Camminavo sotto la pioggia, per strada nonostante l’acquazzone cera molta gente, d'altronde le grandi città a prescindere dal clima sono sempre piene di vita e Milano non faceva eccezione.
Camminavo lentamente verso quella che era la mia nuova casa quando lo vidi, era a una decina di metri da me ,mi sorrise di sbieco e si infilò in una via laterale, mi gettai all’ inseguimento ma appena entrata nella via la trovai deserta, mi guardai attorno freneticamente ma niente, scossi lentamente la testa non poteva essere lui mi ero sicuramente sbagliata.
Tornai a casa, vivevo temporaneamente in una piccola palazzina in centro città in un adorabile appartamentino, non appena mi chiusi la porta alle spalle mi tolsi i vestiti zuppi d’acqua e al loro posto mi misi un pigiama blu con sopra stampate centinaia di pecorelle, adoravo quel pigiama.
Non potevo fare a meno di pensare alla visione che avevo avuto, sembrava proprio lui…scossi di nuovo la testa ero solo molto stanca la mente mi giocava brutti scherzi meglio andare a dormire domani è un altro giorno.
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ero sul campo di battaglia, alla destra del mio generale pronta a combattere e a morire per la causa.
Il nemico era difronte a noi a non più di 100 m di distanza pronti ad attaccare, in pochi attimi si scatenò l’inferno.
Avevo gia ucciso 5 demoni decapitandoli a colpi di spada e stavo per ucciderne un altro quando mi ritrovai bloccata a terra.
A immobilizzarmi al suolo era il re nemico ma.. non stava facendo niente si limitava a tenermi bloccata a terra e a fissarmi, io cercai con tutte le mie forze di liberarmi ma fu tutto inutile, aveva i capelli neri come il carbone che gli scendevano ricci fino alle spalle e gli occhi i suoi occhi erano buchi neri talmente profondi che avevo paura potessero risucchiarmi, non mi guardava come si guarda un nemico perché?
All’ improvviso il mio generale fece per colpirlo ma il re rivale lo schivò e io finalmente libera cercai di aiutare ma si udì il corno che ordinava la ritirata, bisognava correre ma durante gli scontri ero rimasta ferita ad una gamba e la ferita continuava a sanguinare, ero troppo lenta mi cadde la spada ma prima che potessi raccoglierla il generale mi prese in braccio ed iniziò a correre per portarci al riparo, stavo male le mie palpebre erano pesanti l’ ultima cosa che vidi oltre le spalle del generale fu il re nemico fissarmi intensamente poi buio.
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Mi svegliai di soprassalto avevo sognato il mio ricordo dell’ ultima guerra 500 anni fa la battaglia tra angeli e demoni, proprio in quella battaglia fu li che lo vidi per la prima volta e fu quel giorno che persi la mia spada, io  Rachel uno degli ultimi angeli creati da Dio avevo perso la mia spada in battaglia, a differenza degli altri io ero stata creata con caratteristiche fisiche diverse tutti gli angeli avevano capelli castani o biondi e occhi azzurri o castano dorati io invece avevo i capelli neri e gli occhi verdi come le foglie a primavera insomma… un angelo anomalo.
Ma forse proprio per queste mie particolari sembianza il re dei demoni, re degli angeli che avevano voltato le spalle a dio si era fermato pensando che non fossi un angelo…ma come mi aveva fissato.