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Autore: Chii_chan Hetalia    06/01/2015    2 recensioni
3 Years for You
È possibile avere una cotta per un altro uomo? E se poi quell'uomo è pure una persona importante cosa fai?
"Ma sei lo stesso irraggiungibile.
Guardami, parlami, non voglio essere ignorato... Non da te, ma nessuno mi nota.
È ovvio che neppure tu mi veda, per te non esisto.
Ogni sera scrivevo la stessa lettera, ogni sera la chiudevo in una busta, ma ogni mattina non la consegnavo.
Di quelle lettere ne ho migliaia, le tengo per contare i giorni? le tengo per contare le mie disfatte di mattina?
sai perché le tengo?
Perché per me, ogni lettera scritta è un modo per non dimenticarmi il fatto che ti amavo."
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Seijuro Akashi, Tetsuya Kuroko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3 Years for You 

Kuroko strinse tra le mani la busta bianca chiusa con del normalissimo scotch mentre osservava l'armadietto del ragazzo che gli piaceva, si: ragazzo.
Sapeva che era un maschio ma non gli importava, andava bene così, andava bene essere solo un conoscente di faccia, andava bene pure non conoscersi affatto ma doveva almeno esprimergli i suoi sentimenti.
Aveva provato molte volte a dargli la lettera ma c'era sempre qualcosa che non andava: il tempo, la lettera non andava bene, la paura.

Paura.

La paura era in sua costante compagnia, così si tirava sempre indietro.
Restava lì davanti per un po' per poi allontanarsi in silenzio.

"Non mi noterà mai, non lo fa nessuno."

Non la buttava mai, non riusava mai la stessa lettera, le teneva sempre in una scatola sotto il letto.

"Da quando ho cominciato a farlo?"

365 lettere.
Anche dopo che l'aveva notato continuava a scrivere, era un abitudine? Chi si sceglierebbe come abitudine una cosa così fastidiosa, inutile e senza senso? 
Scriveva ogni sera.

"È finita la scuola media" 

1095 lettere.
Millenovantacinque stupidissime lettere mai lette e a cosa è servito? 
Akashi non l'ha saputo comunque.
Scriverle e non consegnarle è da stupidi vero? 
Ma dopo le medie alla Teiko ha smesso di scriverle.

Alla Seirin era felice, non aveva problemi e cercava di non pensarci.
Nonostante tutto sapeva che esisteva, semplicemente sperava di non incontrarlo prima del previsto.
Il momento da lui temuto, l'incontro con Akashi era più terribile di ciò che si aspettava: era cambiato, era diverso.
Non era più lui.
Ma in qualche modo lo amava ancora, anche se era cambiato, anche se l'aveva gettato.

"Amavo, no, amo ancora Akashi-kun. 
Solo che ora non me ne importa più nulla"

Avrebbe continuato con la solita vita, non si sarebbe curato dell'altro.
Nella mente ripeteva costantemente 

"Non lo voglio, non lo voglio. Lui è diverso."

Una sera Kuroko tirò fuori lo scatolone e prese una lettera ma non la aprì.
La osservò a lungo e poi la rimise dentro, gli sembrò quasi di piangere a pensare di non spedirli mai, mise tutto via lasciando il contenitore per terra e si coricò nel letto.

"Non li leggerà comunque"

Di mattina ignorò completamente lo scatolone e andò a scuola dimenticandosi che i suoi tornavano oggi... Tanto non li vedeva mai.

"I miei sentimenti non usciranno mai"

"Non saprà mai niente" 

La scatola lasciata nella stanza venne trovata dai genitori che decisero di spedire tutto conoscendo la situazione del figlio

Alla Rakuzan Akashi ricevette la scatola mentre si allenava sorpreso delle 1095 lettere e cominciò a leggere la prima che gli capitò.
La seconda, la terza.
Erano tutte uguali, dicevano tutte la stessa cosa, erano tutti i sentimenti repressi di Kuroko.

"Continuerò così per sempre"

Incredulo Seijuro prese la scatola ingombrante e si diresse verso la Seirin: doveva vederlo subito! 

- Tetsuya! -
Lo chiamò appena giunto in palestra lasciando lo scatolone a terra e facendo fuoriuscire tutte le lettere per poi raggiungere Kuroko e stringerlo nelle sue braccia.
- Cosa sono queste? -
Disse riferendosi alle lettere sparse a caso a terra mentre Kuroko iniziò a piangere e balbettò la sua risposta: la più semplice e bella fra tutte.
- Q-questi sono... Tutti i frammenti del mio cuore.
Piccoli frammenti che ogni giorno diventavano sempre di più, per donarti tutti i miei 1095 pezzi. -
Akashi sorrise dolcemente mentre aveva accenni di lacrime agli occhi 
- 1095 pezzi, 3 anni.
Mi dispiace, Tetsuya, ti ho sempre amato anch'io -
I due si sorrisero e... e... 
- COFF COFF -
Mentre Tetsuya si nascose col viso rosso nel petto di Akashi quest'ultimo si girò verso Kagami con un'aura diabolica... Ehm...

Fine.
  
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