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Autore: Rei Murai    16/11/2008    3 recensioni
Che ci fosse un “molto tempo” a legare quelle due anime che si erano incontrare, sfiorate e poi strette l’un l’altra, imprimendo quei due cuori sotto lo stesso battito. Perché in fondo, l’amore non era altro che questo.
[Pov Kiba, SasuNaru (accenni NejiKiba e SasuKiba)]
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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FOREVER.

Si girò dall’altra parte fissando il corpo addormentato accanto al suo.
Erano giorni che ci pensava:
Aveva deciso così, di punto in bianco, di chiedere all’Uchiha in che rapporti fosse seriamente con l’Uzumaki eppure non aveva il coraggio di farlo.
Sasuke non si sarebbe mai sprecato di dargli i dettagli sulla storia con il biondo.
Sapeva che ci andava a letto assieme, che uscivano, che spesso e volentieri Naruto passava intere settimane da lui, senza tornare a casa, uscendo solo per andare a lavorare.
Al di fuori di tutto pareva proprio che i due stessero assieme, se non fosse stato per il fidanzamento tra Sasuke e Karin l’avrebbero creduto tutti.
Si alzò in piedi, scostando il pesante plaid che faceva bella mostra di se sul lettone matrimoniale che allestiva solo quando i suoi amici andavano a trovarlo, prendendo le sigarette e uscendo sul balcone.
L’aria fresca della sera gli carezzò il viso, portandosi via le ultime tracce di sonno e buttandogli addosso l’aria frizzante del primo mattino.
Ancora mezz’ora e, su Okinawa, sarebbe spuntata l’alba.
Ancora due ore e Neji l’avrebbe raggiunto sul primo aereo proveniente da Tokyo, per passare le vacanze con lui.
Sorrise appena ripensando a tutto ciò che avevano dovuto fare per permettere che ciò accadesse per poi tornare a fissare l’Uchiha che dormiva rannicchiato sotto le coperte.
Il moro si era presentato a casa sua la notte precedente, con lo zaino, per chiedergli di poter passare lì il resto della nottata.
Nulla di strano, in fondo erano quattro anni che il moro passava quasi ogni sabato da lui, per scappare ad una famiglia troppo pressante, rintanandosi in casa Inuzuka che era diventato un po’ il suo rifugio.
Tsume non aveva mai detto a Fugaku che Sasuke andava da loro e, anche una volta andata via di casa,aveva continuato a mantenere il segreto limitandosi a dare una copia delle chiavi conoscendo il sonno pesante del figlio.
Uno sbarluccichio al dito del moro attirò la sua attenzione.
Una fedina in argento, piccola, impersonale.
Sorrise incrinando le labbra e tirando una boccata di fumo.
Forse ci aveva visto giusto e un po’ faceva male.
Lui e Sasuke si erano “frequentati” per un po’. Due semplici amici che, ogni tanto, trovavano divertente andare a letto assieme, giusto per “scaldarsi” durante le giornate invernali.
Era successo la prima volta che Sasuke si era fermato a dormire lì ed era andato avanti come un tacito accordo, di tanto in tanto, quando c’era bisogno di uno sfogo.
Poi era entrato Naruto nella loro vita.
L’Uzumaki aveva portato con sé una ventata di novità per entrambi, Kiba aveva visto l’amico allontanarsi, chiamarlo sempre di rado e si era sentito in un qual modo, tradito.
L’abitudine ad avere il moro per casa aveva fatto fatica a scemare, sostituita da quella del trovare il biondo negli appartamenti dell’amico, generalmente semi nudo e assonnato ma soddisfatto tanto quando l’altro.
Rabbia, gelosia…sentimenti che si erano spenti solo mesi dopo con l’arrivo del cugino di Hinata, sua ex compagna di classe e compagna di lavoro.
Lo Hyuuga si era inserito a forza nel suo cuore, senza chiedergli il permesso.
Aveva attirato la sua attenzione senza fare rumore, senza bussare.
Era entrato e basta e lui aveva chiuso gli occhi e accettato quell’intrusione.
Poi due mesi dopo l’aveva vista.
Aveva visto i cambiamenti, aveva visto troppo e troppo in fretta perché potesse assimilare tutto anche se, dentro di sé, l’aveva già accettato.
Sasuke e Naruto avevano annunciato pubblicamente, e tra lo sgomento generale, il loro fidanzamento.
Karin, ancora, non lo sapeva ma ,era certo che, presto o tardi, Sasuke glielo avrebbe detto e avrebbe chiuso quella storia che durava da troppi anni.
A dispetto di tutto, però, lui si era sentito felice.
Pensava che non avrebbe mai accettato la lontananza del suo migliore amico, non avrebbe mai accettato il vederlo assieme ad un uomo, perché se era una donna non gli interessava, che non fosse stato lui.
Il suo sentimento egoistico, che per anni aveva continuato a vacillare tra amore e ammirazione, si era trasformato in….felicità.
Era felice di vedere Sasuke felice.
Era felice di vedere Naruto felice.
Così felice che non aveva potuto fare a meno di fissare quella fede che il moro portava al dito tutto il giorno e sorridere come un cretino.
Una felicità che tutta via si portava dietro una punta di risentimento, una goccia di invidia e qualcosa di molto simile alla gelosia.
Sasuke nonostante tutto non l’aveva mai preso in considerazione come qualcosa in più di un amico, e lo sapeva.
Questa consapevolezza lo distruggeva a livello emotivo perché, si rendeva sempre più conto, che ogni volta che si prendeva una cotta per qualcuno questa cotta non era mai ricambiata. Si rendeva conto che da Sasuke a livello fisico, non si poteva aspettare niente di più che una scopata (che per entrambi però era valsa oro) che iniziava il loro rapporto e lo finiva lì.
Poi Sasuke era riuscito ad ottenere ciò in cui lui era ancora molto lontano.
Aveva avuto l’occasione di dichiararsi all’Uzumaki, anche se non sapeva esattamente come erano andate le cose. Aveva avuto modo di dire a Naruto ciò che provava, di instaurare un rapporto con lui duraturo, qualcosa che lui, con Neji, doveva ancora penare per avere.
Lo Hyuuga lo ricambiava, glielo diceva in ogni messaggio, in ogni gesto, in ogni frase.
Neji lo amava ma questo non gli bastava.
La presenza fisica era poca, quasi nulla e ciò lo faceva soffrire.
Avrebbe voluto avere lo Hyuuga per se, poterlo accarezzare, baciare, stringere…la lontananza era troppa però perché ciò accadesse.
E avrebbe voluto, anche solo per una volta, sentirsi dire da Neji ciò che Sasuke diceva a Naruto. Le stesse parole, le stesse azioni….cose che doveva aspettare ancora molto, troppo tempo, perché si concretizzassero.
Ed in fine era geloso di ciò che aveva Naruto e che si prendeva da Sasuke. Non voleva che l’Uchiha soffrisse, anche se sapeva che l’Uzumaki non glielo avrebbe mai fatto fare.
Era troppo legato a Sasuke per poterlo lasciare andare in quel modo, senza provare nulla.
Per Kiba, Sasuke, era stato il mondo.
Era stato un punto di riferimento a cui aggrapparsi (e ogni tanto aveva sperato, anche se con scarsi risultati di essere lo stesso per lui), era una spalla su cui poggiarsi quando non c’e la faceva, era un luogo in cui tornare quando aveva voglia di compagnia.
Sasuke era il fratello che aveva sempre desiderato avere, era qualcosa di più importante di un amico ma di meno importante di un amante.
L’Uchiha era l’unico che l’aveva fatto sentire davvero bene con se stesso…che l’aveva fatto sentire in portante (anche se dopo di lui era subentrato Neji)
Era geloso, invidioso e rammaricato ma anche tanto felice.
Davvero, tanto felice.
E sperava che quella felicità durasse per tanto tempo anche per il suo migliore amico e per il suo ragazzo.
Non parlava di quel “per sempre” delle fiabe, pur troppo quel per sempre non esisteva se non ci si adoperava per farlo esistere…ma sperava che ci fosse un “molto tempo” a riparare quella mancanza.
Che ci fosse un “molto tempo” a legare quelle due anime che si erano incontrare, sfiorate e poi strette l’un l’altra, imprimendo quei due cuori sotto lo stesso battito.
Perché in fondo, l’amore non era altro che questo.



Spense la sigaretta rientrando in casa e chiudendo la finestra.
Senza fare rumore andò in cucina e cominciò a preparare il caffè per il ragazzo che ancora dormiva acciambellato nel letto stringendo il cuscino. Accanto a lui il ragazzo con i capelli biondi gli si era rannicchiato contro in cerca di calore.
Sorrise intenerito fissandoli per poi chiudere la porta.
Sperava davvero che il loro amore e che quel breve istante di serenità durassero per sempre.
Sia per Sasuke che per Naruto.

^*^*^*^*^

E Reichan torna alle 3 del mattino con uno dei suoi nuovi parti.

Questa è una fic particolare che solo 2 persone potranno comprendere a pieno e spero riusciranno ad apprezzarla perché per me è davvero importante.(e magari anche a leggerla ^^’’’’)

Nulla da dire sinceramente sulla shot.

Il punto di vista di Kiba è forzato, il personaggio sicuramente scivolato nell’OOC.
Da come si intuisce nel finale non è solo Sasuke ad essersi accampato in casa di Kiba ma anche Naruto, il perché dormano nello stesso letto è chiaro quando dice che lo mette a disposizione ogni volta che viene qualche suo amico XD. Mica è colpa nostra se la camera di Kiba (o la casa di Reichan) è piccola e necessita di certe cose per dormire…ehm…ovviamente altra fic autobiografica…ma dovevo scriverla, davvero.

Ne sentivo il bisogno da ieri notte.

Non so che altro dire quindi vi lascio, se volete mettere qualche recensione saranno più che gradite, sennò non ci sono problemi.

L’Inuzuka torna a letto che è tardi…Notte gente!

   
 
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