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Autore: martijc23    31/12/2014    1 recensioni
Chiusi gli occhi trattenendo a stento le lacrime che prepotenti uscivano fuori.
"Fammi male."
Dissi con la voce rotta dalle lacrime. Sam mi trinse forte tra le sue braccia baciandomi i capelli.
" picchiami"
Sam mi strinse ancora più forte a sé.
Cominciai a piangere stringendola forte. "Non preoccuparti freddie, ricomimcerò presto"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fredward 'Freddie' Benson, Samantha Joy 'Sam' Pucket
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era giunto il momento. l'ascensore si fermò, le porte si aprirono, le fece qualche piccolo passo. Stava per andarsene. Volevo veramente lasciarla andare cosi? Volevo seriamente che la nostra storia finisse cosi, senza un bacio, forse d'addio o più preferibilmente d'arrivederci ? Mi morsi le labbra per prendere coraggio, lasciai cadere le mie braccia lungo i fianchi, sospirai e convinto avanzai di qualche passo verso di lei. "io ti amo." Era la prima volta, in tutta la mia vita, che dicevo quelle parole. Erano vere, più vere di qualsiasi altra cosa o persona esistente su qualsiasi universo. Forse ero io il pazzo. Non potevo e non volevo lasciarla senza prima farle sapere quanto importante fosse per me, ma soprattutto non volevo lasciarla senza prima dedicarle quelle due paroline. Lei si bloccò improvvisamente. Mi avvicinai a lei con un sorriso triste in attesa di una risposta. Si girò lentamente, era come se lei non credesse a quello che aveva sentito. Lei sapeva che non avevo mai detto "ti amo" a nessuno. Mi guardò negli occhi, sorpresa. Aveva gli occhi lucidi. Sorrise cercando di trattenere a stento le lacrime. "Anch'io ti amo" La guardai negli occhi. Ero triste perché la stavo per perdere, perché da qui a breve avremmo ricominciato ad odiarci, ma, nonostante tutto, ero felice perché anche lei mi amava. Non riuscivo più a muovermi, ero come paralizzato. Per fortuna lei si avvicinò a me, mi prese per le spalle e mi baciò. Lei era così. Riusciva a fare tutto ciò che io non riuscivo a fare. L'amavo anche per questo. Fu un bacio breve per via delle emozioni troppo forti per due abituati a reprimere i proprio sentimenti per paura del giudizio altrui. Sorrisi e presi il cellulare per vedere che ore erano. "Sono le dieci e mezza!" Dissi tenedola ancora stretta a me. "Ci lasciamo a mezzanotte?" Disse guardando il mio cellulare sperando in una risposta positiva da parte mia. "Ci stò !" Dissi guardandomi intorno per vedere se c'era qualcuno, per poi entrare in ascensore e prendere Sam, che aveva appena schiacciato il bottone per tornare al piano terra, per i fianchi e baciandola, assaporando le sue labbra fino a non avere più ossigeno in corpo. Le nostre di divisero e io, prendo il suo viso tra le mani, appoggiai la mia fronte sulla sua, guardandola dritta negli occhi. Sorridemmo entrambi, ci scambiammo un altro bacio veloce, le tirai indietro i capelli e la guardai con lo sguardo di un ragazzo troppo innamorato per lasciarla andar via cosi facilmente. L'ascensore si aprì e noi uscimmo finalmente da quel posto, da qual palazzo, cominciammo a camminare per le strade di Seattle, abbracciati forte l'uno all'altra. Era buoi pesto e in giro, in quella stradina non c'era nessuno a parte noi. Mi fermai di colpo, lei mi guardò sorpresa. "Perché ri sei fermato?" Disse con tono interrogativo. La presi i fianchi e la spinsi delicatamente contro il muro accanto a noi, facendole aderire la schiena contro la parete fredda. "Freddie..." Disse prendomi il volto tra le mani. Le baciai il collo ispirando il suo profumo e assaporando la sua pelle. Mi prese il viso tra le mani, riportandolo sulla sua traiettoria visiva, mi accarezzò una guancia. Chiusi gli occhi trattenendo a stento le lacrime che prepotenti uscivano fuori. "Fammi male." Dissi con la voce rotta dalle lacrime. Sam mi trinse forte tra le sue braccia baciandomi i capelli. " picchiami" Sam mi strinse ancora più forte a sé. Cominciai a piangere stringendola forte. "Non preoccuparti freddie, ricomimcerò presto" Disse per sdrammatizzare, ma nelle parole percepii benissimo tristezza e dolore. Sollevai il viso per guardarla, lei sorrise e mi asciugò le lacrime rimaste con i pollici. Le sue dita sfiorarono anche le mie labbra, le baciai ogni singolo dito e a quel gesto lei sorrise. Lei era forte, lo era sempre stata. Lei era una roccia, la mia roccia. lei era un uragano, il mio uragano. Tra i due è sempre stata lei quella forte. fece scivolare le sue mani fino a raggiungere le mie.Mi guardò negli occhi e io mi persi in quel suo sguardo di ghiaccio caldo e affettuoso come non mai. "Dai andiamo, ci rimane poco più di un'ora" Disse trascinandomi. "Dove andiamo? " Dissi sorridendo lasciandomi trasportare da lei. " non lo so, cerchiamo un posto e facciamolo NOSTRO." Disse stringendomi di più le mani. La seguii senza dire nulla. Ci ritrovammo un parco abbandonato, ma tutto sommato carino. si voltò sorridendomi, tendomi sempre le mani si avvicinò a me. "Ti piace qui?" Mi chiese guardandomi con dolcezza. Sorrisi. Erano stati veramente pochi i momenti dolci come questi. E solo ora me ne pento. "A te piace?" Mi mise le braccia intorno al collo e io le cinsi la vita con le mani. " non è male" La guardai con attenzione scrutando ogni suo minimo particolare. " sei bellissima, lo sai?" Lei guardò in basso. " non mi credi, vero?" Dissi senza smettere di guardarla. "Perché dovrei? " Rispose le con tono triste, quasi brusco. La strinsi più forte a me. " Perché io non mento mai, e tu lo sai. Tu , forse, non te ne accorgi, ma ci sono molti ragazzi che ti guardano con desiderio. Credimi Sam, sei bella. E io sono geloso di questo, perché ho paura che un giorno ti possa innamorare di uno di loro." Lei mi guardò sorridendo. "Davvero sei geloso?" Sorrisi. "Sono geloso tanto quanto lo sei tu quando di toccano il cibo" Lei sorridendo mi tirò un pugno sulla spalla. "Benson guarda che il cibo è una cosa seria!" "Perché tu pensi di non esserlo?" Le accarezzai i capelli. "Quanto ci resta?" Disse. Sedendosi per terra appoggiandosi con la schiena contro un albero. "Poco, 45 minuti."dissi tristemente sedendomi accanto a lei. La abbracciai forte al mio petto cercando anche di riscaldarla. Intrecciai le nostre mani. "Sam?" La chiamai baciandole i capelli. "Si?" Rispose lei strigendosi a me. "Mi mancherai piccolo demone biondo" Lei rise a quell'affermazione, mi guardò negli occhi accarezzandomi il viso "anche tu mi mancherai freddie-racchio." Ci baciammo, ma stavolta con passione, entrambi prendemmo il viso dell'altro tra le mani approfondendo quel momento. Mi misi a cavalcioni su di lei, continuando a baciarla. "Ti amo freddie" mi disse staccandosi un attimo per riprendere fiato. La baciai di nuovo. "Mi fai venire i brividi, lo sai?" Sorrise, quel sorriso che avrebbe fatto rivivere qualsiasi cosa esistente, persino un cuore spezzato. "Te lo prometto, freddie, ce la metterò tutta per diventare un po' più normale " Disse mettendomi le braccia sul petto. "E io farò di tutto per diventare un po' più anormale" Ci baciammo un'ultima prima di alzarci e avviarci a casa sua mano nella mano. Una volta arrivati a casa sua ci guardammo, tenendoci ancora per mano. "Mancano 2 minuti" dissi io tristemente abbassando lo sguardo. "Rendiamoli indimenticabile allora" disse prendendomi per la camica per poi baciarmi come faceva sempre. La amo. La amavo troppo per tornare ad indossare quella stupida maschera che nascondeva i miei sentimenti nei suoi confronti, tramutandoli in un finto odio. Mezzanotte. Ora dovevamo proprio lasciarci. Ci staccammo a malavoglia guardandoci tristemente negli occhi. "Ti detesto" disse lei staccandosi da me. Dovevamo ricominciare ad odiarci. "Ti detesto anch'io " Sorrisi lasciandole le mani. Quei "ti detesto" erano solo un " ti amo" mascherato. Ci amavamo ed entrambi lo sapevamo, ma non eravamo ancora pronti per un rapporto di coppia... avevamo bisogno ti tempo. Ci scambiammo un ultimo sguardo prima che lei entrasse in casa, ma non prima che le dessi un piccolo bacio sulla fronte e dopo averle dato la buonanotte, come facevo ogni sera da quando ci eravamo messi insieme. Me ne andai a malincuore senza voltarmi, avrebbe fatto solo più male se mi fossi voltato. Tornai a casa mi feci una doccia, mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte, quando il telefono mi vibró. Un SMS. Da Sam. "Più mi vorrai, meno mi vedrai e meno mi vorrai e piu sarò con te, lo giuro... Buonanotte freddie-racchio, la tua Sam. " Sorrisi. Era incorregibile, ma la amavo proprio per questo. "La vida duele demasiado aquí sin ti" Premetti invio posai il cellulare e mi addormentai pensando a lei.
   
 
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