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Autore: Yume94    30/12/2014    0 recensioni
Dall'ultimo capitolo:
"Santo cielo, Lilia!!" gridò la zia, appena la vide immobile a terra, circondata dalla gente che stava cercando di capire come comportarsi. La ragazza, ad un certo punto, urlò dal dolore. La pancia, qualcosa non andava.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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profumo di casa
Profumo di casa

La strada verso casa era come la ricordava. Né troppo stretta né troppo larga, con a sinistra i negozi e a destra le case. I tetti di legno rosso e le porte nere o bianche. La vista dei lampioni che cominciavano a illuminare la terra che scorreva sotto i suoi piedi, fecero sì che il suo cuore, potesse finalmente respirare. Sentiva calore, alle mani rimaste fredde troppi giorni. Quattro mesi senza vedere tutto ciò, senza vedere loro, erano stati un vero inferno. Sapeva però, dentro di sè, che quella quiete non sarebbe durata per sempre. Ma sperava, forte, che almeno avrebbe potuto assistere alla nascita di suo figlio. Il fianco sinistro faceva male, nonostante le cure del ninja medico della sua formazione. Nonostante il suo intervento tempestivo, per far guarire una ferita simile, ci sarebbe voluto un bel po'. Forse però, la sua convalescenza sarebbe potuta essere la sucsa per rimanere più a lungo con la sua famiglia.

Itachi scosse la testa, in maniera quasi impercettibile. Non era il momento di pensare al futuro. Era il momento di godersi quello splendido presente che aveva lasciato per troppo tempo nelle mani di altri. Sasuke era cresciuto, normale per un bambino metterci poco a diventare grande, ma lui lo vedeva veramente cambiato. E, a guardarlo meglio, si potevano vedere chiaramente due borse sotto gli occhi, troppo profonde per la sua età. Chissà quanto aveva sofferto, a non avere sue notizie. E Lilia? Con quante lacrime avrà bagnato i suoi cuscini. Non poteva certo promettere loro che sarebbe rimasto per sempre, perché era impossibile. Ma quanto avrebbe voluto!

Lilia, accorgendosi dello sguardo pensieroso del compagno, gli strinse più forte la mano, facendolo risvegliare da quel momento di trans in cui era caduto. Appena lui si accorse che gli occhi della jonin si era posati verso i suoi, non potè fare altro che ricambiare lo sguardo, con tutto l'amore che potè trasmetterle in quel momento. Ma lei non sembrava soddisfatta. Sapeva che qualcosa non andava. In fondo, era una ninja anche lei. E quegli occhi neri, così spenti, le ricordarono quella volta, al ritorno da quella maledetta missione. Conosceva Itachi e i suoi vani tentativi di non farla preoccupare. Itachi avrebbe dovuto saperlo, ormai, che lei era meglio di un investigatore privato per quanto riguardava i sentimenti delle perosne che amava. Ma decise di non dire nulla, non davanti a Sasuke, almeno. Avrebbe aspettato uno dei loro momenti di solitudine, quando la luce del mondo stava per spegnersi, ma riservava per loro un raggio bellissimo di intimità e complicità.

Eccola finalmente: casa. Esattamente coem la ricordava. Non aspettava altro che un bel bagno bollente con i sali profumati alla rosa che Lilia ogni settimana andava a prendere all'emporio. Aveva portato via dalla boccetta una manciata di quei granelli profumati e li teneva sotto il cuscino, avvolti in uno dei suoi fazzoletti bianchi, per teneral sempre vicina. E aveva sperato che Sasuke non si fosse minimamente accorto che dalla sua collezione di shuriken ne mancasse uno. Se lo era portato via, nella speranza che fosse un portafortuna. In fondo, aveva funzionato: era di nuovo con loro. A casa.

"Itachi, il bagno è pronto!" gridò Lilia, per richiamare l'attenzione del maggiore dei fratelli Uchiha, intento a raccontare al piccolo qualche dettaglio del viaggio. Non della missione. Gli era stato vietato dal Terzo Hokage. A Lilia lo avrebbe detto dopo. O forse no. Si alzò dai gradini del giardino e si diresse in bagno. Vide il vetro appannato e un'ombra che si muoveva dentro la stanza. Quando fece scorrere il legno, la vide togliersi l'accapatoio e sedersi sul bordo della vasca. Piano piano, aiutandosi con le braccia, la Jonin si accomodò su uno dei gradini e sciolse i capelli color miele scuro. "Sei in ritardo, Itachi Uchiha!" disse in tono severo. Poi si voltò e sfoderò uno di quegli sguardi da attrice professionista che ogni donna possiede per far impazziere il proprio uomo che, in questo caso specifico, deglutì vistosamente e titubò per qualche secondo prima di raggiungere il bordo della vasca. Poggiò le mani sulle spalle della compagna e le face un breve massaggio, che lei parve gradire. "Quanto tempo è passato" sospirò lei, che fece con la mano un gesto verso Itachi per invitarlo a sedere affianco a lei. Lui, lentamente, si infilò nell'acqua calda e si posizionò al suo fianco, accogliendo i suoi capelli sulla sua spalla. "Mi sei mancato Itachi" concluse Lilia, asciugandosi una lacrima. "Ora sono qui, non piangere piccola" le sussurrò il ninja all'orecchio. Poi gettò uno sguardo più in basso e la vide. La pancia già cresciuta, ma non troppo. Poggiò su di essa la mano destra e la accarezzò. La ragazza sorrise e mise la propria mano su quella del ragazzo, sentendosi finalmente viva, dopo moltissimi giorni.

"Quanto avevi intenzione di tenermela nascosta?" lo incalzò Lilia. "Allora l'hai notata?" riprese Itachi, cadendo di nuovo nel mondo cupo. Abbassò lo sguardo, e i suoi occhi vennero coperti dai pelli neri. "Sfogati, Itachi. Ce lo siamo promesso, ricordi? Uno per l'altra. Ora dimmi cosa non va!"
"No. Adesso no. Dobbiamo riprenderci la vita che ci hanno tolto. E questo brutto taglio, lasciamolo per domani"
"Va bene. Ma hai bisogno di medicazioni nuove. Vieni, ho di là delle bende pulite e del liquido cicatrizzante. Me lo ha dato Zia U quando Sasuke si è tagliato con un kunai. Ma tranquillo, non ha nemmeno più il segno. Forza, aiutami ad alzarmi, che questa pancia è sempre più pesante!" disse Lilia, con una lucidità disarmante.
Il Jonin la sollevò e insieme uscirono dalla vasca. "Mi ci voleva, piccola mia. Grazie!"
"Lo sai che puoi sempre contare su di me!" gli strizzò l'occhio lei, dandogli un leggero bacio sulle labbra.
Indossarono accapotoio e biancheria e si diressero in camera da letto, dove Lilia aveva conservato l'occorrente. Non era certo un ninja medico, infatti il giorno dopo avrebbe costretto Itachi ad andare in ospedale, ma per le emergenze, le avevano insegnato le regole base. Disinfettò per bene quel brutto taglio che il compagno aveva riportato sul fianco sinistro e lo massaggiò lentamente con la lozione cicatrizzante, per poi coprire l'intero petto con una garza di cotone pulita e fresca.
"Ora sdraiati, vado a prendere il bollitore e la tisana che ti piace tanto. Quella che scaccia i brutti sogni. Torno subito!" disse Lilia, con un dolce sorriso.

Mentre lei era via, lui diede un'occhiata in giro. La stanza era sempre uguale, ma con parecchie foto in più. I soggetti erano sempre loro tre. E a guardarle tutte, Itachi venne colto da un improvviso sentimento di malinconia. Gli erano mancati veramente troppo in quelle lunghe notti nella foresta, a guardare le cime degli alberi che nascondevano le stelle. Si impose di non pensarci più, almeno per il momento. Almeno fino a che non sarebbe arrivato il momento di parlare con lei, che era giunta sulla porta con una tazza bollente tra le mani. "Eccomi, tesoro!" e gli porse il contenitore pieno di liquido profumato alla ciliegia. Lo sorseggiò, piano piano, mentre lei si era accomodoata sul suo fianco destro. Quando la tisana finì, Itachi si sdraiò e la strinse a sé. "Buona notte, piccola!"
"Sogni d'oro, mio eroe!"
Ma non fecero in tempo a chiudere occhio che qualcuno bussò. Era Sasuke. "Posso...dormire...sì insomma..."
"Vieni qui!" gli fece cenno Itachi, sollevando un lembo del lenzuolo. Il bambino si tuffò in mezzo ai due ragazzi, che lo abbracciarono, tenendosi stretti, glu uni con gli altri. Si addormentarono così, con il sorriso in volto e il cuore, finalmente, a casa.

{Sproloqui di Yume}
Insomma, questa è la storia a cui voglio più bene in assoluto. Adoro questi tre assieme.
Questo è un capitolo un po' di transizione, ma dal prossimo arriverà qualche dato di chiarezza in più.
Che missione è quella di Itachi? E Lilia? Riuscirà a capirlo anche questa volta?
Alla prossima pagina di vita di questa piccola, ma per me meravigliosa, famiglia.
Un abbraccio e tanti auguri di un felice anno nuovo. Che sia un 2015 stellare, pieno di sogni ed emozioni.
Yume, anzi, Giulia ;)
   
 
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