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Autore: Lacrima_00    02/01/2015    2 recensioni
Storia ad OC:
PRIME ISCRIZIONI CHIUSE
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«Ace… Ace! Svegliati!» Una voce calda e femminile lo svegliò dal torpore.
«C..ch-i...chi sei?» Lentamente spalancò gli occhi . Un immenso bagliore lo colpi all'improvviso. All'interno di esso brillava di luce propria la forma esile di una fanciulla, dai lunghi capelli argentei, adornati da una bellissimo fiore di ibiscus, che risaltava i fiammeggianti occhi scarlatti. Le sue gote erano tempestate da piccole lentiggini, proprio come le sue pensò, osservandola bene. Che si trattasse proprio di lei….
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Personaggi deceduti che verranno usati:
- Ace D. Portuguese (OOC VERSIONE)
- Satch
- Trafalgar D. Water Lamy (OOC VERSIONE)
- Corazon (OOC VERSIONE)
- Altri....
(Il personaggi scelti e il rating potrebbero essere cambiati con l'avanzare della storia)
Cross-over con svariati personaggi di anime/opere differenti:
- [K] Project
- Zetsuen No Tempest
- Altri....
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro, Personaggio, Koala, Monkey, D., Rufy, Portuguese, D., Ace, Sabo | Coppie: Franky/Nico Robin
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 1 ricorretto
Le catene del destino

«Ace… Ace! Svegliati!» Una voce calda e femminile lo svegliò dal torpore. 
«C... Ch-i... Chi sei?» Lentamente spalancò gli occhi . Un immenso bagliore  lo colpì all'improvviso. All’interno di esso brillava di luce propria la forma esile di una fanciulla, dai lunghi capelli argentei, adornati da un  bellissimo fiore di ibiscus, che risaltava  i fiammeggianti occhi  scarlatti. Le sue gote erano tempestate da piccole lentiggini, proprio come le sue pensò,  osservandola bene. Che si trattasse proprio di lei…
«Madr...e?!» 

***
Dressrosa dopo la liberazione.

Allegre note risuonavano in tutto il palazzo, finalmente il  vero re era tornato. Tutti erano entusiasti, nobili e pirati, nemici ed amici ad un solo  banchetto,  l’uno di fronte all'altro, per festeggiare il ritorno di Re Riku e l’annunciazione della principesse Violetta e Rebecca, future  eredi al trono. Il rumoroso tintinnio del cozzare tra una posata e un calice di vetro, zittì tutto il brusio  festivo che si era creato nella stanza.
«Cappello di Paglia! Ciurma di Cappello di paglia! Amici! Grazie per  aver protetto la mia famiglia, aver combattuto al suo fianco ed aver liberato questo paese da un drago celeste.  Grazie davvero... A tutti voi! Prometto solennemente, e che voi siate testimoni di queste mie parole, io giuro che non permetterò mai più a nessuno di cercare di distruggere quest'isola e i suoi abitanti!» Annunciò Re Riku. 
Il silenzio nuotava immutabile tra le panche dove i presenti erano fermi con il capo chinato. Era difficile credere a quel breve discorso, dopo ciò che era successo in passato. Difatti era quasi impossibile che qualcuno accettasse di nuovo quella falsa verità, fidandosi. Solo ad un certo punto una piccola persona in fondo alla sala decise di alzarsi in piedi, o per meglio dire in volo,  e di gridare in faccia a tutti, ciò che pensava a riguardo delle parole appena espresse.
«Lunga vita a Re Riku e alle principesse!»
Di seguito a lui altri della sua specie si aggiunsero in coro, coinvolgendo man mano anche tutti i presenti esseri umani. Grida di gioia invasero tutto l'immenso salone. Numerose lacrime iniziarono a sgorgare e a riempire il volto della principessa Rebecca, non si era mai sentita così amata dal suo popolo e tutto grazie a lui, Monkey D. Rufy, il pirata più ricercato al mondo, che adesso stava lì, seduto vicino a lei, a rimpinzarsi di cibo e a ridere, scherzando con i suoi compagni. Quanto avrebbe voluto essere come loro... Liberi... Di muoversi spostandosi per il mondo, alla ricerca di avventure. 
«Ehi Rebecca! Se quello non lo mangi posso prenderlo io?» Rufy con una delle sue migliori  espressioni raggianti, interruppe i pensieri della principessa che se pur con le lacrime agli occhi, sfoggiava uno dei più felici sorrisi.

***
Porto di Dressorosa, giorno seguente.

«Rufy, Law qui è già tutto pronto, noi siamo pronti a salpare!» Urlò Nami appoggiata alla sponda della nave. 
«Si adesso arriviamo!» Rispose di rimando un seccato Rufy.
«Allora grazie ancora per l'aiuto che ci avete dato Rufy, Law. Ma siete sicuri di non volervi fermare un giorno in più? Anche oggi verrà preparato un enorme banchetto...» Chiese speranzoso il Re.
«ENORMEE BANCHETTOOO!!! Law!?»  Un Rufy ingordo osservava con la bava alla bocca il suo alleato.
«No Rufy, non possiamo! I rifornimenti sono già stati collocati sulla Thousand Sunny e siamo già pronti per salpare per il paese di Wa.» Rispose Law afferrando per il colletto il capitano, spaesato di già in una delle sue fantasie sulla carne.

La nave non impiegò molto ad uscire dal porto e sbarcare in mare aperto. Finalmente la pace e la solita tranquilla routine erano tornate, se così si potevano definire. In cucina Sanji stava preparando i suoi migliori manicaretti per farli assaggiare agli ospiti. Zoro aspettava il pranzo con una serie di duemila flessioni sulle dita. Nami controllava le mappe, chiedendo più informazioni sul regno di Wa a Robin e impartendo ordini sulla rotta a Franky. Chopper chiacchierava amichevolmente di medicina, con Trafalgar, che in qualche modo sembrava essersi unito di più a quella combriccola di scalmanati, dopo tutte le sconvolgenti rivelazioni sul suo passato nella famiglia Donquijote. Usop era indaffarato su qualche sua nuova creazione esplosiva- extrapiccante ed era intento a spiegarla a Brook, che non capendoci una mazza, continuava a sorseggiare il suo tè limitandosi ad annuire. Kin'emon e suo figlio osservavano il mare, impazienti di ritornare al più presto sulla loro isola natale. 
Era una bellissima mattinata soleggiata, e Rufy oziava beatamente seduto nel suo posto preferito, la polena, anche se questa volta non da solo. Erano passati anni dall'ultima volta che si erano visti, e tutt'ora gli sembrava davvero impossibile che lui gli si trovasse così tanto vicino. No, questa volta non avrebbe permesso a nessuno di separarli, ne aveva già perso uno di fratelli, non avrebbe retto anche una terza presunta morte. 
«Ehi, Sabo! Dimmi un pò, quindi tu hai conosciuto Dragon? Quando ti ha salvato quella volta...undici anni fa? Che tipo è mio padre?»  Con un filo di voce, come se stesse sussurrando, Rufy chino il cappello sulla fronte e formulò la domanda che in quel momento gli premeva di più, dopo aver scoperto il passato da rivoluzionario del fratello.
«COSA?! TUO PADRE?!?!!  DRAGON IL CAPO DEI RIVOLUZIONA È TUO PADRE!?... Rufy ma che stai  dic... » Questa volta fu Sabo sconvolto da questa rivelazione, ma lo sguardo che gli mostrò il fratello minore, togliendosi il capello e iniziando ad accarezzare alcuni fili di paglia, non mostrava segni di bugia o incertezza. Allora era vero ciò che gli aveva riferito segretamente Ivankov. Rufy era il figlio di Dragon. 
«Bhè... Come dire  è un tipo di poche parole... Credo.» Rispose un pò impacciato, arricciandosi dietro i biondi capelli.
L'espressione pensierosa del minore, lasciava intravedere uno spiraglio di tristezza. "Rufy non sai quanto mi dispiace di non esserti stato accanto, quando ne avevi più bisogno!" Questo però non sarebbe mai riuscito a dirglielo in faccia. «Ruf...»
«Capisco!» Lo interruppe Rufy alzandosi in piedi, iniziando a stiracchiarsi. Sul suo volto era comparsa di nuovo la solita espressione felice. «L'importante è che tu sia vivo! Sono davvero contento di averti ritrovato. Fratello!»
Non aveva parole in tutti questi anni non era cambiato di una virgola, aveva ancora il suo meraviglioso e contagioso sorriso in grado di abbagliarti con la sua purezza.
«Si fratellino sono tornato.» Era davvero impossibile non gioire per la sua spontaneità. 
«Oi capello di paglia & company, spero che abbiate finito la vostra riunione toccante, perché Sanji ha appena finito di cucinare i suoi manicaretti e se non volete che li finisca tutti vi consiglio di muovervi!» 
«Rufy-senpaaiii!!!! Sabo-senpaaii!!! Non vi preoccupate ne ho messi da parte un bel pò per voi! Non permetterò che questo biondino vi lasci a bocca asciutta.» Le voci litigarelle di Cavendish e Bartolomeo invasero tutto il ponte e da lì a breve tutti scoppiarono in una fragorosa risata, che durò fino alla fine del pranzo dato che vedere mangiare Rufy e Sabo era un altrettanto spettacolo. Quei due erano dei pozzi senza fondo. Fu il solo pensiero che albergò nella mente di tutti in quegli istanti, possibile che in famiglia fossero tutti così?
«Sabo se fossi in te io mangerei con più calma, se non vuoi strozzarti.» Koala preoccupata cercava di far rallentare il suo comandante, mentre per Rufy c'era la solita Nami che con un pugno leggermente violento lo atterrava e per poi  chiedergli gentilmente di smetterla o a quanto meno di trattenersi.
«Ohi... Nami mi hai fatto male!» Si lamentò Rufy per poi ricominciare ad abbuffarsi.
A lei non restava altro che sospirare miseramente pietà per la loro scempiaggine.
«A proposito Nami fra quanto arriveremo nel Paese di Wa?» Chiese repentina Koala. 
«Direi che con questa velocità prima di domani dovremo già ormeggiare nel porto.» Spiegò Nami.
«Menomale.... siamo stati fortunati grazie a voi e a questo passaggio potremo infiltrarci tranquillamente in città senza essere scoperti.» 
«Senpaiii, grazie anche da parte mia e di Cavendish, per questo passaggio nel regno di Wa, è un vero onore viaggiare con voi.» Bartolomeo e Koala ringraziarono per la trecentesima volta la ciurma per la loro gentilezza.
«Speriamo solo  di non trovare qualche ostacolo nel percorso che ho stilato.» Rispose un pò intimorita la navigatrice.
«Su via Nami, non essere così preoccupata questa volta nessuno ci attaccherà e domani saremo sulla terra ferma, così Kin'emon e suo figlio ritorneranno nella loro città e forse ci faranno assaggiare tutte le specialità della carne del post... ahi.. questa volta che ho fatto di male, Nami!?» Un secondo bernoccolo spuntò sulla testa del moro. «Tu pensi sempre e a mangiare!!!» Nami molto alterata, con gigantesche fiamme uscenti dalla bocca, peggio di Sabo quando usava il potere del frutto foco foco, iniziò di nuovo a prendersela, bistrattando un pò più violentemente il capitano, impotente. La furia pel di carota fu fermata solo da una fortissima scossa, che fece ondeggiare pericolosamente la nave. «No, la mia carne! Nami se continui così ci farai affondare.» Questa volta ad arrabbiarsi fu niente meno che il capitano, che stava disperando per il buonissimo cibo appena rovesciato in tutta la stanza. «Cretino non sono stata io! Non è possibile che sia una tempesta... Stamattina non ho registrato niente del genere...» Un forte boato si sentì in lontananza, è una gigantesca palla di cannone sfondò una parte di parete della cabina da pranzo, facendola esplodere. Solo grazie a Law, che  con la sua prontezza riuscì ad attivare la Room trasportando tutti al di fuori, sul ponte. Nessuno poteva credere a quello che stava accadendo. La Thousand Sunny era arpionata da delle enormi catene, che la stavano issando su per il cielo, e al di sotto di essa c'era un enorme imbarcazione con i cannoni puntatili contro, probabilmente erano stati loro a sparare quella cannonata. Tutt'ora stavano sparando, fortunatamente però erano troppo in basso per far si che le altre palle di cannone raggiungessero il vascello sospeso. 
«Q-Que-ellaa è la nave di Big Mom!!!!!!!!!!» Strillò la navigatrice immersa nel panico insieme al piccolo Momonosuke, Brook e Chopper al ricordo del loro primo incontro con quell'immensa struttura navale.
«Ma che diavolo sta succedo?» Chiesero all'unisono lo spadaccino e il cuoco, con grande irritazione di quest'ultimi. 
«Ohi! testa d'alga non ripetermi le battute, sono stato chiaro?!» Inizio Sanji impettendosi davanti a Zoro. «Non ripetermi tu, maledetto epista-cuoco!!» Ribatté l'altro, al quanto stizzito per l'insulto appena ricevuto.
«Sanji, Zoro, smettetela di litigare e fate ciò che vi dico, anche voi Rufy, Sabo, Law, Brook, Kin'emon, Cavendish, Franky, Usop, Chopper provate a tagliare le catene e tu Bartolomeo ergi uno scudo davanti alla nave dobbiamo limitare i danni.» Iniziò a spargere i comandi la navigatrice, che in tanto stava cercando di capire cosa stesse succedendo.
«Nami! Io vado a controllare la situazione in alto, cercherò di vedere dove finiscono le catene.» La interruppe Robin, già alzata in volo, con un paio di bellissime ali. 
«Ma cos...aa?» Al solo pensiero di ciò che aveva appena scorto, le parole di stupore le morirono tra le labbra. Fece ritorno immediatamente sul ponte, dove lì la situazione si poteva solo definire critica. Le catene era state torturate con tutti i mezzi in loro possesso, ma nulla era riuscito scalfire quel metallo che sembrava indistruttibile. In tanto la nave continuava a salire. 
«Robin che cosa hai scoperto?» Domandò istantaneamente non appena la maggiore poso piede sull'imbarcazione. 
«Ragazzi abbiamo un grosso problema! La sopra c'è il mare!» Con grande stupore, tutti impallidirono alla notizia.
«COSAAAAAA!!!?!»
«Robin-senpai! Cosa stai dicendo non può esserci il mare sopra di n... »  Bartolomeo si morse la lingua quando con gli occhi puntati in alto, non potè altro che constatare che l'archeologa dicesse il vero.  Un infinito specchio d'acqua ricopriva fluentemente quello che normarmene si sarebbe definito cielo. Le catene trascinavano sempre di più il veliero a quella cosa irreale, e pur avendo una grande quantità di poteri, tutte le persone a bordo non riuscivano a sganciarsi letteralmente da quella situazione. Anche se ora ci fossero riusciti sarebbero precipitati nelle fauci di Big Mom. Adesso era rimasta solo una chance. Salire ed essere risucchiati da quel liquido.  Fu un attimo e tutto si fece luminoso e abbagliante. Un calore tiepido li colpì subito dopo, mentre tutto si faceva sempre più chiaro, forme di vegetazione prendevano contorni, acquistavano colore ed infine si distinguevano dalla terra e dal cielo, questa volta vero. Un'isola. Questo è il luogo dove la nave era approdata varcando quella specie di passaggio. 
«Questa non è Skypiea.  Dove siamo finiti?» Nami incuriosita iniziò a esplorare con lo sguardo l'ambiente, memorizzandolo. 
«Uuahahahah!!!!!!!!!!!! Ragazzi guardate le catene si stanno staccando come se fossero i tentacoli di un gigantesco polpo! Figooooo!!!» Le grida meravigliate del capitano richiamarono l'attenzione di tutti su quelle immense stringhe metalliche, che lentamente si ritiravano, solo non in direzione del mare aperto, ma costeggiavano la spiaggia creando gigantesche fosse, che lentamente venivano riempite dall'ondeggiare dell'acqua sulla riva. 
«Ragazzi non so voi ma credo che faremmo meglio a seguire quelle cose.» Propose Sanji, che per tranquillizzarsi stava accendendo una sigaretta.
«Mi dispiace ammetterlo ma questa volta sono d'accordo con il cuoco.» Concordò Zoro.
«Rufy cosa facciam...? RUFYYYYY! Dove stai andando, fermati!!! È inutile non ascolta mai. Che irresponsabile di capitano che abbiamo.» La povera Nami non potè fare altro che tirarsi uno schiaffo alla fronte, per sbollire la rabbia che aveva in corpo. 
Uno dopo l'altro seguirono Rufy, che in tanto si era ben distaccato da tutto il gruppo. E con estrema attenzione che Zoro non si perdesse, inoltrandosi per la foresta per sbaglio, tutti i membri si ritrovarono su un picco di una scogliera, dove uno  sbalordito Rufy si era fermato ad osservare un essere che risucchiava dentro la sua mano quelle gigantesche catene, che man mano che entravano nel palmo, si rimpicciolivano. «E tu chi sei?» La voce di Rufy lo sorprese, come se fosse stato appena colto in fragrante e lentamente lo fece girare. Aveva l'aspetto di un uomo giovane con una strana pettinatura pompadour sul castano-biondo, un allegro pizzetto nero e una visibilissima cicatrice che gli percorreva un pezzo di pelle vicino all'occhio sinistro. Il vento smosse un pò la chioma fluente dell'uomo, che con un raggiante sorriso gli accolse. 
«Vi stavo aspettando!»

Angolo Autrice: (SCHEMA PER OOC IN FONDO AL SECONDO CAPITOLO)
Per prima cosa buongiorno a tutti voi cari lettori, che avete avuto l'ardire di leggere questo schizzo che mi è passato tra i meandri più oscuri del cervello... Vi chiedo scusa se avrete trovato errori, anzi orrori nel testo, ma purtroppo il programma che sto usando mi complicala la vita perché primo non ha il correttore e secondo delle volte si bagga, per cui vi chiedo di avere un pò di pazienza e se per cortesia qualcuno me li segnalasse, mi farebbe anche piacere... Invece per le ripetizioni, scusate anche per quelle come ho detto prima è un idea e non ci ho passato tanto tempo sopra. Grazie per aver letto queste poche righe alla prossima.
Baci,
Lacrima_00

   
 
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