Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    05/01/2015    0 recensioni
Nancy è una ragazza di venticinque anni, è una giornalista famosa, è di bell'aspetto, talentuosa e piena di vita, insomma ha tutte le carte in regola per fare carriera e diventare qualcuno. Nonostante sia famosa ha una vita abbastanza tranquilla dato che non ha permesso ai media di sapere molto su di lei... vita tranquilla? beh si... con 9 bambini adottati, una casa a tre piani... piuttosto normale non c'è che dire. La gente che la circonda chiacchiera su di lei ponendosi molte domande sul suo conto. Si narra infatti che abbia avuto contatti con l'ormai compianto re del pop: Michael Jackson, ma lei sostiene di essere solo una delle tante fan. Ciò che per tutti è misterioso è il suo passato che nessuno conosce e a cui lei nemmeno accenna. Com'era quando era piccola? E' sempre stata così? Bella? Prestante? Allegra? Invidiata? Con una vita così comoda e generosa? Perché una giovane donna di quell'età dovrebbe sprecare i suoi anni migliori a curare nove bambini, invece di godersi la vita come farebbe una qualsiasi donna al suo posto? Insomma pare che Nancy sia inconoscibile e qualcuno sostiene che porti una maschera, che abbia un'identità segreta che nasconde al mondo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Calò il silenzio, il buio regnava in casa il computer andò in standby e lo schermo diventò nero. I ragazzi si guardarono osservando i loro volti rigati dalle lacrime; si guardarono senza dire nulla. Misael avrebbe voluto chiedere a Kerry quale domanda lei si stava facendo e qual era la risposta di Michael, ma non poteva non ne aveva il coraggio! Certamente non era quello il momento adatto per certi interrogativi. Per Kerry vedere quel video era stato bello quanto duro, amava Michael e non come un padre…
Lei si asciugò le lacrime per poi riprende a piangere in modo ancora più forte di prima… Misael si fece forza e disse:
“Non credo che ci sia nulla da dire, Michael avrebbe voluto che ecco insomma…”
“Cosa?”                                                                             
“Lui avrebbe voluto che nel caso fosse morto… ecco noi fossimo rimasti tutti insieme, come fossimo fratelli sotto lo stesso tetto. Ma… parleremo un altro giorno di questo, hai avuto tante emozioni oggi e hai sofferto tanto.” Disse abbracciandola, poi le strofinò il braccio e gli diede un bacio sulla fronte: “Hai sofferto molto con questo video e chissà quanti ricordi ti affollano la testa, sei confusa, spaventata e triste…”
Lei sussurrò: “Grazie di essere qua con me, la tua presenza è molto importante, indispensabile direi. Sto molto male, ma starei ancora peggio se non ci fossi tu.”
“Sono qua per questo, io ci sarò sempre vicino a te, non mi perderai.”
“Lo spero, mi hai salato, Michael mi ha salvato una volta, ma tu mi hai salvato la seconda… insomma, ora che lui non c’è più, sento che… tu sei la persona su cui posso contare di più.”
“Certo…” Misael le accarezzò i capelli, le 4... “Sarebbe meglio se andiamo a dormire, sono le 4 e domani non dovremmo lavorare, ma comunque dovevamo stare insieme no?”
“Si.”
“Beh… io vado a casa.”
“No Mimi!”
“Cosa?”
“Non andartene! Stai da me a dormire, c’ è una camera libera! Quella degli ospiti è libera. E’ tardi… non puoi prendere adesso la macchina. Devi camminare al buio e guidare a quest’ora.”
“Non preoccuparti. Ho bisogno di andare a casa, fare una doccia, mettere il mio pigiama e andare a dormire.”
“Puoi farla qui la doccia, e puoi cambiarti da me, io ho un sacco… di pigiami.”
“Ma sono tuoi…”
“No li ho…sono… i suoi… ho anche i suoi vestiti!”
“Ma no non è il caso.”
“Ti prego. Rimani da me.”
Forse sarebbe stato meglio, da una parte, era meglio non lasciarla sola, aveva avuto una giornata dura, molto dura ed era importante per lei avere qualcuno su cui contare lì vicino nella stanza accanto.
“Ok! Andrò a farmi la doccia allora e… mi darai un pigiama?”
“Certo. Vado a prenderlo e te lo lascio fuori dal bagno.”
Misael entrò nella doccia e l’acqua tiepida gli scorreva sulla pelle dolcemente nel giro di un quarto d’ora aveva finito di lavarsi, si avvolse nell’accappatoio e uscì, Kerry gli aveva lasciato il pigiama, maglia grigia a maniche lunghe, pantaloni blu con linee bianche che formavano dei quadretti. Misael si infilò nel pigiama… nel frattempo Kerry si era fatta la docci nell’altro bagno e aveva indossato il pigiama, disse: “Ti mostro la stanza!”
Misael la seguì, era una stanza spaziosa, con un letto a una piazza e mezzo, parete azzurra.
“Com’è?”
“Fantastica!”
“Dì la verità!”
“E’ vero! Letto a una piazza e mezza, parete azzurra, stanza spaziosa… Perfetto!”
“Bene… se ti serve qualcosa io sono qua accanto!”
“Ok grazie! Buonanotte!” disse Misael dandole un bacio sulla guancia.
Misael si sdraiò e guardò il soffitto stanco, ma soddisfatto: aveva fatto il suo dovere finalmente.
Kerry pensò a Michael, scivolò nel suo letto, chiuse gli occhi e s’immaginò Michael che l’abbracciava dolcemente, Michael… il suo amore… il suo dolce re.
 
 
 
 
 
 
  
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