Addio, papà…
Credevo
di non dover mai assistere a questo momento.
“Mai” è
una parola grossa per me, lo so.
Ma
pensavo comunque che avrei potuto godere della tua presenza un po’ di più.
E invece
ti sto perdendo, Charlie…
Il
momento che ha dato inizio a quest’agonia è lontano poche ore, ma mi sembra che
siano già trascorsi secoli, lenti e dolorosi.
E’ il mio
compleanno. E’ da un anno ormai che sono diventata vampira.
Ma,
nonostante i regali che sono i più belli che possa immaginare, l’iniziale
felicità travolgente di Nessie e la magnifica festa organizzata da Alice, in
questo momento riesco ad essere tutto meno che felice.
Perché
sei venuto ad assistere, Charlie? E’ tutta colpa mia se ora stai morendo.
Eppure
come potevo immaginare che, in seguito ad un tuo piccolo ed insignificante
incidente, avrei reagito come i Cullen reagirono in un momento che ricordo
sfocato, al mio compleanno, anni fa?
E il mio
autocontrollo, dov’è andato a finire in quel momento?
Mi sto
maledicendo da sola e se potessi piangere, in questo momento avrei versato ogni
mia lacrima.
Ma non
serve a nulla, e lo so.
Ora la
scelta da fare è una sola, ma ne ho davvero il coraggio?
Trasformarti.
In. Un. Vampiro.
Sono
quattro semplici parole, che minacciano di farmi stare davvero male per secoli
se non mi sbrigo a prendere una decisione.
Vorrei
con tutto il cuore tenerti con me ancora un po’, e posso tenerti con me per
secoli, ma so che non lo vorresti. Eppure come posso pensare di abbandonarti
per sempre?
Ricordo
che quando hai saputo che sapevo fin dall’inizio a cosa andavo incontro
restando insieme ad Edward, non hai preso benissimo la faccenda del
soprannaturale. Ma poi ti sei abituato a me per quella che sono ora, perché in
fondo il mio carattere non è cambiato. Ma ti abitueresti a te stesso come un
vampiro? E io riuscirei a vedere te da neonato, assetato e irriconoscibile, per
anni o secoli?
No, credo
di no.
“E’ per
il tuo bene che lo faccio, papà”.
Queste
sarebbero le parole che userei per giustificarmi, per farti capire il motivo
della mia scelta di trasformarti in vampiro.
Ma le
parole che userò sono diverse.
Dirò due
semplici parole. Mi vengono dal cuore e me lo riempiono di tristezza, ma mi
rendo conto che sono necessarie. Per me. Per te. Per la tua felicità, che non
otterresti diventando uno di noi.
“Addio,
papà…”
Angolo autrice:
In
origine la FF si chiamava “Addio, Charlie…” ma mi sembrava più tragico-toccante
se Bella lo chiamava “papà” XD.
L’ho
pensata durante una telefonata, e ho preso degli appunti sul quaderno XD
Ora mi rimane la curiosità. La Meyer cosa avrebbe fatto fare a Bella?