Crossover
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Autore: darkimera    14/11/2008    1 recensioni
Degli eroi. Una missione. Una domanda (ce la faranno?). Una risposta (forse).
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci a voi gente

Eccoci a voi gente! Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana sono avvenuti questi fatti e ora io, l’Autrice, la presenza onnisciente e onnipresente che controlla costantemente le vostre vite (?), sono pronta a raccontarveli. Se non capirete assolutamente niente di quello che scriverò, non preoccupatevi, non siete voi la causa, cioè non siete voi a essere diventati idioti per non capire il testo, ma è semplicemente il mio Neurone Solitario che si è momentaneamente assentato o addormentato. Non so nemmeno se vi piacerà, ma se sarà così battete un colpo! Detto questo lascio il posto alla storia, che la Forza dei jedi sia con voi, o lettori che leggete!

1 – Come tutto ebbe inizio ( e sarebbe stato meglio che non avvenisse… )

I amar prestar aen” – Il mondo è cambiato

Han mathon ne nen” – Lo sento nell’acqua

Han mathon ne chae” – Lo sento nella terra

“A han notron ne wilth” – Lo avverto nell’aria.

E tutto questo è segno che molte cose che si sono perdute Galadriel riesce a ricordarle grazie a una buona dose di un po’ di polvere elfica ( bianca, oh, come è bello il candore! ) ( o di erba pipa, fate voi ). Tutto ebbe inizio in una terra di un mondo lontano lontano, no, non nella Terra di Mezzo, come molti di voi penseranno, ma quella terra di uno strano pianeta chiamato Pekopon.

Siamo in Giappone ( perché poi tutto deve iniziare da lì, mi chiedo poi ), in uno dei tanti villaggi dell’epoca Sengoku. Un mezzo demone, ma soprattutto un mezzo esaltato, stava mettendo a ferro e fuoco il villaggio in questione.

- Ah ah ah ah! – ride fuori di sé. – Vi sta bene, prendo io questa sfera degli Shikon! È il mio tessssssssssoro… - urla con un raccapricciante scambio di personalità sul finale ( mi dispiace Gollum… a te non chiedo scusa Inu Yasha… ).

All’improvviso una voce cattura la sua attenzione. Kikyo! Quella maledetta sacerdotessa che è riuscita a sopravvivere al suo attacco (che non era suo) e che solo grazie alla sua forza spirituale si era ripresa! Era da giorni che non lo mollava e adesso basta, quel giorno sarebbe stato l’ultimo. Era proprio una palla al piede, cavoli anche Onigumo se n’era accorto ( domandina innocente che al testo non è attinente: tra Onigumo e Kikyo sarà mai successo qualcosa? Insomma soli soletti nella grotta… ) ecco perché l’aveva ferita e ora lei ce l’aveva su con lui, povero cane innocente, solo perché le aveva rubato una pallina di vetro con poteri davvero interessanti!

- Inu Yasha! – lo chiamò ancora, guardandolo con astio, prima di scagliare una delle sue temutissime frecce.

La freccia sibilò minacciosa nell’aria e andò a conficcarsi nell’albero dietro Inu Yasha che rise divertito. – Ah ah ah ah ah! Kikyo sei proprio scarsina, eh? Prendere delle belle lezioni di tiro con l’arco no? Ora per colpa tua dovremo rifare la scena, Rumiko Takahashi ( ave, ave ) è molto deluso di te, lo sai?

Più rossa di rabbia che di sangue, Kikyo gli urlò di rimando contro: - Stai zitto, stupido mezzo demone! Vorrei vederti a te tirare una freccia con un bersaglio in movimento e per di più con un braccio ferito per colpa di qualcuno! E poi, lasciamelo dire, io non ti ho mai amato!

( e questo che c’entra con la scena? )

Spiazzato da quest’ultima rivelazione, Inu Yasha rimase bloccato sul posto, mentre Kikyo ebbe tutto il tempo per prendere la mira e centrarlo vicino al cuore. Il mezzo demone sentì che stava per perdere le forze e chiuse gli occhi, svenuto o addormentato?, poverino anche lui era stanco!, ma non prima di aver mormorato:

- Kikyo, brutta bastarda!

Poi lei raccolse la sfera rotolata dalle mani dell’ “amato” e accorgendosi che la ferita le faceva veramente, ma veramente male, si appoggiò al suolo, pronta per recitare la parte della “sacerdotessa buona ferita dai demoni”. Ed ecco arrivare puntuale la sorellina rompina, Kaede, che con premura le domandò.

- Sorella sei ferita?

( ma mia cara sorellina rompina, non ti accorgi da sola che un braccio gronda di sangue? )

- Sorella! Ti curerò immediatamente…

- Non potrai salvami. – le rispose Kikyo con voce addolorata – Perciò ascoltami Kaede. Tieni questa sfera degli Shikon e bruciala insieme al mio cadavere. Bruciala affinché non possa mai più cadere nelle mani sbagliate.

La piccola Kaede l’ascoltò, sorpresa quasi nel sentirsi dire queste parole, poi tanto per cambiare discorso le chiese:

- E’ successo qualcosa con Inu Yasha?

( ma sorellina rompina perché devi chiederglielo proprio adesso? E soprattutto cosa diamine c’entra???? Comunque c’hai proprio un acume a volte… )

Ma la sacerdotessa era già svenuta e non rispose a questa domanda. Il giorno dopo il suo corpo venne bruciato insieme alla sfera.

Questo è quello che successe veramente quel giorno, e Galadriel lo sa, come sa ciò che avvenne negli altri giorni, ma questo appartiene a un altro capitolo, e, se lo volete sapere, dovrete solo restare sintonizzati sulla mia storia, sperando che vi sia piaciuta…

( non so se vi interessa, ma la cara elfa ha fatto un uso eccessivo di sostanze stupefacenti per raccontare questo fatto lontano lontano e ora dice che è nel Paese delle Meraviglie, che sta inseguendo il Bianconiglio e sta ballando con le carte da gioco… la cosa è molto, ma molto preoccupante… mi andava bene Alice, ma una signora elfa come lei… vabbè)

  
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