Erano passati 2 anni da quella terribile giornata. Non avrebbe dovuto essere così, perchè era il giorno della sua laurea, il giorno in cui tutto quello per cui aveva lavorato negli ultimi anni veniva realizzato. Ma lui, Logan, le aveva dato un ultimatum: Tutto o niente. Rory adesso lavorava per il New York Times. Le avevano chiesto di fare un colloquio quando ancora stava seguendo la campagna elettorale di Obama, e le avevano offerto un posto. Al times aveva un ufficio tutto suo e colleghi con i quali si trovava benissimo. Era felice, almeno apparentemente. Dopo la rottura con Logan si era immersa nel lavoro, e pensava di averlo totalmente dimenticato. Driiin! Driiin! -Oh no! Brutta sveglia, brutta!- esclamò Rory. Si dovette alzare e 45 minuti dopo era già sull'ascensore che portava al suo ufficio. Al diciottesimo piano. -Buongiorno Jenny!- disse Rory rivolgendosi alla sua assistente preferita. -Il caffè è già sulla tua scrivania!- -Io... Ti adoro! Lo sai vero?- -Ovvio, tutti mi adorano! Comunque farei questo e altro per la nostra migliore redattrice!- Rory arrossì. Nonostante lavorasse lì da poco si era già guadagnata la stima di tutti i suoi colleghi. -Ciao Rory. Sei in ritardo. Hai avuto un'altra accesa discussione con la sveglia? Sai,...- -Ciao Paris. Ti prego dammi 5 minuti.- -Ancora la sbronza di ieri sera?- -Festa fantastica. Complimenti!- -Devi ringraziare Doyle. E' diventato molto popolare, oramai ne organizza una al mese per tutti i suoi colleghi- -Bene allora fai i complimenti a tuo marito.- -Già mio marito... Accidenti la vita coniugale fa schifo!- -Qualunque cosa vi stia succedendo vedrai che andrà tutto bene.- -Ehi, non c'è bisogno che me lo dica tu, è una cosa scontata. Siamo Doyle e Paris insomma!- Dopo una della tipiche chiaccherate mattutine con la sua amica-rivale dai tempi del liceo, Rory si diresse verso l'ufficio del direttore. Bussò ed entrò. Strinse la mano al direttore che le disse che le aveva affidato un importante incarico: recarsi a New York per l'inaugurazione delle nuove Torri Gemelle. Rory, entusiasta, accettò. Non sapeva che non vi si sarebbe potuta recare. Non ancora. -Ehi! Sei raggiante!- disse Jenny -Il capo mi ha affidato un importante incarico!- -Bene sono contenta per te! Ah giusto, quasi dimenticavo... Il tuo cellulare prima squillava!- -Accidenti... Devo averlo scordato in ufficio. Aspetto una chiamata da mia madre. Sai, con il piccolo che ha avuto con Luke, non abbiamo più molto tempo per parlarci. E' una piccola peste. Ma è dolcissimo!- -Come la sorella!- disse una voce da dietro. Era Josh, un collega di Rory, più grande di 3 anni. La corteggiava dal primo giorno ed erano anche usciti insieme un paio di volte, e nonostante non avesse funzionato, erano rimasti amici. -Ehi Josh! Da dove arrivi?- -Dalle scale, che domande! Comunque sono passato dal tuo ufficio, e il tuo cellulare squillava!- -Meglio che vada allora... A dopo ragazzi!- Rory si recò di corsa nel suo ufficio, prese la sua borsa e cominciò a frugarvi dentro. Finalmente trovò il suo telefono. Sullo schermo apparve la scritta "6 chiamate perse-Mamma". "Accidenti, devo proprio mancarle" disse Rory tra sè.