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Autore: _Giuls17_    03/01/2015    2 recensioni
•If I told you what I was,
Would you turn your back on me?
•A monster, a monster,
I'm turning to a monster,
~Sette personaggi che, apparentemente, non hanno niente in comune, ma in realtà una sola parola li rende uguali: Mostro.
Come si sono sentiti i nostri personaggi al momento di scelte cruciali e momenti difficili?
Hermione Granger, Draco Malfoy, Clarissa Morgenstern, Peeta Mellarck, Katniss Everdeen, Tris Prior e Tobias Eaton, alle prese con i loro incubi, in un mondo che non sempre è dalla loro parte.~
Genere: Azione, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A Monster.
 
Ever since I could remember, 
Everything inside of me, 
Just wanted to fit in (oh oh oh oh) 
I was never one for pretenders, 
Everything I tried to be, 
Just wouldn't settle in (oh oh oh oh)

Hermione era solo una bambina quando si era resa conto, di essere differente; lo percepiva dagli sguardi della gente che la guardavano mentre camminava e da quelli dei suoi genitori, quando la videro fare la prima magia.
Dentro di lei si era sempre sentita inadatta, sbagliata per quel mondo.
Tutto quello che provava ad essere non si era mai adattato alla sua vera natura: essere una strega.
Aveva vissuto quei primi undici anni della sua vita in solitudine accompagnata dai suoi libri, da cui non si era mai staccata, neanche quando aveva ricevuto la lettera per Hogwarts, la Scuola di Magia e Stregoneria, solo che li aveva sostituiti con quelli di Babbanologia, Difesa delle Arti Oscure o Cura delle Creature Magiche.
Lì aveva incontrato altre persone, lì Harry e Ron, non la guardavano come un mostro, la guardavano come una persona normale.
Ed Hermione si era finalmente sentita a casa.
 
If I told you what I was, 
Would you turn your back on me? 
Even if I seem dangerous, 
Would you be scared? 
I get the feeling just because, 
Everything I touch isn't dark enough 
If this problem lies in me 
 
Clarissa aveva scoperto nel modo più difficile di essere una Shadowhunters, suo padre, quel padre che non aveva mai conosciuto e che sua madre aveva fatto credere morto era arrivato a casa sua per mostrarle la verità.
Ed in quel momento aveva capito di non conoscersi veramente, che per tutto quel tempo aveva convissuto con Clary Fray, credendo di essere quella ragazza, quando dentro di sé nascondeva un cuore di tenebra, essendo Clarissa Morgenstern; lo aveva compreso, però,  nello sguardo di Simon quando l’aveva vista fuori da casa piena di graffi e un braccio ammaccato per colpa di un Demone Superiore: vi aveva letto paura.
Quello l’aveva spinta ad assecondare il padre, per realizzare quel piano folle che la vedeva come martire per realizzare un meschino, ed egoistico, desiderio: purificare la razza.
Poi però aveva visto Jace, aveva letto nei suoi occhi qualcosa di diverso, lui non era scappato: perché lui era come lei.
Erano dei mostri.
 
I'm only a man with a chamber who's got me, 
I'm taking a stand to escape what's inside me. 
A monster, a monster, 
I'm turning to a monster, 
A monster, a monster, 
And it keeps getting stronger. 
 
Nonostante fossero passati tre anni dalla sua morte, dalla distruzione delle fazioni, dalla rinascita, era riuscito a trovare ancora quel siero.
Il siero degli Intrepidi, quello per i test di simulazione, per conoscere le paure più nascoste.
Quattro sapeva bene che avrebbe dovuto evitare di usarlo, sapeva che l’avrebbe rivista e che tutto sarebbe stato più doloroso del previsto, ma Tobias aveva bisogno di credere che lei esistesse ancora: anche se nella sua mente.
Così lo aveva fatto, si era iniettato ancora una volta quel siero e l’aveva vista, solo che tutto era cambiato: ma restavano sempre le sue quattro paura.
Al posto del padre, in quella stanza grigia che sapeva di Abnegante c’era lei: Tris.
La sua Tris.
Tris che era morta per il bene di tutti, Tris che era andata via senza dirgli addio.
Da quel giorno sentiva dentro di sé il petto dilaniato da un’orrenda bestia: era un mostro.
Era un mostro perché avrebbe voluto che lei vivesse, era un mostro perchè egoista, si era trasformato con la sua morte.
Ma nonostante il dolore, nonostante volesse più di qualsiasi altra cosa un altro bacio, un’altra carezza, un’altra parola, ogni giorno diventata sempre più forte.
Lo faceva solo per lei, per Tris, che avrebbe voluto vederlo vivere, ancora un po’, anche se senza di lei.
 
Can I clear my conscience, 
If I'm different from the rest, 
Do I have to run and hide? (oh oh oh oh) 
I never said that I want this, 
This burden came to me, 
And it's made it's home inside (oh oh oh oh)
 
Era stato costretto, come per tutta la sua vita, a fare qualcosa che in realtà non voleva, a commettere azioni che in realtà gli sembravano ingiuste, a essere chi non era.
Draco Malfoy, nonostante il lusso in cui era cresciuto, si era sempre sentito la persona più infelice al mondo: nato in una famiglia dove il angue aveva la precedenza su tutto, anche sull’affetto.
Voluto da dei genitori che lo avevano sacrificato al Signore Oscuro alla prima occasione, per rinascere, per il prestigio.
Solo che lui non aveva mai chiesto niente del genere, e lo aveva capito solo grazie a lei.
Hermione Granger era la strega più arrogante di tutta Hogwarts ma grazie a quel pugno, al loro terzo anno, gli aveva aperto gli occhi, così aveva deciso che la vita poteva valere di più, che lui poteva fare di più.
Non aveva mai chiesto di essere un Malfoy, non aveva mai chiesto di partecipare alla guerra ma aveva chiesto di essere un infiltrato, lo aveva fatto per se stesso, per la sua coscienza, per il suo futuro e in fondo sapeva che lo aveva fatto anche per lei.
 
If I told you what I was, 
Would you turn your back on me? 
Even if I seem dangerous, 
Would you be scared? 
I get the feeling just because, 
Everything I touch isn't dark enough 
If this problem lies in me 

Tris aveva sempre saputo che il suo modo di vedere le cose era sbagliato per una società divisa in fazioni, in una società dove tutti dovevano fare la loro parte, ma allo stesso tempo sapeva che dentro di se qualcosa era diverso.
Divergente.
Era stata classificata così durante il suo test ed era per questo suo status che la società era crollata, i divergenti erano una minaccia, ma solo per le persone sbagliate.
Quando aveva deciso di partecipare alla guerra non aveva mai creduto di poter realizzare la sua missione, ma alla fine c’era riuscita.
Divergente non avrebbe più significato niente, lei non sarebbe stata più niente.
Aveva deciso di essere quello che era solo per i suoi genitori, ma quando quei due colpi di pistola l’avevano colpita alla schiena aveva sentito che la sua missione si era conclusa, poteva andare via.
Li avrebbe potuti rivedere, finalmente.
Ma proprio in quel momento aveva sentito un vuoto all’altezza del cuore, un dolore oscuro che l’aveva accompagnata fino alla morte: non aveva detto addio a Quattro.
 
I'm only a man with a chamber who's got me, 
I'm taking a stand to escape what's inside me. 
A monster, a monster, 
I'm turning to a monster, 
A monster, a monster, 
And it keeps getting stronger. 
 
Peeta aveva sempre saputo che Katniss avrebbe provato a fare qualsiasi cosa per salvarlo, solo che lui voleva che fosse lei a vivere.
Così quando Capitol City l’aveva catturato sapeva che tutto sommato lei sarebbe stata salva; era stato rinchiuso per così tanto tempo che quando era stato liberato sapeva di non essere più lo stesso.
Un mostro.
Lo avevano trasformato in un mostro pieno di dolore e rabbia, rimpianto e odio, e tutto contro di lei, contro quell’unica persona che aveva amato fin dal primo giorno che l’aveva vista.
Ma ogni giorno quella bestia diventata sempre più forte, ogni giorno il mostro cresceva dentro di lui, solo alla fine aveva capito che combatterlo sarebbe stato inutile, lui sarebbe stato sempre lì.
Così aveva imparato ad accettarlo e l’odio verso Katniss era sparito.
 
I'm only a man with a chamber who's got me, 
I'm taking a stand to escape what's inside me. 
A monster, a monster, 
I'm turning to a monster, 
A monster, a monster, 
And it keeps getting stronger.

Le avevano portato via tutto, Prim, Gale e Peeta, nonostante la pace fosse stata raggiunta e fosse stata liberata, Katniss non aveva più niente per la quale valesse la pena vivere.
Solo uno stupido gatto nel quale aveva trovato un compagno per sfogare il dolore.
Gli Hunger Games l’avevano trasformata in un mostro, spietato, pronto ad uccidere, se alla 74* edizione non riusciva ad accettare l’idea di Gale che colpire un uomo sarebbe stata la stessa cosa che colpire un’animale, adesso non avrebbe fatto alcuna differenza.
Aveva alimentato il mostro con l’odio, ogni giorno, facendolo diventare forte e indistruttibile.
Anche se la prima spaccatura era avvenuta così inaspettatamente, che neanche Katniss, lo aveva immaginato: Peeta era tornato al 12, Peeta aveva piantato dei fiori che portavano lo stesso nome di sua sorella.
Primrose.





 
 
Questa piccola idea mi è balenata improvvisamente nella mente.
Diciamo che non sono pratica in cross-over, e non 
so se questo può essere all'altezza
del termine.
Ma mi andava di provare.
Amo tutti questi personaggi e poterli avvicinare
mi ha eletrizzato, spero che piaccia 
anche a voi, e che mi facciate sapere cosa ne
pensate.
Grazie a chiunque si fermerà a leggere <4
   
 
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