Trenta dicembre: elenco di “poi”.
Ci sono i libri col loro profumo di
ricordi e di memorie condensate e
fluide, tormentate come un fiume
in piena; poi ci sono parole amiche
che ti confidano regali preziosi e
così perfetti e dolci da far sognare
persino te, che sei un po’ troppo poco
per le persone e che di quelle cose
ne hai solo sentito parlare nei tuoi
sogni infantili e delicati; poi c’è
l’inverno che gela e s’insinua ovunque,
persino tra le labbra e ghiaccia le parole;
poi c’è il tepore di un frammento
di famiglia: un brivido di naturalezza
e normalità; c’è persino qualche risata:
di cosa ti lamenti?
Eppure continua quella sensazione e
domani finisce un ciclo importante
di trecentosessantacinque giorni e
un po’ ne sei felice e un po’ ti preoccupa
il domani; riuscirai a districarti?
La luna era alta prima; ora sono rimaste
solamente le stelle e non riesci a non
sorridere guardandole con le guance
arrossate dal vento tagliente.
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