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Autore: Silvie_Marie    04/01/2015    0 recensioni
Un gruppo di sopravvissuti di un'invasione aliena deve, con le sue forze, sconfiggere il nemico.
Tra questi si cela un segreto.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima persona che vedo entrando nella Sala, è l'ultima che vorrei vedere adesso.
 
Il Capo mi lancia un'occhiata mentre parla con uno degli Ibridi addetti al controllo dei Fuggitivi.
Gli rivolgo il Saluto. Lui fa un cenno con la mano e conclude la discussione dirigendosi verso di me.
 
Mi irrigidisco. Lui mi guarda dritto negli occhi.
 
"Forse ha scoperto tutto... E se avesse scoperto l’inganno sin dal principio? Non ho un piano B. Sono spacciato" mi ripeto, ma quando mi raggiunge, non ha l'aria dura che mi aspettavo. Bensì ha un'aria pensierosa e tesa. Sembra preoccupato. Per che cosa?
 
«Ben arrivato, Mr. Simmons» inizia «Spero che la Signorina Macville vi abbia aggiornato…»
Faccio un cenno con la testa.
«Bene, allora saprà già tutto... Quindi mi permetterà di aggiungere un piccolo, ma essenziale dettaglio su ciò che succederà nella giornata» non appena sento quelle parole, il mio corpo incomincia ad irrigidirsi, mentre lui mi rivolge un sorriso e si dirige verso la porta «Le consiglio di prepararsi bene perché non le piacerà affatto quello che vedrà tra poco»
 
Così facendo sparisce dietro l'angolo e subito dopo una massa di diligenti Ibridi che un attimo prima erano al computer, adesso lo rincorrono, creando una lunga e stracolma coda che si dirige frettolosa verso una meta ignota.
 
Lo seguo. Non per ordine del Capo, ma per pura curiosità. Se c'è così tanta gente, ci deve essere per forza qualche importante ragion... Poi tutto si fa chiaro. “Perché non ci ho pensato prima?“ Gli Ibridi sono curiosi di vedere la Fuggitiva! Chissà cosa le faranno.... E il pensiero che potrebbe essere Wanda, mi fa rabbrividire...
 
Scrollo la testa mentre, la marea di Ibridi mi trasporta nel luogo stabilito.
 
Mi stupisce il fatto che gli Ibridi, sempre così precisi e composti sul lavoro, nella folla sembrino essere soltanto persone curiose.
 
Questo comportamento mi ricorda tanto gli Umani.
Avevo già visto comportamenti simili ai nostri in altri Ibridi, ma non pensavo che in certe situazioni potessimo essere davvero uguali.
 
Dopo tutto anche loro si definiscono umani, nel loro inquietante modo loro di intendere l’umanità.  
 
I miei occhi si posano inizialmente su un vetro spesso che si affaccia in una stanza con delle pareti completamente bianche. Noto anche un lettino, una vaschetta di metallo che scintilla per le luci accecanti della sala, con dentro degli arnesi anch’essi di metallo e delle garze sopra a un tavolo.
 
Aspetta! “Perché dovrebbero servire degli arnesi da sala operatoria? Non vorranno mica torturarla o altro, giusto?“
All'improvviso mi assale il pensiero della frase pronunciata dal Capo, e visto la crudeltà che possiedono gli Ibridi, tortureranno sicuramente la povera Fuggitiva per ottenere informazioni vitali sulla loro posizione.
 
Lo so, non me ne dovrei stupire, ma é così folle...
 
D'impeto (non so perché lo faccio) mi guardo da tutte le parti, come in cerca di qualcosa, mentre il mio cuore incomincia a battere all'impazzata.
Non è un buon segno. Ma non devo perdere la calma. Qualunque cosa succeda. Qualunque.
 
Però è così difficile. E se la Fuggitiva fosse Wanda, che cosa farei? É questo che mi preoccupa. Cosa sarei disposto a fare per salvarla? E la risposta é scritta nella mia mente: qualunque cosa.
Inspiro ed espiro cercando la calma che sembra non voler arrivare.
Mi innervosisco, agitando le dita delle mani. Le muovo di scatto, aprendole e chiudendole, senza controllo. Le stringo nel palmo, in un pugno.
"Ma che diavolo mi sta succedendo?"
I miei occhi ruotano da una parte all'altra mentre l'ansia continua ad aumentare e la vista si offusca.
Tutti i suoni diventano ovattati. Non sento altro che il mio cuore battere sempre più velocemente. Ho paura. Posso sentirla. É come un mostro che mi assale, con gli artigli la gola e gli occhi. Sono incapace di parlare. La bocca è secca. Vorrei gridare, ma non ne ho il coraggio.
Mi faccio largo tra gli Ibridi ed esco faticosamente dalla calca di gente che guarda con insistenza il vetro. Nessuno noterà la mia assenza. I loro sguardi sono puntati sulla stanza e nessuno osa guardare altrove.
Finalmente una notizia “buona“ in questi minuti eterni. Questo dovrebbe calmarmi, ma mi fa solo agitare. Dovrei essere lì, a salvare Wanda, non nel corridoio a cercare una calma che non troverò mai!
Cammino molto lentamente come se i miei movimenti fossero rallentati.
Quelli che sembrano metri diventano chilometri.
Sorreggo il peso del mio corpo appoggiandomi con le mani alla parete.
Mi sfrego gli occhi per vedere più chiaramente. Ma lo stato di questi invece che migliorare, peggiora come se ci fosse un cumulo di nebbia fitta nell'edificio.
"Riprenditi" mi ripeto, ma la paura è troppo forte. Sento che sta prendendo il controllo del mio corpo. Il respiro si fa più veloce e pesante.
Dalla fronte mi grondano grosse gocce di sudore che scivolano sulle mie sopracciglia.
Gli occhi hanno un guizzo solo quando vedono una porta nera con un cartello. Bagni.
Afferro la maniglia molto lentamente e l’abbasso con cautela.
Quando sono dentro, mi butto sotto la doccia.
Mi calmo solo quando apro la manopola e un getto d’acqua completamente fredda mi fa emettere brontolii facili da confondere con lamenti soffocati.
 Tutt’a un tratto l'ansia si attenua fino a scomparire del tutto. Mi lascio scivolare a terra, appoggiando la testa alla parete e chiudendo gli occhi, mentre l'acqua continua a bagnarmi i vestiti e mi rilassa, facendomi riprendere il controllo.

Dopo alcuni minuti sotto la doccia, sospiro, alzandomi e chiudendo la manopola.
 
Mi asciugo i capelli con un getto di aria calda e mi metto dei vestiti puliti e nuovi che trovo appoggiati sui ripiani.
“Strano”, penso infilandomi pantaloni e maglietta, “è come se qualcuno sapesse che ero qui e che avevo bisogno di vestiti…”
 
Scuoto la testa, apro la porta e mi lascio alle spalle il bagno e la piccola crisi che ho appena avuto.
 
"Sono il solito paranoico. Sono stato fortunato... Magari quei vestiti erano di una delle persone che si è fermata a vedere la stanza... Ma sì, sarà sicuramente così!"
Appena i miei occhi si posano sul vetro, la vista di quello che stanno per fare gli Ibridi, mi provoca un brivido di terrore che mi percorre tutto il corpo.
   
 
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