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Autore: Smartox_    02/01/2015    3 recensioni
"ora baciami ti prego poi rifallo un’altra volta... Emma si tolse la coperta e si inginocchiò di fronte alla mora"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emma quella sera andò a cena da Regina, cenavano tutte le sere insieme, o da Granny, o da Regina o quando non c’erano Mary Margaret e David cenavano da Emma. Quella sera facevano tre anni che stavano insieme, perciò decisero di mandare Henry dai nonni e stare da sole a casa di Regina.
La bionda si era messa un paio di jeans e una maglione, mentre la mora indossava un vestito e un paio di tacchi. Cenarono parlando del più e del meno, Regina aveva appoggiato la mano sul tavolo e Emma ci mise la sua sopra senza toglierla, sorrisero a quel contatto, era così spontaneo, così dolce. Finito di mangiare la mora lavava i piatti mentre la bionda li asciugava, rubandole ogni tanto qualche bacio.
Andarono sul divano a vedere la tv, sotto una calda coperta e tante coccole, quando Regina si alzò per andare in bagno “nana” disse Emma ridendo “Emma se non la finisci con questa storia te ne pentirai” disse la mora sorridendo “non oseresti” rispose la bionda capendo a cosa si riferiva l’altra “vuoi provare?” le chiese Regina con aria di sfida “ti amo” rispose Emma “ecco, brava ragazza” rise Regina “ehi, ho detto che ti amo” disse la bionda fingendosi offesa “ho sentito, e io ti ho risposto” disse la mora sorridendo “quella non era una risposta, ad un ti amo si risponde con un ti amo anche io” rispose Emma “okay okay, ti amo anche io” disse Regina baciandola dolcemente. Quando si staccarono Emma prese il telefono, andò sulla cartella con la musica e mise una canzone, Regina sorrise confusa non capendo del perché la bionda avesse messo la musica e spento la tv, “ricorderò il tuo nome bene impresso nella mente questo perché sei stata l’unica fra tante, l’unica davvero che in un solo sorriso ha scolpito nella mente un pensiero deciso” iniziò a cantarle Emma “resterei qui a guardarti anche ad occhi stanchi” le cantava solo alcuni pezzi, quelli che la facevano pensare a Regina “non farò il tuo nome ma tu hai già capito, non dirò quanto bene tu mi hai già scolpito, passano i giorni ma non cambio idea, ti vorrei solo mia quasi fossi una dea, passano i giorni e rimango convinta che in fondo o in parte qualche cosa ho già vinto” continuava a cantare mentre Regina aveva le lacrime agli occhi “forse è la paura di una nuova delusione può far si che tu non ti affezioni alle persone, non lasciare che rabbia e qualche vecchio rancore non facciano uscire ciò che di buono hai nel cuore, lasciati andare alle persone un po’ care, lo scoprirai piano piano se davvero son rare” Regina piangeva come una bambina, Emma la strinse a se e continuò cantando la canzone sussurrandola nell'orecchio “tu dammi spazio, io ti prometto che ad ogni gesto io starò attenta sarai al centro dei miei pensieri non voglio tu diventi un ricordo di ieri, dammi adesso un altro sguardo, quello potente di quel bel giorno, un tuo sorriso sincero e puro, che scioglie di botta anche il cuore più duro” anche la bionda aveva le lacrime agli occhi, facendo piangere ancora di più Regina “non pretendo nulla, non pretendo tanto, voglio solo avere la mia principessa qui al mio fianco” le sussurrò Emma con quanta più dolcezza possibile “Regina” la corresse la mora, si guardarono, si scambiarono un piccolo bacio poi scoppiarono a ridere, Emma continuò a cantare  “quella sera quel sorriso e quello sguardo l’ho cercato, tu ballavi io ferma incantata, è bastato un momento, un momento soltanto per desiderarti ma davvero tanto, io lo so che hai paura con mille perché” la guardo negli occhi poi continuò “ma davvero non voglio fare a meno di te” la baciò di nuovo “ora ti prego non mi scappar via, non avere paura di questa piccola pazzia, perché infondo la vita si vive rischiando e con te il passato lo sto allontanando, sfioriamoci le mani come per l’ultima volta, ora baciami ti prego poi rifallo un’altra volta” e Regina la baciò con quanta più passione possibile, e lo fece ancora e ancora, si staccarono per riprendere fiato e quando Emma si tolse la coperta e si inginocchiò di fronte alla mora, cominciò a piangere ancora di più “ti prego non piangere, lo so che sono lacrime di felicità, o almeno spero, potrebbero anche essere lacrime perché quando canto sembro una balena morente” disse la bionda e Regina scoppiò a ridere tirandola verso di se e baciandola “una balena morente non ha una voce bella e sexy come la tua” rispose la mora “ehi stiamo parlando di me o di te?” chiese Emma sorridendo “comunque era da un po’ di tempo che ho in mente questa cosa, la canzone non era prevista ma ehi, sono una donna piena di sorprese” rise “comunque, io ti amo Regina, vivere senza di te per me sarebbe come vivere senza il cibo, e lo sai anche tu quanto amo il cibo, è la seconda cosa che amo al mondo, ovviamente la prima sei tu, no apparte gli scherzi, non posso vivere senza di te perciò sposami Regina” disse Emma tirando fuori dalla tasca una scatolina di velluto, la aprì e dentro c’era un anello semplice, d’oro bianco e dentro aveva fatto incidere la data di quando si erano messe insieme.
Regina continuava a piangere “si, si certo che ti sposo” disse sorridendo, quello per Emma il sorriso più bello mai visto, la mora la tirò sul divano baciandola, un bacio lento e passionale, iniziò a baciarle il collo alternando piccoli morsi e baci finché non sentirono la porta aprirsi “ehi ragazzino, che ci fai qui?” chiese Emma un po’ ansimante per il bacio appena dato alla compagna “fino a prova contraria questa è anche casa mia” disse Henry “comunque, glielo hai chiesto?” chiese sorridendo alla madre “certo, te l’avevo detto che l’avrei fatto stasera no?” rispose la bionda “e ovviamente ha detto di si” sorrise Emma prima di darle un veloce bacio “cosa? Lui lo sapeva? E non mi ha detto niente?” chiese Regina confusa “certo, doveva essere d’accordo anche lui no? Non avrei voluto che mi odiasse solo per averti chiesto di sposarmi, e poi non ti ha detto niente perché doveva essere una sorpresa genietto” disse Emma come se fosse la cosa più ovvia “giusto” disse Regina sorridendo, la bionda la baciò “ehm, potete evitare? Non vorrei rimanere traumatizzato” disse Henry imbarazzato “ragazzino taci, hai quasi diciotto anni, e poi sto baciando tua madre, mica un alieno, quindi o inizi a farci l’abitudine, visto che sono passati tre anni, oppure ti caccio di casa e vai a vivere dai nonni” disse la bionda con un sorriso malefico “Emma, non trattarlo così, è sempre tuo figlio, però tesoro tua madre ha ragione, sono tre anni che stiamo insieme, dovresti farci l’abitudine, e poi è solo un bacio, mica stiamo facendo chissà cosa” disse Regina sorridendo “okay ho capito, io vado buonanotte” sorrise Henry “buonanotte” risposero all'unisono.
Henry andò di sopra e Regina ed Emma restarono ancora un po’ sul divano per poi andare a letto “ho un’idea” disse Emma sorridendo “ovvero?” chiese Regina curiosa “domani mattina appena Henry scende per fare colazione io ti bacerò, ma non come faccio di solito, non un semplice bacio a stampo, ma un bacio vero e proprio, uno di quelli che ti mancherà l’aria, quelli da togliere il fiato, come quello che ti darò tra poco, e poi chissà, potremmo anche fare chissà cosa” disse Emma alludendo a ciò che disse di sotto la mora “mi piace l’idea, anche quella del bacio davanti ad Henry non è niente male” disse Regina ridendo, per poi baciarla, come aveva detto Emma poco prima.


Angolo Autrice
okay, eccomi con un'altra storia schifosa, questa cosa mi è venuta in mente perche sono due giorni che non faccio altro che ascoltare la canzone di Vincent "l'unica fra tante" da cui ho ripreso anche il titolo (e ovviamente la canzone che Emma dedica a Regina aww) perchè ogni volta che io ascolto cose del genere mi viene da pensare a loro. Cooomunque, come l'altra volta i pomodori sono di la.
Si si, vi ho rotto le scatole (me le sono rotte da sola u.u) me ne vado.
Bye 


 
  
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