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Autore: Daughter_Of_The_Moon    03/01/2015    4 recensioni
[Magisterium ]
Call è stanco. È stanco della voce fastidiosa del Magister che gli ronza nel cervello. È stanco dei sensi di colpa, di tutto ciò. Vuole solo lasciarsi andare. Vuole solo svegliarsi da questo incubo.
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“Dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima, e i tuoi sono grigi...grigi e vuoti come un cielo invernale”
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Prima stesura: 03/01/2015
Prima revisione: 18/04/2016
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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MONSTER





Si prese la testa tra le mani.
Sono io il mostro
Callum urlò, senza preoccuparsi delle persone che avrebbero potuto sentirlo. Ma, tanto, nessuno ci sarebbe stato. Aaron e Tamara erano nel Refettorio. Li aveva liquidati con una semplice scusa. Voleva stare da solo, da solo con il mostro che era.
Call aveva sbagliato, non avrebbe dovuto attraversare la porta, non sarebbe dovuto tornare, non avrebbe dovuto mentire.
Dovere, dovere, dovere...perché non la smetti con queste stupidaggini, Costantine Madden?
Quella voce, la voce di Magister Joseph, che aveva preso ad abitare nella sua testa, lo tormentava, lo torturava.
Callum tremava. No, non Callum, Costantine, perché Callum Hunt era morto, lui aveva solo le sembianze di quel ragazzo.
Dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima, e i tuoi sono grigi...grigi e vuoti come un cielo invernale
Lacrime amare cadevano da quelle nubi tempestose. Call si artigliò le braccia, strinse al petto le gambe, quella debole che gli pulsava leggermente.
Ho ucciso io tutte quelle persone...io, io, io!
I sensi di colpa gli attanagliavano lo stomaco, gli bloccavano la gola. Non riusciva a respirare. Sarebbe stato un bene, se, magicamente, l'aria avrebbe smesso di arrivare ai polmoni. Sarebbe stato un bene se fosse morto.
Un bene per tutti.
E il ragazzo urlò, e ancora, ancora, finché la gola non si irritò.
Ma poi, forse non era nemmeno un ragazzo. Aveva anni, molti anni, di giovane aveva solo il corpo.
Subbuglio si era rintanato da qualche parte, molto probabilmente spaventato dalle sue urla. Non tentò nemmeno di avvicinarsi, di aiutarlo. Ma poi una creatura del caos come lui cosa poteva fare?
Call pianse, pianse tutte le sue lacrime, finché non ne ebbe più.
Morire.
Ecco cosa voleva, voleva morire, liberare se stesso dal dolore, impedirmi di fare del male ai suoi amici.
Doveva pagare per ciò che aveva fatto alle famiglie di molti, alla sua famiglia-la famiglia di Callum.
Callum Hunt si accucciò ancora di più, seppellendo la testa tra le ginocchia, cercando un appiglio al pavimento, un appiglio per non cadere, non affogare nel terrore e nel dolore che lo reclamavano.
Ma non trovava nulla.
Sentiva il suo cuore battere velocemente, e lo maledì, maledì il fatto che fosse ancora vivo. Prese Miri, il suo fidato coltello.
Avrebbe avuto il coraggio di uccidersi, di farla finita?
Il Nemico della Morte avrebbe trovato il coraggio di dire 'Addio' a tutto e a tutti?
Poggiò la lama al petto, premendo lentamente. Le sue mani tremavano, lui stesso tremava.
Ora singhiozzava, in quella stanza buia, e non riusciva a fermarsi.
I suoi amici sarebbero tornati presto, e lui non doveva farsi vedere in quelle condizioni. Ma non ce la faceva, non riusciva a tenersi tutto dentro.
La rabbia lo infiammò.
Era stata tutta colpa di Magister Joseph, se lui non gli avesse detto la verità lui avrebbe potuto continuare a vivere felice, senza sensi di colpa e incubi. Ma poi? Lo avrebbe scoperto lo stesso, il suo destino era stato segnato ormai.
Il destino...cos'è in realtà? È un'unica strada o tante porte, che una volta aperte bisogna solo andare avanti? È già deciso, dalla nascita, o è influenzato dalle nostre scelte?
Callum sapeva di non avere scelta. Il suo destino era questo, morire lentamente, tra il dolore.
Premette ancora di più il coltello tra le costole, la maglietta bucata. Il freddo della lama lo fece rabbrividire.
Chiuse gli occhi, cercando di non pensare, di lasciarsi andare.
Ma non ci riusciva. Continuava a vedere quei corpi, quelle scene di battaglia che il Magister gli aveva mostrato. E lui continuava a tremare, a singhiozzare, senza più nemmeno una lacrima, in preda alla paura più cieca e profonda. Paura per gli altri, paura di se stesso.
Un rivolino di sangue cominciò a scendere. Call sospirò. Il dolore fisico era quasi una liberazione, così premette di più, e ancora.
Quando la lama lacerò la carne, urlò.
Callum non sentì la porta della Sala Comune aprirsi, non sentì i passi veloci dei suoi amici. Se ne accorse solo dopo che la porta del suo dormitorio si aprì, mostrando un Aaron e una Tamara terrorizzati e preoccupati.
<< NO! >>
Il grido di Tamara lo fece tremare.
Era combattuto. Doveva andare più a fondo con la lama, o doveva lasciarla cadere? Scelse la prima opzione, arrivando quasi all'elsa del coltello. Questa volta non urlò, non sentì nemmeno dolore fisico.
E così...il grande Costantine muore, trafitto dalla lama della bella Sarah
La voce del mago lo schernì, facendolo vergognare.
Se ne pentì subito. Come poteva vergognarsi di una cosa vergognosa?!
Callum Hunt percepì delle mani fredde sul suo petto, vicino al coltello. Era Tamara? No, Aaron. Il suo migliore amico.
Udì un “Tamara va a cercare aiuto!”. Oppure era “Tamara corri da Magister Rufus!”? Non gli importava.
<< Lasc... >> cercò di dire, ma uno spasmo lo bloccò.
<< Non parlare...andrà tutto bene. Resisti Call, ti prego. Resisti. >>
Il volto di Aaron gli appariva sfocato, ma si capiva che era disperato.
<< Lasciat... >> tentò ancora, ma il fiato era finito. Non riusciva a parlare. Non riusciva a respirare.
Provò e riprovò a dire quel misero “lasciatemi”, ma nessun risultato.

Richiuse gli occhi, e proprio mentre stava per perdere conoscenza vide il volto di Magister Rufus. E urlò quando lui gli tolse con lentezza disarmante la lama dallo stomaco. Poi tutto divenne rosso, rosso sangue, rosso incubo, mentre sentiva l'ultima parola.
<< Vivrà. >>




Angolo di quella pazza della scrittrice:
Ehi!!
Passato un buon Natale e un buon Capodanno?
Io si ^^
Lo so, questa oneshot è venuta su più triste di quello che doveva.
Non so voi, ma io amo Magisterium, è il fatto che devo aspettare a settembre per leggere il seguito mi fa cadere in depressione :'(
Io straamo Aaron, semplicemente adoro Call e Tamara la trovo FAN-TA-STI-CA!
Ho notato che non c'è un fandom per Magisterium. Speriamo lo mettano!
Meglio che io vada,
sciau belli!!
Daughter_(perché il nick abbreviato fa segsi!)


18 aprile 2016

Dopo un casino di tempo ho rimesso mano su questa vecchia OS, correggendo alcuni vecchi errori, sistemando delle frasi, mettendo il codice HTML e tutta quella roba lì noiosa.

Nonostante tutto, questa resta una delle ff più tristi mai scritte, e anche una delle migliori (WOOW).

Vi saluto tutti!

Daughter_

   
 
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