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Autore: MXI    04/01/2015    8 recensioni
-Dal prologo-
Sono le nove... Bussano alla porta, come sempre.. Mio padre mi dice di andare in camera mia e, come ogni sera, mi dirigo al piano di sopra fermandomi in cima alle scale dietro il mobile di legno di ciliegio.
Una voce melliflua, la solita, saluta i miei genitori usando un tono apparentemente cortese e rispettoso per poi arrivare alla fatidica domanda,
"Ce li hai i soldi, Minato?"
********
Naruto si troverà costretto a fare una scelta, salverà la sua famiglia o salverà la cosa più preziosa che uno può avere, ossia la libertà?
Paring SasuxNaru ?xNaru
raiting arancione/rosso
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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raggiungere un equilibrio

Ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite... Ma in particolare grazie a chi ha avuto il tempo di recensire la storia:Minato_NamikazemekbulkatlasAlexia_Lexy_BransonSara_UchihaAngelMelody69narutina90Lady Minorin Lovelaceryanforever,Robin chan 

Sacrificio
-Raggiungere un equilibrio-

Uscii di casa come una furia. Decisi di non prendere ne la macchina ne la moto... Avevo bisogno di camminare e pazienza se fossi arrivato tardi a scuola.

Quel dobe mi aveva sfidato!

Di nuovo! Sembrava quasi diventata un'abitudine... La domanda mi sorse spontanea, da quando gli avevo concesso tale libertà?

Pensai al suo viso, ai suoi occhi così innocenti nonostante tutto... Sorrisi lievemente.

Mi stupii di me stesso.

Mi resi conto che mi aveva cambiato veramente molto. Potevo tranquillamente paragonarlo ad una dose di droga.

Da quando era entrato in casa aveva portato un'aria di freschezza e felicità.

Passai di fronte a moltissimi negozi. L'irritazione ancora in circolo.

Avevo il diritto di arrabbiarmi, non mi dava mai ascolto!

E vederlo con quel... coso, aveva reso tutto ancora più complicato.

Il suo ragazzo?

Doveva ancora nascere la persona in grado di prendere qualcosa di mio.

Ad un tratto un profumo dolce ed intenso attirò la mia attenzione. La pasticceria vicino al mio istituto stava sformando le paste alla crema. Mi venne automatico pensare che il mio biondino le avrebbe adorate.

Scossi la testa.

Quella testa quadra non si meritavo proprio nulla!

Entrai nel cortile dell'istituto che avevo da sempre considerato una prigione mascherata da luogo di istruzione.

Sorrisi falsi, moine fatte solo per avvicinarsi al mio portafoglio. Non avevo mai creduto alla possibilità di incontrare una persona schietta e vera.

Naruto mi aveva dimostrato il contrario.

"Uchiha" mi voltai e, come al solito, incrociai lo sguardo quasi trasparente di Neji.

"Perchè continui a rivolgermi la parola?" 

"Andiamo so che apprezzi la mia compagnia" fece per passarmi il braccio sulle spalle.

Il suo braccio sulle mie spalle? Assolutamente no!

Lo incenerii con un solo sguardo. Continuai a camminare. 

Soddisfatto di averlo lasciato nel cortile a chiedersi come avrei potuto ucciderlo.

Lui era una di quelle persone che non dovevano permettersi di toccare il Mio giocattolino.

Le ore passarono, ma l'ansia del ritorno a casa mi attanagliava sempre di più.

Litigare con il dobe mi stancava, era inutile e mi allontanava sempre di più dall' obbiettivo di averlo solo mio.

A pranzo mi diressi verso la mensa comune, fare parte del consiglio di istituto era veramente una seccatura.

Quella volta però mi ritrovai a ringraziare l'impegno dell'assemblea pomeridiana, avrei allontanato ancora per un po' il confronto con il dobe.

Non che lo temessi, ma temevo di combinare casini.

Un vassoio si appoggiò di fronte al mio.

Alzai il volto per notare gli occhi adoranti di una ragazza dai folti capelli rossi,

"Karin"

"Sasuke sei sempre bellissimo"

"Vattene" cercai di essere il meno scortese possibile. 

"Sai che ti amo"

"Se non ti allontani subito" mi bloccò la frase a metà, interrompendomi,

"Tu sei innamorato di qualcuno" sgranai gli occhi.

Lei probabilmente se ne accorse,

"So di avere ragione, sei cambiato molto quest'anno Sasuke. So di non essere io la persona speciale per te, ma ci tengo a dirti una cosa" inghiottì un pezzo di carne poi continuò.

Avevo un'aria indecifrabile, ma pendevo letteralmente dalle sue labbra.

"Se riconosci una persona che è in grado di distrarti, di farti divertire... Di farti stare bene, non mandare tutto a puttane. So come ti comporti, ti conosco da tanto. Le persone non sono oggetti e anche nel momento in cui le hai conquistate devi continuare a farlo ogni giorno. Non dare mai per scontato l'affetto di qualcuno. Non è come vincere una sfida. Stiamo parlando di sentimenti. Tu sei innamorato e se lei non lo è? Non puoi costringerla, so che potresti arrivare a farlo. Conducila dove vuoi te, abbi pazienza. Nessuno può resisterti, lo so per esperienza"

Così terminò il suo monologo ed incominciò a dedicare la sua completa attenzione al pranzo.

Pensai al biondo a casa, in effetti la sua opinione aveva sempre contato poco.

Doveva essere mio! 

Questo non sarebbe cambiato, ma da bravo Uchiha pensai di far credere alla piccola volpe che ogni cambiamento nel nostro rapporto fosse una sua decisione.

Decisi di prendergli un dolcino, finita la riunione. Non gli avrei chiesto scusa, ma un modo per appianare la divergenza c'era.

"A proposito, gira voce che sia un ragazzo" quasi mi strozzai.

[...] Il biondo rabbrividì e si ritrovò a pensare che per lui sarebbe stato meglio venire a sapere che sua madre era morta, piuttosto che vederla in quelle condizioni.

Non avrebbe mai voluto trovarsi nella situazione in cui si trovavano Itachi e Sasuke.

Strinse con forza la mano del teme, non l'avrebbe lasciata.

Mai.[...]

Rimasero circa un'ora in quella stanza d'ospedale. Parlarono di cse futili, tutto pur di non lasciar cadere quel pesante silenzio che sapeva di solitudine...

Tutti i dissapori scomparsi.

Esisteva solo il conforto che la reciproca presenza creava.

Uscirono dalla clinica tenendosi ancora per mano.

Naruto percepiva la tensione, ma gli era impossibile trovare un argomento di cui parlare.

Qualcosa con cui distrarsi, gli sembrava tutto futile...

In macchina la situazione si fece ancora più tesa.

"Grazie Sasuke" disse semplicemente, la presa sulla sua mano si fece ancora più pressante.

"Volevo presentartela"

"Vi assomigliate molto" qualche istante nel silenzio, intanto dal finestrino vedeva i palazzi lentamente scomparire a favore delle case con giardino,

"E' molto bella"

Il biondo percepì il ghigno ancora prima di vederlo,

"Con questo vorresti dirmi che sono bello dobe?" 

"Non l'ho mai messo in dubbio teme" con queste frasi ed un bacio sulla guancia la conversazione terminò.

Qualsiasi parola sarebbe stata fuori luogo.

Giunsero a Villa Uchiha poco prima di pranzo, giusto in tempo per cucinare dei ravioli con il ragù di salsiccia.

"Itachi ci raggiungerà per pranzo?" 

"Non credo, mi sa che è andato a suonare la chitarra con i suoi amici"

"Itachi suona?" 

"Suonavamo... In un'altra vita"

"Anche te?" Sasuke gli lanciò un'occhiata divertita,

"Si"

"Che cosa?"

"Magari un giorno ti farò sentire qualcosa" 

Seduti al tavolo passarono il pranzo più tranquillo di tutta la loro strana convivenza.

Finito il pasto Naruto si stava dirigendo verso il lavandino, odiava la lavastoviglie meglio fare tutto a mano, quando la mano del moro si artigliò all'elastico del suo grembiule.

"Teme?" con uno strattone lo fece sedere sulle sue gambe.

Non fece nient'altro, semplicemente appoggiò la fronte sul suo petto.

Il biondo sospirò e con estrema dolcezza incominciò a passargli le mani tra i capelli... Così morbidi.

"Ti andrebbe un giorno di tornare a farle visita?" 

"Quando vuoi teme" 

Rimasero in quella posizione per diverso tempo, sembrava non esistesse nient'altro che loro in quell'istante.

I loro respiri ed il battito rilassato dei loro cuori.

Passarono una domenica pomeriggio tranquilla... Trascorsa tra palestra e libri. Per non parlare dei nuovi giochi della console.

Naruto si era dimenticato di quanto stesse bene con Sasuke quando non faceva il maniaco o quando si dimenticava di essere stato venduto.

Le preoccupazioni invasero le menti dei due quasi contemporaneamente.

Poco prima di andare a letto... Il giorno dopo era lunedì ed il biondo sarebbe tornato a scuola.

Sperarono entrambi che tutto andasse per il meglio, non volevano ripetere le stesse esperienze della volta prima.

Chiusero gli occhi nei propri letti, con il vuoto nel cuore.

Indecisioni e paure. Ne avevano entrambi abbastanza.

La sveglia suonò, al primo trillo Naruto balzò in piedi.

Quella mattina non aveva avuto bisogno del secchio d'acqua, era entusiasta di poter rivedere i suoi amici.

Lo sguardo di Sai gli apparve davanti.

Come avrebbe fatto con lui?

Scese in cucina e ad attenderlo c'era il profumo di Waffle, Itachi stava cuocendo la pastella sulla griglia.

"Sto forse assistendo ad un miracolo?" chiese stupito il biondo, domandandosi se si era davvero svegliato o se stava ancora sognando.

"L'impegno può far fare tutto, festeggiamo la ritrovata serenità" annuì soddisfatto il moro.

Naruto cercò di non scoppiargli a ridere in faccia quando notò il grembiulino a fiori e la farina che gli aveva invaso tutto il volto.

"Che ne hai fatto di mio fratello?" domandò Sasuke appena raggiunse la cucina, in mano ancora il secchio pieno d'acqua non utilizzato.

Fecero colazione quieti, stranamente non in ritardo.

Nella macchina Namikaze lanciava sguardi nervosi al moro, avrebbe dovuto dire qualcosa.

Stava per prendere la parola quando parlò Sasuke,

"So di non poterti chiedere di stare lontano da Sai ne dai tuoi amici" il nome del ragazzo bisbigliato tra i denti,

"Sono la tua vita ed è giusto così, ma purtroppo ho un brutto carattere dobe credo che tu te ne sia accorto. Sono molto geloso" Naruto gli appoggiò una mano sulla guancia,

"Ascolta teme... Le scorsa volta ho fatto una cazzata dopo l'altra, me ne sono reso conto. Tu sei stato veramente gentilissimo a permettermi di tornare più o meno alla mia vita di prima ed io ti ho trattato a pesci in faccia" gli sorrise radioso,

"Abbiamo sbagliato entrambi, dobbiamo semplicemente raggiungere un equilibrio in questa nuova situazione" arrivati davanti all'edificio scolastico, Naruto scese con la cartella a tracolla.

Fece il giro della macchina fino a che non si trovò di fronte al finestrino aperto del teme.

"Mi raccomando dobe... A che ora esci oggi?" il biondo diede un'occhiata veloce al foglio delle lezioni,

"Alle tre"

"Ok ci vediamo all'uscita" fece per richiudere il vetro,

"Teme?" il chiamato si voltò leggermente e prima che avesse il tempo di rendersene conto si ritrovò le labbra del biondo sulle sue.

Durò solo un istante.

"Ciao" si voltò e frettolosamente si diresse verso l'entrata, consapevole di aver lasciato l'altro stupito.

Subito dopo il cancello si scontrò con Shikamaru. L'amico lo guardò seriamente,

"Sarà il caso di parlare Naruto"

Ed ecco anche l'aggiornamento di sacrificio!! Capitolo corto rispetto agli altri, ma se all'inizio pensavo di mettere solo il Pov.Sasuke... Direi che non è andata malissimo.
Cosa dovremmo aspettarci dal ritorno a scuola? E non dimentichiamo la scomoda presenza di Madara...
E Shikamaru?
Fatemi sapere i vostri pareri o le vostre critiche con una recensione se vi va :)
A presto!!!

  
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