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Autore: Liz93    03/01/2015    2 recensioni
Labbra contro labbra.
Occhi chiusi, per assaporare meglio ogni singola percezione fisica.
Mani incontrollabili, che vagavano sul corpo dell’altro scoprendolo per la prima volta.
Poi, un sussulto. Una pausa. Un sospiro. Il distacco.
Stiles cercò di ricordarsi come si faceva a respirare, imponendosi un autocontrollo che sapeva di non avere.
Specie in quel determinato momento.
-No, Lydia –
Quelle parole sussurrate col fiato corto per i troppi baci che si erano scambiati, non solo sconvolsero lei, ma sembrarono estranee a lui stesso. Davvero aveva allontanato la ragazza che amava da tutta una vita, proprio quando sembrava pronta a concedersi a lui?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kira Yukimura, Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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All Of You.

 

Labbra contro labbra.
Occhi chiusi, per assaporare meglio ogni singola percezione fisica.
Mani incontrollabili, che vagavano sul corpo dell’altro scoprendolo per la prima volta.
Poi, un sussulto. Una pausa. Un sospiro. Il distacco.
Stiles cercò di ricordarsi come si faceva a respirare, imponendosi un autocontrollo che sapeva di non avere.
Specie in quel determinato momento.

-No, Lydia –

Quelle parole sussurrate col fiato corto per i troppi baci che si erano scambiati, non solo sconvolsero lei, ma sembrarono estranee a lui stesso. Davvero aveva allontanato la ragazza che amava da tutta una vita, proprio quando sembrava pronta a concedersi a lui?
Concedersi. Questa parola rimase ferma nella sua mente per qualche istante, portandolo di colpo ad una lucidità completa.
Concedersi. Non viversi, non stare insieme, non amarsi.
Solamente concedersi. Fisicità, pura e semplice.

-Prego?-

Lydia assottigliò lo sguardo, gl’occhi smeraldo ridotti a due piccole fessure e i capelli arruffati dalle mani di lui che le ricadevano selvaggi attorno al viso, rendendola più sensuale di quanto già non fosse.
Stiles Stilinski, colui che aveva una cotta colossale per lei dalla terza elementare, colui che l’aveva quasi stalkerata con millemila chiamate ed sms  per dieci anni, la stava ora rifiutando?

-Non posso farlo –

Stiles aveva finalmente ripreso pieno controllo della sue facoltà mentali.
Le mani non gli tremavano più, le labbra erano serrate senza accenno di un sorriso.
Gl’occhi lucidi e il lieve accenno del rossetto scarlatto di lei su piccole zone impercettibili del suo viso  erano gl’unici segni della passione che li aveva travolti fino a qualche secondo prima.
Lydia rise piano, di una risata quasi isterica.

-Sta davvero succedendo? Mi stai davvero rifiutando?-

Stiles abbassò lo sguardo, incerto solo per un istante, poi lo riportò sul volto di lei.

-Non voglio essere l’ennesima tua distrazione. Dopo Jackson, Dopo Aiden, dopo … -

Si interruppe, incapace di pronunciare il nome successivo.

Allison.

-Non posso, non dopo averti desiderata per tutta la vita, non dopo aver passato quello che abbiamo passato insieme –

Concluse, riabbottonandosi la camicia che lei gli aveva slacciato.
Il suono della campanella lo spaventò, ricordandogli che si trovavano a scuola, probabilmente nello sgabuzzino del bidello.
Magari nello stesso punto in cui lei era stata proprio con Aiden, dove avevano fatto sesso.

-Mi stai accusando di usarti?-

Lydia lo guardò ora seria, senza scomporsi.
Nessuna traccia di insicurezza nella sua voce, nessun vacillare nel suo sguardo fiero.

-Ok, detto così suona davvero brutto-

Stiles si grattò la nuca, ora lievemente imbarazzato.

-Ad ogni modo, è suonata la campanella, credo di dover andare –

Lydia si sistemò il vestito blu che le arrivava sopra le ginocchia, allacciò il golfino bianco, si sistemò i capelli biondo fragola e fece per uscire dalla stanza.
Poi, si fermò, voltandosi per un istante verso di lui.

-Hai perso la tua occasione –

Cercò di sembrare neutrale nel tono della voce, ma Stiles che di lei conosceva ogni più piccola sfumatura, colse in quelle parole un pizzico di amarezza.


***


Non avrebbe saputo spiegare com’era arrivata a quel punto.
Le parole di Stiles, per quanto fosse difficile ammetterlo persino con se stessa, l’avevano turbata.
Avrebbe voluto dirgli che aveva sbagliato tutto e che per la prima volta di lei non aveva capito niente.
Avrebbe voluto dirgli che non lo stava usando, che aveva seguito solo ciò che provava.
Ma la verità era che,in parte, lui aveva ragione.
Si ricordò di quando lui aveva nominato Aiden e sentì le mani diventare ghiacciate e il respiro farsi pesante.
Non lo aveva amato, era vero. Non come Jackson, sicuramente.
Ma era stato importante per lei, perché le aveva permesso di superare la sua perdita senza crollare. Le aveva dato aria pulita, quando ne aveva bisogno. L’aveva fatta sentire bene, quando ne aveva bisogno.
E ora che non c’era più, ora che la sua maledetta capacità da banshee le aveva fatto preannunciare una morte che l’aveva destabilizzata profondamente, non sapeva più a cosa aggrapparsi per restare in piedi.
Perché Allison le mancava come avrebbe potuto mancarle una parte di sé.
Allison le mancava nella quotidianità, quando per i corridoi del liceo di Beacon Hills riconosceva i suoi capelli corvini e i suoi occhi luminosi nel corpo di un’estranea.
Quando le sembrava di sentire la sua risata cristallina sfiorarle le orecchie.
Quando la sua voce risuonava nella sua mente, di notte, impendendole di dormire.
Quando le capitava sotto agl’occhi  uno dei vestiti che le aveva regalato, e  che prontamente nascondeva in un angolo dell’armadio.
Quando, insieme al branco, si ritrovavano a combattere l’ennesima minaccia e lei non c’era, pronta a difenderla con il suo arco e le frecce d’argento.
Forse era vero, dopotutto.
Lei aveva usato Aiden per dimenticare Jackson e ora che lui non c’era, aveva cercato conforto in Stiles per dimenticare Allison.
Eppure, nel profondo dentro sé, sapeva che le cose stava diversamente.
Non riusciva a mettere a fuoco l’esatto momento in cui se n’era accorta, ma era stato dopo Jackson, e prima che Aiden se ne andasse.
Lydia aveva cominciato a vedere Stiles sotto una luce diversa. Lo aveva finalmente visto, non più guardato con indifferenza come se contasse meno di niente.
Un giorno come tanti si era sorpresa ad osservare il suo profilo, mentre di spalle poggiato contro l’armadietto parlava con Malia, la ragazza coyote,e aveva notato quanto fosse cambiato.
Il portamento più sicuro, le gambe lunghe, i capelli che aveva fatto ricrescere e che davano un contorno diverso al suo viso.
A partire da quel momento lo aveva osservato spesso, con discrezione, senza che nessuno ci facesse caso.
E quelle semplici osservazioni si erano poi trasformate in qualcosa di più profondo. In desiderio.
Lydia si era ritrovata a desiderarlo, la mattina a scuola, la notte a casa mentre si svegliava a causa degl’incubi e agognava la sua presenza.
Desiderava lui e chiamava Aiden, perché così era giusto. Perché Aiden era fatto per lei, per quella Lydia frivola e superficiale che era solita mostrare al mondo.
Non avrebbe mai potuto ammettere di provare qualcosa per quel ragazzino imbranato e sempre con la battuta pronta che l’adorava da quando erano bambini.
Per questo preferiva soffocare quel sentimento appena nato con i baci del suo nuovo ragazzo, che nulla pretendeva da lei più di quello che avevano.
Soddisfazione, appagamento, divertimento. Nulla di più.
E dopo mesi che Aiden non c’era più, dolore e desiderio avevano finito per fondersi insieme sino a portarla ad esplodere e lei aveva agito di conseguenza.
Aveva deciso di non aspettare più.
Quella mattina, prima che lui potesse entrare in classe, lo aveva afferrato per un braccio e trascinato nello sgabuzzino del bidello.
E senza dire una parola, prima che lui iniziasse uno dei suoi soliti logorroici monologhi, lo aveva baciato, spingendolo contro il muro.
Sfiorare di nuovo le sue labbra, dopo quel giorno in cui aveva bloccato il suo attacco di panico, le era sembrato strano.
Stiles non aveva risposto subito, probabilmente troppo scioccato da quel gesto inaspettato.
Ma quando lo aveva fatto –oh se lo aveva fatto – Lydia aveva sospirato a lungo contro la sua bocca, non aspettandosi tutta quella passione.
Probabilmente dieci anni d’attesa avevano dato i suoi frutti.
Aveva portato le sue mani sulle sue spalle, poi sul petto, aprendogli con fare esperto la camicia, e aveva pensato che fosse meno mingherlino di quanto non sembrasse a primo acchito.
Certo, non era muscoloso come i ragazzi che di solito l’attraevano, ma il suo corpo era tonico e senza un filo di grasso ed emanava calore, un calore che oltrepassava i vestiti e le arrivava dritto dentro all’anima, colmando il vuoto che ormai aveva preso dimora dentro di lei.
E aveva amato le sue mani, che le avevano afferrato il viso a coppa, per poi perdersi nei suoi capelli profumati.
Stiles aveva un modo così diverso di stringerla … con passione, ma rispetto.
Come se fosse un oggetto prezioso, da trattare con delicatezza.
Forse era la sua inesperienza in materia sessuale, o forse era semplicemente perché per lei provava qualcosa di profondo.
Quando, infine, lui l’aveva allontanata, il calore si era dissolto e una nebbia fitta era tornata ad avvolgerla.
E Lydia era tornata ad essere Lydia.
Glaciale, sarcastica, intoccabile.
Lo aveva guardato dall’alto verso il basso, con sufficienza, e gli aveva risposto con tagliente ironia.

-Lydia?Potresti passarmi gli appunti di chimica? Credo di essermi persa un passaggio –

La voce di Kira la riportò alla realtà.
Lydia ci impiegò qualche secondo a connettere, poi annuì rivolgendole un mesto sorriso.

-Certo, nessun problema –

Frugò dentro la sua borsa firmata Prada e ne tirò fuori un quaderno giallo, in perfetto stato.

-Riportamelo domani che abbiamo lezione-

Kira la ringraziò,tacque un minuto, poi con fare incerto si decise a porle quella domanda che le ronzava in testa da un paio d’ore.

-C’è qualcosa che non va? Sai, noi non ci conosciamo bene ma mi sembri con la testa da tutta un’altra parte oggi –

Lydia aggrottò le sopracciglia, facendo del suo meglio per non guardarla male.
Come si permetteva? Lei non era di certo….

-Sto benissimo, grazie –

Una risposta secca, e subito dopo il silenzio.
Finirono il loro pranzo in silenzio, guardando ognuna il proprio smartphone,fino a quando Kira addolcì lo sguardo e stirò le labbra in un sorriso.
Lydia capì senza dover chiedere che Scott era entrato in sala mensa.
E se c’era Scott…

-Io vado, ho da fare. Ciao Kira –

Si alzò frettolosamente, ma prima che la ragazza con origini asiatiche potesse ricambiare il saluto, sentì la voce dell’alfa alle sue spalle.

-Ciao, ragazze!Ma avete già mangiato?Come al solito Stiles mi ha fatto arrivare all’ultimo –

Scott si sedette accanto a Kira, dandole un bacio sulla guancia e rubandole una delle crocchette di patate che aveva avanzato.

-Ti ho aspettato per mangiare il dolce –

La sua ragazza gli fece l’occhiolino e Lydia roteò gl’occhi, sistemandosi la borsa a tracolla e facendo per andarsene.

-Te ne vai?-

La voce di Stiles le fece perdere un battito, ma ovviamente Lydia non si scompose.

-Oggi ho vari impegni da rispettare –

Stiles annuì, lo sguardo cupo.

-Va bene, ti saluto allora –

Si diresse al bancone, pronto a mettersi in fila per prendere ciò che era rimasto del pranzo di quel giorno, ma non potette evitare di voltarsi quando sentì il rumore dei tacchi di lei allontanarsi sempre di più.
Lydia se n’era andata e mai come prima d’allora dentro di lui aveva avvertito un vuoto tale.
Scott aveva osservato la scena di sottecchi, di certo notando la tensione tra loro due.
Pensò di dover decisamente parlare col suo migliore amico.

***


Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo una storia su Teen Wolf.
Inutile dire che adoro Stiles e Lydia, per me sono veramente soulmates *ç* e considerando che ormai questa OTP è surclassata dallo sterek, ho pensato di provare a renderle omaggio e scrivere qualcosa personalmente.
Mi farebbe davvero tanto piacere sapere le vostre opinioni, se avete consigli da darmi per migliorare e soprattutto se i personaggi vi sembrano OOC ( che è ciò che temo di più).

p.s: doveva essere una one-shot ma è venuta troppo lunga e ho pensato di dividerla in due parti, per non renderla pesante.
   
 
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