Morte e le Rose
Novembre.
Seduto nel raro tepore d'autunno.
Squarci di stelle ruggenti nel blu che vela lo sguardo.
Quell'iride furbesca è convinta di azzardare appena la contemplazione di ció che la rovinerebbe,
come gli uomini sbirciano appena la morte, sedotti e annientati.
È così, bocchan.
Mietitori ben contenti calcano questi suoli da eoni impronunciabili.
Come volete che vi strappi le parole che ardono nella vostra mente e infiammano il vostro cuore,
a baci, a morsi, a graffi?
Già.
So riconoscere le menzogne umane.
E le vostre sono come stille di inchiostro nero
in un campo di rose bianche.
...