Rêve interdite.
Anne non riesce a scacciarla, quell’immagine.
Ci sono i loro volti. E c’è quella dannata distanza – sarebbe bastato così poco, per cancellarla. E ci sono i fiati che s’intrecciano. Il cuore che batte. Veloce, come se stia per uscirle dal petto. Lacerare la carne e fuggire.
E c’è quell’opprimente, terribile consapevolezza che è tutto un grande, irrimediabile errore.
E c’è quel pensiero che si fa strada, nella sua mente. Insidioso, dolente come la più grave delle ferite – perché lei non è una donna. Lei è la Regina. E c’è quell’unica cosa che le Regine non possono fare. Quell’unico lusso che non alle sovrane non è concesso.
Perché, ecco, una Regina può dominare. Può chiedere. Può dare. Tuttavia, ora Anne lo capisce, lo assimila: una Regina non ama.
Note: una storia scritta quest’estate, successivamente abbandonata nei meandri del pc. È da tempo che rimuginavo sulla possibilità di postarla. Cosa ne dite? Ho fatto bene? No?
Ad ogni modo, ringrazio chiunque sia giunto sin qui o abbia anche solo aperto tale pagina. Così, per sbaglio. Inutile dire che se lasciaste una recensione, mi rendereste una personcina felice felice. A questo proposito: non mordo, tranquilli! Critiche, consigli e suggerimenti sono sempre ben accetti. :)
Vi auguro buone feste ed in particolare un anno nuovo traboccante di gioia, salute e fortuna (cambio talmente spesso nickname che è pressoché inutile firmare).