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Autore: Let_It_Beatles    01/01/2015    1 recensioni
Sul set di "Help!" il vento freddo peggiora l'umore di John e fa sanguinare le sue labbra. Per fortuna c'è sempre qualcuno disposto a curare le sue ferite.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Puoi ricordarmi per favore chi ha avuto la brillante idea di installare il set del nostro nuovo film in questa maledetta ghiacciaia?", sbottò John mentre cercava di avanzare nella neve senza affondare troppo.
I suoi movimenti erano resi limitati e goffi da strati e strati di indumenti che si era infilato quella mattina per ripararsi il più possibile da quel vento gelido che gli stava sputando in faccia la neve.
Aveva i piedi congelati nonostante i pesanti scarponi da montagna e le triple calze di lana.

Ma la situazione peggiore la stava vivendo il suo volto: riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti, il naso e le guance erano diventati di un rosso sgargiante e totalmente insensibili.
L'unica cosa che riusciva a sentire era il bruciore di mille aghi che gli perforavano la pelle e il dolore insopportabile delle labbra che si stavano crepando dal freddo e avevano iniziato a sanguinare.

"Ma quanto manca alla baita? Se resto qui fuori ancora per cinque minuti dovrò raccogliere i pezzetti della mia povera bocca con il cucchiaio."

"Se solo ti fossi messo il balsamo per le labbra come ho fatto io adesso non ti ritroveresti così." lo rimproverò Paul, stanco delle lamentele di colui che aveva deciso di portare con sé in quella magnifica camminata in mezzo ai boschi innevati. 

"E cosa diavolo sarebbe un balsamo per le labbra?" sbuffò John, rinunciando a cercare di raggiungere Paul, che sembrava molto più a suo agio e veloce nel camminare in un metro di neve.

"Te l'ho già spiegato, è una crema protettiva per evitare quello che ti sta succedendo. Sono giorni che questo vento gelido mi soffia sul volto e le mie labbra delicate sono ancora morbide come il velluto!" disse Paul continuando a camminare e ignorando il fatto che John fosse rimasto indietro.

"Oh, scusami se non sono un perfettino come te e non sono una signorina che va in giro con il rossetto!" lo prese in giro John, infastidito.

A quel punto Paul si fermò e si girò per guardare con occhi truci il suo compagno di band.
Iniziò a marciare verso di lui, deciso a cancellare quel sorriso beffardo e insolente che stava danzando sul volto di John.

Una volta raggiunto, per tenerlo fermo fece scivolare velocemente sulla nuca dell'amico una mano gelida e nuda, che fece partire una scarica elettrica e brividi di freddo lungo la schiena di John.

Paul esitò abbassando lo sguardo sulla bocca ferita di John e senza preavviso iniziò a far strusciare le sue labbra contro quelle del compagno per qualche secondo.

Passò accuratamente la sua bocca da un lato all'altro di quella di John, afferrando poi il suo viso fra le mani. John schiuse le labbra involontariamente per lo stupore e Paul ne approfittò per catturare il labbro superiore, cercando di applicare il balsamo rigenerante dalla sua stessa bocca a quella desiderosa e bisognosa di John. 

Quando fu certo di aver trasmesso abbastanza balsamo sul labbro superiore, iniziò a prendersi cura di quello inferiore, passando la lingua sulle ferite e ritornando poi a strusciare lentamente le sue labbra morbide sulla bocca secca e screpolata di John.

Le sue dita stringevano ancora il volto del più grande, cercando di sostenerlo, dal momento che le ginocchia sembravano averlo abbandonato. Dolcemente guidò la mascella fino a fargli richiudere le labbra, su cui passò un'ultima volta con le proprio e infine si staccò. 
Così improvvisamente come prima  si era avvicinato, lasciò la presa sul viso di John e arretrò leggermente per ammirare il suo lavoro.

Le labbra del compagno ora brillavano e presto sarebbero migliorate grazie alla sua cura speciale, mentre i suoi occhi erano fissi sulla bocca calda e morbida di Paul. 

"Ora hai finito di lamentarti e di dire cazzate. Se non ci fossi io a prendermi cura di te..." disse Paul, rompendo quegli attimi di silenzio e, dopo un ultimo sguardo di affettuoso rimprovero, girò su se stesso e se ne andò, lasciando John indietro, con lo sguardo incantato, le guance rosse non per il freddo e le dita che sfioravano le labbra sentendo sotto i polpastrelli quella sostanza appiccicosa e dolce come miele che Paul gli aveva donato.

"Se non ci fossi tu a prenderti cura di me ora non so cosa farei. Ti prego non abbandonarmi mai." sussurrò contro le sue stesse labbra, iniziando già a sentire l'effetto delle dolci cure di Paul. 



**Bene, eccomi tornata! È la mia terza pubblicazione su questo sito e spero sia piaciuta, anche se è piccolina e veloce :) sto lavorando a una long, ma prima di iniziare a pubblicarla avrei intenzione di finire di scriverla! Grazie a tutti quelli che hanno recensito e messo tra i preferiti le mie storie precedenti:) a presto! 
  
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