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Autore: Lily Sayuri    31/12/2014    0 recensioni
Era la notte di Capodanno e i ragazzi erano seduti nel loro solito angolino a parlare di futuro. Quell'anno sarebbero stati tutti maggiorenni (Akira, Mei e Ultear lo erano già) e dovevano decidere che cosa fare delle loro vite.
Storia decisamente demenziale scritta per augurare a tutti i lettori buon anno nuovo. Fa parte della serie "Nuova Generazione"
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Nuova Generazione'
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Ciao a tutti/e!
Prima di incominciare, volevo dirvi che questa storia è collegata a
Quaranta Settimane e Sorriso. Se non avete voglia di leggervele (anche se mi farebbe molto piacere), qui
c'è il link con una descrizione dei personaggi nuovi presenti in questa serie.
Grazie per aver aperto questa storia. Buona lettura!
Lily


 
Capodanno

Era la notte di Capodanno e i ragazzi erano seduti nel loro solito angolino a parlare di futuro. Quell'anno sarebbero stati tutti maggiorenni (Akira, Mei e Ultear lo erano già) e dovevano decidere che cosa fare delle loro vite.
«Per quanto possa volere bene a mia madre,» disse Ryuu «non appena avrò diciott'anni, me ne andrò di casa. Non ce la farei mai a sopportarla oltre! È troppo asfissiante! E il giorno dopo il mio compleanno, farò le valigie e andrò a vivere nell'appartamento che mi sarò comprato con i miei risparmi!» esclamò dondolandosi sulla sedia con un sorriso soddisfatto.
«Ti ricordo che il tuo compleanno è ad aprile, come farai ad avere abbastanza soldi per comprarti una casa in così poco tempo?» chiese Ultear scettica.
«Uffa! Rovini sempre tutto!» rispose il ragazzo facendo ricadere la sedia con uno schianto secco e mettendo su il broncio.
«Sono solo realistica! Mi dovresti anche ringraziare!»
«E ora mi spieghi come farò a sopportare mia madre per tutto il tempo che mi servirà per comprare una casa?»
«Puoi sempre andare a Fairy Hills!» fece Himeko sognante.
Tutti la guardarono stupiti.
«Ma Fairy Hills è un dormitorio femminile!» disse Akira con gli occhi fuori dalle orbite.
«Ah, è vero» constatò lei, facendo un gesto noncurante con la mano.
Ci fu un momento di silenzio in cui tutti si domandarono come potesse essere possibile che la ragazza fosse così ingenua, nonostante passasse la maggior parte del suo tempo insieme alle altre e soprattutto a Tsubake.
«Comunque» prese la parola Ultear «Anche io e Mei vogliamo cambiare casa»
«Sì, non ce la facciamo più a vivere sotto il regime della mamma! Mi chiedo come faccia papà a sopportarla...» aggiunse la gemella.
«Probabilmente fanno abbastanza “attività fisica” da compensare il tutto» disse la Dragon Slayer del ferro con un sorrisetto sconcio.
Le due sorelle la guardarono inorridite.
«Smettila, ti prego! Non voglio neanche pensarci!» fece la rossa coprendosi le orecchie  con le mani.
«Non dire più una cosa del genere. Mai più» mormorò Ultear con una mano sullo stomaco e il colorito verdastro di chi sembra che stia per vomitare da un momento all'altro.
Ci fu un altro attimo di silenzio in cui c'era chi lo passò a fantasticare sulle avventure sessuali dei due coniugi Fernandes che comprendevano anche un frustino e delle manette fuxia (non si fanno nomi), chi a cercare di non pensarci e chi a chiedersi di cosa stessero parlando.
I loro profondi pensieri furono interrotti da una esile ragazzina dai fluenti capelli neri raccolti in un paio di codini, che si lanciò sul fratello, atterrandogli in grembo.
«Fratelloneeee!» strillò Yuki Fullbuster con la sua vocetta acuta «Cosa fate? C'era così tanto silenzio prima...»
«Niente, stavamo parlando...» disse Aoi esitante.
«Ma se stavate tutti zitti!»
«Stavamo... pensando su una cosa che avevamo detto»
«Ah. E questa cosa l'aveva detta Ryuu-chan?» chiese volgendo lo sguardo verso  di lui  e sbattendo le ciglia.
Ultear si schiarì la gola e le mandò un'occhiata omicida che fu bellamente ignorata.
Yuki (che ormai aveva tredici anni) aveva una certa passione per il Dragon Slayer del fuoco e non faceva altro che perseguitarlo esattamente come sua madre faceva con Gray, causando un certo fastidio alla maga delle spade, la sua fidanzata da circa due anni.
Ryuu guardò la ragazza dai capelli blu con aria colpevole e Aoi tossicchiò a disagio, sentendosi preso in mezzo a quel circolo di sguardi.
Gli altri, imbarazzati, iniziarono a fissare i lacci delle loro scarpe o le venature del legno del tavolo. Tutti tranne Tsubake che disse in tono aspro: «Mocciosa, invece di fare la gattamorta con Ryuu-chan vai con gli altri marmocchi come te, che qui stiamo facendo un discorso serio.»
«Non sono una bambina» sibilò Yuki andandosene.
La ragazza la ignorò completamente e fece un mezzo sorriso a Ultear che le sussurrò: «Grazie! Se avesse continuato a far così, adesso non avrebbe più la testa»
«Potresti smetterla di trattare male la mia sorellina?» chiese Aoi arrabbiato.
Va bene che era un po' irritante con quell'atteggiamento verso il Dragon Slayer del fuoco, ma era pur sempre sua sorella e nessuno poteva maltrattarla!
«Stava attentando alla felicità di coppia di Ryuu-chan e Ul-chan! Dato che è praticamente merito mio se si sono messi insieme, è mio dovere proteggerli da situazioni e persone moleste!» replicò Tsubake dandosi arie di importanza.
«Non dare della molesta a mia sorella!»
«Ma lo è!»
«Ciò non vuol dire che tu debba chiamarla così!»
«La volete piantare? Mettetevi insieme che fate prima!» esclamò Akira annoiato.
«Cosa?» chiesero insieme, uno rosso come un peperone e l'altra roca, come se le si fosse incastrato qualcosa di grosso in gola.
«Ma non dire stronzate!» urlò la ragazza ritrovando all'improvviso la voce.
«Stareste così bene insieme! Quasi come me e Akira» disse Mei abbracciando il fidanzato.
Ultear fece uno sbuffo sarcastico.
«Non glielo auguro proprio! È meglio essere più normali come noi!» fece sorridendo a Ryuu.
«Ma voi non siete normali! Fate esattamente come prima che vi metteste insieme!»
«Beh almeno non siamo melensi come voi! E poi noi almeno abbiamo il buon gusto di non fare certe cose quando siamo in compagnia! A volte mi chiedo come tu possa avere ancora tutta la faccia dato che ogni volta che vi baciate sembra che lui te la mangi!»
Per seguire il litigio delle due sorelle, gli altri voltavano la testa a destra e a sinistra come se stessero guardando una partita di ping-pong molto serrata.
«Come ti permetti?» strepitò la rossa ondeggiando i lunghi capelli «E poi tu l'hai baciato almeno una volta Ryuu? O siete ancora alla fase: “Non stiamo insieme, siamo solo amici”?»
La maga delle spade prese uno sgradevole colorito prugna e rispose: «Non sono affari tuoi! Almeno noi lo facciamo in privato!»
«Sempre se lo fate...»
«Non ti permettere!»
«Tu non ti permettere!»
Si guardarono in cagnesco per qualche secondo prima che Akira e Ryuu si risvegliassero dal trance che la discussione aveva provocato loro e prendessero ciascuno la propria fidanzata per andarla a calmare lontano dalla gemella.
Akira portò Mei al piano superiore, dove spesso stavano insieme per sfuggire dagli sbuffi scocciati degli appartenenti di tutta la Gilda, che all'inizio erano divertiti e inteneriti dalle effusioni pubbliche dei due, ma dopo un po' si erano incominciati a lamentare. Il Dragon Slayer dei fulmini si ricordò quando, pochi giorni prima, suo padre (che era diventato Master da poco, quando Makarov era andato in pensione) gli aveva fatto la predica proprio su quell'argomento. Aveva detto: «Akira, sono contento che tu ti sia trovato la fidanzata e Mei è anche una brava e bella ragazza, ma per favore non pomiciare con lei nel bel mezzo del salone della Gilda! Sarete anche tanto innamorati, ma ormai tutti i vostri nakama si sono lamentati del vostro comportamento! E poi è un cattivo esempio per i bambini! Yuki per esempio, ha già provato ad incastrare Ryuu!»
«Mia sorella non capisce niente!» si lamentò Mei sedendosi per terra con un sospiro.
«Forse ha un po' ragione, sai? Dovremmo essere più discreti» disse il ragazzo accomodandosi anche lui sul pavimento.
Lei gli lanciò uno sguardo ferito.
«Sapevo che ti saresti messo dalla sua parte!» esclamò rabbiosa, dandogli le spalle.
«No, non è così!» cercò di riparare lui «Voglio dire che anche mio padre si è lamentato e ha detto che i nostri nakama non ci sopportano più»
«Davvero?»
«Sì. Ed ecco perché ti ho portato qua. Ti volevo chiedere una cosa»
«Dimmi tutto»
«Beh io ho già un appartamento mio e volevo chiederti se volevi venire a vivere con me. Te lo avrei domandato sotto, quando c'erano anche gli altri, ma...» si fermò a guardarla stupito.
Lei si era messa a piangere piano, asciugandosi le lacrime con l'orlo della manica della felpa.
«D-dici sul serio?» singhiozzò.
«Sì!» rispose lui convinto «Allora vieni a vivere con me o no?»
«Si!» sorrise tra le lacrime «Sì, certo che voglio venire a vivere con te!»
Lui la abbracciò e le baciò la testa, poi si chinò e pose le labbra sulle sue.

Ryuu, intanto, aveva portato Ultear nella piscina, l'aveva fatta sedere su una sdraio e la stava cercando di calmare.
«Ul, non ascoltare tua sore...» tentò di dire il ragazzo.
«No!» strillò la maga dai capelli blu «Non si deve permettere di parlare in questo modo! Ora la vado a cercare e risolviamo tutto alla vecchia maniera, con una bella riss...»
«No!» esclamò il Dragon Slayer placcandola e facendola cadere di nuovo sul lettino «Tu non ti muoverai di qua fino a che non ti calmi!»
La ragazza si dimenò disperatamente, ma lui era più grosso e riuscì a tenerla ferma senza troppi sforzi.
All'improvviso Ultear smise di muoversi.
«E...» iniziò a dire esitante «Se avesse ragione?»
Ryuu (che era ancora sopra di lei, non si sa mai) la guardò come se fosse pazza.
«Cosa? Credi davvero che abbia ragione? Davvero ti stai facendo tutti 'sti problemi solo perché noi non ci mangiamo la faccia a vicenda in pubblico e non copuliamo come ricci ogni volta che ne abbiamo l'occasione?»
«Così la fai sembrare brutta! In realtà loro fanno vedere agli altri tutto il loro amore»
«Sì, sì pace e amore, si amano tantissimo. Ci manca solo più che si mettano a procreare davanti a noi e poi siamo a posto» mugugnò il ragazzo.
«Ti prego non parlare di mia sorella e procreare! Mi è già bastata Tsu-chan per stasera!»
«Comunque non sono d'accordo! Noi non dobbiamo stare insieme solo per farlo vedere agli altri!»
«Ma...»
«E poi non è che ci siamo proprio nascosti! I nostri genitori lo sanno, e lo sa pure tutta la Gilda! Che cosa vuoi di più?»
«Io...»
«Ho capito» sospirò tirandosi su e sedendosi sul bordo della sdraio «Pensavo di doverlo fare prima o poi ma non così presto!» mormorò tra sé e sé.
«Cosa?» chiese lei stupita.
«Vuoi venire a vivere con me appena troverò una casa?»
«Cosa?» la sua voce era un po' più acuta del solito.
«Beh ci vorrà un po' di tempo, ma se vuoi sfuggire a tua madre puoi sempre andare a Fairy Hills per un breve periodo. Che ne dici?»
Lei sorrise e Ryuu sentì il suo cuore sciogliersi: non ci era ancora abituato.
«È un'idea completamente pazza!»
«Lo so!»
«Ma non è un po' troppo presto?»
«Beh...»
«Potremmo fare così: tu prendi la casa e poi facciamo una prova. Se mi piace stare da te allora è un sì, se no è un no»
«Lo sai vero che se è un no, la nostra storia è finita?» disse lui, fintamente serio.
Ultear rise.
«Se sarà un no me ne tornerò a Fairy Hills in un batter d'occhio»
Lui le mise una mano sulla nuca e le posò le labbra sulle sue, coinvolgendola in un bacio passionale.
«Sai, ho già un'ideuzza su dove potremmo andare a vivere...» disse Ryuu quando si staccarono.
«Dove?»
«Dove affittava mia madre quando era giovane. Era una bella casa, anche se aveva una sola camera da letto. Ma tanto a noi una seconda stanza non serve» fece un sorrisetto.
«Ma non era caro come posto?»
«Sì, ma tanto ci sarai tu a pagare l'affitto!» ghignò.
«Cosa?»
«Mica vorrai farlo pagare a me!»
«Ryuu Dragneel! Sei un emerito idiota!» ululò la ragazza alzandosi.
Il biondo notò con orrore che aveva già un pugnale nella mano.
«U-ul... stavo scherzand...» non fece in tempo a dire, che la maga delle spade lo aveva buttato in piscina.
Tutta la Gilda, sentendo il rumore degli spruzzi e le urla, accorse e vide i due ragazzi a bagno nell'acqua che se le stavano dando di santa ragione. Ryuu infatti, approfittando della distrazione della ragazza, era riuscito, non si sa come, a farla cadere nella piscina facendola strillare come un'aquila.
Tra la folla di persone che si accalcavano per vedere la scena c'era anche Akira che disse a Mei con un sorriso: «Beh non si baceranno in pubblico, ma devi ammettere che sono piuttosto teatrali anche loro»
La ragazza gli sorrise di rimando e, guardando l'orologio, si accorse che era quasi l'ora.
«Ragazzi, è quasi mezzanotte!» urlò «Dieci, nove, ...» iniziò il conto alla rovescia.
I due litiganti smisero di picchiarsi e si guardarono intorno spaesati.
«... sei, cinque, quattro, ...»
Tutti andarono a cercare il proprio fidanzato o coniuge.
«... tre, due, uno... BUON ANNO!»
Ultear e Ryuu si scambiarono un bacio bagnato nella piscina e così fecero Akira e Mei e tutte le altre coppie della Gilda.
Solo tre persone rimasero ferme dove erano, a guardare lo spettacolo della folla che si abbracciava.
Himeko, Aoi e Tsubake, nel guardare tutta quella gente che aveva trovato qualcuno da baciare a mezzanotte, si sentirono estremamente soli.
Il loro pensiero volò subito a quella persona che aveva fatto battere loro il cuore, che poteva essere vicina o lontana. Si concessero un attimo di nostalgia, per poi andare a festeggiare con tutti gli altri. In fondo era Capodanno!




Angolino di Lily:
Ciao a tutti/e!
Congratulazioni per essere arrivati alla fine di questa storia! *distribuisce medaglie
L'ho scritta in pochissimo tempo, presa da un momento di ispirazione momentaneo. Volevo solo chiarire che secondo me per i ragazzi non è troppo presto per convivere. Hanno tutti circa diciotto anni e dovete pensare che Lucy viveva da sola già a diciassette. Poi pensate che la vita da mago è abbastanza pericolosa e con un alto rischio di morte/ferite gravi, quindi è ovvio che si vogliano godere la vita. Probabilmente si sposeranno e faranno figli (sempre se vorranno) presto.
Poi Mei è una di quelle ragazze che pensano al loro futuro come: mi sposerò con il mio principe azzurro e avremo ventordici figli insieme. Quindi mi è sembrato normale che non appena Akira le avesse chiesto di andare a vivere insieme, si mettesse a piangere.
Grazie a tutti per aver letto, se mi lasciate una recensione anche piccola, mi farete felice.
Lily


P.S.: (non mi ricordo mai di scrivere tutto) Qui c'è il mio account facebook per gli spoiler e le curiosità e qui c'è il mio blog.
 
Buon anno nuovo! Ci rivedremo nel 2015!
  
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