Serie TV > Squadra antimafia - Palermo oggi
Segui la storia  |       
Autore: titty_93    02/01/2015    2 recensioni
Leonardo Abate, salvato miracolosamente da De Silva è stato cresciuto nella fredda città russa di San Pietroburgo. All'età di 21 anni è pronto per ritornare nella sua città d'origine e pianificare così la sua vendetta...(questa storia è il continuo di squadra antimafia 5 e ha come protagonista Leo,ma verrà approfondito anche il rapporto tra Rosy e Domenico e altri vecchi personaggi della fiction).
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Domenico Calcaterra, Leonardo Abate, Rosalia/Rosy Abate
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
45. Epilogo : il processo

Si erano ritrovati tutti fuori al tribunale quella mattina. L'udienza era fissata tra 30 minuti esatti, ne approfittarono per starsene un po insieme, a parlare. Domenico era stato il primo a mettere piede accompagnato dalla sua Rosy a cui non aveva lasciato la mano intrecciata alla sua nemmeno per un attimo. Erano passati già 2 mesi dall'ultima volta che avevano lasciato Catania per sempre. Rosy aveva provato un accenno di nostalgia per la sua terra, ma come al solito mascherava tutto con la sua finta strafottenza. Sandro e Carmen erano arrivati da poco, entrambi erano molto preoccupati perchè la ragazza doveva testimoniare. Lei era tesa almeno quanto suo padre all'idea di affrontare l'udienza e gli sguardi puntati tutti su di lei. Ma non aveva timore di nulla perchè sa di dover raccontare solamente tutta la verità. Anche la squadra c'era tutta. Tutti erano li con l'intento di vedere De silva condannato ad una pena massima. C'erano tutti, tutti, tranne Leonardo. Quel giorno decise di non affrontare tutto questo, era ancora presto per lui, gli mancava quel pizzico di coraggio in più, ma non si sentiva un codardo perchè tanto la sua testimonianza non era fondamentale. Le accuse erano già dì per se gravissime nei confronti dell' imputato. 
Non appena Carmen si accorse della sua assenza andò da Domenico.
"Leo?" - chiese sbirciando intorno con la speranza di averlo perso di vista.
"Non c'è. E' ancora troppo presto per lui" - rispose l'uomo dandole una leggera carezza sulla guancia.
La ragazza non era delusa di questo, ma sentiva l'esigenza di vederlo dopo questi mesi che li avevano visti separati. Si sentì anche leggermente egoista. Ma tanto era inutile disperarsi, Leonardo non c'era quindi con lo sguardo basso ritornò vicino a suo padre, infilandosi sotto il suo braccio e appoggiandoci la testa aspettando che qualcuno aprisse quella porta per poter entrare nell'aula.
"Ci è rimasta malissimo" - disse Rosy guardando Calcaterra e riferendosi alla reazione di Carmen.
"Già, ma le passerà vedrai" - aggiunse lui continuandola a tenerla forte a se e toccando la pancia di lei appena pronunciata.
"Come procede la gravidanza dolcezze?"- intervenne Palladino con la sua solita aria simpatica.
"Una meraviglia Palla" - rispose Domenico mentre tutta la squadra si strinse in un cerchio intorno ai due fidanzati, ma c'era una persona a lui sconosciuta tra loro, quando egli lo vide, Sciuto procedette con le presentazioni.
"Lui è il tuo sostituto Calcaterra. Si chiama Davide Tempofosco. Il nostro vice-questore nonchè amico mooolto intimo di Lara" - si lasciò sfuggire Vito sotto lo sguardo intimidatorio di entrambi.
Domenico era contento di questo, felice, che anche Lara avesse trovato forse, l'amore. La guardò per un attimo e nei suoi occhi non traspariva più nessun tipo di rancore verso di lui e soprattutto verso la sua fidanzata. Si. Aveva ufficialmente trovato anche lei l'amore.
Le chiacchiere vennero presto interrotte dal rumore del portone principale che si apriva. Era arrivato il momento. Tutti tirarono un sospiro di sollievo e si accomodarono nell'aula. 
Entrò presto l'imputato ovvero Filippo De Silva con le manette al polso e la sua sfacciataggine che si leggeva nel suo volto. Mise piede anche il giudice Pulvirenti e dopo averli fatti accomodati iniziò. Il giudice elencò tutte le accuse di Filippo, erano davvero tante. Questa volta non se la caverà con una pena minima.
"Il mio imputato" - cominciò a parlare l'avvocato difensore dell'uomo, dopo che il magistrato gli diede la parola  -"ha commesso un po di omicidi in passato, è vero. Ma ultimamente si è dimostrato un brav'uomo, è cambiato, e tutte le accuse rivolte verso di lui e fatte da questi, sono campate in aria. Non c'è nemmeno una prova, una piccola prova che Filippo abbia sottratto, rubato, un bambino. Perchè nessuno ha assistito personalmente alla scena. E soprattutto non abbiamo la benchè minima prova che Leonardo Abate esista realmente".
In aula tutti rimasero sorpresi, ma Calcaterra si alzò furioso e urlò - "abbiamo DNA, testimonianze di tutti coloro che l'hanno visto aggirarsi in ospedale, in altri luoghi".
"La smetta Dottore" - intervenne Pulvirenti martellando sul tavolo - "io non le ho dato la parola".
"Scusiamolo giudice, ma chi lo dice che questa persona è viva? Un test che come sappiamo da anni, può anche venire falsificato o delle persone che possono giurare anche il falso purchè possano trovare un motivo per condannare il mio assistito. Queste persone c'è l'hanno personalmente con Filippo De silva e trovo che ci sia un accanimento morboso verso di lui. E poi giudice, perchè mai questa persona, questo Leonardo Abate, non si è presentato? Lo dico io! Perchè questo ragazzo è un attore, una finta persona che ha preso le sembianze di un Abate per poter condannare il mio assistito".
"Ma finitela, finitela. Pezzo di merda ma come fai a difendere una persona così? Se credete che Leo sia vivo allora perchè non aprite la sua bara bianca? Ci troverete il nulla perchè quel bambino non è morto!" - riprese ad urlare Calcaterra.
"Dottor Calcaterra, un altra sfuriata e la caccio dall'aula chiaro?".
"Torniamo a noi signor giudice. Il corpo di quel bambino è stato bruciato, carbonizzato dall'ex sindaco Veronica Colombo. Ed è normale che nella bara ci siano deposti soltanto piccoli granelli di polvere".
Questo era veramente troppo. Il processo si faceva più duro del previsto, Domenico aveva sottovalutato l'intelligenza di De silva. Ma tutto potrebbe cambiare con l'arrivo di Leonardo, quindi istintivamente senza chiedere permesso uscì fuori e prese il cellulare chiamando Leo.
Intanto nell'aula era stata chiamata a testimoniare Carmen.
"Giuro di dire la verità, nient'altro che la verità" - iniziò poi procedette con le domande del giudice e degli avvocati di entrambi le parti.
"Lei sostiene di aver assistito all'omicidio di Veronica Colombo" - cominciò l'avvocato del diavolo.
"Si".
"Ed è pronta a giurare di aver visto sparare il mio assistito alla donna?".
"Si".
"Allora signor giudice, entrambi i ragazzi erano legati e imbavagliati su sedie diverse e secondo il punto di vista del mio assistito, Carmen era in una prospettiva per cui non ha potuto vedere con i suoi occhi chi fosse stato a sparare la Colombo".
Diamine, era vero. La ragazza era girata dall'altro lato.
"Ma io ho sentito lo sparo. Quella donna è morta".
"E certo che è morta con la differenza che a premere il grilletto sia stato uno dei Ragno e non il mio assistito che per altro non aveva alcun motivo di ammazzarla visto la complicità con lei".
Carmen era sconvolta. In questo modo non potè aiutare Leonardo.
"La mia assistita ha personalmente conosciuto Leonardo Abate" - intervenne l'avvocato di famiglia.
"Si".
"Ovvio, ma si faceva chiamare Antonio Candela. Un nome e cognome registrato all'anagrafe e poi chiediamo, in che rapporti era con lui?".
"Eravamo amici".
"Signorina ha giurato".
"Eravamo innamorati. Fidanzati" - sbottò.
"E quindi questa testimonianza non vale granchè".
"Ma signor giudice!!! Antonio... Leonardo si è finto un altra persona per avvicinarsi a me e quindi alla polizia per ottenere la sua vendetta. Era ossessionato da Veronica Colombo, ma nel corso del tempo è cambiato, si è rivelato una persona buona. Filippo de silva non è stato altro che un viscido che si è preso gioco di un bambino, di un ragazzino, per poterlo raggirare e raggiungere i suoi scopi. Quell'uomo è malvagio e merita di pagare" - Carmen disse tutto d'un fiato senza fermarsi e urlando.
"Ma giudice mica crederà alla storia del cattivo ragazzo che incontra la fatina buona per poi cambiare? Se il mio assistito è giudicato un mafioso allora anche Leonardo Abate lo è visto che è stato complice di tutte le sue malefatte, sempre se esista".
"Senta avvocato, lei mi sta leggermente scassando la minchia! Mio figlio è vivo e vegeto" - intervenne Rosy Abate che era restata in silenzio per troppo tempo. Dalla tasca estrapolò una fotografia, ed era proprio di Leo scattata pochi giorni prima - "guardalo! Hai ancora il coraggio di dirmi che questo non è mio figlio? Guardalo ti ho detto".
"Signor Abate, la prego, non dia spettacolo e si segga".
Rosy obbedì e solo allora Domenico fece ritorno in aula. In silenzio, tornò a sedersi vicino  a Rosy. 
"Dove minchia sei andato?" - chiese lei silenziosamente.
"A chiamare tuo figlio, ma non ne vuole sapere di venire. Qui si mette male Rosy".
"Lo so, minchia!".
Passò un po di tempo dove vennero chiamati a testimoniare il resto della squadra, forse un ora o forse due.
"La corte si ritira. Ritorneremo tra mezz'ora circa" - concluse il giudice che stava abbandonando l'aula. Domenico gli andò vicino.
"Giudice Pulvirenti, andrà male vero? De silva verrà condannato solo per i delitti del passato?".
"Per ora si".
"Mi dica cosa posso fare per cambiare la situazione".
"Solamente il ragazzo potrebbe mettere una parola fine a tutto questo. Basterebbe che egli venisse qui per poi fargli fare qui da noi un prelievo di DNA. Solo così. Mi dispiace Dottor Calcaterra" - disse per poi andarsene.

Mezz'ora dopo.
"La corte di assisi di Catania, visti i codici penali , dichiara l'imputato Filippo de silva".
In quelle parole dette dal giudice tutti vi riponevano un barlume di speranza, ma egli non riuscì a terminare il discorso poichè le porte del tribunale si spalancarono dando accesso ad un ragazzo, tutti si volarono a guardarlo. Era Leonardo. Come ebbe fatto a venire restò un mistero. Si incamminò verso la corte, guardando in un punto fermo e di sottecchi le persone invitate a quel processo. Vide nella squadra della Duomo occhi sorpresi, e in quelli di Carmen tanta ammirazione. La ragazza trattenne i suoi impulsi di correre da lui per abbracciarlo forte, si limitò a sorridergli mentre Leo le fece un occhiolino. Vide sua madre orgogliosa di lui e Domenico tirare un sospiro di sollievo.
Arrivò di fronte al giudice che lo guardava sorpreso.
"Prego" - disse poi il giudice ignorando la maleducazione e le regole scritte del processo, ed indicando a Leo la strada verso un recinto di legno, il banco dei testimoni.
"Ma Giudice, il processo si era concluso, non può farlo continuare e dare parola a questo qui".
"Zitto avvocato, qui decido io" - ribattè Pulvirenti mentre un sorriso si faceva strada nel volto di Leo.
Guardare gli altri e soprattutto De silva da quella prospettiva era strano, il giovane cacciò via le ansie, le paure, doveva farcela, perchè doveva fare giustizia per lui e per gli altri che ne verranno.
"Proceda" - lo incitò il magistrato.
E dopo aver fatto il rito del giuramento iniziò a parlare - "Mi chiamo Leonardo Abate, e questa è la mia storia.....".

 
Ringraziamenti.
E' davvero finita =( . Spero che questo finale vi sia piaciuto, mi scuso in anticipo se ho sbagliato qualcosa nell'ambito processuale, se volete, potete correggermi ^^.
E poi...Che dirvi....questa storia è veramente nata per caso nella mia mente dopo la fine di squadra antimafia 5. Ho sempre saputo ,dalla puntata 5x05, che Leo era morto e mi sono immaginata un ipotetico futuro per lui. Mi sono chiesta "cosa sarebbe successo se Leo fosse stato davvero salvato da De silva e portato via, in Russia?". Anche perchè non mi è andata proprio giù la sua morte, io ci sono rimasta malissimo, ogni volta che riguardo la 5 stagione con Leo piango a dirotto =( ... Vabbeh E da qui comunque è iniziato tutto.... Ho scritto i primissimi capitoli in pochissimo tempo perchè avevo la trama ben incentrata in testa. Ma nulla sarebbe continuato senza la vostra costante lettura e le recensioni sempre carine. Per me è stato un bel traguardo arrivare fino alla fine, dopo il fallimento della mia prima storia originale XD. Mai avrei creduto di concluderla ed arrivare fino al capitolo 45. Insieme a questa storia ho pianto, sorriso, a volte mi sono sforzata di scrivere, altre invece è venuto tutto così naturale. Alcuni di voi me l'hanno chiesto, e mi sembra giusto rispondervi..NON CI SARA' UN CONTINUO! Non per  mancanza di tempo o altro, ma proprio perchè ho impostato la trama in un modo per cui non ci potrebbe essere un continuo, e poi mi andava di scrivere un finale felice =).
Ringrazio tutte voi per avermi supportato e per aver reso tutto più bello. In particolar modo la mia lettrice numero 1 : proviamoci, ovvero la mia amica Alice *-*. Mi hai recensito dal primissimo capitolo, senza mai stancarti e so che lo hai fatto perchè la mia storia ti ha coinvolto realmente e non per ricambiare le mie recensioni alla tua fan fiction. Grazie di tutto, probabilmente senza i tuoi preziosi complimenti non sarei arrivata fin qui... E poi tutte le altre, siete state fantastiche <3 : 
Anita_00 - Puffola_Laly - Cesca91 - SarahC_ - piccola07 - Kopf - samxever - giuggi22 - giulilove01 - MarySunbearm (spero di avervi ricordate tutte XD)
Non vado comunque via dal sito, scrivere mi piace moltissimo, ho in cantiere una storia  originale che mi frulla per la testa da un po(non c'entra con la fiction) , quindi magari...Quando ne sarò sicura, la posterò. E poi non si può mai sapere nella vita, forse continuerò ad inventare storielle su squadra antimafia ;).
Alla prossima,
si spera. Tanti. Tanti. Tantissimi. Baci!!


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Squadra antimafia - Palermo oggi / Vai alla pagina dell'autore: titty_93