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Autore: Mudie    03/01/2015    3 recensioni
[Hershel Luke fluff moment]
“Professore?” disse Luke, cercando di richiamare l'attenzione dell'adulto, ma quest’ultimo pareva non aver neanche sentito la voce dell'apprendista.
Hershel stava leggendo un articolo di giornale riguardante alcune antiche rovine, recentemente scoperte in un qualche paese oltremare.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hershel Layton, Luke Triton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caldi abbracci in giornate piovose



“Professore?” disse Luke, cercando di richiamare l'attenzione dell'adulto, ma quest’ultimo pareva non aver neanche sentito la voce dell'apprendista.
Hershel stava leggendo un articolo di giornale riguardante alcune antiche rovine, recentemente scoperte in un qualche paese oltremare.
Luke gli riempì l'ennesima tazza di té, mentre l'uomo vagava per il proprio ufficio in cerca di qualche lettera o libro. Spostò cumuli di fogli e tomi qua e là per la stanza, troppo preso per rimettere a posto ciò che non gli serviva, come suo solito. In un attimo, l'ordine tanto sudato dal piccolo apprendista venne cancellato.
Luke, intanto, si stava dondolando sui talloni, cercando far passare il tempo. Fuori clima era pessimo: una forte tempesta imperversava sulla città di Londra. Fortunatamente, la Laytonmobile era sistemata con cura al coperto, sotto una tettoia della Gressenheller University; altrimenti il gioiellino del professore sarebbe caduto a pezzi.
Un pomeriggio passato nella noia più totale, di nuovo. Per poi trascorrere una nottata di fortuna nell'ufficio del professore, di nuovo. E una successiva mattinata ad osservare ed ascoltare una sua lezione, di nuovo.
Non pretendeva di certo che ogni singola settimana vi fosse un mistero da risolvere, ma non ce la faceva più a rimanere in quel angusta stanza. Layton, dal canto suo, non faceva altro che studiare, incurante degli orari. Grazie al consenso del Rettore Stone, i due potevano rimanere in quell'edificio per quanto tempo desiderassero.
Il piccolo castano, annoiato a morte, uscì ed iniziò a passeggiare per i corridoi dell'università. Gli ultimi studenti presenti nella scuola lo salutarono, per poi andarsene di corsa tutti imbacuccati ed armati di ombrelli.
Passò circa una mezzoretta ad osservare i vari quadri presenti nei corridoi, inventando storie fantastiche con quegli uomini come protagonisti – un po’ troppo seri per i suoi gusti. La chiave del gioco era l'osservazione, ogni piccolo dettaglio poteva rivelare parte del loro passato, come fazzoletti, orologi. Così gli aveva detto Layton.
Guardò l'orologio sulla parete, segnava le 21.30. Gli era parso che fosse passata solo una mezzora, invece era già da oltre un'ora che camminava. Si chiese se il professore si fosse preoccupato di dove fosse andato, ma dubitava di ciò. Ritornò comunque frettolosamente nell'ufficio del mentore, giusto per evitare di farlo stare ulteriormente in pensiero.
Aprì la porta dello studio e lo vide sdraiato sul divano. Gli scappò un sorriso nel guardare il celebre professor Layton, sempre attento alla propria immagine – come ogni gentiluomo che si rispetti -, addormentato con un libro sul viso. Quando lo sentì russare, cercò anche di trattenere una risatina. Gli si avvicinò lentamente con passo felino, tentando così di non svegliarlo.
Non era la prima volta che si addormentava sul lavoro, ovviamente, ma era la prima volta che lo faceva in maniera così buffa.
Gli tolse la tuba dal capo e la appoggiò sul tavolino lì a fianco. Sistemò il tomo nella libreria, prese una coperta dall'armadio e la posò sul corpo del mentore.
Il professore la tirò tutta al proprio petto, mentre continuava a dormire. Luke lo guardò attentamente, chiedendosi se stesse sognando qualcosa di brutto. Ogni sera Hershel gli dava un bacio sulla fronte, diceva che era la moneta aiuto per fare bei sogni. Non era più un bambino, aveva già undici anni, ma continuava ad apprezzare quel tenero rituale. Decise di invertire i ruoli per una volta.
Posò le labbra sulla fronte di Hershel, facendole schioccare, ma si ritrasse subito dopo pieno di imbarazzo. Si era svegliato proprio in quel momento, con un sorriso stampato in faccia. Il ragazzino, preso alla sprovvista, si girò repentinamente dall'altra parte, nascondendo così il viso arrossato.
Stava per andare verso la poltrona, ma non ci riuscì: Layton lo stava tenendo per la manica.
“P-pensavo stesse facendo un brutto sogno” riuscì a dire solamente.
“Esattamente, non riuscivo a risolvere un enigma davvero complicato, ma, grazie alla tua moneta aiuto, sono riuscito a venirne a capo. Ti ringrazio.”
Luke ridacchiò, si sentì fiero di se stesso per averlo aiutato ancora una volta. Con un cenno, Layton lo invitò a sdraiarsi vicino a lui, accogliendolo poi in un caldo abbraccio.
“Quanto era difficile l'enigma?” domandò, sbadigliando.
“Moltissimo” rispose e gli accarezzò i capelli.
Si addormentarono entrambi, serenamente. Dopotutto, anche le giornate noiose possono avere dei risvolti positivi.

 

 


 

Note dell'Autrice:
Sono davvero felice di aver ricevuto così tanti pareri positivi per la precedente fan fic. Eccomi di nuovo per pubblicare un'altra One shot, questa volta dai toni più dolci. Nonostante Clive lo ami per il suo carattere complesso, Luke resta il mio personaggio preferito in assoluto. Una dolcezza una unica. Spero che questo piccolo momento vi piaccia, quanto è piaciuto a me scriverlo.

 

 

 

 

   
 
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