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Autore: SheHadTroubleWithHerself    30/12/2014    2 recensioni
Perché quei cantanti bastardi dicono sempre quelle cose che io non ho mai avuto il coraggio di dirti.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domani tutto finirà e la gente dimenticherà questo anno.

Dovrei pensare ai buoni propositi, o come vestirmi, truccarmi, prepararmi a sfruttare per bene il 2015...

E invece?

Sto pensando ancora a te, a distanza di due anni circa.

Rivivo i momenti più belli, a come cercarmi di baciarmi mentre io mi giravo e non per fare la preziosa, ma perché era la prima volta.

Poi mi hai detto che ti piacevo, e giustamente non ci credevo perché se passi tutta la vita nella penombra non puoi certo pensare che qualcuno possa interessarsi a te.

E quindi siamo usciti, ci siamo baciati e io ero terribilmente... come dire, sconvolta? Ero terrorizzata di non aver baciato “nel modo giusto” sempre se c'è un solo modo.

Ci siamo messi insieme ma non è andata come speravamo, perché gli argomenti finivano e non sapevo che cosa potesse interessarti di me, quindi abbiamo litigato.

Perché è sempre stato così.

Stavamo insieme, litigavamo, ci lasciavamo.

E io capivo sempre di più che non dovevo lasciarti andare ma allo stesso tempo credevo fosse giusto liberarti di me. Forse dovresti leggere questo miscuglio di pensieri, capiresti meglio cosa intendo e quanto ci sia di vero quando ti dico che ci tengo troppo a te per non abbandonarti nei pensieri.

E quindi ti riscrivevo ogni volta e cadevamo sempre nei discorsi intimi che non avremmo dovuto nemmeno sfiorare ma era più forte di noi. Tu volevi essere coccolato, anche io. Che senso aveva dividersi? Voglio una spiegazione che non includa un “non lo so”.

E l'ho ricevuta, più o meno.

I tuoi motivi sono stati la tua scarsa voglia di studiare e quindi diventare qualcuno. “Non posso offrirti nulla” dicevi e io ribollivo di rabbia. Volevo solo tu mi offrissi il tuo amore e la tua scarsa dolcezza.

“Io ci tengo a te” e allora che ci faccio sola adesso? Perché non ti sto abbracciando, baciando, amando?

Dici di non provare più lo stesso ma non voglio crederci.

Adoravo sentirmi amata da te.

Non so cosa sia l'amore, ma sei stata la cosa che più si è avvicinata.

 

Rileggere i messaggi del vecchio telefono è stata una coltellata dritta è profonda. Uno per uno, li ho letti quasi tutti.

Quelle parole erano la fine del mondo.

In uno dicevi che se fossi stata nel tuo letto non mi avresti tolto le mani di dosso. Ora capisco perché la notte prendo sonno solo se immagino di essere abbracciata da te.

Tutto questo è uno schifo.

Mi hai baciato questa estate e per quanto mi sia piaciuto forse non avresti dovuto farlo.

E forse è vero, non lo fai apposta, ma riesci sempre a dilaniarmi.

E forse dovrei scriverti con tutti gli insulti che in questo mondo esistono, ma perché? Per sfogarmi? Non è insultandoti che trovo pace.

E sì, gli spazi tra di noi si fanno sempre più profondi, perché hai deciso che non eri abbastanza per me.

E ci provo davvero a non pensarti, ma ti penso lo stesso.

Nel letto, quando voglio dormire.

La mattina, quando voglio mettere il burro cacao e ricordo di te che lo spalmavi per tutta la mia guancia e la baciavi dolcemente.

Quando arriva un messaggio, perché spero che sia tu a cercarmi.

Quando ascolto la musica, perché quei cantanti bastardi dicono sempre quelle cose che io non ho mai avuto il coraggio di dirti.

 

Fanculo, sarà un altro anno, continuerò a essere la ragazza di sempre perché il mio orgoglio mi ripete che io non devo cambiare per nessuno, sarò la ragazza responsabile che non corre i rischi e tu continuerai a essere tu: inimitabile, da evitare ma che in fondo ho amato.

 

   
 
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