, lo sai che è tutto frutto della tua gelosia.
“Zitta
stracciona.”
Come
sei bella oggi. Ogni giorno sempre di più. So
che non dovrei ma non resisto ad ammirare la tua
bellezza anche alla luce del sole.
“Non
prendo ordini da una serpe come te!”
Devo
controllarmi. Non posso muovere nemmeno un muscolo, se lo facessi ti salterei letteralmente addosso, devo controllarmi.
“E
io non accetto insulti da una babbanofila che indossa
meno di quanto io spendi per un taglio di capelli.”
Il fine
e, beh, aderente maglioncino nero che indossi non fa
altro che evidenziare il tuo corpo stupendo e la carnagione chiara della tua
pelle spruzzata dalle lentiggini che amo tanto. Per non
parlare di ciò che lascia immaginare la gonna scolastica più
corta del necessario. Ma è quel bagliore dorato che si intravede dal colletto della camicia che mi fa sorridere.
“Beh,
sono indubbiamente soldi buttati via inutilmente a giudicare dal risultato.”
Ti
rispondo con un ghigno sulla faccia ma penso a quanto
vorrei tuffarci le dita fra quei fili dorati, anche ora, e istintivamente mi
porto una mano al collo per essere sicura che ci sia ancora la l’oggetto
più prezioso che abbia mai avuto. C’è. Grazie.
“Certo
abituati come siete voi Weasley, anche un paio di galeoni vi sembrano
un investimento.”
Prego.
“Cosa
ne dici di smetterla Malfoy,
andavamo di fretta prima che tu decidessi di inscenare il tuo solito
spettacolino.”
Eh?
Potter? A già c’era anche lui. Concentrato com’ero su Ginevra,
e a non fare mosse azzardate e commenti stupidi, mi ero completamente
dimenticato che ci fosse pure lui!
Chi ha
parlato? Ah Harry! Figurati se si perdeva l’occasione di difendere
davanti al suo nemico la piccola e indifesa sorellina del suo migliore amico!
Chi gli ha chiesto niente? Io vivo di questi momenti, non faccio che aspettarli
tutto il giorno, perché diavolo si è intromesso!!!!
“E
di grazia, è lecito domandare quale fosse la
vostra destinazione o le mie orecchie innocenti non potrebbero sopportare la
risposta?”
So che
non c’è nulla fra di voi, ma devo saperlo
comunque.
“Che c’è Malfoy sei
distratto? Cosa credi che ci facciamo con le scope in mano?”
Devo
assolutamente dirtelo, Harry avrebbe fatto una delle
sue uscite “non sono affari tuoi” e tu non mi avresti lasciato in
pace durante i nostri incontri clandestini per sommergermi di domande. Ma che diavolo…
“Tesoro!”
Quella
voce dolciastra, quel profumo nauseante…Pansy.
“Tesoro…ops!”
Sembra
essersi accorta anche della nostra presenza la tua tesoruccia!!!!Se non stacca immediata mente le braccia dal
tuo…io…giuro che…
Non so
se ho notato prima la morsa in cui Pansy mi sta
stritolando, o il fatto che hai cambiato colore assumendo una sfumatura che se
la batte ad armi pari con i tuoi capelli, e che stai per spezzare il manico
della scopa nel tentativo di trattenerti dal lanciarle un incantesimo senza
perdono. Quasi quasi non mi dispiace vedreti così gelosa, e in fondo mi faresti un grande favore liberandomi della Parchinson.
Ma forse è meglio…
Divincolarti
dalla sua stretta e lanciarle un occhiataccia è
il regalo più bello che potessi farmi, quando mi sarò calmata
forse ti ringrazierò, forse.
“Comunque arriverò mezzora prima del solito, mi
aspetto di trovare le vostre inutili scope appese a un chiodo!”
Ginny dimmi che capisci!
“Te
lo puoi scordare!”
E’
di nuovo il mio compagno a rispondere. Io ero troppo impegnata a decifrare il
messaggio per intervenire. Vediamo se ho capito…tu arriverai mezzora prima
della fine degli allenamenti di Grifondoro…per
vedere me! Devo farti capire che ho capito il
significato…ma…
“Spero
che TU abbia capito.” Mi volto senza neanche salutare. Tutto sommato sarebbe ridicolo se mi chinassi su di te e ti
baciassi, le nostre recite sarebbero inutili! Mi auguro che quel tu,
pronunciato con un po’ meno disprezzo ti abbia fatto capire che…
***
“Harry
non mi sento per niente bene!scusa ma per stasera ho
dato tutto quello che potevo.”
“Ok Gin, ci vediamo più tardi! Ehi, tu, si proprio tu cosa era quello? Lo chiameresti tiro? Eh tu
invece…”
E’
stato più facile di quanto sperassi, sono anche
in anticipo forse riesco a togliermi la divisa.
Faccio
giusto in tempo a cambiarmi e a uscire dagli spogliatoi.
“Buona
sera principessa!”
“Oh,
buona sera! Stavo aspettando il mio principe azzurro, lo ha
per caso visto passare sul suo destriero bianco?”
“Chiunque
la fa aspettare non è degno di chiamarsi
principe e di angosciare il vostro cuore!”
“Si,
comincio anch’io a pensarla così!”
“Ok hai vinto!”non resisto e ti cingo la vita con
le mie braccia forti. “Basta recitare per oggi!”
“Beh
visto che ho vinto io…”dico ugualmente sconfitta facendo
scivolare le braccia intorno al tuo collo regalandoci ciò che entrambi
aspettavamo da tutto il giorno.
“Mh…”non posso fare a meno di farmi sfuggire questo commento a labbra socchiuse. Sono ore
che sogno le tue labbra. Ti sento muovere la bocca in un sorriso divertito, ma
ti distrai solo un attimo per poi concentrarti nuovamente su di me.
“Non
possiamo continuare cosi…”provo a parlare ma
mi richiudi la bocca in un modo che… non ci penso nemmeno a lamentarmi.
“…lo so che non ti piace parlarne ma…”ora
stai attaccando il mio collo, mi chiedo se non mi senti, o mi ignori
deliberatamente.
“…Tesoruccio!”Ce l’ho
fatta ad attirare la tua attenzione!
“Sei
impazzita? Vuoi farmi morire d’infarto?” lo penso
ma ti sorrido comunque.
“Ma hai sentito quello che ho detto?”
“Come
potevo, hai un collo così bello, un profumo così buono.” E tuffo nuovamente il viso fra i tuoi
capelli prendendo un gran respiro. “Comunque cosa stavi dicendo?”
Allora
davvero non hai sentito… “Draco…mi
stavo
solo lamentando un po’!”
“Capisco.”
Ed è vero, ma ne abbiamo parlato così
tante volte…
“Già…”so
che capisci, che per te è lo stesso “Scusa non dovevo parlarne adesso. Non ho nessuna
intenzione di passare la mia “ora d’aria” a rattristarmi.
Baciami.”
I tuoi
occhi velati sono l’unica cosa che vedo, e la tua voce
l’unica che sento.
“Baciami.”
E ti bacio.
***
Non ho
dormito per niente. Sono andata a letto presto con l’intento di riposarmi per
bene, ma non è andata esattamente come speravo. Ho cominciato a
rigirarmi nel letto, poi ho aperto gli occhi per fissare la sveglia, e non
c’è stato verso di convincerli a richiudersi. Ho ripensato a
quello che ci siamo detti, anzi, a quello che non ci siamo
detti! Non posso e non voglio credere che per noi ci siano solo incontri
notturni in un aula vuota, nello sgabuzzino delle
scope o in un qualsiasi posto remoto e isolato. A volte vorrei ribellarmi,
urlarti in faccia tutta la mia frustrazione, ma la paura di perderti è infinitamente più grande.
Questa
notte ho fatto un incubo. Era un po’ che non mi succedeva. Ma questa
volta non c’erano corpi ammantati di nero, cappucci
e maschere argentate che sono spariti grazie a Potter, anche se mi secca
ammetterlo! C’eravamo solo te e io, abbracciati. Ma ad
un tratto una folla immensa, le tue braccia che si allontanano dal mio collo,
la tua vita che si stacca dalle mie mani, e all’improvviso la solitudine.
Grida, discorsi, parole confuse echeggiano nell’aria. Un fiume di persone
ci divide. Tu piangi disperata, non posso sentire la tua voce
ma leggo sulle tue labbra il mio nome. Lotto per raggiungerti, spintono,
tiro calci, pugni. Ma è tutto inutile, la distanza fra
di noi sembra aumentare sempre più, fino a che non ti perdo
completamente di vista.
“Ehi
Gin, si può sapere cos’hai?”
Alla mia
amica Corvonero non sfugge nulla.
“Nulla.”
“E’
per lui vero?”
Abbozzo
un sorriso. Luna è l’unica a sapere. Avevo bisogno di qualche
d’uno con cui sfogarmi, piangere e a cui confidare il mio amore per te, i
sussulti, i brividi. Avevo bisogno di un amica, e ne
ho bisogno anche adesso. “Si. Facciamo colazione insieme?”
Forse non
era un incubo. Ti vedo entrare in Sala Grande con la tua amica, ed è
come rivivere tutto. Tu. Io. E quattro lunghe tavolate
a dividerci. Quelle stesse voci chiassose a coprire la tua. Non hai il volto
rigato dalle lacrime ma posso leggerci la stessa
espressione di ieri sera, quando ancora una volta hai provato ad affrontare
l’argomento. Hai gli occhi cerchiati, sintomo di una non proprio
riposante serata. Ti guardo mentre addenti una fetta
biscottata, sorseggi il tuo the e mi sento in colpa. Mi sento la causa del tuo
dispiacere, del tuo malessere, del tuo dolore! Che
razza di uomo sono? Che razza di uomo
pretendo di essere se non sono nemmeno capace di far felice la donna che amo?
Odio le
fette biscottate, ma non c’era rimasto altro. Quell’ingordo di Ron si è mangiato tutte le brioches…in questo momento odio anche lui!
Ron…chissà se lui e Herm…è
un po’ che non li vedo litigare…ma…una
mano sulle spalle mi distoglie dai miei pensieri. Giuro che se è Dean lo mando al diavolo, e se è Colin
gli urlo di tutto, e se è…
“Tesoro
hai finito?”
Mi si
gela il sangue nelle vene. Non ho bisogno di voltarmi, so di chi è
quella voce, è la tua!
Tremi
sotto il mio tocco. Ti giri verso di me con un espressione
a dir poco sconvolta, ma non ho intenzione di cedere.
“Ti
va di venire un attimo con me?”
Sono
così teso che non riesco nemmeno a godermi l’espressione ebete
sulle facce dei tuoi amici.
Sento il
mio corpo muoversi come per obbedire ad un tuo ordine, ma il mio cervello per
quanto stia lavorando ad una velocità superiore del normale non riesce
proprio a capire. Mi faccio più vicina a te e…e…
E ti
bacio. Dolcemente a fior di labbra. Sento distintamente il brusio cessare per
alcuni attimi per poi riprendere ancora più intensità. Ma non mi importa. Anzi si mi importa,
è questo l’effetto che speravo avesse il mio gesto, ora tutti
sanno.
Se non mi
avessi cinta con un braccio sarei svenuta. Mi decido
ad aprire gli occhi e, incrociandoli con i tuoi, in un lampo capisco tutto. Hai
voluto esaudire il mio più grande desiderio.
“Si!”La tua voce
arriva accompagnata da una nuova espressione che trasmette semplicemente amore.
“Allora andiamo!”Dici
con una naturalezza sorprendente. Ti prendo per mano e
ci allontaniamo.
Prima di uscire del tutto dalla
sala ci scambiamo uno sguardo.
Ti amo
Ginevra.
Ti amo Draco. D’ora in poi
potremo anche dircelo.
FINE.