Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Smemo92    30/12/2014    0 recensioni
Questa storia l'ho scritta un paio di anni fa. E' un esperimento, si colloca dopo l'Arcipelago Sabaody e quindi ipoteticamente nel nuovo mondo, ma non fa riferimento a nulla di quanto accaduto nel manga o nell'anime.
A volte semplicemente cambia tutto, anche la più incrollabile delle certezze. E non c'è promessa che tenga, perché quando perdi tutto, non hai nemmeno più la speranza. E se a un mugiwara venisse tolto tutto, cosa resterebbe?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Usopp, Brook, prendete Yuki e portatela nel bosco! Ci vediamo sulla riva, vi raggiungeremo con la nave!
Franky, Chopper, andate a prendere la nave e andate sotto il promontorio, ci vedremo là!
Sanji, Robin: seguite Rufy e fate in modo che non faccia qualcosa di sconsiderato.. vedete di tornare interi, ci vediamo al promontorio!
Zoro, tu invece verrai con me!-
-Dove andiamo, scusa? Perché non andiamo a dare una mano agli altri?-
-E’ semplice! Innanzitutto se la caveranno benissimo da soli, non hanno certo bisogno di noi per sconfiggere qualche plotone della Marina e dei rozzi buzzurri di second’ordine.. e poi noi dobbiamo fare una cosa molto importante: dobbiamo recuperare la mappa di Yuki e anche il tesoro che è rinchiuso nel palazzo! Di sicuro ci saranno un sacco di berry!-
-Ma io a che ti servo, allora? Non sai farlo da sola?-
-E chi trascina le monete, secondo te? Io ho un corpo troppo gracile per sopportare un peso simile! E ora muoviamoci! E vedi di non perderti!-
-.. Strega!-
 
 
 
 
 
-Dove diavolo sono Rufy e gli altri?! Avrebbero dovuto essere qui già da un bel pezzo!-
-Avranno avuto qualche grattacapo..- sospirò Franky, mentre si guardava attentamente intorno per vedere se qualcuno li stava inseguendo.
-Usopp e Brook ci staranno aspettando con Yuki sulla riva! E sono indifesi!- esclamò Chopper, con le lacrime agli occhi. Non si sarebbe perdonato se a Yuki fosse successo qualcosa.. si era affezionato tantissimo a lei.
-Chopper ha ragione! Facciamo così: andiamo alla riva, prenderemo Yuki e gli altri e poi torneremo qui a recuperare il Capitano, Sanji e Robin.-
 
 
 
 
 
-Yuki!!- Chopper si precipitò accanto a lei, cercando di capire se era stata colpita da qualche ferita mortale.
La ragazza aprì piano gli occhi nocciola, che subito le si riempirono di lacrime.
-Mi.. mi dispiace..- disse con voce tremula, il respiro spezzato dal dolore e dalla fatica di parlare, mentre gli altri si avvicinavano –Hanno provato a difendermi.. Ma erano in troppi.. E.. potenti..- sospirò, triste.
-Non preoccuparti, Yuki, ora ci pensiamo noi. Torniamo al promontorio, dal Capitano, poi penseremo al da farsi. Chopper, tu pensa a Yuki.-
-Non so come hanno fatto.. Ma.. li hanno presi.. li hanno presi tutti.. E hanno detto che torneranno.. Per voi..- la ragazza, scossa e fisicamente debilitata, si accasciò tra le braccia di Chopper, svenuta.
 
 
 
 
 
Se li erano ritrovati davanti all’improvviso, in quella stradina buia e nascosta.
Erano avvolti da mantelli, non si riusciva a vederne le fattezze, causa anche l’oscurità.
A Nami si era gelato il sangue nelle vene, quando li aveva individuati. Fortunatamente Yuki era al sicuro, alla locanda.
Zoro aveva già sguainato le spade, all’erta. Davanti a loro ce n’erano solo tre, ma sapeva che erano circondati.
-Dove sono i nostri compagni?- chiese, furibondo. Odiava chi attaccava alle spalle, all’oscuro, senza nemmeno farsi riconoscere.
-Morti..- disse una voce strascicata, che si confuse nel vento, senza che i Mugiwara potessero capire chi aveva parlato.
-Come se bastasse la vostra parola a fermarci..- continuò lo spadaccino, all’erta.
Le tre figure non parlarono, ma l’aria si fece fredda all’improvviso.
Qualcosa cadde dal cielo con un tonfo sordo, senza che potessero capire cosa fosse.
Rotolò piano verso i piedi di Zoro, quasi il terreno fosse stato in pendenza.
Zoro abbassò gli occhi, un istante. Poi strinse i denti e le mani sulle else delle spade, che sbiancarono d’un botto.
Nami gridò, tappandosi la bocca subito dopo, cadendo in ginocchio.
Chopper, inorridito, pianse lacrime silenziose senza nemmeno accorgersene. Incredulo.
Franky, furioso, fece un passo avanti.
-Chi siete?! E cosa volete da noi?!-
-Noi siamo le ultime persone con cui parlerete nella vostra inutile vita..-
-La pagherete cara.- disse Zoro, il tono di voce basso e pieno di odio e rabbia, prima di andare all’attacco.
Per terra, spettatrice invisibile, stava con lo sguardo sbarrato e il viso contratto in una smorfia di dolore la testa di Sanji.
 
 
 
 
 
Li chiamavano Fauves. Le Belve.
Assassini di professione, se gli veniva affidato un compito potevi essere certo che lo avrebbero portato a termine, nel più breve tempo possibile e in modo silenzioso e ineccepibile.
Nessuno sfuggiva alla loro morsa, per quanto si potesse scappare, prima o poi finivi nella loro trappola, e allora non c’era più scampo.
Rapidi e silenziosi, si muovevano nell’oscurità come la falce della morte.
Nessuno sapeva come morivano le vittime: semplicemente, sparivano. Se si era fortunati, i cadaveri venivano ritrovati dopo mesi e mesi, in isole distanti dall’ultimo luogo in cui erano stati, molto spesso in putrefazione e quasi irriconoscibili.
Le Fauves agivano nel buio, nell’oscurità. Nessuno li conosceva, nessuno sapeva chi ne fosse a capo, chi li gestiva.
Nessuno doveva sapere della loro esistenza.
Se la gente comune avesse saputo, sarebbe stata presa dal terrore, per i loro metodi così poco consoni alla legge, e avrebbe cominciato a dubitare della giustizia stessa.
In pochi, pochissimi, sapevano della loro esistenza.
La maggior parte di essi erano uomini ormai morti e sepolti, uccisi dalle Belve stesse, ma che all’inizio erano riusciti a scappare, facendo dilagare così qualche informazione, magari a qualche scettico amico che offriva loro asilo. 
Ma mai, mai qualcuno era stato in grado di sfuggire alla loro ricerca.
Erano l’arma letale del Governo Mondiale.


















Note dell'autrice

Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto. I capitoli stanno per cambiare, e capirete buona parte di quanto successo in passato.
Colgo l'occasione per augurarvi un buon Natale (in ritardo) e un buon nuovo anno :)
A presto,

Smemo





  
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