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Autore: lapoetastra    03/01/2015    5 recensioni
Sennar scrive una lettera a Nihal per rivelarle ciò che prova per lei.
La rilegge e la getta nel cestino.
Qualcuno la riprende.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aires, Nihal, Sennar
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Carissima Nihal, come stai?
Qui il viaggio procede ottimamente, anche se sto praticamente tutto il giorno chiuso nella stiva, con i topi come unici compagni.
Mi trovo bene con i membri dell’equipaggio, sono molto simpatici e gentili con me, anche Aires, nonostante la diffidenza iniziale.
È una donna spettacolare e piena di risorse, proprio come te.
È davvero tutto fantastico, ma tu mi manchi terribilmente, Nihal.
Ci sono momenti, quando il Sole non è più visibile all’orizzonte ma non è ancora buio, in cui l’acqua del mare assume un delicato colore viola.
Quelle volte, guardandola, ripenso ai tuoi occhi e mi sembra che tu sia con me, pronta a rimproverarmi se faccio qualcosa di sbagliato.
Vorrei che tu fossi veramente qui.
Ti direi il nome di tutte le stelle che rifulgono nel cielo e che brillerebbero sulla tua pelle di porcellana, compirei una magia che ti permetterebbe di volteggiare sull’acqua senza bagnarti, ti farei sentire la regina di questo vascello.
Saresti felice, Nihal, e sicuramente lo sarei anche io.
Ma tu non ci sei, ed io non posso fare altro che chiudere gli occhi e ricordare il tuo bellissimo viso, ed ogni giorno accolgo l’arrivo della sera con un sospiro di gratitudine, perché allora posso sperare di sognarti.
Ci sono volte in cui guardo di nascosto Aires ed il suo fidanzato Banares amoreggiare.
Lo so che adesso starai pensando che non dovrei farlo, che non si spiano due innamorati, ma io non riesco a non fissarli ed immaginare che siamo tu ed io, quei due, uniti da un legame ben più profondo della semplice amicizia che ora c’è tra di noi.
Sono consapevole del fatto che tu sei tutt’altro che una persona romantica, e di certo queste smancerie ti stanno facendo venire la nausea, ma io devo dirtelo.
Non so se uscirò vivo da questa impresa che tutti giudicano impossibile, e non credo che tu ricambi ciò che provo, ma ho bisogno di confessarti i miei sentimenti prima che sia troppo tardi, e prima che mi passi il poco coraggio che sono riuscito ad accumulare in questi lunghi anni.
Io ti amo, Nihal.
Dal primo momento in cui ti ho vista.
Mi sei sembrata subito così fiera, così determinata, così…bella.
Anche spavalda e testarda, certo, eppure esse sono le caratteristiche che ti rendono unica e la sola donna che io possa mai desiderare.
Spero che tu non sia rimasta troppo scioccata dalle mie parole, e prego gli dei che se anche non potrai mai darmi l’amore, almeno non mi negherai la tua amicizia, che è stata sempre la mia forza per andare avanti nei luoghi più bui ed impervi.
Ciao, Nihal.
Il tuo amico Sennar.

 
Sennar terminò di scrivere con il cuore che gli batteva all’impazzata, come se volesse uscirgli dal petto.
Piegò la lettera più volte, ed aveva già iniziato la formula per mandargliela, quando si fermò e la rilesse.
“Ma che cosa mi è venuto in mente?”
La prese e la gettò nel cestino con rabbia.
Poi se ne tornò nella stiva, solo con i suoi pensieri.
 
Non poteva immaginare che qualcuno lo avesse spiato mentre scriveva la lettera e che quel qualcuno l’avesse poi ripresa dalla spazzatura.
 


I giorni passavano.
La nave avanzava placida solcando le acque di una mare tranquillo.
Un pomeriggio Sennar era a prua, ed osservava le onde spumeggianti che accarezzavano dolcemente i fianchi dell’imbarcazione.
Aires, dietro di lui, cantava a squarciagola una canzone sconosciuta per le sue orecchie.
Di colpo l’attenzione del giovane mago fu attratta da qualcosa che si era materializzato davanti ai suoi occhi dopo un breve volteggiare nella brezza marina.
Era una lettera.
Sennar la prese con mani tremanti.
Era sgualcita e stropicciata, ed il ragazzo si chiese chi mai potesse avergliela mandata.
Forse un membro del Consiglio dei maghi per informarlo che la missione era annullata in quanto ritenuta troppo pericolosa e che sarebbe potuto tornare finalmente a casa.
L’aprì speranzoso ed iniziò a leggere.

Caro Sennar,
non so se questa lettera ti arriverà o meno.
Come sai non sono una grande maga, e solo dopo una lunga giornata di faticosi tentativi sono riuscita a farla sparire da qui.
Spero di non aver combinato un disastro ed averla inviata a chissachi, sarebbe davvero imbarazzante, soprattutto con ciò che ho da dirti.
Ho letto la tua missiva, Sennar, e mi ha aperto gli occhi.
Mi ha permesso di mettere ordine nelle miei emozioni, che prima erano talmente confuse da risultare incomprensibili persino a me stessa.
Ma ora tutto mi è chiaro.
Credo di amarti anche io, Sennar, in un modo forte ed assulutizzante che non mi capitava dai tempi di Fen.
Adesso però il sentimento che provavo per lui ha abbandonato il mio cuore, dissolvendosi come vapore nel vento, ed appartiene unicamente al passato.
Voglio che tu sia il mio presente ed il mio futuro.
Perché io ti amo, Sennar.
Non pensavo che avrei mai pronunciato queste parole, ma invece è successo, anche se per adesso solo in forma scritta.
Quindi torna da me, ti prego, cosicchè io possa dirtele anche a voce.
Ciao, Sennar.
La tua amica Nihal.

 
< Bhe, che ti succede? Di chi è quella lettera? >, chiese d’improvviso Aires, notando che il mago aveva le lacrime agli occhi.
< Io… non.. >, balbettò Sennar.
< Allora? >, lo incalzò la donna, che non amava il tempo sprecato in inutili farfuglii senza senso.
< Non sapevo.. sì, insomma, non le ho mai spedito quella lettera.. non capisco… >, sussurrò il ragazzo, incredulo.
< Intendi quella lettera che hai scritto a Nihal ma che poi hai buttato nel cestino della spazzatura? >, domandò Aires, maliziosa.
< Sì! Ma tu come fai a… >
< Come faccio a saperlo? >, lo interrupe nuovamente la piratessa, volteggiandogli attorno allegramente. < Bhe, si dà il caso che io passassi di lì mentre la scrivevi. Ed ho subito capito dal modo in cui eri concentrato e da come ti tremavano le mani che si trattava di niente meno che di una rivelazione d’amore alla tua innamorata. Quando poi ho visto che la gettavi via, non ho resistito e l’ho ripresa. Non si butta mai quel tipo di lettere, caro bambino. >
Sennar l’ascoltava a bocca aperta.
< E come.. come ha fatto ad arrivarle? >
< Sai, non sei l’unico qui ad avere un po’ di magia dentro di te, signor mago >, mormorò Aires direttamente al suo orecchio destro.
< Cosa vuol dire? >, chiese Sennar, più confuso che mai.
< Ma uffa, non lo hai ancora capito? >, sbuffò la donna allontanandosi da lui con un balzo elegante. < Dato che tu eri troppo codardo per spedirgliela, ho deciso di farlo io. Così ho usato quei pochi poteri che ci sono in me e… puf, gliel’ho mandata. Sinceramente non credevo che le arrivasse, non sono molto brava con questo genere di cose, ma a quanto pare mi sono sottovalutata.  E dalla faccia da pesce lesso che hai, penso anche che lei provi le stesse cose per te, no? >, domandò poi, sogghignando.
In un altro momento Sennar le avrebbe detto che con quell’espressione era uguale ad una pantera, ma adesso non potè fare a meno di annuire imbambolato, con la dichiarazione d’amore di Nihal impressa a fuoco nella mente.
< Mi fa piacere, bel bambino >, soffiò Aires contro il suo viso.
Si stava allontanando quando Sennar la prese gentilmente per un braccio e la fece voltare verso di sé.
< Grazie, Aires. Grazie di cuore >, le mormorò.
< Oh. Niente. Figurati >, rispose semplicemente lei, senza guardarlo.
Il mago la osservò andarsene, pensando divertito a quanto quella donna fosse schiva e, nonostante l’apparenza fiera e spavalda, anche molto timida.
E a quanto in questo fosse del tutto uguale alla sua Nihal.
   
 
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