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Autore: _Takkun_    30/12/2014    3 recensioni
«Maledizione a quel dannato tranquillante…» brontolò Roger, tenendosi la testa tra le mani mentre, barcollando, cercava di dirigersi lentamente verso il ponte della sua amata Oro Jackson.
Crocus lo avrebbe sicuramente fatto fuori, ma, diamine, dopo un’intera giornata rinchiuso in cabina, aveva un disperato bisogno di respirare quell’aria di mare che faceva così bene ai suoi polmoni e al suo animo da pirata.
Avrebbe rimandato la parte del paziente “in gravi condizioni” a più tardi.
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[Personaggi: Gol D. Roger, Silvers Rayleigh]
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AUGURI AL NOSTRO RE!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gold D. Roger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'About Roger'
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Noticinainaina (?): il compleanno del mio Roger è domani ma, visto che non credo di riuscire a pubblicarla, eccola qui oggi! Auguroni al Re dei Pirati! :3
Questa ff non è nulla di che (non può essere minimamente paragonata all’altra One-shot che avevo scritto sempre per il suo compleanno), ma spero possiate godervi comunque la lettura!
Ci vediamo sotto! XD
P.s: nei personaggi rientra anche Rayleigh ma, dato che mi selezionava tutti i personaggi, facendomi impazzire per ben dieci volte, alla fine mi sono arresa. Voi fate finta che ci sia anche il Re Oscuro ^^’
 
§


I'm not gonna die so easily.
 
 
 
 
«Maledizione a quel dannato tranquillante…» brontolò Roger, tenendosi la testa tra le mani mentre, barcollando, cercava di dirigersi lentamente verso il ponte della sua amata Oro Jackson.
Crocus lo avrebbe sicuramente fatto fuori, ma, diamine, dopo un’intera giornata rinchiuso in cabina, aveva un disperato bisogno di respirare quell’aria di mare che faceva così bene ai suoi polmoni e al suo animo da pirata.
Avrebbe rimandato la parte del paziente “in gravi condizioni” a più tardi.
Finalmente, con non poca fatica, raggiunse il ponte, sgranando poi gli occhi meravigliato e sorridendo quanto il più possibile nonostante le poche forze in suo possesso. Avere l’opportunità di osservare un cielo stellato e così luminoso come quello non era poi una così grande rarità per un pirata. Aveva passato tante di quelle notti a bere e cantare a squarciagola con i suoi uomini che ormai si era più che abituato ad osservare con il naso all’insù ogni singola costellazione, ma era uno di quei spettacoli di cui non si sarebbe mai potuto stancare.
«L’egoista numero uno al mondo si è alzato dal letto, vedo.»
Roger riabbassò il capo, sogghignando in direzione del proprietario di quella voce.
«Egoista numero uno al mondo? È un titolo di cui dovrei andare fiero?» fece, dirigendosi  verso il parapetto su cui Rayleigh era appoggiato con i gomiti, una bottiglia di Whisky nella mano destra a fargli compagnia insieme ad altre quattro, ai suoi piedi.
Il Re Oscuro scosse la testa, sorseggiando parte dell’alcolico, pulendosi poi le labbra con il dorso della mano.
«Va’ al diavolo, Roger. Non puoi nemmeno immaginare che colpo ci hai fatto prendere stamattina. Svenire così, all’improvviso. Sei davvero un egoista bastardo.» 
«Ehi, la posso prendere una bottiglia?» chiese, ignorando le parole dell’amico.
«Prova anche solo ad allungare una mano verso le mie bambine e ti assicuro che in futuro dovrai farti chiamare Roger “Capitan Uncino”.» lo minacciò, alquanto serio.
«Avanti, Ray, è un ordine del tuo Capitano.»
«Scordatelo. Non nelle tue condizioni.» gli lanciò uno sguardo che non ammetteva altre repliche, ma che fece ridere di gusto Roger.
«Crocus?»
Rayleigh trasse un profondo respiro, abbassando per un attimo le palpebre, poi si voltò e si appoggiò di schiena al parapetto.
«Non ho bisogno che sia lui a dirmi se posso darti o meno del Whisky. Non sono un medico, ma riesco a capire quando posso fare un’eccezione e quando invece il tuo stato di salute sta peggiorando. Non insistere, Capitano
Il sorriso di Roger andò via via scemando, lasciando spazio ad un’espressione più seria e carica di sensi di colpa. Si passò una mano sul viso, avvertendo ancora la vista piuttosto debole ed annebbiata.
«Non volevo farvi preoccupare così tanto, mi dispiace.»
«Mmh…» mugugnò con le labbra attaccate alla bottiglia, Ray, guardando con la coda dell’occhio il compagno. Sì, sembrava piuttosto dispiaciuto l’egoista.
«Vedo che non avete organizzato la solita festa di Capodanno mentre mi riposavo. Sempre colpa di questo egoista?»
«Precisamente.» rispose. «Gli uomini sembrano tenere molto al loro Capitano, e si sono spaventati non poco quando ti hanno visto perdere i sensi. Testa Rossa e Testa Azzurra sono entrati nel panico più totale, a tratti sono stati anche comici.» sorrise nel ricordare la scena: il pianto isterico del pirata pagliaccio, con del muco che gli colava dal naso rosso, e il modo in cui l’altro giovane mozzo si tirò i capelli, urlando a più non posso il nome di Crocus per farlo intervenire il prima possibile. Quei due erano davvero divertenti, ma da un lato non poteva dar certo torto alle loro reazioni. Anche lui aveva temuto il peggio, ma era riuscito in parte a tranquillizzarsi nel momento in cui il medico aveva annunciato di riuscire ancora sentire il polso di Roger.
«La ciurma non poteva festeggiare sapendoti a letto, tantomeno in questo giorno.» disse, piegandosi verso il basso per posare a terra la bottiglia ormai vuota e prenderne una nuova.
«Mi dispiace ancora.» fece, staccandosi dal parapetto ed abbassandosi verso il pavimento in legno afferrò velocemente una delle bambine di Rayleigh, evitando con un salto un calcio del vice diretto al sue gambe.
«Roger!» lo riprese, ma prima ancora di potergli levare di mano l’alcolico, il migliore amico aveva già stappato la bottiglia e ne aveva assaporato un sorso, dissetandosi, finalmente.
«Ah, fa’ un po’ come ti pare, zuccone! La prossima volta che ti sentirai male eviterò di-»
«Ray.» lo interruppe Roger, piegando le labbra in quel suo solito ghigno, così sfrontato, così carico di sfida e a tratti inquietante per molti dei nemici che avevano avuto l’occasione –o la sfortuna- di trovarselo davanti.
«Cosa?» riprese a bere tranquillamente il Re Oscuro.
«Mi dispiace di avervi fatti preoccupare.»
«Cambia disco, l’hai già detto.»
Roger rise per quell’interruzione, riavvicinandosi al vice ed appoggiandosi anche lui di schiena al parapetto, nella sua stessa posizione. «Ma, vedi, amico mio, la Morte dovrà aspettare un altro po’ prima di portarmi via con Lei. Non ho intenzione di lasciare questo mondo con dei rimpianti, e fino a quando non avrò conquistato ogni mare, fino a quando tutti sapranno chi è Gol D. Roger, non mi lascerò sconfiggere da un semplice male incurabile. Ho affrontato cose peggiori di questa, e ho la forza necessaria per resistere e combattere ancora fino alla realizzazione del mio sogno.» alzò in aria la bottiglia, muovendola con movimenti circolari, osservandone il contenuto tramite il vetro.
«Però credevo che fosse chiaro. Domani dovrò rifare questo discorso ai ragazzi.» sospirò, incrociando le braccia, pensieroso.
Rayleigh non aggiunse altro. Rimase in silenzio e semplicemente sorrise. Oh, ma la conosceva bene la sua forza di volontà e la sua ostinazione sui suoi obbiettivi, non c’era alcun bisogno che glielo ricordasse con tutte quelle parole. Era il suo vice, il suo migliore amico, in fondo.
“Già, il suo vice.” Pensò il Re Oscuro, sospirando dal naso nel vedere quello sciocco scolarsi tutto d’un fiato un altro sorso abbondante.
Forse era un po’ il suo ruolo a preoccuparlo in tutta la questione della malattia.
Il braccio destro del Capitano ha il dovere di proteggere anche a costo della vita il proprio comandante, ma se un male come quello di Roger si mette in mezzo, in che modo dovrebbe agire il suddetto braccio destro?
Poteva prendere a pugni o magari affettare con la sua spada ogni singola sofferenza patita dall’amico? Ovviamente no.
Non aveva alcuna conoscenza medica per estirpare quella malattia dalla vita di Roger, poteva semplicemente affidarsi a Crocus e ai suoi rimedi per alleviare, perlomeno, la lotta del loro Capitano.
Se solo ce ne fosse la possibilità, Rayleigh sacrificherebbe se stesso per il compagno. Gli leverebbe di dosso quel male e se lo terrebbe per sé, senza pensarci su due volte.
Ma Roger non sarebbe stato poi così d’accordo, pensandoci bene.
Scartando anche l’ultima opzione –anch’essa impossibile-, c’era un’unica cosa che gli rimaneva da fare in quanto suo vice: combattere al suo fianco e fare in modo che ogni suo obbiettivo si realizzi, senza alcun rimpianto, facendogli pesare il meno possibile la sua condizione.
«Ehi, Ray.» la voce di Roger lo distrasse dai suoi pensieri, attirando la sua attenzione.
«Mh?»
«Dici che la mezzanotte è già passata?»
«Me lo stavo domandando anch’io, in effetti.»
«Beh, in ogni caso, auguri, vecchio mio!»
Rayleigh alzò un sopracciglio, perplesso. «Auguri di cosa, scusa?»
«Di buon anno!» esclamò con ovvietà il baffuto, ridendo.
«Ah, giusto.» scosse la testa, sorridendo. «Allora doppi auguri, Roger.» fece scontrare con un tocco la propria bottiglia con quella di Roger, brindando.
Ma questa volta fu Roger a dedicargli un’occhiata perplessa. «Perché doppi auguri? Ti ho già detto che non lascerò questo mondo così facilmente, non devi farmi gli auguri anche per il Capodanno dell’anno dopo!»
«Che cosa vai blaterando? Il trentuno era anche il tuo-» poi il Re Oscuro si bloccò, prendendosi il ponte del naso tra il pollice e l’indice. «Te ne sei dimenticato, quindi.» sospirò.
«Di cosa?» inclinò il capo da un lato, confuso.
«Buon compleanno, Roger.» gli disse con ironia, e Roger, sorpreso, si sbatté una mano sulla faccia.
«Me ne ero dimenticato!»
«Me ne sono accorto.»
Il Capitano sghignazzò divertito, passandosi l’indice sotto al naso. «Grazie degli auguri, Ray!»
«Diamine, sei unico al mondo, Roger.» disse, aggiungendo: «Ringraziando il cielo.»
«Modestamente, amico!» rise di gusto, tirando un’amichevole pacca sulla schiena al proprio vice.
«E come sempre fai fatica a capire se si tratta di un complimento o meno.» sospirò, non nascondendo però un sorriso divertito.
«Chiederti se vuoi tornare in cabina mi sembra totalmente inutile.» sogghignò in sua direzione. «Ma non ti giustificherò con Crocus, sappilo.»
«Va bene, va bene. In qualche modo me la caverò.» scrollò le spalle, abbandonando per terra la bottiglia ormai vuota.
«Rimani qui a farmi compagnia?» chiese.
«Non fare domande di cui conosci già la risposta, Capitano
 
 
 
 
 

Angolo autrice:

Auguri, auguri, auguri, auguri!
Auguri a uno dei miei capitani preferiti! **
Okay, so che alla fine cado sempre nel banale quando si parla del Re baffuto, ma volevo semplicemente scrivere qualcosa in cui ci fossero sia Roger che Ray perché li adoro e perché non sapevo che altro inventarmi per il compleanno di Baffino *coff, coff*, sperando di non averli resi OOC in qualche modo (più Ray forse, di Roger non sappiamo praticamente nulla se non che Rufy è molto simile a lui caratterialmente e il fatto che Ace ha ereditato dal suo paparino la vena da pazzo, impulsivo suicida, e questo mi aiuta parecchio nella sua caratterizzazione ^^).
E nulla, spero che a qualcuno possa essere piaciuta e se avete tempo una piccola recensione è sempre gradita.
Mando un grosso bacione a tutti, auguro un Buon Anno a tutti voi del fandom, buon compleanno al mio pirata preferito! Auguri, Ace! ** (Non so se riuscirò a scrivere qualcosa per lui, dannazione, ma immagino che le altre fanciulle non si risparmieranno. Scrivete anche per me *sigh* ç.ç)
E, naturalmente, buon compleanno a quel dannato mangaka che ci distrugge i feels ogni benedetta volta, ma che adoriamo proprio per questo! :’)
A presto! :33
 
 
_Takkun_
 
 
 
 
  
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