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Autore: lawlietismine    05/01/2015    4 recensioni
[Sterek]
Derek trova una scatola sotto al letto di Stiles, una scatola piena di lettere che quel ragazzino ha scritto chissà quanto tempo prima a se stesso, da leggere nel futuro.
Un futuro che Derek non sa se sia già passato o meno, ma intanto non si trattiene dal leggere, finché non viene interrotto proprio da Stiles.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lettere dal passato



Ciao bel fusto, ragazzo più splendente, intelligente e fantastico di questo pianeta: è Stiles che ti parla, sì, eeh sì.

Come va, me del futuro?
Qui è ancora calma piatta, nada de nada!
Ma, ehi, work in progress!
Sì, ci credi? Ci sto lavorando, per ora ho la maggior parte delle cose sotto controllo: scuola okay, papà okay, Scott okay.

Solo Derek non è okay, oh.

Quel sourwolf maledetto è più complicato di quanto pensassi, credo che mi ci vorrà del tempo per aprigli gli occhi (intanto io mi rifaccio i miei eheh! Fra giacche nere di pelle e jeans stretti, sembra che voglia farmi impazzire del tutto, quel dannato lupo!)

Allora, me del futuro, te come sei messo?
Sei ancora fermo con le quattro frecce o si è smosso qualcosa?
Spero la seconda!

Ma – nel caso fosse la prima – non dirmi che si è trovato un’altra delle sue bombe a mano?! (Sappiamo entrambi che intendo quelle sottospecie di ragazze che attira con il suo radar da masochista, ma te lo ricordo nel caso tu te lo sia dimenticato).
Se così fosse, naturalmente, occhi aperti eh!
Porta pazienza e paragli il culo come al solito (oltre che guardarglielo, if u know what I mean, baby)

Vabbé, adios splendore!
Stiles, il te del passato.



Derek arrivò alla fine della lettura con le sopracciglia che per poco non si fondevano con l’attaccatura dei capelli, tanto era sorpreso e sconcertato, e si rigirò più volte il foglio fra le mani come per assicurarsi che fosse reale.

Aveva le labbra schiuse, ma non riusciva a produrre alcun suono.

Poi ne prese un altro dalla scatola che aveva accidentalmente trovato sotto al letto di quel ragazzino logorroico, scatola che ne conteneva decisamente troppe di lettere simili, e riprese la lettura.


BOOM, accecato dalla mia bellezza.
Sì, sono sempre io, il bellissimo te del passato.

La giornata di oggi era partita in modo fantastico, ho passato il test di matematica, Scott mi ha finalmente concesso un’ora del suo tempo, papà ha pranzato a casa con cibo sano e poi è andato a lavoro e stranamente mi sono fatto una normale chiacchierata al telefono con Lydia.

Sembra una barzelletta, no?

Infatti poi doveva pur succedere qualcosa: Derek, quel decerebrato di un lupo spelacchiato.
C’è questa specie di flirt fra me e Malia, ma lui non si scompone minimamente.

Eh lo so, tu dirai ‘che ti aspettavi?’, ma spero davvero che a te, me del futuro, vada meglio di così con quell’idiota!

Sennò ti autorizzo a picchiarlo con la mazza da baseball.

Ti giuro, non lo sopporto: un attimo prima sembra importargli qualcosa, l’attimo dopo SBAM è di nuovo il sourwolf di sempre, ti pare possibile?

Eh, ma tu questo lo sai già, ma voglio ricordartelo comunque, così – se le cose si sono sistemate – puoi rinfacciarglielo, ma – se le cose non si sono sistemate – beh… allora facciamo pena entrambi, che ti devo dire!

Vabbé, anche per questa volta basta.
Alla prossima!



Derek – mentre rimetteva anche quella al suo posto – non sapeva se ridere per il fatto che Stiles avesse scritto delle lettere a se stesso, scuotere la testa esasperato per tutte le offese che si era beccato o lasciar perdere, ripetendosi che, beh, era fatto così e non doveva proprio sorprendersi più di nulla con lui.

Ma lo ricordava bene, Derek, quel maledetto flirt con sua cugina: ricordava come avrebbe volentieri spezzato l’osso del collo a entrambi, in modo decisamente rude.

Lanciò un’occhiata alla mazza da baseball che il ragazzo teneva in un angolo della camera, poi alzò gli occhi al cielo e si decise a rimettere tutto a posto e riposizionare la scatola sotto al letto: non sapeva nemmeno lui perché, nell’attesa che l’altro arrivasse, si era messo a rufolare fra le sue cose.
Fosse successo il contrario, probabilmente si sarebbe un po’ infuriato e l’avrebbe minacciato di strappargli la gola con i denti, ma Stiles non ne avrebbe fatto un dramma.

Anzi, mettiamola così, lui non gliel’avrebbe detto e – non avendo il suo olfatto sviluppato – l’altro non avrebbe scoperto il suo odore su quei suoi fogli.

E va bene che risalivano a un bel po’ di tempo prima, ma un po’ gli dispiaceva di averlo fatto dannare in quel modo: a saperlo, le cose si sarebbero potute risolvere presto, ma nessuno dei due si era mai sentito tanto presuntuoso da sospettare la piega che avevano preso i sentimenti l’uno dell’altro e quindi tutto era andato a rilento.

Fu per caso dunque, mentre rialzatosi da terra si stiracchiava, che notò il pezzo di carta abbandonato sulla scrivania, con sopra una penna blu.


Ehilà, furbacchione!

A essere sinceri, belloccio, è da tanto che non ti comunico niente, quindi oggi mi è sembrato un buon giorno per rimediare: tutto va bene, anzi, tutto va alla grande direi.

Sì, proprio tutto, come spero saprai.

Derek? Beh sì, Derek ha aperto gli occhi, ce l’ho fatta, sì è svegliato finalmente e io non potrei essere più felice di così.
Ci è voluto del tempo, eh! Ma alla fine i nostri giovani eroi ci sono riusciti, missione compiuta! E con gran successo!

Non ho molto da dirti in verità, perché Derek è lì che dorme nel mio letto e questo è tutto quello che mi serve, tutto quello di cui ho bisogno, e la sua presenza tende a distrarmi.
Dovresti vederlo, non è più il sourwolf dal ringhio facile quando cade fra le braccia di Morfeo!

Ma spero con il cuore che non ti serva immaginarlo, spero, me del futuro, che questo duri così tanto che ti basterà voltarti – mentre starai leggendo questa lettera – per constatare la cosa con i tuoi stessi occhi, perché sono sicuro che non mi stancherò mai di lui, che ne avrò sempre bisogno, e spero che lo stesso valga per Derek.

Mi verrebbe da ricoprirlo di baci, però ho deciso di lasciargli un attimo di pausa! Appena si alza, ce ne andiamo in giro e poi al loft, una dormita non gli farà male.

Sinceramente una parte di me vorrebbe averti qui, così da sentirmi dire che sì, anche fra anni le cose non saranno cambiate, e allo stesso tempo una parte di me ha paura di sentirsi dire che invece non succederà, perché con me niente dura, sono un disastro, eppure non sono mai stato così certo di nessun’altra cosa, mi crollerebbe il mondo addosso se si infrangesse questo, perché davvero non potrei stare senza.

Non ci posso credere che mi disperdo in cose inutili anche quando scrivo, sono sicuro che se le cose intorno a me ora fossero animate, alzerebbero gli occhi al cielo e sbufferebbero.

Ma vabbé, adesso me ne torno a letto con Derek.
Adios, Stiles.



Il lupo rimase interdetto di fronte a quel foglio, davvero non avrebbe saputo cosa dire, Stiles l’aveva scritta il giorno prima secondo la data segnata in alto, e lui neanche se ne era accorto.

Chissà in che data avrebbe dovuto riaprirla, invece.

Non ebbe comunque neanche il tempo materiale per reagire, perché fece giusto in tempo a tornare con i piedi in terra per accorgersi dalla porta al piano di sotto che veniva chiusa, prima che il ragazzo dalla parlantina facile corresse su per le scale e lo raggiungesse, entrando in camera come un tornado.

Derek era balzato in piedi, fingendo di aspettarlo poggiato alla finestra, e Stiles gli riservò un sorriso che lo fece letteralmente sciogliere.

“Ehilà sourwolf” gli si avvicinò, lasciando cadere lo tracolla a terra e togliendosi la giacca “ti sono mancato?”.

Derek non trovò le parole per rispondergli, perché più lo guardava, più ripensava a quello che aveva letto, e a quanto lui pensasse, provasse e si preoccupasse per le stesse identiche cose.
Lo guardò come la persona preziosa che era, mentre sentiva le sue braccia cingergli il collo e mentre vedeva le sue labbra avvicinarsi e piegarsi in un divertito e perverso ghigno, prima di sfiorare le sue.

Poi fu Derek a baciarlo, e con quel bacio fu come fargli leggere direttamente i suoi pensieri. 



 

Ehilà, boh meglio che non dica nulla ^^ 
Volevo davvero scrivere qualcosa del genere, perché è una cosa che ho provato a fare io: mi sono scritta una lettere che aprirò il prossimo capodanno. 
Eheheh già, chissà. 
Mi sarebbe piaciuto scriverci una long (non tanto long, le mie solite da 3-4 capitoli), mmm forse lo farò prima o poi basandomi su questa os, ma per ora vi lascio così! 
Non è niente di che eh, è pure corta! Ma vabbuò!
Spero che vi sia piaciuta ^^ e ora vi lascio, devo pubblicare l'epilogo di Missione gelosia!
Fatemi sapere cosa ne pensate :) 
Lawlietismine
 
  
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