Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: peetarms    03/01/2015    13 recensioni
Winter Davis, ragazza totalmente imprevedibile, testarda e chiusa nel suo dolore si ritrova a essere la damigella d'onore al matrimonio di sua madre quasi tre anni dopo la perdita di suo padre. Ma quello che Winter non sa è che da questo matrimonio la sua vita cambierà.
«Catching Fire?» una voce mi fa uscire dal meraviglioso mondo della lettura facendomi tornare alla realtà.
«Si, di Suzanne Collins, lo sto rileggendo per la milionesima volta, lo hai letto?» non alzo lo sguardo dal libro quindi non vedo da chi proviene la voce.
«Posso sedermi vicino a te?» chiede il ragazzo.
«Solo se mi rispondi» controbatto mentre finisco di leggere la pagina.
«Facciamo che se mi siedo ti rispondo» la sua voce è divertita.
«Okay» alzo le spalle mentre cerco il segna libro nella borsa. Sento che si è seduto vicino a me dal calore del suo corpo di fianco al mio ormai freddo per le ore passate a leggere fuori «Allora, mi rispondi?» finalmente trovo quello che stavo cercando.
«Certo che l’ho letto, l’ho anche interpretato, piacere Josh Hutcherson»
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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There is something different about you and I (about you and I)
And I feel like I have known you my whole life
There is beauty behind every tear you cry
Sometimes it's just hard to realize

When you're stuck in a moment
And your spark has been stolen
This is our time to own it
So own it. 


― Fire N Gold, Bea Miller.









POV Winter Davis.

Una nuvola bianca esce dalla mia bocca mentre riporto la sigaretta quasi alla fine alle labbra. L'appoggio e faccio un lungo tiro.
Appoggio la testa al muro caldo mentre centinaia di pensieri lottano nella mia testa.
Vedo la figura slanciata di Ansel uscire dal set mentre toglie il giubbotto pesante che doveva indossare per girare la scena. Si avvicina a passo veloce a me e si china per lasciarmi un bacio a stampo.
Sorrido.
«Tutto bene?» mi chiede appoggiando la sua fronte alla mia.
«Sì – spengo la sigaretta con la punta degli stivaletti – Ho appena sentito Dylan» 
«Quando torna?» 
«Ha appena iniziato le riprese per la quinta stagione quindi credo nell'anno nuovo. Inoltre, ha detto che il suo agente stasera chiamerà Andrew per mettersi d'accordo – spiego – E mi ha chiesto di raggiungerlo sul set fra un paio di giorni. Vuole presentarmi Dylan» uno dei miei sorrisi più veri si dipinge sul mio viso.
Ansel prende il mio viso tra le sue mani e mi sussurra «Lo so, mi ha chiamato ieri sera» mi sorride divertito.
«Quindi tu lo sapevi e non mi hai detto niente?» rido.
«Sì, doveva essere una sorpresa» mi sorride di nuovo.
«Siete pazzi» dico ridendo prima di abbracciarlo.
«Lo so, ma tu ci ami così come siamo» mi lascia un bacio tra i capelli.
«Sì, hai ragione» lo stringo più forte a me, ignorando il caldo.
«È ora di pranzo piccioncini» la voce di Nolan mi fa staccare da Ansel. Alzo il mio dito medio mentre lui scoppia a ridere.
«Dai andiamo» mi dice, intrecciando le sue dita con le mie.
«Andiamo» gli sorrido.

«Allora quando parti per raggiungere Dylan e conoscere il Dylan che ami più di noi» Nolan si siede nel suo solito posto al nostro solito tavolo.
«Piano – esclama Ansel – Winter ha detto che Dylan è al pari mio se io non di più – si volta verso di me mentre penso alla terza persona, annuisco distratta mentre una morsa allo stomaco mi colpisce – Quindi, sh» ride Ansel mangiando una forchettata di pasta.
«Che fai non mangi?» mi chiede Nolan.
«No – mi alzo – Devo andare in bagno» mento.
Mi allontano velocemente dal tendone dove pranziamo. Dopo una decina di minuti mi siedo in mezzo ad un prato verde, prendo il cellulare e compongo il numero di Hailee.
«Dai cazzo, non potrai stare arrabbiata in eterno» urlo lanciando il telefono in preda alla rabbia.
«Win che succede?» Ansel si siede vicino a me.
«Nulla, va tutto benissimo» rispondo a denti stretti.
«Ehi – mi prende la mano – Guardami. Fra due giorni parti per andare sul set visto che interrompiamo le riprese per la pausa natalizia, appena torni vai a casa di Hailee e ci parli. Se poi vuoi passare il Natale con loro va bene, se no vieni da me a New York, dove lo festeggerai con me e la mia famiglia. Va bene?» annuisco, dopo essermi calmata. Appoggio la testa sulla sua spalla mentre una lacrima scende.
«Perchè per ogni cosa che va bene ce ne devono essere quattro che vanno male? Perchè nella mia vita non può esserci un momento di gioia completa?»
«Starai del tutto bene, te lo prometto. Okay?» 
«Okay» dico dopo avergli dato un bacio a stampo.


Cammino annoiata per i corridoi dell'hotel. 
La suoneria del mio telefono mi ferma. La chiamata proviene da Connor.
«Ciao picci, come stai?» ha preso l'abitudine di chiamarmi picci da quando sono partita per le riprese. Per ricordarmi che nonostante sono piccola.
«Ciao Conn, bene tu?» appoggio la schiena al muro.
«Andrebbe meglio se potessi scendere» 
«Ma che diavolo stai dicendo Connor? Sono in Nuova Zelanda, ti sei scordato?» 
«No, certo che non mi sono scordato. Tu scendi e basta» chiude la chiamata, mi metto a correre per il corridoio diretta all'ascensore.
Premo velocemente il tasto 0 mentre Ansel si infila dentro.
«Win ma dove corri?» non gli rispondo.
Pochi secondi dopo le porte dell'ascensore si aprono e trovo Connor con un borsone di fronte a me.
Lascio cadere il telefono e gli salto a dosso. Nessuno può immaginare quanto mi sia mancato il mio idiota preferito.
Mi stringe forte a se mentre fa un cenno di saluto ad Ansel.
«Quando sei arrivato? Cosa ci fai qui? Ma sei pazzo? Come stai? Oddio sei qui stupido idiota» milioni di parole escono dalla mia bocca.
«Ce la fai a stare zitta due secondi?» scoppia a ridere «Come faccio a rispondere alle tue domande se continui a parlare?» questa volta anche Ansel si unisce alle risate.
«Gne – sbuffo mentre raccolgo il telefono dal pavimento – Sempre il solito idiota»  gli faccio la linguaccia.
«Sempre la solita stupida» mi tira a se mentre mi riempe di baci.
«Che schifo» scoppio a ridere mentre cerco di liberarmi dalla sua presa.
«No» mi tiene stretta a lui.
«Sì invece – dopo minuti estenuanti di tortura mi libero – No sul serio Conn, che ci fai qui?» lo guardo.
«Mi mancavi, non ci vediamo quattro mesi» 
«Anche tu mi sei mancato» lo stringo di nuovo a me. 
Nonostante tutto quello che è successo, non ho perso Connor.



POV Ansel Elgort.

Lascio Winter e Connor a cena insieme, da soli. Hanno tante cose di cui parlare. 
«Non ceni?» 
Mi volto dove vedo Nolan e Mary che escono dall'ascensore.
«Ci sono Winter e Connor al ristorate. Connor l'ha appena raggiunta, gli mancava visto che non si vedono da Agosto. Quindi li volevo lasciare soli» spiego.
«Che bravo fidanzato che sei» mi prende in giro Nolan.
«Vi va di andare a cena fuori allora?» chiede Mary ad entrambi.
«Sì, andiamo» annuisco mentre tiro un pugno amichevole a Nolan.

«Buonasera, avete deciso?» una signora di mezza età interrompe i nostri discorsi mentre decidevamo cosa ordinare.
«Sì, io vorrei una Caesar Salad e una bottiglietta di acqua naturale, grazie» dice Mary con il suo solito tono dolce.
«Io una bistecca alla griglia e una porzione di patate al forno, da bere un boccale di birra» Nolan.
«Per me una pizza margherita e una coca-cola grande» sorrido cordiale alla cameriera.
«Ansel – mi richiama Mary dopo aver mandato un messaggio a mia sorella – Come sta andando con Winter?» mi chiede sorridendo.
«Benissimo. Cioè ogni tanto ha delle crisi come oggi a pranzo ma lei è diversa, mi piace da matti per questo» uno dei miei sorrisi più belli appare sul mio volto.
«I tuoi lo sanno?» questa volta è Nolan a parlare.
«Sì, infatti vorrebbero che Winter passasse il Natale con noi ma gli ho detto che non è sicuro in quanto lei vuole chiarire con Hailee quando torna dal set di Teen Wolf» bevo un sorso di coca-cola dopo aver terminato di parlare.
«Quindi l'hanno presa bene?» 
«Sì, decisamente. Non so chi sia più entusiasta tra mia madre o mia sorella» rido.
«Meglio così – sorride Mary – I giornali di gossip invece?»
«Non li leggo» alzo le spalle. Non mi interessa sinceramente, se Winter mi ha detto di sì ci sarà un motivo, quindi credo a lei.
«Fai bene» risponde Nolan dopo aver preso il suo piatto dalle mani della cameriera.
«Comunque state benissimo insieme» mi sorride Mary.
«Grazie mille Mary» dico dopo aver tagliato un pezzo di pizza.

«Sophie davvero» rido per la milionesima volta «É tardi vai a letto sono le 3 del mattino da te» 
«Sì va bene idiota di un fratello che mi ritrovo, andrò a letto. Ti voglio tanto bene Ans – tre tocchi alla porta mi fanno intuire che è Winter, mi alzo mentre continuo ad ascoltare mia sorella – Salutami Winter»
«Sì te la saluto stai tranquilla» dico ancora ridendo mentre guardo Win e Connor.
«Okay va bene, notte fratellone»
Chiudo la chiamata e mi rivolgo alla mia ragazza.
«Ehi» sorrido.
«Ehi, noi usciamo a prendere un gelato vuoi venire?» 
«Mi metto le scarpe e arrivo» gli lascio un leggero bacio sulla guancia, dopo di che si avviano verso l'ascensore.
Indosso le mie Converse dopo essermi cambiato la maglietta. Prendo la chiave e poi esco dalla camera.
Cammino velocemente verso l'ascensore dove trovo i due impegnati in una conversazione.
«Eccoti» sorride Winter.
«Mettiamo in chiaro le cose non ti odio, anzi grazie per rendere felice questa stupida» indica la ragazza al suo fianco.
«Ehi» replica lei in sua difesa tirandogli uno schiaffo sulla spalla.
«Sei serio?» la mia voce è sorpresa.
«Sì. So che non è colpa tua se Win e Josh si sono lasciati, avevano problemi già da prima» la stringe a se baciandogli la guancia.
«Perfetto» appoggio la schiena alla parete con un peso in meno sul cuore. So che Winter tiene tantissimo a Connor e sapere che non ce l'ha a morte mi rende meno paranoico sul mio rapporto con lei.
 «Ehi, vieni?» la mano di Win mi sventola davanti al viso.
«Eh? Sì, sì» sorrido mentre gli afferro la mano baciandogliela.
«Andiamo a prendere questo gelato dai» Connor ci sorride mentre tiene aperta la porta dell'hotel.



POV Josh Hutcherson.

«Mamma davvero sono pieno, basta» ripeto per la centesima volta quando mi riempe il piatto di cibo.
«Mangia Joshua» la sua voce è autoritaria. Da una parte la capisco, sono stati mesi difficili dove ho fatto fatica a mangiare, dove ho perso chili e automaticamente la forza.
«Dai mamma, sul serio. Fra pochi giorni è Natale e nonna mi rimpinzerà di cibo» allontano il piatto.
«E va bene» mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio tra i capelli.
«Come sono andate le premieré?» mi chiede mentre torna a sistemare la cucina.
«Sono state le uniche a distrarmi quindi bene» mi sforzo di sorridere mentre passo i piatti sporchi «Ma Connor dov'è andato?» gli chiedo curioso.
Il suo viso si fa improvvisamente bianco. «Mamma stai bene?» mi allarmo.
«Sì, scusami. Solo un capogiro» mi accarezza una guancia «Non so dove sia andato sinceramente» mi risponde mentre finisce di caricare la lavastoviglie.
«Va bene» annuisco anche se è di spalle.
«Vieni con me?» mi chiede sorridendomi dolcemente dopo essersi asciugata le mani.
«Dove?» dico dopo aver sbadigliato.
«Devo andare a fare la spesa» 
«Sì, mi metto le scarpe ed il giubbotto e arrivo. Mi aspetti in macchina?» 
«Sì. Chiudi la porta appena esci» la sento dire mentre salgo le scale.
Apro la porta della mia vecchia camera. Infilo le Nike, dopo di che indosso il giubbotto nero. Prendo il cellulare da sopra il letto e avvio la chiamata mentre scendo le scale.
«Fratello dove sei?» chiedo immediatamente mentre la neve mi accoglie quando esco di casa.
«Josh – urla entusiasta – Sono in giro. Torno tra qualche giorno. Perché?» 
«Nulla, sono arrivato ad Union questa mattina e tu non c'eri. Mamma mi ha detto che non sapeva dove fossi andato» chiudo la porta come mia mamma mi ha espressamente chiesto.
«Digli che sto bene e che torno presto. Tu piuttosto come stai?» 
«Cerco di non pensarci, le premieré hanno aiutato molto» ammetto
«Starai bene Josh, starai di nuovo bene» la sua voce è sincera e io gli credo.
«Dai ti lascio, poi voglio sapere dove sei stato appena torni. Vedi di non lasciarmi solo al pranzo di Natale» rido leggermente.
«Mai» ride lui.
«Ci sentiamo» dico prima di chiudere la chiamata.
Osservo meravigliato la neve che scende dal cielo. Mi è sempre piaciuta. Cammino verso il vialetto dove salgo in macchina.
«Scusami mamma, ma ho chiamato Connor» spiego mentre allaccio la cintura di sicurezza.
«Tranquillo tesoro» mi sorride felice lei.
«Che c'è?» 
«Nulla sono felice di averti qui, mi sei mancato tanto tesoro» i suoi occhi sono lucidi. La mia dolce mamma, l'unica donna al mondo a cui starò sempre a cuore.
«Anche io mamma sono felice di essere qui, e mi sei mancata tanto anche tu» mi sporgo in avanti ignorando la cintura di sicurezza per abbracciarla e lasciargli un bacio sulla guancia.
«Sono fiera di te Josh, e passerà. Magari chissà un giorno Win tornerà da te»  mi sussurra mentre mi accarezza la guancia.
«Chissà» rispondo io con la voce spezzata. Fa ancora male parlare di lei.
«Ne sono sicura. Sai che non mi sbaglio mai» mi sorride mentre asciuga una lacrima scesa involontariamente.
«Speriamo» cerco di sorridere mentre appoggio di nuovo la schiena al sedile.
«Andiamo?»  mi chiede dopo un paio di secondi di totale silenzio.
«Sì, andiamo» annuisco io mentre continuo a guardare cadere la neve, e non posso fare a meno di pensare a lei. A Winter. Infondo siamo in inverno, e lei è l'inverno fatta persona.




















 
BUON ANNO HUTCHERS *STAPPA LO SPUMANTE*.
Sono in ritardo con gli auguri di buon anno ma WHO CARES? Ve li faccio ora, e sono sinceri.
Mi aspetto i vostri peggiori insulti ahahahah, no dai, la storia sta procedendo esattamente come avevo programmato e non potrei esserne più felice.
Bene detto questo ringrazio tutti coloro che seguono questa storia, quelle che la recensiscono, quelle che l'hanno messa tra i preferiti, seguite o ricordate.
Grazie veramente di cuore, ormai questa fanfiction la scrivo anche per voi.
Vi lascio qui accanto i nomi delle altre due fanfiction che sto scrivendo (basta cliccarci sopra per raggiungere il primo capitolo):
Battle Scars che è sempre su Josh mentre Explosions invece è sul signorino Ansel Elgort.
Ora vi lascio, un bacio,
-peetarms.


   
 
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