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Autore: tror_i_thou_doom    06/01/2015    7 recensioni
ARIETTE
Vi siete mai chiesti come sarebbe avere due vite?
Credete che sia possibile?
Io ci credo …
Sapete perché ci credo?
Perché io sto vivendo due vite.
Vi state chiedendo come sia possibile …?
Lasciate che vi racconti come è successo …
NATHANIEL
Avete mai pensato di poter vedere qualcosa di nuovo?
Qualcosa che non avete mai visto in tutta la vostra vita, qualcosa che vi mozza il fiato e che vi trasmette paura, una paura che vi invade tutto il corpo e che non vi lascia.
Non vi è mai successo?
A me è successo invece.
Io possiedo due vite.
E' la prima volta che scrivo nel fantasy, spero che la storia sia intrigante e soprattutto che vi soddisfi.
Sarà una storia mozzafiato, con colpi di scena e intrighi.
Lasciatevi coinvolgere dalla trama come foste parte della storia, spero che sia di vostro gradimento.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Mistero, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Non posseggo nulla di questa storia, eccetto ciò che scritto con le mie stesse mani … No , non è vero, io ho scritto questa storia e io ho inventato il contesto e i personaggi quindi posseggo tutto di questa storia a parte i pezzi di canzone o poesia ad inizio capitolo O-O’’.
I don’t own anything about this story, except what I wrote with my own hands … No it’s not true, I’ve wrote this story and I’ve invented the places and the personages so I own everything about this story except for the pieces of song and poems at the start of the chapter O-O’’.



 
- I'm drowning in an ocean of the tears that I've cried
 I tried to drown my sorrows...
 Instead they're all drowning me
 I tried to drown my sorrows...
 Instead they're all drowning me -
                                                        Motionless In White
                                                                  ( From the song Creatures)



Capitolo 2 Living one big nightmare  



ARIETTE


Mia madre tornò con delle garze, delle fasce, del cotone e il disinfettante.
- Ariette , devo andare a lavoro cara, potresti medicarlo tu … ? -
- Si mamma , ci penso io. -
Le sorrisi.
- Quando torno voglio sapere cosa è successo! -
- Si mamma -
Si mise il giaccone velocemente.
- Tim , tesoro , sei libero di svuotare il frigo! Torno stasera ragazzi , vi voglio bene! -
Si avvicinò a noi e ci lascio un bacio sulla guancia, poi uscì di casa correndo , la porta si  richiuse e dopo pochi secondi si sentì il rumore del motore della sua macchina.
Accarezzai i capelli a Tim e iniziai a medicarlo.
- Ari .. -
- Si? -
- Le ultime tre notti … Mi sono sentito strano e ho fatto sogni strani … -
Mi si agghiacciò il sangue.
- Mi è successa la stessa cosa Tim … -
- Ho sognato un ragazzo … Mi tendeva la mano … Io correvo, ma per quanto stessi correndo , non riuscivo mai a raggiungerla … -
- Io …  Io invece sentivo che qualcosa mi seguiva , era tutto buio … Ogni  volta che mi addormento il sogno riprende , sempre uguale … Quella creatura orrida mi insegue emettendo ringhi profondi … Ogni volta sento le sue unghie battere sul terreno … -
- Dobbiamo iniziare a spaventarci … ? -
- Forse … -
- Dici che questi sogni potrebbero essere collegati tra loro … ? -
- Intendi … Che hanno qualcosa che li accomuna .. ? –
- Si .. -
- Beh , sono entrambi inquietanti e strani, questo è sicuro. -
- Potremmo fare delle ricerche .. ? -
- E su cosa? Sono sogni e non danno alcun indizio particolare! -
- Ho paura .. -
- Di cosa ..? -
- Di questi sogni, tu no ..? -
- Solo un po’ .. -
- Ari ..-
- Si? -
- Mi odio. -
Mi stesi accanto a lui e lo abbracciai, gli spostai i capelli dal viso per poi accarezzargli una guancia.
- Non devi odiarti Tim … -
- E perché  non devo ..? Sono diverso! Faccio schifo! Nemmeno quelli come me mi vogliono .. Sono brutto e sfigato Ari!-
- Tim basta! Sei bellissimo! Smetti di auto-insultarti! -
Mi alzai , corsi in cucina e presi tanta cioccolata e tanti biscotti , aggiunsi anche altri dolcetti vari e tornai da lui.
Appoggiai tutto sul divano , appena lui vide tutti quei dolci gli si illuminarono gli occhi dalla gioia e si mise a sedere.
- Dolci! -
- Lo so bene che ti piacciono cucciolo! -
- Gnawww! -
Scartò una tavoletta di cioccolato  e iniziò a divorarla.
Lo imitai.
- Amo il cioccolato Ari! -
- Tu ami tutti i dolci Tim. -
In poco tempo gonfiò le guance come un criceto.
- Hum .. Tim capisco che ti piaccia ma non ti strozzare! -
Iniziammo a ridere come due ebeti.
Parlammo con la bocca piena fino a che non finirono i dolcetti.
- Hum  … Awi , voo sapee  i più u uei sonni! -
- Ae io! Hai agioe tu do doemmo fae dee iceche!  -
- Magai c’è uavcosa nee vecche ecicopedie nea biblioteca iù vecca dea città! -
- Si! Hai agione! Potvemmo andaue li di pomeiggio a dae un occata! -
- E se mi piccano? -
Mise il broncio.
- Non ti piccheanno cemo! -
- Ma louo mi piccano sempve! -
- Ci soo io! Se ti fano quacosa i tiuo lo skatebo nea faccia! -
- Ma dopo fano mae a te! -
-No a me now fauo mae pecchè io i fauo paua a louo! -
- Ah giutto tu fei un orco! -
- E tu un tvoll! -
- E tu un dinossauo! Raaaaawr! -
- Si io soo un dinossauo! -
Gli saltai addosso facendo finta di avere lunghi artigli come dita e lo abbracciai, poi iniziai a fargli il solletico.
- Oh no! Signow dinossauo! Non mi mangi io soo un agazo bono! -
- Rawr , rawr , raaaawr! -
- Ahahah! Noo! I soetico noo! -
- E invece siii! -
- Gnaaa! –
Lo feci ridere tantissimo, risi molto anch’io.
Smisi di fargli il solletico e lo abbracciai da dietro mettendogli le  braccia attorno al collo  e accarezzandogli il petto con le dita.
- Ari abbiamo finito i dolci! -
Mise di nuovo il broncio e fece gli occhi dolci.
- Dopo essere passati in biblioteca , ti prometto che andremo a comprare della cioccolata! -
- E le caramelle gommose? -
- Anche quelle! -
- E i kit-kat? -
- Anche quelli! -
- E i biscottini? -
- Mi vuoi svuotare la cassaforte o cosa? -
- Voglio i dolci! -
- Ok cucciolo , avrai i dolci! Ma solo se ora mangi la frutta e a cena la verdura! -
- Oook mamma! -
- Bravo bimbo! -
Gli accarezzai i capelli e andai in cucina, presi qualche frutto e glieli portai, lui mangiò in silenzio, finì velocemente e poi mi guardò intensamente negli occhi.
- Ari. -
- Si? -
- Ma tu il ragazzo .. ? -
- Quante volte devo dirtelo? Non ho voglia di avere il ragazzo! -
- Io invece si .. -
- Tim .. -
- Sono troppo brutto! -
- Non è vero Tim. -
- Ma non mi vuole nessuno .. -
- Hai tutta la vita davanti .. Qualcuno ci sarà. -
- Ma io muoio prima .. -
- Non dire certe cose! -
- Io non ne posso più della mia fottutissima vita Ari! -
- Tim .. -
- Mi ammazzo! -
- Tim basta! Non ti azzardare a fare di nuovo certi discorsi! -
- S-scusa .. -
Iniziò di nuovo a piangere e singhiozzare.
- Tim .. Lo so che sei in crisi, lo so che è difficile la tua situazione .. Ma tu devi resistere, io ci sarò sempre, sempre Tim. -
Lo abbracciai stringendolo al petto e accarezzandogli i capelli.
- Oh Ari! Scusa io … Non mi piace dire queste cose .. ma a volte mi sento talmente male! -
- Lo so Tim, lo so .. -
- A che ora andiamo in biblioteca Ari? -
- Le tre! -
- Ok … Che facciamo nel tempo restante .. ? -
- Umm .. Idea! Ci trucchiamo e facciamo i capelli! -
- Sii! -
- vado a prendere la matita, la piastra , la tinta per te e altri trucchi per me! -
- Perché la tinta ..? -
- Ti sta andando via in alcuni punti! -
- Oh .. Ok! -
Corsi velocemente in bagno e presi tutto l’occorrente , poi tornai da lui , e come al solito lo trovai con la testa china , la schiena piegata, le mani unite tra le ginocchia , i capelli a coprirgli il viso e quindi anche gli occhi , che nel novantacinque per cento  delle volte erano e ancora oggi sono , pieni di lacrime.
- Tim .. Tim che hai? -
Posai gli oggetti sul divano e mi sedetti accanto a lui.
- Tim .. -
Gli spostai i capelli dal viso e, come mi aspettavo , stava piangendo.
Gli asciugai delicatamente le lacrime.
- Tim che succede .. ? -
Mi indicò il cellulare a terra davanti ai suoi piedi.
Lo presi e composi il codice che ormai sapevo a memoria, vidi un messaggio da un numero sconosciuto, capii immediatamente.
Lo lessi.
“ Se ti vedo per strada io e i miei  amici ti ammazziamo  di botte , e non ci importa se hai la tua amichetta del cazzo con te, è facile tenerla ferma , e ti facciamo nero; frocio. ‘’
- Oddio Tim .. T-ti prometto che non ti faranno niente .. -
- Ari ho paura .. -
- Tu stai tranquillo , non ti faranno niente .. -
- Umhmh .. Ari .. Andiamo a colorare i capelli .. ? -
- Ma certo niño -
Gli arruffai quella stupenda zazzera blu azzurrognola e lo aiutai ad alzarsi,  e lo feci sedere con le spalle appoggiate al bordo della vasca da bagno.
Tornai velocemente in sala a prendere  la tinta e riandai in bagno, aprii il rubinetto  e iniziai a riempire la vasca da bagno.
Lui buttò la testa all’indietro e chiuse gli occhi, ancora nascosti dai capelli nonostante avesse piegato la testa all’indietro.
Chiusi il rubinetto e gli spostai i capelli dal viso portandoglieli in dietro  e iniziando a lavarglieli.
- Mi dispiace ma devo spostarti i capelli cucciolo -
- Sopporterò .. -
Presi lo shampoo  e glielo misi sui capelli, poi iniziai a massaggiargli quella splendida zazzera blu facendo si che lo shampoo diventasse schiuma che pian piano si colorava anch’essa di blu.
- Non mi capita molto spesso di vederti così rilassato … E con un sorriso sul volto. -
-Sto sorridendo sul serio..? -
-Si. -
- Che bello … -
- Tu sei bello. -
- Lui sarà bello … Vero? -
- Per prima cosa sarà bello dentro, l’aspetto non conta. -
- Si … Ma almeno un po’ bello sarà anche di aspetto .. ? -
- Il tuo ragazzo sarà stupendo sia fuori che dentro, esattamente come te … -
- Lo amo già … -
- Sei mieloso, vuoi farmi venire il diabete cucciolo? -
- Mmmh .. Forse! -
Gli schizzai un po’ d’acqua.
- Scemo! -
Lui schizzò me-
- Scema! -
Si mise nella stessa posizione di prima così potei sciacquargli i capelli.
Glieli asciugai un po’ con l’asciugamano facendo in modo che fossero umidi.
Poi gli misi un asciugamano sulle spalle per non rischiare di sporcarlo.
Presi la tinta e il pennello e iniziai ad applicargli quello splendido colore.
- I tuoi capelli hanno ormai assorbito questo colore Tim! Rimangono azzurrognoli! -
Risi e lui seguì la mia risata, la sua risata era bellissima, la mia ha sempre fatto pena ma ormai avevo imparato a fregarmene.
- Sono la fata turchina! -
- Si Tim, la fata turchina! -
- A che punto sei? -
- Ho fatto tutte le punte attorno fino a metà della lunghezza dei tuoi magnifici capelli, sembri un frate! -
- Ma graaaazie! -
- Ma prego! -
- Silly you! -
- Gnaw! Ho quasi finito cucciolo! -
- Yay! -
- Dopo guardiamo un film ... ? -
- Non so … Forse, non credo di averne voglia, o magari ho voglia, o … Emmm … Ok sto zitto! -
Gli feci pat-pat sul naso e lui rise divertito.
- Scemo! -
- Baka! -
- Anata dake no baka! -
- Why are we talking in japanese?
- No lo se! -
Ci mettemmo a ridere entrambi, parlare altre lingue è divertente.
- Ari tu cosa fai per rilassarti? -
- Guardo i por…toni sbattere! -
- Sei una porcellina! -
- Anche tu guardi sempre i  “ portoni sbattere ‘’ ! -
Mimai  delle virgolette su quelle due ultime parole che dissi con un tono canzonatorio.
- Il fatto che guardiamo i ‘’ portoni sbattere ‘’, non è una cosa buona! -
Anche lui disse quelle due parole in tono scherzoso e facendo le virgolette con le dita, ormai sapevamo entrambi a cosa erano riferite, quelle due parole.
- E perché non sarebbe una cosa buona … ? -
- Perché vuol dire che siamo entrambi dei forever-alone! L’unica differenza tra me e te, è che io lo sarò per sempre … -
- Non dire stronzate! Sei meraviglioso e non te ne accorgi! Non sottovalutarti, sei bello Tim. -
- Certo .. -
- Uff .. Ho finito! Ora devi aspettare per trenta minuti e poi dopo sciacquiamo i capelli, da? -
- Si … -
Gli presi il mento tra le dita e lo guardai dritto negli occhi.
I suoi occhi erano un libro aperto sulla sua vita e sui suoi sentimenti.
In quel momento aveva paura.
- Timothy, loro si nutrono della tua paura … -
- Cosa … chi? -
- Tutti quelli che ti fanno male. -


TIMOTHY

Ho sempre odiato la mia vita.
Anche quelli che mi circondano odiano la mia vita e cercano di distruggerla.
Al mio fianco ho sempre avuto la mia migliore amica, Ariette.
Una sola persona tra tutte.
La mia vita non è molto migliorata ora, qui sulla terra si intende, ma due anni ha avuto una svolta sia positiva che negativa.
Tutto è iniziato una  notte di due anni fa, ebbi un incubo … Era un incubo strano; un ragazzo mi tendeva la mano, tutto intorno a noi era buio, provavo ad afferrare la sua mano, correndo per raggiungerlo, ma per quanto io stessi correndo non la raggiungevo mai, e quel ragazzo era li fermo, con uno sguardo indecifrabile in volto e continuava a tendermi la mano.
Al terzo giorno che ebbi lo stesso incubo decisi di palarne con Ariette.
Mi pestarono forte quel giorno, sia mio padre che quegli stupidi bulli.
Ariette mi aiutò molto quel giorno.
Eravamo in bagno stavamo aspettando che la tinta che mi aveva appena rifatto fosse assorbita dai miei capelli quando mi disse quelle parole.
‘’ Loro si nutrono della tua paura ‘’.
Mi si congelò il sangue nelle vene.
- Ari … come cavolo faccio a smettere di avere paura .. ? Io vivo nella paura ormai … -
- Non lo so Tim … Non lo so … -
Appoggiò la testa sulla mia spalla, chiudemmo gli occhi entrambi, di fuori iniziò a piovere.
I temporali mi hanno sempre fatto paura, quei temporali con i lampi, i tuoni e i fulmini.
Ma la pioggia leggera mi ha sempre fatto l’effetto contrario.
Anche Ariette si rilassava con la pioggia leggera.
Per poco non mi addormentai, Ariette si era già addormentata invece.
La abbracciai e mi strinsi a lei, ascoltando il rumore della pioggia con gli occhi chiusi.
Mi addormentai anch’io, aprii gli occhi e guardai l’ora sul display del cellulare, l’una di pomeriggio.
Avevamo dormito tre ore! Anzi, Ariette stava ancora dormendo.
- Ari! Ho questa roba in testa da tre ore! Ormai si saranno seccati! Svegliatiii! -
Lei si svegliò di colpo e mi incenerì con lo sguardo.
- Mi hai fatto prendere un mini-infarto! -
- Sciacquami i capelliii! -
- Oook! -
Lei si alzò in piedi e mi prese la mano, la afferrai e lei mi tirò su.
- Me li sciacqui nella vasca? -
- Si. -
- Feci per rimettermi seduto nella stessa posizione di prima ma lei mi fermò e mi prese in braccio.
- Ari? -
- Che fai..? -
- Questo! – Mi buttò nella vasca direttamente, anche se ero ancora vestito. -
- Ariii! -
Entrò anche lei nella vasca, anche lei vestita.
- Faremo i gavettoni, togliti la maglia che rischi di sporcarla con la tinta! -
Tolsi la maglia e la buttai a terra, fuori dalla vasca.
- E ora che fai, mi stupri? -
La guardai con uno sguardo scherzoso.
- No caro, non ti stuprerò, semplicemente ti sciacquerò i capelli! -
- Emm , cara genia, con quali panni mi vestirò dopo? -
- Con i miei! -
- Ah giusto! -
Ci mettemmo a ridere.
Lei iniziò a sciacquarmi i capelli lentamente.
- Tra due ore dobbiamo essere in biblioteca Tim. -
- Si lo so. -
- E … Non preoccuparti per quel messaggio, non ti faranno niente. -
- Mh ... Lo spero ... -
- Ho finito di lavarti i capelli, vado a prenderti un asciugamano e dei vestiti asciutti e poi te li asciugo con il phon. -
- Ok … -
Uscì dal bagno e tornò dopo poco con dei vestiti tra le braccia, prese un asciugamano da un mobiletto accanto al lavandino e appoggiò tutto sul water chiuso.
- Hum .. Ari come faccio con i boxer? -
- Te ne ho presi un paio dal cassetto di Gerard. -
Mi sorrise, ricambiai il sorriso.
- Ari, non so cosa farei se non ci fossi tu! -
- Ti voglio bene Tim, aiutarti mi rende felice! -
-Grazie … Ti voglio bene anch’io Ari … Non sai quanto! Ma … Ora potresti uscire o almeno girarti …? Mentre mi cambio i boxer .. ? -
- Uh si! -
Si mise un asciugamano i testa e si girò dalla parte opposta, risi.
Solo lei riusciva a farmi ridere.
Mi cambiai velocemente i boxer.
- Ho fatto! -
- Yay! -
Si tolse l’asciugamano dalla testa e si girò di nuovo verso di me.
Guardai i panni che aveva scelto da farmi indossare.
- Ari di nuovo le pantacalze? -
- Si! -
- Oook! -
- Insomma … Tu sei più alto di me! I miei jeans ti starebbero piccoli, almeno quelle sono elasticizzate! -
- Hai ragione. -
Mi misi le pantacalze e la maglia che mi aveva prestato.
La maglia era quella dei System Of a Down1.
- Che bella questa maglia! -
- Ti do anche una felpa che è freddo ..!  Vieni in camera. -
- Oki! -
Andai con lei in camera sua e mi diede una felpa morbidissima con sopra una stampa scozzese blu e nera.
Le sue felpe avevano tutte quella stampa li! Però erano anche molto morbide e calde.
Mi fece sedere sul suo letto e iniziò ad asciugarmi i capelli con il phon.
Quando fini di asciugarli era l’una e tre quarti.
- Tim se andiamo a piedi ci conviene partire ora. -
- Ok! Però li prendiamo gli skate vero? -
- Si cucciolo! -
- Allora andiamo! -
Lei prese su le chiavi di casa e il cellulare, io presi il mio, prendemmo anche i portafogli e spegnemmo tutte le luci.
Uscimmo, lei chiuse la porta a chiave e salimmo sui nostri skate, diretti verso la biblioteca.
Sentivo le gambe che mi tremavano per la paura che qualcuno mi facesse male,ma soprattutto che qualcuno facesse male a lei per colpa mia.
Avevo paura che mi venisse un altro attacco di panico.
Avevo paura che arrivasse un forte temporale.
Avevo paura di tutto.
Pensando a ciò che sarebbe successo non mi accorsi del fatto che stavo rallentando, Ariette se ne accorse e si fermò, mi fermai anch’io e lei mi guardò negli occhi.
- Che hai Tim …? -
- Niente .. -
Abbassai lo sguardo , lei mi abbracciò.
- Tim, il cielo si sta oscurando, se non ci sbrighiamo rimarremo bagnati sotto la pioggia … -
Stava per piovere.
la pioggia mi spaventava. Mi spaventava troppo.
Presi lo skate e partii velocemente, più veloce che potevo, Ari mi raggiunse subito gridando.
- Cazzo Tim rallenta! Rischi di farti ancora più male di quello che ti hanno fatto stamattina!-
- Non mi importa! -
- Tim porca puttana rallenta! -
Accellerai.
- Timothy! -
Ari si stava incazzando … Ma non volevo rallentare, avevo paura di avere un altro attacco di panico per colpa del temporale.
Lei andava leggermente più piano di me, e io accellerai ancora, cadendo a quella velocità, sarei rimasto fottuto per mesi.
Mancava poco alla biblioteca.
-Ti prego Tim! Adesso manca poca strada rallenta! -
Iniziai a rallentare e lei mi raggiunse.
- Timothy non farlo mai più! -
- Gna gna gna! -
- Daaah! -
- Sclerata. -
- Troglodita. -
- Porca. -
- Puttano. -
- Ti voglio bene bananone! -
- Anche io vipera! -
Ci mettemmo a ridere poi un tuono fortissimo  rimbombò nel cielo.
Mi fermai di colpo e scesi dallo skate.
Anche Ariette si fermò e mi prese per mano.
- Andiamo Tim, manca pochissimo, non avere paura, ci sono io con te..! -
Un lampo illuminò il cielo che si era fatto scuro con le nuvole di colpo, poi un altro tuono fortissimo scatenò la tempesta.
Pioveva fortissimo e le gambe iniziarono a tremarmi.
- A-ari .. -
- Cerca di calmarti Tim, siamo quasi arrivati … -
Il cuore mi batteva sempre più forte e sentivo le forze lasciarmi, sentivo che stavo perdendo l’equilibrio, mi si chiuse lo stomaco e mi si appannò la vista.
Mi fermai e iniziai a tremare sempre di più.
Sentivo Ariette al mio fianco ma non riuscivo a riprendermi.
- Timothy .. -
La sua voce arrivava contorta e lontana dalle mie orecchie.
- A-ari … C-cado … -
Le gambe mi cedettero e caddi, Ariette mi afferrò prima che potessi rovinare a terra, mi fece sedere su un muretto e mi strinse forte a se, io mi aggrappai a lei, sentivo il vuoto sotto, come se stessi precipitando nel nulla.
La leggera tachicardia che mi era venuta stava scemando pian piano, come i brividi e la sensazione di vuoto, ma la paura no.
La paura rimaneva li.
Dopo alcuni minuti riuscii a calmarmi quasi completamente, Ariette mi stava ancora abbracciando, non mi aveva lasciato nemmeno per un secondo, senza di lei non riuscirei a vivere.
- Scusami Ariette .. -
- Ma di cosa?  Non devi Tim .. Aiutarti per me è un piacere, e hai appena avuto un attacco di panico, non devi scusarti!-
- Hum … Andiamo … In biblioteca … -
-Si … -
- Ari .. -
- Si? -
- Grazie. -
- Grazie a te. -
- Di cosa? -
- Di esistere Tim. -
- Allora devo ringraziarti anche di esistere Ari, oltre ad avermi salvato il culo un infinità di volte! -
- Tim! -
- Ci mettemmo a ridere. Un tuono forte ci convinse a correre e in poco tempo raggiungemmo la biblioteca.
Dal momento in cui entrammo parlammo sottovoce.
Salutammo la bibliotecaria e ci dirigemmo verso le librerie di psicologia, nella speranza di trovare qualcosa sui sogni snaturati che stavamo facendo quelle notti.
Li vicino c’erano i tavoli, seduto ai tavoli notai subito un uomo, o forse era un ragazzo, mi stava fissando.
Era biondo, aveva un velo di barba sottile e gli occhi azzurri, azzurrissimi, e continuava a fissarmi.
Era sicuramente più grande di me, ma non ti troppo.
Abbassai lo sguardo imbarazzato.
Ari era impegnata a cercare il libro che ci interessava.
Mi girai verso i tavoli e quel ragazzo mi stava ancora fissando, iniziai a preoccuparmi e rabbrividii girandomi di scatto verso Ariette.
Cercai di concentrarmi sulla ricerca del libro, ma non riuscii a smettere di pensare che gli occhi di quel ragazzo fossero bellissimi.
Mi girai ancora verso i tavoli, e lui era ancora li che mi guardava.
- A-ari … Vado in bagno … -
- Perché ti scappa o per altro ..? -
- Devo fare pipì. -
- Ok, non fare cazzate Tim, ti prego. -
- Tranquilla Ari .. -
- Ok .. Vai. -
Mi diressi al bagno, entrai e mi guardai allo specchio posto sopra ai lavandini.
Spostai i capelli dal viso, sembravo uno zombie, risistemai i capelli sugli occhi, avrei dovuto mettere un po’ di trucco ..
Guardando meglio nello specchio, notai  il ragazzo dei tavoli, alle mie spalle che mi fissava, sussultai e cercai di ignorarlo.
Lui si avvicinò a me e io iniziai a tremare.
- Ragazzo … Stai bene ..? -
Non riuscii ne a rispondergli, ne a guardarlo negli occhi, continuai a tremare.
- L-la prego n-non mi picchi … Non oggi … s-se vuole lo può fare domani .. -
- Ma che dici ..? Non ne ho affatto intenzione! -
Di solito mi picchiavano tutti … ‘’  Perché lui no? ‘’ pensai.
- Perché mi segui .. ? -
- Perché sei stupendo. -
- C-cosa!? -
Mi accarezzò una guancia e rabbrividii, dopotutto era uno sconosciuto e non avrei mai  potuto capire se era una persona affidabile o no, ma lo lascia fare, gli lasciai accarezzare la mia guancia, anche se faceva leggermente male per le botte di quella mattina, e lui se ne accorse, si fermò vedendo i lividi e spostò i capelli.
Ceraci immediatamente di coprirmi la faccia con le mani, non volevo che vedesse del tutto il mio viso ma mi bloccò entrambe le mani con una delle sue e con l’altra mi spostò la frangia dagli occhi tenendola ferma sulla fronte.
Chiusi gli occhi ma sapevo che stava guardando le ferite che avevo sul viso.
- C-chi ti ha fatto questo..? -
- S-sono caduto dallo skateboard.-
- Non ci credo. -
- Ma .. -
- Dimmi la verità. -
- Mi hanno picchiato. -
- Fino a qui c’ero arrivato! .. Chi, voglio sapere chi ti ha picchiato. -
- … Dei ragazzi … -
- Quali? -
- … Tutti conoscono me, lo sfigato, la checca,quello che va picchiato, tutti sanno chi sono ma spesso io non so chi sono loro. -
- Io .. Mi dispiace .. -
- Se fossero solo loro sarebbe più facile evitarli .. -
Mi tappai la bocca approfittando del fatto che aveva lasciato la presa sulle mie mani.
- In che senso ..? -
- N-niente! -
- Mi fai preoccupare così .. -
- Perché ti preoccupi per uno sconosciuto ormai fottuto ..? -
- Perché hai qualcosa di speciale … E comunque mi presento, mi chiamo Jack.
Adesso che ci conosciamo non puoi più dire che siamo degli sconosciuti. -
- S-si hai ragione .. -
Chinai la testa di lato e strinsi gli occhi, ero sicuro che non volesse farmi del mle picchiandomi ma avevo paura lo stesso, iniziai a tremare, anche perché avevo appena avuto un attacco di panico e sarebbe bastato poco per averne un altro ravvicinato.
- Non tremare ti prego .. Non avere paura … Mi dici il tuo nome..? -
- .. Timothy . -
- Che nome carino! -
- Ma che dici ..? -
- Ti si addice, è un nome tenero … E timido, o forse sei tu a far sembrare quel nome così dolce .. -
Arrossii, quel ragazzo .. Ci stava provando con me ..? -
Si avvicino con il viso al mio, il cuore iniziò a battermi forte.
Stava per baciarmi? Sarebbe stato così il mio primo bacio?
La sua bocca quasi sfiorò la mia, poi si fermò.
- … Credi veramente che mi importi qualcosa delle tue stupide labbra..? -





Angolo dell’autrice:

.. Cosa succederà?
Non ve l’aspettavate eh? °^°
Colpi di scena *^*
Li adoro :)
E’ tardi, ho scritto  per … Cinque fottute ore ._.
Beh, ci ho messo troppo, intendo, a pubblicare T_T
Ora vado, ci vedremo al prossimo capitolo.
Byyyye!!


Love ya all <3
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