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Autore: willow11    03/01/2015    6 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.2
La camera da letto di Hermione non era mai stata così disordinata.
I vestiti della Grifondoro e quelli di Santana erano sparsi ai piedi del letto (che l’ispanica aveva provveduto a rendere a due piazze).
Anche la scrivania, spesso adibita allo studio estivo, sembrava essere un campo di battaglia; al posto delle pergamene arrotolate e delle piume c’era poggiato, in maniera pittosto scomposta, il grosso borsone verde scuro di Santana da cui sbucavano vari vestiti tra cui anche un paio di tanga con lo stemma dei serpeverde, sui quali, fortunatamente la grifondoro aveva deciso di non fare domande.
L’unica cosa che sembrava non aver subito la presenza della latina erano i quadretti appesi alla parete ricoperta di carta da parati color salmone.
Erano tutte foto dei suoi anni ad Hogwarts che Hermione aveva ben pensato di stampare e incorniciare.
Tra le varie foto ce ne era una che li ritraeva, a soli undici anni, la sera del loro primo halloween a Hogwarts, pochi istanti prima di affrontare il grande troll.
Accanto ce ne era un’altra li aveva immortalati in infermieria, pieni di lividi ma sorridenti subito dopo la liberazione di Sirius.
Tra le varie foto c’era anche un foglio di giornale con sopra scritto “amore al torneo”, scatto rubato da Rita Skeeter, dove Hermione correva ad abbracciare Harry prima della prova dei draghi al torneo Tremaghi e, sempre dello stesso anno, alla destra di questa, c’era una foto di Hermione che scendeva le scale con addosso l’abito rosa per poi farsi portare in sala da Victor Krum.
Sopra il letto c’era la foto più grande della stanza, quella che ritraeva l’esercito di Silente poco prima dell’arrivo della Umbridge, in quella foto Hermione e Santana non erano messe vicine, ma mentre tutti sorridevano la più piccola cercava con lo sguardo la serpeverde come se volesse accertarsi che stesse bene.
Infine, sul comodino accanto ad un paio di tazzine di caffè fumanti, c’era la foto di quando si erano messe insieme: Santana era vestita estiva con una maglia rossa, mentre Hermione portava una felpa rosa con le maniche a tre quarti, la foto le ritraeva abbracciate sotto la grande quercia. Erano entrambe molto emozionate.

Santana prese in mano la foto e la guardò, passando lo sguardo dai lineamenti spensierati di Hermione nella foto a quelli decisamente più tesi della vera Hermione che stava dormendo accanto a lei.
La latina accarezzò la foto e la rimise sul comodino, poi fece un leggero movimento della mano e l’aroma di caffè che fuoriusciva dalle tazzine si sparse per tutta la camera.

L’intenso profumo arrivò fino alla grifondoro solleticandole le narici.

Hermione aprì lentamente gli occhi con il sorriso già stampato sulle labbra.
-Sei proprio una dormigliona Granger…-

Hermione affondò ancora di più nel letto stropicciando gli occhi verso la sua ragazza che la guardava con un sorriso beffardo.

-Eppure non l’avrei mai detto…-
Hermione si stiracchiò facendo un grande sbadiglio –con te mi rilasso…- disse una volta sveglia.
Santana sorrise ancora e si avvicinò poggiandole un leggero bacio.

-Speriamo che questo caffè ti svegli allora…- le sussurrò sulle labbra.
-Ma non avevi detto che oggi, come ieri, e l’altro ieri ancora- cominciò a dire la grifondoro guardando il disordine della sua stanza -avremo passato la giornata a letto?-

-Infatti- rispose con un sorriso eloquente la latina mentre lasciava una scia di baci sul collo della fidanzata.

Hermione ansimò per quel risveglio meraviglioso, cominciandosi a contorcere sotto il tocco caldo della sua latina.
L’ispanica sorrise sentendo le emozioni della ragazza aumentare sempre di più.
Completamente in balia di quelle sensazioni incredibili, fece scorrere le mani prima sulle gambe della grifondoro e poi sotto la magliettina.
Hermione capendo le intenzioni della latina si sbarazzò subito della maglia.
Santana sorrise sentendo una fitta al basso ventre, impazziva quando la sua ragazza prendeva quel genere di iniziativa.

-e mi raccomando non urlare come l'ultima volta o l'incantesimo di insonorizzazione sarà del tutto inutile, lo sai che ci tengo a fare bella figura con i tuoi-
Senza aspettare la risposta, Santana, riprese a baciarle il collo scendendo dolcemente sul petto formoso.

Hermione ansimò ancora, amava quel suo modo di fare, e amave essere baciata da Santana, essere toccata da Santana e non capiva come facesse ogni volta a rendere tutto così meravigliosamente perfetto.

-Sono una strega superdota- rispose la latina a quella domanda silenziosa mentre baciava con devozione uno dei suoi capezzoli.

-Non avevi detto che almeno a letto…ah…. avresti attivato l’incantesimo di protezione?- La punzecchiò la Grifondoro ansimando.
-Mi godo quel che resta…- rispose affannata Santana.

Hermione non capendo il senso di quella risposta fermò quella piacevole tortura afferrando la testa di Santana con le sue mani. Sapeva benissimo di non dover aggiungere altro.
Santana si staccò dal corpo che lei stessa aveva reso bollente e si mise accanto a lei.

-Ci ho pensato a lungo Herm e non mi sembra giusto…-

La grifondoro perse un battito, possibile che pensasse ancora a Brittany?Voleva davvero lasciarla?

-Granger ma per la barba di Merlino… NO! Ma sei impazzita? Perché mai dovrei lasciarti?- Corse subito ai ripari Santana avendo sentito il suo pensiero.

Hermione tirò su un respiro di sollievo –ok, ti ascolto…-

Santana sorrise –sei proprio stupida a volte!-
La grifondoro non disse niente.
-Pensavo solo che potevo fare l’incanto obscuro su di te…- disse velocemente.
-Cosa?-
-L’incanto obscuro… così da non poterti più leggere la mente…- Spiegò Santana.
-So che cos’è l’incanto obscuro Santana e nonostante io apprezzi tantissimo anche solo il fatto che tu l’abbia pensato… non puoi…-
-No?-
-Certo che no San, sarebbe da folli!-
-Ma perché? Qualunque cosa TU farai, IO ti starò incollata al culo! Non abbiamo bisogno della telepatia…- argomentò con enfasi la più grande.
Hermione scosse la testa.
Proprio in quel momento un picchiettio proveniente dalla finestra attirò la loro attenzione.

Sul davanzale della finestra un grosso falco bianco le fissava.

Santana scosse la testa –tempismo perfetto Fabray!-

Hermione si rimise velocemente la maglietta e si alzò dal letto.
Si avvicinò al davanzale e aprì la finestra prendendo il piccolo bigliettino di pergamena avvolto in una delle zampe del grande uccello.
-Grazie Quinn- disse poi Hermione.
Il falco si girò verso Santana aspettando una risposta –Sì, sì Quinn pennuto Fabray…Grazie!-

A quel punto il falco spalancò le grandi ali e spiccò il volo.
-Comunque ne riparliamo… Adesso togliti la maglietta-

-è oggi!- disse Hermione una volta letto il biglietto.

Santana si alzò dal letto e si avvicinò alla ragazza per leggerlo anche lei.

Hermione lasciò il bigliettino nelle mani di Santana e tornò a sedersi sul letto. Sapeva che sarebbe arrivato presto quel giorno, ma in cuor suo, sperava non dovesse arrivare mai.


--


-Herm, se vuoi posso farlo…-
-No…ce la faccio…- rispose risoluta –solo, non credevo così presto- rispose Hermione mentre finiva di mettere le sue ultime cose nello zaino.

-Li ritroveremo… Quando tutto sarà finito, ti aiuterò a ritrovarli, e gli faremo ricordare tutto…-

Hermione annuì anche se poco convinta.
Santana provò ad avvicinarsi ma Hermione fu più veloce, si asciugò una piccola lacrima ribelle e si girò a guardarla.

-Ti… ti dispiace aspettarmi fuori?- Chiese cercando di non mostrarsi scortese.
L’ispanica annuì e le baciò la fronte, poi agitò la bacchetta e il suo grande borsone si tramutò in un piccolo zaino, lo mise spalla e, dopo aver guardato con sicurezza la sua ragazza, uscì dalla stanza.


Hermione scese le scale di casa sua, non poteva pensare che lo stesse per fare veramente.

Così, mentre i suoi erano intenti a fare colazione gli puntò contro la bacchetta di Vite.
-Obliviate…-

Un raggio di luce uscì dalla bacchetta andando a colpire in pieno i genitori di Hermione che sembrarono non accorgersi di niente, mentre la figura sorridente di Hermione cominciò a scomparire da tutte le foto.

Ecco, l’aveva fatto davvero: aveva cancellato se stessa dalla vita della sua famiglia.


Hermione con addosso solo uno zaino, superò la porta d’ingresso e uscì fuori cercando di non voltarsi indietro.
Santana, anch’essa con lo zaino sulle spalle la stava aspettando sul ciglio della strada con la mano tesa ad accoglierla.

Una volta raggiunta, Hermione afferrò la mano dell’ispanica e insieme si allontanarono dalla villetta di casa Granger.


--


Le due ragazze si materializzarono davanti casa Duddley.
Santana si guardò intorno: una serie di villette a schiera all’apparenza tenute bene riempivano tutto il circondario –insomma lo sfregiato è cresciuto qui-

Hermione scosse la testa ormai abituata a quelle battute tipicamente serpeverde, senza però lasciarle la mano.

Dopo una manciata di secondi si materializzò anche Quinn.

-Fabray, dove hai lasciato le penne?- le chiese sarcastica.

-Ma la finirà mai?- Replicò la bionda, visto che da quando Santana aveva scoperto che era diventata un animagus la ricopriva di battute.
-La conosci meglio di me…- rispose Hermione sorridendo a Quinn.

La corvonero sbuffò, poi costatando che non ci ancora fosse nessuno prese una pergamena dalla borsa e la passò a Santana.
-Che cos’è?-
-E’ arrivata stamattina a casa tua- cominciò a spiegare Quinn mentre l’ispanica leggeva con attenzione.
-Che ci facevi a casa mia?-
-Abitiamo di fianco Lopez! A proposito i nostri genitori sono partiti ieri per l’Australia…-

-I vostri genitori lavorano insieme?- Chiese curiosa Hermione, che effettivamente sapeva ben poco della famiglia di Santana.

-Sì, fanno i ricercatori- tagliò corto l’ispanica non distogliendo gli occhi dal foglio.

Hermione guardò Quinn cercando una risposta più esaustiva. La bionda per tutta risposta scosse la testa.

-Ci hanno riconfermate ad Hogwarts…- disse poi guardando Santana -A me hanno addirittura dato interamente le classi del primo e del secondo anno-  
-Mi hanno alzato la paga?- Disse sorpresa la latina.
-Che cosa?- Chiese Hermione leggendo pure lei la lettera –ma com’è possibile? C’è la guerra e vi alzano il salario!-
-Beh… è ovvio che ci vogliano lì…- Disse semplicemente Quinn.

-Hermione!-

Le tre si girarono a guardare.

A pochi metri da loro, infatti, si erano appena materializzati i gemelli Weasley e Ron che, non curante della furia latina, si era precipitato a salutare la sua migliore amica.
Santana non fece in tempo a replicare che a pochi passi da lei si materializzarono anche Puck, Dave e Jesse St.james.
-Kurofsky?-
-Sorpresa!- disse lui aprendo le braccia.

Intanto Quinn era rimasta interdetta dalla presenza di Puckerman che sorrideva beffardo.


-Potter sei minorenne!- iniziò a spiegare Jesse una volta entrato in casa di Harry con tutto il seguito di auror e di ex alunni –quindi hai ancora addosso la traccia-

-Cos’è la traccia?- Chiese Harry ancora sorpreso per quella visita improvvisa.
-Beh se starnutisci il ministero saprà chi ti pulisce il naso, il punto è che dobbiamo utilizzare mezzi di trasporto che il ministero non possa individuare… Scope, testral e così via… Si viaggia in due! Così se ci sarà qualcuno ad aspettarci, e ritengo che ci sarà… Non saprà quale Harry Potter è quello vero…-

-Aspetta…Hai detto quale?- Chiese Harry.

-L’ho detto che non l’avrebbe presa bene…- rispose sarcastica Hermione guadagnandosi una smorfia di approvazione da parte della fidanzata.

Jesse guardò Harry negli occhi e afferrò dal taschino una bottiglietta –credo che tu conosca questo particolare infuso…-
Harry cominciò a scuotere la testa –no, se credete che lascerò che rischiate la vita per me…-
-Non l’abbiamo mai fatto vero?- Lo canzonò Ron.
A quel punto Santana si mosse veloce e staccò un capello dalla cute di Harry passandolo a Jesse –e non credere che non mi costi molto Potter, pensa se qualcosa va storto e perdo queste- disse afferrandosi il seno con le mani –per sempre!-
Quinn ed Hermione al suono di quelle parole alzarono gli occhi al cielo divertite.

-Qui siamo tutti maggiorenni Harry- disse Lupin prendendo parola.
-E sappiamo a cosa andiamo in contro- aggiunse Tonks, anche lei presente nella stanza.

-Beh… tecnicamente a me mi hanno costretto!- disse un uomo posto sul fondo della stanza e tenuto sott’occhio da Dave e Puck.
-Mundungus, da sempre suo grande ammiratore-
-Piantala Mundungus- urlò Jesse –bene- disse poi abbassando il tono di voce e guardando la fialetta.

A quel punto Santana guardò Hermione “sei pronta?” le chiese mentalmente.
La grifondoro annuì tranquilla.
Santana si morse un labbro e si girò verso Dave.
Al ragazzo non servì neanche la telepatia che subito fece si con la testa.

-Bene, se qualcuno non l’ha mai provata vi avverto, sa di piscio di folletto- disse Jesse passando la fiala ai ragazzi.

Per primo la bevve Fred e si abbassò subito di 30 centimetri.
Dopo fu la volta di Quinn che fece subito una smorfia poichè schifata da quel sapore orripilante.
Poi tocco a Santana ed Hermione
-Potevate dirmelo che faceva così schifo… Non avrei accettato!- si lamentò la latina.
Poi venne il turno di Ron e infine di Mundungus.

Harry si guardò attorno basito, non poteva credere ai suoi occhi: erano sei Harry Potter idendici a lui.

Jesse sorrise entusiasta e prese la borsa contenente i vestiti: sette paia di jeans, con sette magliette rosse e sette felpe con la zip blu scuro, decisamente in stile harry potter.

Tutti cominciarono a spogliarsi.

-Non avrai intenzione di cambiarti qui?- intimò Santana alla sua fidanzata.
Hermione guardò Santana nel corpo di Harry con addosso un reggiseno nero di pizzo e storse il naso –ma ti sei vista? Dovrei essere io a minacciarti!-
-Santana bel intimo!- ridacchiò Puck alle sue spalle facendo ridere Quinn.

La mora sbuffò e si mise subito la maglietta senza togliersi il reggiseno poi prese la felpa blu e si girò per coprire Hermione che era già perfettamente vestita.

-Già fatto!- disse la più piccola con un grosso sorriso sulle labbra.
Santana scosse la testa leggermente seccata.

-Ma fa sempre così?- Chiese Ron avvicinandosi quatto quatto alla sua amica.
-E questo non è niente…- sussurrò Hermione.
-Ti seeento!- replicò Santana.

-Va bene ragazzi bando alle ciance… Formiamo le squadre… Mundungus, tu verrai con me!- Disse velocemente Jesse afferrando per le braccia uno dei sette Potter.

A quel punto Dave si avvicinò ad Hermione –signorina Granger posso avere l’onore di scortarla?-
Hermione sorrise sorpresa, nonostante fosse nel corpo di Harry, Santana riusciva a vederlo, quel modo così dolce di arricciare la bocca apparteneva decisamente alla grifondoro.
-Tu con chi andrai?- Chiese Hermione con un tono un po’ preoccupato.

Santana si guardò intorno cercando di capire le coppie che si erano formate: ovviamente George era Fred, a Ron era stato assegnato Lupin, a Quinn era toccato, inspiegabilmente, Puck, e il vero Harry avrebbe viaggiato con Hagrid.

-Tonks- disse infine la latina –Ninfadora viaggiamo insieme!-
L’Auror la guardò sorridendo –speravo proprio di conoscerti meglio!-

Santana sorrise guadagnandosi un sopracciglio alzato di Hermione che evidentemente non approvava la cosa.



-Bene muoviamoci- disse velocemente Lupin dopo aver baciato sulla fronte Tonks.

Adesso tutti si erano spostati fuori da casa Duddley
Quasi tutti erano sulle scope, tranne Quinn e Puck e Jesse e Mundungus che cavalcavano due testral, e ovviamente Hagrid e Harry che erano in sella alla moto del guardia caccie.

“Hai visto?” Disse mentalmente l’ispanica ad Hermione riferendosi al gesto affettuoso di Lupin verso Tonk “non hai motivo di essere gelosa”.
“la verità è che non mi va che non viaggiamo insieme” pensò Hermione.
“non va neanche a me, ma abbiamo promesso che avremmo aiutato Harry, e servivano persone minute per trasformarsi in lui…”
-se solo fossi stata più alta- la canzonò Hermione prima di strapparle un bacio a fior di labbra, stupendo non poche persone li presenti.

-Starete attenti?- chiese infine Santana guardando sia Hermione che Dave.
-San… sono un battitore da 20000 galeoni all’anno, so cavalcare una scopa!- disse il ragazzone stringendo forte la sua protetta.
Santana annuì tranquilla, poi si girò verso Quinn e Puck che erano già sopra il grande animale alato –fate i bravi voi due…- disse con un tono un po’ troppo protettivo.
-Certo che quegli occhialetti ti stanno proprio bene Lopez!-
-Non si può dire lo stesso di te Fabray!-

Hermione seguì lo scambio di battute delle due ragazze, sapeva che in qualche modo si erano dette di stare attente, entrambe. Doveva ammettere che quelle due avevano uno strano modo di dimostrarsi l’affetto reciproco e, semplicemente, le adorava insieme.


-Bene al mio tre si parte- urlò Jesse guardando dritto davanti a se.

Santana nel corpo di Harry guardò prima Hermione(nel corpo di Harry) e poi Dave, ce l'avrebbero fatta, ne era convinta.

-uno, due... e tre-


--


Santana e Tonks stavano volando in sella ad un vecchio manico di scopa sopra i tetti di Londra.
La latina avrebbe preferito di gran lunga guidare lei, per Salazar era una promessa del quidditch!
Si concentrò su altro, almeno se non guidava poteva concentrarsi a sentire la situazione, e su Hermione e Quinn, se qualcosa sarebbe andato storto, lei l’avrebbe sentito.

-Hermione Granger? Chi l’avrebbe mai detto…-
Per poco Santana non cadde dalla scopa.

-Attenta ragazzina o ci farai ammazzare!!- l’ammonì divertita Tonks.
-No è che non sono abituata a parlare di certe cose…- rispose la latina urlando per farsi sentire.
-Immagino, non deve essere stato facile… Anche io prima di Lupin ho avuto una relazione come dire… Stravagante… Non che stare con un lupo mannaro non lo sia!- urlò l’auror con un sorriso beffardo.
Santana dovette invocare l’incantesimo di protezione per non visualizzare i pensieri sconci di Ninfadora.
-Ma la Granger… insomma ho sempre pensato si sarebbe messa con Harry o con Ron…-
Santana scoppiò a ridere –ma figurati sarebbe incestuoso, sono come fratelli per lei…-
-Forse hai ragione… devo dire che se l’è cercata proprio bene la fidanzata!- continuò Tonks.
Santana avvampò ma subito dopo qualcosa attirò la sua attenzione.

-Tonks accelera stanno arrivando- urlò Santana.
-Ma dove?- non fece in tempo a replicare Tonks che un lampo verde le si scagliò contro.






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BUON 2015!!!!!
e bentornati se vi siete accorti solo adesso che ho ripreso a pubblicare...
Devo dire che adoro questo capitolo... Non vedevo l'ora di citare la scena dell'obliviate di Hermione e di raccontare quello che nella mia mente succedeva prima e subito dopo.
E infine i sette Potter... Potevano i nostri eroi non farne parte?

Un grazie a tutti
spero di leggervi presto

Chiara
  
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