Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
Ricorda la storia  |      
Autore: BeWeird_El    31/12/2014    2 recensioni
Nella notte di Natale, quando tutto sembra perduto, Ed Sheeran trova la sua ancora di salvezza.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La notte di natale.

L’intero paese era illuminato da centinaia di decorazioni colorate e sgargianti, che pendevano dai tetti delle case, erano attorcigliate intorno ai pali della luce, ornavano i balconi delle abitazioni e il porticato di ogni villetta. Per le strade del posto si respirava un aria armoniosa, felice e confortante, come se ogni cittadino non potesse far a meno di sorridere e essere gentile.
Un detto dice che a Natale si è tutti più buoni e infondo non è tanto spagliato, la magia di quella straordinaria festa aveva contagiato un po’ tutti, dai più grandi ai più piccini, divenuti molto più amichevoli e altruisti in quel periodo.
La notte del ventiquattro è obbligo passarla in famiglia o con amici, preparare un grande tavolata e godersi quella serata di festa, sperando che finisca il più tardi possibile. Ma non tutti hanno la fortuna di poterlo fare e Ed Sheeran è uno di quelli, che purtroppo si ritrovò ad aggirarsi solo e sconsolato per le vie della cittadina.
Desidererebbe anche lui una famiglia con cui brindare a festa, scherzare e divertirsi con quegli inutili giochi da tavola per ammazzare il tempo fino alla mezzanotte, ma lui non può. La sua famiglia è oltre oceano e anche se decidesse di prendere un aereo e raggiungerli, si ritroverebbe la porta di casa chiusa in faccia. Ed non parla con la sua famiglia da anni ormai, hanno rotto i rapporti quando tre anni fa è scappato via, stanco dell’aria opprimente che si respirava in quella casa.
Si sedette su una panchina nel parco, stringendosi nel suo giubbotto nero, nascondendo parte del suo viso nella grande sciarpa che portava intorno al collo. Riusciva a sentire in lontananza le risa e gli schiamazzi di famiglie allegre, chiedendosi dove lui avesse sbagliato per non meritarsi una famiglia normale, amorevole e disponibile ad accettare i figli per quello che sono, senza cercare di cambiarli.
Diede un occhiata all’orologio legato al suo polso, sorridendo amaramente, aspettando che da un momento all’altro le vie si riempissero di grida di gioia e dei tintinnii di bicchieri uniti a brindisi.
Un minuto ed erano le 00:00, chiuse gli occhi e sospirò pesantemente.
Desidero una famiglia unita, una vita normale.
Li riaprì e niente, era ancora solo e seduto al freddo su quella panchina che cadeva a pezzi, con un’espressione amare e afflitta dipinta in volto.
“Come mai solo?” Una voce sottile, lo fece sussultare, mentre si voltò verso la figura che aveva occupato il posto affianco a lui.
Una ragazza dalla statura minuta e esile, lo osservava con i suoi grandi occhi neri e con un piccolo sorriso a illuminarle il volto pallido, contornato da una cascata di capelli biondo grano.
“Potrei farti la stessa domanda.” Rispose, sorridendo intenerito quando la vide arricciare il piccolo nasino ricoperto da una spruzzata di lentiggini.
“Touché.”
Restarono in silenzio osservando la luna illuminare il cielo stellato, donando a quella notte speciale un tocco in più, decisamente molto gradito ai loro occhi curiosi.
“Io sono Millicent, tu come ti chiami?” Chiese innocentemente lei, sorridendo apertamente al ragazzo, osservando il suo profilo al dir poco perfetto.
Quei suoi occhi azzurro cielo e i suoi capelli rossi, lo rendevano particolare, in senso buono ovviamente, era di una bellezza rara, una bellezza che ti rapisce lo sguardo e ti fa rimanere con il respiro a mezz’aria. Ed era bello da toglierti il fiato fino ad ucciderti.
“Edward Sheeran, per gli amici Ed.” Sorrise, poggiando la schiena alla panchina, sospirando con gli occhi chiusi, convinto che nessuno sarebbe venuto a salvare il suo pessimo Natale.
“E dimmi Edward Sheeran per gli amici Ed, come mai trascorri una notte così speciale come il Natale, seduto su una panchina nel bel mezzo del parco?” Domandò divertita, ma con quel suo tono così dolce, che il ragazzo si astenne dall’urlarle contro quanto impicciona fosse.
Perché lui odiava la gente che faceva domande su domande, che non ti gli un minuto di tregua e che era sempre lì con il fiato sul collo, pronto a sapere vita e morte su di lui. Ma lei era diversa, lo faceva con la stessa innocenza di un bambino, senza un briciolo di malignità. Era lei, Millicent, impicciona ma diversa.
“Non avevo nessuno con cui festeggiare.” Ammise, voltandosi per guardarla negli occhi, sorridendo davanti al suo viso arrossato per il freddo, mentre quella si sistemava il berretto di lana sulla testa.
“Benvenuto nel club.” Sorrise lei, porgendogli una mano, spingendo il petto all’infuori e mostrando un aria altezzosa, facendo scoppiar a ridere il ragazzo.
“E’ un piacere far parte del suo club, signorina.” Le resse il gioco, facendola sghignazzare, stringendole la mano e baciandola da vero gentiluomo.
Millicent osservò il cielo, con occhi lucenti e pieni d’emozione, voltandosi velocemente verso Ed e tirandogli più volte la giacca per attirare la sua attenzione.
“Cosa?” Chiese lui distratto, guardando confuso la ragazza che si agitava sulla panchina.
“Nevica Ed, nevica.” Urlò con gioia, coprendosi la bocca per lo stupore e continuando a guardarsi intorno.
Era bellissima, lì con la sua innocenza, sempre pronta a guardarsi intorno e rimaner sorpresa di ogni singola cosa. Lo aveva trattato come una persona normale, senza giudicarlo o puntargli il dito contro, si era seduta e aveva incominciato a parlare. Niente più, niente meno.
Ed si alzò dalla panchina, inginocchiandosi teatralmente davanti a lei, prendendole una mano e guardandola dritta negli occhi, rimanendo quasi incantato dal luccichio che li caratterizzava.
“Mi concede questo ballo, signorina?” Recitò, attendendo che quella accettasse la mano e che insieme incominciassero a ballare un lento nel bel mezzo della piazzola lì davanti.
Le mani di lui a stringerle gentilmente la vita e quelle di lei a circondargli il collo, i petti pressati tra loro e il viso a pochi centimetri di distanza, mentre fondevano i loro sguardi tra loro.
Nero e azzurro.
Tenebre e luce.
Inferno e paradiso.
Due mondi così diversi, ma così uguali.
Rapiti da una strana magia, niente a che fare con quella Natalizia.

“Ed non c’è musica.” Gli fece notare, sussurrando piano, come se avesse paura di rovinare quel momento che si era creato tra loro.
“Ascolta bene.” Le disse lui.
“Non sento niente.” Si lamentò come una bambina, sbuffando e poggiando arrabbiata la fronte contro il suo petto, facendolo sorridere intenerito.
“Millicent, la musica viene dal cuore, ascolta bene.” Sussurrò, incominciando a muovere piccoli passi, ondeggiando insieme a lei a ritmo di una melodia inesistente.
E presero a danzare piano, sotto i fiocchi di neve che andavano a depositarsi sui loro visi e sui loro vestiti, facendosi guidare dalla musica dei loro cuori, maledettamente in sintonia.
Risero volteggiando, incominciando a rincorrersi e a cercarsi dietro gli alberi più grandi, riprendendo a ballare per poi correre e scappare, stuzzicandosi e scherzando. Come se si conoscessero da una vita, come se fossero legati da uno strano sentimento.
Ma a un tratto Millicent si fermò, poggiandosi contro al suo petto e indicando, con il respiro affannato, la piccola pianta di vischio sopra di loro.
La persona che è con te sotto al vischio, devi baciare.
“Buon Natale, Edward.” Sussurrò
Si guardarono attentamente, diventando seri e cercando di regolarizzare i loro respiri, ormai ipnotizzati l’uno dalle irridi dell’altro. Ed chiuse gli occhi, sentendo la ragazza avvicinarsi e poggiare le labbra sul suo naso arrossato, aspettò ancora in speranza di un altro contatto, un contatto che avrebbe potuto saziare la sua fame di desiderio.
Ma non arrivò nulla.
Aprì gli occhi e si rese conto di stringere il vuoto, di essere rimasto solo nel bel mezzo della piazzola, sotto la neve che cadeva piano.
Era scappata.
Eppur non si sentiva rifiutato, perso o quant’altro, si sentiva bene, come non lo era mai stato. Quella ragazza era riuscito a salvare il suo Natale, senza neanche che lo sapesse, l’aveva risollevato e aveva fatto sì che quel giorno diventasse indimenticabile.
Chiuse gli occhi e sospirò.
“Buon Natale anche a te, Millicent.”
 

 
 
I’M HERE!!!
Probabilmente non avete idea di che ora siano e credo di essere uscita fuori di testa per scrivere e pubblicare nel bel mezzo della notte.
02:16  esattamente.
Roba da pazzi.
E’ la mia prima storia in assoluto su Ed Sheeran, artista che ammiro e seguo come se fosse un idolo, ma non mi definisco parte del suo fandom. Diciamo che sono quella che se ne sta in silenzio e si fa sentire pochissime volte, nonostante abbia la playlist del telefono sommersa dalle sue canzoni.
Un poeta, per l’esattezza.
Probabilmente oltra a essere la mia prima storia su Ed, è anche la mia prima storia da rating verde. Un applauso per me.
Mettendo da parte gli scherzi, come vi sembra?
Non è un gran che, lo so anch’io, visto che ho scritto il tutto in piena notte e con una tazza di tè a tenermi compagnia.
Ecco l’idea è saltata fuori guardando due puntate della serie tv Pretty Little Liars, una delle mie tante ossessioni da fangirl accanita, per l’esattezza la 4x18 e 4x17. Non centrano assolutamente niente con la storia, ma vabbè.
Credo di dovervi lasciare, altrimenti domani, no scusate intendevo oggi, non concluderò un bel niente. Ho bisogno di una piccola dose di sonno, fare compiti, trovare un abito da indossare per il veglione e in fine abbandonare e salutare quest’anno.
Una domanda: Qual è la cosa in assoluto che vi volete gettare alle spalle, successa in quest’anno?
E’ così strano, oggi è un anno, tra poche ore ne sarà un altro.
Che ironia.
Un augurio grandissimo a tutte voi, che questo nuovo anno possa essere ricco di tantissime cose belle e che vi possa regalare moltissime emozioni.
Un bacio, gente.
Ve se ama.
_littlebadgirl.
Twitter: @_fakebadgirl.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran / Vai alla pagina dell'autore: BeWeird_El