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Autore: pindow_wane_17    31/12/2014    2 recensioni
Due ragazzi
Due cuori
Una sola anima
Lui, Matteo, il solito ragazzo stronzo e menefreghista.
Lei, Sara, ragazza misteriosa con un oscuro passato.
Cosa succede se il destino ci mette lo zampino?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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POV SARA 
Non ci potevo credere, lo aveva fatto ancora, mi aveva abbandonata ancora una volta.
Mi aspettavo di più da lui. 
Mi ero illusa: speravo che le cose potessero finalmente evolvere.
Un tempo sarei stata pronta a urlare al mondo che lo amavo ma in quel momento non ne ero più così sicura. Pensavo che lui fosse diverso ma come al solito mi sbagliavo mi aveva davvero delusa.
Mi svegliai presto quella mattina e mi ritrovai in un letto ormai troppo grande, l'altra parte del letto era ormai fredda, se ne doveva essere andato da molto. Mi alzai a fatica e mi diressi nella mia stanza, dovevo preparare le valigie, volevo lasciare quella casa, non volevo rivederlo.
Mi dovevo fare un bella doccia prima però... Non potevo tenermi a dosso il suo odore, era diventato ormai insopportabile.
Entrai in bagno, cercai il mio riflesso ma non lo trovai... Mi ritrovai davanti una sconosciuta, una persona distrutta, non dovevo e non potevo piangere perché sarei crollata definitivamente.
Mi spogliai ed entrai piano in doccia, il gelo che mi ritrovai sotto i piedi amplificava in qualche misterioso modo il mio dolore ma decisi di aprire comunque l'acqua. 
Un getto di acqua calda mi colò addosso e i brividi invasero ogni centimetro del mio corpo... Mi ricordava troppo le sue braccia e questo mi faceva sempre più male, così diedi una botta al rubinetto e l'acqua diventò improvvisamente gelida. Le gambe avevano cominciato a tremare e non riuscivano più a reggere il mio peso e fu in quel momento che crollai... Mi accovacciai in un'angolo della doccia e mi lasciai finalmente andare. Ero crollata ancora una volta solo per colpa sua. Come avevo potuto permetterglielo ancora.
In quella doccia piansi per la prima volta dopo la sua partenza. Mi ero vietata di provare emozioni dopo quel giorno e ancora una volta non ero riuscita a mantenere la promessa che mi ero fatta.
Quando uscii dalla doccia non mi guardai allo specchio, non volevo vedere il mostro che mi aveva sostituito. 
Mi vestii ed uscii, quella casa era diventata troppo piccola per me e la mia rabbia.
I ricordi di quel pomeriggio sono ormai sfumati ma non scorderò mai il momento in cui mi ritrovai Matteo davanti.
Stavo tornando all'appartamento per fare le mie valigie e lo trovai sulle scale con la testa fra le mani lo guardai appena e lo superai senza parlare.
- Era ora che tu tornassi- disse calmo appena fui un gradino sopra di lui
- Non credevo di dover rendere conto a te- dissi salendo le scale e tirando fuori le chiavi dalla borsa
- Sara dobbiamo parlare- disse mettendosi tra me e la porta
- Di cosa dobbiamo parlare Matteo? Io non ti devo dire niente e se non ti dispiace dovrei fare le mie valigie- dissi cercando di essere più acida possibile.
Mi prese il mento tra le dita e mi obbligò a puntare i mie occhi nei suoi, stava cercando di leggermi dentro come faceva da quando eravamo piccoli, ma stavolta non avrebbe funzionato.
- Lasciami Matteo- dissi senza distogliere lo sguardo.
Per la prima volta fu lui ad abbassare gli occhi sconfitto, si spostò dalla porta e mi fece entrare. Mi diressi alla mia camera e cominciai a raccattare le mie cose. 
Sentivo la sua presenza alle mie spalle e dover restare così lontana da lui mi uccideva.
- Cosa ci fai ancora qui? Pensavo di essere stata abbastanza chiara!- esclamai senza voltarmi 
- Sara dobbiamo parlare- ripeté lui avvicinandosi e sedendosi sul mio letto 
- Non credo che ci sia nulla di cui parlare: siamo andati a letto insieme, te ne sei pentito e sei scappato.... Semplice- Dissi lanciandogli un'occhiata.
Gli occhi cominciavano a bruciare, sarei sicuramente crollata prima della fine del discorso.
- Si, mi sono pentito- quelle parole furono come un pugno nello stomaco per me
- Beh... Allora non credo che ci sia più niente...-
- Di essere scappato- mi interruppe lui - Avevo paura!- si giustificò semplicemente.
- La paura non può essere una scusa Matteo!- urlai girandomi nella sua direzione - La tua cazzo di paura mi sta facendo male ancora una volta e mi sta allontanando ancora una volta da te- 
- Sara ti prego...- non lo feci nemmeno continuare 
- Matteo ti prego stai zitto! Non peggiorare la tua situazione!- esclamai ormai al limite - Mi avevi promesso che non sarebbe cambiato niente ma hai mentito ancora una volta!-
- No... Non puoi dire che ti ho mentito perché non è così... Ti amo ora come ti amavo prima se non di più- disse prendendomi le mani e facendomi alzare gli occhi per farli incontrare con i suoi. Verde nell'azzurro ancora una volta, come sempre!
Avevo capito sicuramente male.. Non poteva aver detto davvero quello che avevo sentito...
- Sara hai capito benissimo.... Ti amo e mi dispiace di essere scappato... Da adesso in poi ti autorizzo ad utilizzare un guinzaglio!- non riuscii a trattenermi e scoppiai in una risata liberatoria.
- Quindi non sei più intenzionata ad uccidermi?- chiese speranzoso
- No, lo farò comunque...- dissi avvicinandomi a lui
- Credo che Gio ti voglia aiutare!- disse ridendo
- Sarò contenta di accettare il suo aiuto, ma prima...-dissi avvicinandomi a lui 
- Prima??- chiese lui permettendomi di sedermi in braccio a lui 
- Leggimi nel pensiero!- risposi ridendo
-Ok ci posso provare...- mi guardo dritto negli occhi, sorrise e si leccò le labbra.
- Allora, cosa hai visto?- chiesi impaziente
- Non sono intenzionato a ripetere ciò che ho visto.... Ma se vuoi posso fartelo vedere...- disse allusivo
- Se proprio ci tieni.- dissi prima di saltargli addosso 
- Lo prenderò come un si- esclamò lui prima di baciarmi
~~~~~~~~~
 
 
Cosa eravamo? Ci amavamo era logico ma cosa eravamo diventati?
- Cosa c'è che non va?- chiese facendomi avvicinare a lui
- Nulla!- dissi già sulla difensiva 
- Ho capito... Non indago oltre.... Comunque la risposta è si- sussurrò al mi orecchio
- Si cosa?- chiesi senza capire
- Si, stiamo insieme- disse prima di baciarmi
- Mi leggi nel pensiero per caso??- chiesi realmente sbalordita 
- Non te lo avevo per caso fatto già capire?- chiese ironico
- Si... Anche molto bene devo dire- buttai li facendo la vaga
- Se vuoi ti posso dare anche una seconda dimostrazione- propose facendomi voltare verso di lui
- Non vedo l'ora!- riuscii a dire prima che le sue labbra catturassero di nuovo le mie e che lui facesse ricominciare tutto daccapo.
   
 
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