Gray si svegliò all'alba, turbato dal dolce venticello primaverile che entrava dalla finestra aperta e che faceva ondeggiare la leggera tenda azzurrina. Stava per alzarsi con l'intenzione di chiuderla quando un mugolio al suo fianco lo fece fermare, seguito poi dalla cristallina voce della sua compagnia. -Mmh....Gray-sama come mai sei sveglio, va tutto bene? Gray pensava di non aver visto mai niente di più bello. La maga dell'acqua era semisdraiata al suo fianco, con i capelli lunghi arruffati che le cadevano sulle spalle nude. Indossava una camicia da notte di lino bianco piuttosto leggera. Questa delineava alla perfezione il fisico, a suo parere, perfetto della compagnia e abbracciava il pancione di cinque mesi, che racchiudeva quella creatura che sarebbe stato loro figlio. Si ritrovò a sorridere e si riposizionò a letto, abbracciandola, con cura di non schiacciare il ventre gonfio. Juvia fu percossa da un brivido di freddo, che non passò inosservato al mago del ghiaccio. -Ehi hai freddo? È colpa del mio abbraccio per caso?-chiese il ragazzo, con la voce carica di preoccupazione. -No Gray-sama tranquillo. Anche se le tue braccia sono fredde, per Juvia non ci potrebbe essere niente di più caldo del sapere che la ami, anzi, che ci ami. Gray annullò le distanze tra loro, dandole un bacio a stampo ricco di tutto l'amore che provava per lei, per poi abbassarsi e darne uno anche alla sua pancia, ricevendo in cambio una leggera spinta, regalo di quel bambino che già si presentava vivace. Così si riaddormentò, con il sorriso sulle labbra e la certezza che la sua vita non poteva essere più bella.