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Autore: NamelessLiberty6Guns_    05/01/2015    3 recensioni
Takanori alzò brevemente lo sguardo, soffocò un breve risatina.
“Che cazzo fai?” pronunciò appena.
“Niente, Taka, tu fidati di me…”
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Reita, Ruki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Do it for the Vine

 

Rare erano le volte in cui dopo un concerto Ryo fosse abbastanza in forze da uscire dalla sua stanza d’hotel per raggiungere quella di Takanori.

Una relazione segreta che andava avanti da anni, a volte ingenuamente lasciata trapelare, forse per accontentare le fan che credevano in quel qualcosa che avevano intuito esserci, o forse semplicemente per far sentire all’altro il desiderio fin troppo represso, nascosto, proibito. 

Quella sera non aveva resistito per niente, oh no. 

Takanori sul palco l’aveva ovviamente fatto impazzire con quelle sue movenze sensuali e sfacciate, e sapeva molto bene che lui, Ryo, poteva solamente continuare a morire dal desiderio. 

Nella sua camera d’albergo si era intimato la calma. 

Ma non ce l’aveva fatta.

Infatti adesso era impegnato a regalare baci ardenti sulla schiena di Takanori, lasciando le mani carezzare con lentezza estenuante un breve sentiero che andava dal suo petto al basso ventre. 

Adorava sentire la testa dell’altro appoggiarsi alla sua spalla, quasi andando a nascondersi nell’incavo del collo, e avvertire i suoi affannosi respiri infrangersi sulla sua pelle; tanto che lasciò perdere la schiena e riprese a sfiorare le sue spalle e il suo viso con gli stessi caldi baci. 

Adorava sentire i suoi timidi gemiti: la segretezza della loro reazione non poteva essere assolutamente percepita da altri. Ryo sapeva perfettamente che se Takanori avesse potuto, avrebbe osato molto di più, ma anche così poteva bastare. Quei timidi versi di piacere rendevano il tutto estremamente più sexy: se Takanori avesse alzato di appena un po’ la voce, quella sensuale magia che veniva a crearsi ogni volta sarebbe andata completamente distrutta. 

Inutile dire che Ryo poteva anche averne abbastanza di quelle roventi torture che imponeva a Takanori, prendendolo con un braccio per la vita ed aiutandolo ad adagiarsi fra le coperte, dove se lo strinse poi addosso, donandogli altri baci sulla schiena, giusto per essere sicuro di non aver tralasciato qualche tortura. Poteva chiaramente percepire la necessità che aveva Takanori di essere finalmente suo, di concludere quei mesi di lontananza ed astinenza. 

Non lo fece attendere, penetrandolo con attenzione e dolcezza. 

Odiava fargli del male: anche nelle notti decisamente più calde di quella, dove la passione e il desiderio non lasciava loro nemmeno il tempo di pochi preliminari, Ryo aveva sempre dedicato del tempo prezioso per non fare del male a Takanori.

Ma per fortuna questa delicata precauzione non dava assolutamente fastidio a Takanori, anzi. Strinse le coperte fra i pugni, soffocando alcuni gridolini decisamente più forti degli altri dentro il cuscino. 

La regola purtroppo era solo una: discrezione. Nulla poteva rovinare quegli incontri celati. E Takanori, padrone di una delle voci più potenti del panorama musicale giapponese, non poteva certo permettersi alcun vezzo. 

Ryo continuò lentamente a muoversi, mentre Takanori lasciò pian piano le coperte dalla morsa in cui le aveva strette. Piuttosto strinse a sé il cuscino, per impedire alla sua voce di poter rovinare la loro preziosissima segretezza. 

Ma poi, le menti offuscate ebbero la meglio. 

Tanto che Ryo si ritrovò a ringraziare gli Dei per l’esistenza dei cuscini. 

Ah se si sentiva bene! Quanto cavolo aveva pregato per l’arrivo di quel preciso istante, quel momento in cui la sua mente era talmente annebbiata da non fargli più pensare a nulla? 

D’un tratto, in mezzo a quella marea di passione, un’idea cocente e molto stupida gli balenò in mente. Ma nulla l’avrebbe fermato da realizzarla. 

Rallentando appena la danza proibita, giusto per aumentare le torture che il povero Takanori in quel momento si sentiva di subire, allungò discretamente una mano verso il comodino, dove vi era poggiato il cellulare di Takanori, collegato al caricabatterie. 

Con un sapiente movimento del polso lo scollegò dal cavo, in breve tempo attivò la fotocamera interna. Di luce ce n’era abbastanza perché la fotocamera facesse intuire i profili dei due amanti segreti. Senza ulteriori indugi ritornò a piegarsi su Takanori e riprendere velocità, premendo sullo schermo in corrispondenza del bottone rosso per avviare la registrazione di un video. 

Takanori alzò brevemente lo sguardo, soffocò un breve risatina. 

“Che cazzo fai?” pronunciò appena.

“Niente, Taka, tu fidati di me…” gli bisbigliò sensualmente all’orecchio, aumentando di nuovo la velocità e costringendo Takanori a immergere di nuovo la faccia nel cuscino e a soffocare le lenzuola nella stretta possente dei suoi pugni.

Il cellulare continuò a riprendere. 

Continuando a tenere il telefono in una mano, Ryo portò l’altra verso il bassoventre di Takanori, prendendo il suo membro fra le dita e iniziando a massaggiarlo pian piano.

Sapeva che Takanori odiava quando lo faceva, perché sapeva che non sarebbe riuscito a resistere per più di due minuti. Infatti, Takanori fu costretto a premersi il cuscino sulla faccia, e sul volto di Ryo comparve un malizioso sorriso. 

Il gesto di Ryo si rivelò in un certo senso provvidenziale: sentiva che l’orgasmo sarebbe arrivato da un momento all’altro e il suo desiderio più grande infatti era il raggiungimento di quel momento nello stesso istante. Cosa che accadde. 

Takanori soffocò l’ultimo gemito nel cuscino, prima di alzare il viso per poter prendere alcune meritate boccate d’aria. Ryo non spense la fotocamera. 

Lasciò che l’ultimo dolcissimo bacio venne ripreso prima di spegnere definitivamente il video.

 

Il giorno seguente, sul piccolo tour bus che portava i The GazettE da una città all’altra, un Takanori decisamente poco sveglio ascoltava la musica dal suo iPhone, con le cuffiette alle orecchie. Aveva poggiato con descrizione la testa sulla spalla di Ryo, il quale dormiva profondamente. Stava cercando una foto carina da mettere su Instagram, quando d’un tratto gli capitò sotto mano un video di cui non aveva memoria. Lo avviò, diventando rosso fino alla punta dei capelli solamente una volta che i suoni del video interruppero la musica. Sperando che nessuno avesse sentito, abbassò in fretta il volume, lasciando scorrere quelle movimentate immagini. Il video finì abbastanza in fretta, lasciando scorrere infine solo quelle brevi immagini di quel dolcissimo bacio con il quale Ryo aveva deciso di interrompere il video. Facendo un conto veloce dei secondi che durava, erano esattamente sette: i secondi necessari per realizzare un Vine. 

Con un debole sorriso pieno d’ingenuità si lasciò immaginare quel piccolo frammento di video pubblicato: lo sgomento gioioso dei compagni di band, la disperazione di alcune fan e la gioia di altre, la fine dei loro tormenti, l’inizio di una relazione conosciuta a tutti e dunque vissuta con molta più tranquillità. Addio mesi d’astinenza e lontananza, addio notti di folle passione frutto di troppo tempo passati lontani. 

Lanciò un breve sguardo a Ryo addormentato: era bellissimo, i capelli scompigliati, struccato e senza noseband. Quello che Takanori sognava era quello che sperava diventasse realtà. Ma lasciando morire un breve sorriso, sapeva benissimo che quello sarebbe rimasto solo un debole sogno. Fece ripartire la musica, chiudendo la galleria del cellulare e rinunciando alla foto da pubblicare su Instagram. Guardò fuori dal finestrino, lasciando le sue brevi speranze e immaginazioni scivolare via con il paesaggio.













Non ho più scuse per la mia follia divagante.
Che sia la seconda storia con rating arancione (non mi sembrava così spinta da metterlo rosso), è decisamente un ENORME passo avanti, e chi segue le mie (dis)avventure su Facebook sa benissimo di cosa sto parlando. La mia crociata contro le fic rosse continua a non voler trovare l'accordo finale per un trattato di pace. 
Dunque, credo solamente di poter dire che lo 'sbarco' del signor Ruki su Vine mi abbia decisamente destabilizzata, dato che questa cosa è nata più o meno in quel periodo in cui tutte le Gazefan sono impazzite per l'iscrizione del nostro cantante nano su Vine. Alzi la mano chi come me non vede l'ora di vedere un Vine insieme a Reita. Io alzo entrambe le braccia, in prevenzione. 
Risponderò alle vostre meravigliose recensioni per 'Positivo/Negativo' appena potrò. Non so veramente determinare come fate a sopportarmi :D 
Ci sentiamo presto, e grazie sin da subito alle sante Lettrici che sono arrivate fin qui e magari vorranno lasciarmi una piccola recensione. 
A presto!
Yukiko H. 

  
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