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Autore: Ladyoftherainbow    30/12/2014    3 recensioni
Un frutto dei piccoli scleri che ha la mia mente ogni tanto.
I semidei hanno tutti 4 o 5 anni tranne Nico, che ne ha due.
Spero vi diverta!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mission find the cockies

LITTLE DEMIGODS AT THE OLYMPUS NURSERY

2. Mission code: Find the coockies

 “Ecco qui, piccolini!” disse Favorina, la protettrice greca dei bambini. “Questo è l’asilo dove starete mentre i vostri genitori si diver... cioè hanno uno dei loro fest... insomma riunioni.”

I bambini entrarono nella stanza. Era un poco spoglia su il muro ma la stanza era piena di giocattoli. I  bambini si buttarono sui giochi. Per circa mezz’ora andò tutto bene. Ma poi...

“Percy, smettila di giocare con l’acqua!” per tutta risposta, il ragazzo le spruzzò l’acqua addosso.

“Leo, se continui a metterti a fuoco farai del male agli altri bimbi!” “Tu non mi comandi, Io sono il Capitano Leo!”

“Jason, Thalia, non potete mettere i giocattoli nelle prese, ci sarà un corto circuito!” Per tutta risposta, i due infilarono i piedi delle Barbie all’interno.

“Annabeth, fa giocare anche gli altri con i lego.” La ragazza la guardò male. “Sono i MIEI lego.” Disse la piccola.

“Piper, l’orsacchiotto...” La ragazza la guardò. “Loro VOLEVANO darmi l’orsacchiotto,  lo volevano!”

“Nico, basta nascondere i giocattoli in quell’angolo. Luke, basta rubarglieli!” I ragazzi lo guardarono, i primo con le lacrime agli occhi e il secondo con le mani sui fianchi. “Faccio quello che voglio!”

“Clarisse, smetti di dare fastidio a Will!” La ragazza la guardò furibonda. “NO! Will, alzati e combatti!” “Ma io...”

“Splash, acqua splash!” “THIS BOY IS ON FIRE!” “Sparks, guarda vengono fuori le scintille!” “MIEI LEGO!” “Voi VOLETE darmi gli orsacchiotti!” “Ecco giocattoli state qua.”  “Voglio tutti i giocattoli.” “Will, non abbiamo finito!” “Sono stanco!”

“BASTA!” urlò, Favorina. I bambini si zittirono e la guardarono. Il labbro di Nico tremò. Piper si coprì la faccia. Jason cominciò e tutti scoppiarono a piangere. La povera dea, si mise le mani nei capelli. “Scusatemi, piccini, non volevo urlare.” “AAAAAH, LA BALIA è CATTIVA!” Urlò Leo. “CI FA PAURA!” urlò a sua volta Percy.  I bambini annuirono tutti tra le lacrime. “Ok, scusatemi non lo farò più.” I bambini smisero automaticamnete di piangere. Ma prima che potessero tornare alle proprie occupazioni,  la dea disse. “Però dovrete giocare insieme.” E con un veloce movimento della mano, fece sparire i giocattoli dalla stanza. “Siete bambini, usate la fantasia!” e velocemente, uscì.

I bambini si guardarono preuccupati. E come avrebbero fatto? All’improvviso si sentì un piagnucolio. Si girarono tutti e notarono Nico, seduto che piangeva. Percy gli si avvicinò. “Che succede, Nico?” Il bambino singhiozzò. “Ho fame!” Ii bambini si guardarono preuccupati. Non era ancora ora di pranzo, ma lui era piccolo! Poi Percy ebbe un’idea. “Ragazzi, mia mamma mi ha dato dei biscotti, ma li ho lasciati nela stanza grande.” Annabeth lo guardò, spazientita. “Si dice stanza del trono.” “Ma era quella grande, quindi è giusto.” Obbiettò,  Percy. “Ma è sbagliato, lessicalmente!” “Oh, tacete entrambi!” disse Clarisse. “Dobbiamo andare a prendere i biscotti. Ci vuole un piano d’attacco.” “CI PENSO IO!” Urlarono Thalia e Luke, insieme. “Sono io la più grande!” “No io!” “IO!” “Ho detto io!” “Dobbiamo farlo tutti insieme, è più democratico!” decise Annabeth. Alla fine, insieme, misero giù il piano d’attacco. “Parola d’ordine” disse Will “COOCKIES!” “SIIII!”

I bambini si misero in posizione. Nico e Leo cominciarono a piangere forte, mentre Percy e Piper litigavano e Annabeth strillava a gran voce “MAESTRA!”. Favorina entrò, rossa in volto. “Misericordia, che accade.” Nello stesso momento, Luke e Will lanciavano una sassatoia alla testa dell’insegnante con la loro fionda, facendole perdere i sensi. “Bene, andiamo!”

I bambini si presero per mano ed uscirono dalla stanza. Percy teneva Nico e lo consolava. Passarono in fila indiana davanti ad una musa, che tentò di fermarli. “Carica!” urlò Clarisse, ed i piccoli bambini marciarono addosso alla musa ispiratrice, facendola cadere sul pavimento di testa (Nello stesso momento, migliaia di strumenti si ruppero nel mondo per nessun motivo apparente.). I ragazzi continuarono a procedere imperterriti, come se nulla fosse accaduto.

“Ecco la sala!” urlò Thalia. “Ora come facciamo ad arrivare alla maniglia?” Jason decise. “Ci mettiamo, uno sopra all’altro.” “Ma non ce la faremo mai tutti!” fece Annabeth, la voce della ragione. “Allora, il più grosso, una media e Nico sopra.” Decise Percy. “Luke va sotto, poi Annabeth e Nico.” Decise Thalia. “Tu non mi comandi, sono più grande!” fece Luke. “Oh, non litigate, voglio i biscotti!” fece Will.

Dopo qualche battibecco, i ragazzi si misero d’accordo e andarono. “Ahi, mi fai male Annabeth!” “Scusa Nico ha il piede nei miei capelli!”  Alla fine riuscirono ad aprire la porta ed entrare. Corsero verso il trono di Poseidone e presero i biscotti, senza intoppi.

“MISSIONE COMPIUTA!” fecero tutti i bambini in coro.

   
 
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