~~La Perla Nera procedeva tra le onde pigre nel bel mezzo dell'oceano pacifico, sotto un cielo notturno che mostrava le sue stelle. Davy Dark salì a prua della nave. Sentiva ancora le urla dei pirati ubriachi sotto la plancia. Il rum questa notte scendeva a litri nelle gole dei pirati, ma lui non aveva voglia di festeggiare; una brutta sensazione gli stringeva lo stomaco e non se ne andava. Alzò lo sguardo assente sotto la luce lunare e vide un ombra che diventava sempre più grande. Chiuse gli occhi pensando fosse solamente un gioco di luci e ombre, ma quando li riaprì comprese che quell'ombra altro non era che un possente veliero. La bandiera sventolava dall'alto dell'albero maestro e i colori dell'Inghilterra brillavano sotto la luce foca della luna piena. Era una grossa nave militare, visto i numerosi cannoni che sbucavano sui lati. Davy ne contò almeno dieci ma sotto quella luce non poteva scommetterci. A Davy Dark gli si fermò un attimo il cuore: che fossero gli uomini di Francis Goodsee, ammiraglio inglese che voleva la sua testa?
Senza girarsi urlò: “Abbiamo visite!”. Dalla plancia uscirono barcollando alcuni pirati ripetendo lentamente: “il capo chiama”.
Davy Dark scocciato per quel comportamento così irrispettoso urlò: “Muovetevi mucchio di incapaci, lumaconi bevitori di rum, ai cannoni! Dobbiamo far fuori qualcuno!”. Gli uomini corsero ai loro posti vicino ai cannoni guardando attentamente la nave nemica. Barbossa, il secondo ufficiale, gridò: “Signore! Non abbiamo munizioni!”.
Davy si voltò verso di lui con sguardo truce che diventò man mano preoccupato “Com'è possibile?” gridò, la voce tremante per un improvvisa paura. Decise immediatamente che se non avesse potuto lottare a distanza lo avrebbe fatto corpo a corpo. Non aveva intenzione di arrendersi. Gridò verso tutti: “prendete spade e moschetti...faremo un corpo a corpo”. Un grido si alzò come risposta. Davy sorrise. La sua ciurma era composta da uomini indisciplinati e ignoranti che stavano gran parte del tempo attaccati alle bottiglie di rum, uomini che non avevano né credo né coscienza ma dalla lealtà estrema. Non avrebbe mai cambiato i suoi uomini per nessun'altra cosa al mondo. Tutti erano preparati a lottare con armi sguainate e con sguardi fissi rivolti verso il mare aperto. La nave era ormai vicinissima tanto che si riuscivano a vedere chiaramente le persone a bordo cioè...nessuno. La nave era stranamente vuota e silenziosa. Un silenzio spaventoso e spettrale, preoccupante. “C'è qualcosa che non va..” pensò Davy Dark “sicuramente una trappola”. Con andamento traballante e poco sicuro spuntò la figura particolare di Jack Sparrow. Davy abbassò la spada che stringeva forte e sospirò un momento; sorrise facendo vedere i denti sporcati dal tabacco. Ormai tranquillo, sputò in mare e aspettò che la nave fosse più vicina. Gridò: “Jack ci rivediamo..ti piace il mio nuovo veliero?” Jack fece una smorfia, sbuffò e disse: “Molto bello, peccato che è mio, anzi..” disse appoggiandosi al parapetto “che ne dici di fare uno scambio?”
Davy esitò un attimo poi con sguardo investigatore chiese: “Di che si tratta?”.

Venti minuti dopo si trovò seduto su una sedia scomodissima ad ascoltare Jack Sparrow e le sue idee strampalate. “Mi stai chiedendo di attraversare l'oceano con una nave militare britannica per recuperare una bussola che neanche funziona, affrontando difficoltà, per portarla a te?” chiese Davy Dark divertito e irritato allo stesso tempo. “Non è solo una bussola” replicò Jack “è la mia bussola”.
“E io, cosa ci guadagno?” domandò Davy. Un silenzio freddo invase la cabina per alcuni secondi. Gli sguardi dei due pirati erano freddi come ghiaccio. “La mia stima!” rispose Jack compiaciuto. Davy si alzò improvvisamente, scocciato: “La tua stima non paga il rum della mia ciurma...cosa ci guadagno materialmente?” Jack lo guardò attentamente come per scrutare i pensieri più remoti di Davy Dark. Non era intimorito da Jack ma irritato da quel suo modo di fare sciatto e quasi comico. “Avrai il tesoro di Norrinthon”
“Cosa? Tesoro di chi?” chiese Davy guardandolo allibito “e come fai a darmi questo tesoro?”
“Non te lo darò io” disse Jack “te lo devi cercare tu”
“Ma, allora, che premio è se lo devo cercare io?”
“Beh..ti do l'opportunità di prenderlo prima che lo prenda io” rispose con calma provocanteil capitano della Perla Nera “E io, come faccio a sapere dov'è questo Norrinthon?”
“Sà tutto Cuva” disse Jack con occhi improvvisamente duri.
“Oh santi lumi! e questo Cuva chi è?” domandò Davy alzando gli occhi al cielo.
“è colui a cui devi prendere la bussola. La mia. Bussola.” disse Jack guardandolo maliziosamente, indicandosi il petto. Davy rimase impassibile con aria assente. Jack se ne accorse e gli disse: “Vai sempre a sud dove la coda del pesce tocca la montagna di fuoco”.
Davy lo guardò male e sospirò profondamente: “almeno mi hai detto qualcosa..” e senza dire altro se ne andò.