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Autore: ludo22    03/01/2015    1 recensioni
In questa flashfic analizzo il complesso rapporto padre/figlia tra Klaus ed Hope nella prima stagione di TO!
Personaggi: Klaus, Hope, Hayley, Elijah, Rebekah
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico, Romantico
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Klaus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando Katerina (la stessa Katerina che era scappata da lui per oltre cinque secoli) lo aveva avvertito che a New Orleans le streghe stavano complottando contro di lui era partito con una sola intenzione: ucciderle, tutte, fino a che di loro non sarebbero rimaste solo ossa e sangue sparso sulle strade di quella città che lui aveva tanto amato.

 

Ma ora, ora che aveva capito che la sua vita sarebbe cambiata per sempre, si era sentito oltraggiato da quella stupida lupa che lo guardava come se fosse pazzo (e dalle maledette streghe che lo guardavano come se sapessero che avrebbe finito per cambiare idea, che alla fine avrebbe accettato il patto che volevano stipuare con lui).
Lui era Niklaus Mickealson per Dio! Nessuno sulla faccia della Terra poteva dirgli quello che doveva fare. Nessuno, avrebbe voluto urlare,
nemmeno tu, Elijah, fratello mio, così attaccato alla mia redenzione.

 

Ma non l'aveva fatto. Si era lasciato alle spalle tutto. Tutto quello che voleva, tutto quello che desiderava per fare la cosa giusta avrebbe detto Elijah, per mettere su famiglia avrebbe detto Rebekah, per aggiustare un torto avrebbe detto Finn, perché era un idiota avrebbe detto Kol (e Klaus poteva quasi sentire i toni scanzonati dei fratelli mentre dicevano questo, ma c'era solo lui, solo lui e quella maledetta lupa che gli aveva levato ogni speranza, ogni-)

 

Non l'aveva fatto perché tenesse al bambino, sia chiaro. L'aveva fatto perché non gli sembrava giusto condannare un bambino a morte senza nemmeno prima conoscerlo, senza provare a capire se lui, il figlio maledetto, poteva avere qualche chance che, dal suo sperma nascesse qualcosa di meglio di lui, perché credeva che ognuno meritasse una seconda chance (e continuava a ripeterselo anche mentre lasciava andare Rebekah, l'unica donna a cui aveva permesso di rimanergli vicino per mille anni.
-Nella vita bisogna sapersi difendere.- ricorda le parole della madre
-Ma la cosa peggiore è doversi difendere da chi mai avresti pensato potesse ferirti.- aggiungerebbe lui, quando scopre il tradimento di sua sorella. 
E si convince che non è lui il mostro, lo è la sua famiglia, lo sono Elijah e Rebekah e Mikeal ed Ester e Finn e Kol).

 

Quando Hayley (la maledetta lupa) aveva cercato di abortire aveva pensato a cosa sarebbe successo se sua madre avesse fatto la scelta che alla fine Hayley non aveva avuto il coraggio di fare.
-Henrick sarebbe ancora vivo- era stato il suo primo pensiero, seguito subito dopo dall'ovvietà che -Mikeal non avrebbe dato la caccia a nessuno di loro- (e non era perché tenesse al bambino che aveva attaccato la madre, lui era un mostro, lui era un-, e doveva continuare a ripeterselo).

 

Durante una notte Hayley poi gli aveva confessato che era una femmina e se in un primo momento era stato un po' deluso (lui voleva un maschio, -Doveva essere un maschio-, era arrivato a pensare certe sere) ma dopo qualche istante la gioia l'aveva fatto sorridere. 
-Meglio così- aveva pensato -non potrà avanzare pretese sul trono-

 

Poi aveva capito che tra Elijah e la lupa stava nascendo qualcosa e non aveva potuto fare a meno di pensare a Tatia, perché alla fine tutti lo lasciavano solo. Lui che aveva assistito allo spettacolino messo in piedi dalla doppelganger per Elijah, non visto, quella sera di più di mille anni prima.
E la gelosia, proprio come quella sera di mille anni prima, l'aveva colto. 

 

Poi la bambina era nata, nonostante lui avesse cercato di ucciderla più volte, nonostante Rebekah ed Elijah non ci avessero scommesso un soldo (e lui poteva quasi sentire le loro voci che sussurravano -Non ce la farà mai- o anche -Ucciderà la madre prima che il bambino nasca-), nonostante lui non sarebbe mai stato un buon padre (mai quanto Elijah, comunque), era nata. 
Era nata, ed un sentimento di gioia mista a sollievo l'aveva percorso quando l'aveva sentita emettere il primo vagito.

 

E ora l'aveva data via. A Rebekah, la traditrice. Non sapeva quanto tempo avrebbe impiegato, ma se era vero che sangue chiama sangue, lei sarebbe tornata da lui.
-Tu tornerai da me!-    

 

Note

-No beta, quindi per qualsiasi errore/strafalcione siete pregati di avvisarmi.
-Ho cercato, per quanto mi era possibile, di mantenere un certo ordine cronologico (ho fallito miseramente lo so).
 

   
 
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