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Autore: _Destinyan_    06/01/2015    2 recensioni
[Shingeki no kyojin]
[Shingeki no kyojin]E' una giornata di neve. Marco sta aspettando Jean nel parco, mentre la neve continua a scendere. I due ragazzi sono migliori amici anche se Marco ha un po' di confusione riguardo i suoi sentimenti.... si schiarirà le idee solo dopo aver fatto qualcosa che Jean non si sarebbe mai aspettato.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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La neve cade silenziosa. Aspetto Jean nel parco mentre mi si raduna il nevischio sulla punta del naso, ma ho troppo freddo alle mani per tirarle fuori e toglierlo. Ho sempre amato la neve, per quanto possa essere un ragazzo freddoloso.
Sto gelando. Jean ancora non si fa vivo. Aveva detto “Amico, vediamoci nel parco vicino casa tua alle 17:30.” È un’ora esatta che lo aspetto su questa panchina. Prendo il cellulare e digito il numero.
“Pronto?” ha la voce di uno che si è appena svegliato dopo una bella dormita.
“Jean, dove sei?”
“Sto arrivando!” lo so che sta mentendo.                                                                                                                                   
“Jean…. Dove sei?”
“Bhe... ecco… io…sono appena uscito di casa.”
“SONO QUI DA UN’ORA!”
“Calmati, Marco! Sto arrivando! Ho avuto delle cose da fare…”
“Cioè?”
“Te ne parlerò appena arrivo lì.”
Jean e io siamo migliori amici da due anni. Lo conosco meglio di chiunque altro. Non so perché,  ma quando ci siamo conosciuti in terza media abbiamo legato subito. Lo trovo una persona molto importante e speciale.
…Non che io provi “qualcosa” per lui… o almeno non credo. Ho ancora dei dubbi su questo punto. Non ho mai pensato di poter essere attratto da un uomo e poi a Jean piacciono le ragazze. Ha un enorme collezione di riviste con ragazze in costume da bagno e poi disegna ovunque la ragazza che gli piace. Credo che potrebbe essere un perfetto stalker.
“Ehy, Marco!” è la voce di Jean. Mi alzo in piedi, sono pronto a sgridarlo fino a perdere la gola!
“Jean, che cos-“ mi interrompo appena lo guardo. Sta indossando una felpa leggera nera aperta e una maglietta estiva. Jeans neri, scarponi e un cappello blu scuro…
“SEI VESTITO TROPPO LEGGERO!”
“cos-? C-che diavolo dici?”
“STA NEVICANDO E SI GELA.”
“tsk, m-ma io n-non ho f-f-f-f-f-f-f-freddo.” Fa un sorriso irritante mentre sbatte i denti per il freddo. E’ talmente orgoglioso che non riesce nemmeno ad ammettere quanto sia “delicato”.
“Bhe, se allora non hai freddo perché non ti togli la felpa?”
Ha il naso rosso per il freddo.
“N-non ho bisogno di dimostrartelo per s-s-s-sapere che non h-ho f-f-freddo.”
“Mi arrendo….” Mi tolgo la sciarpa e gliela metto intorno al collo. Non reagisce. Significa che era quello che voleva dall’inizio. Si chiude la felpa e nasconde il naso nella sciarpa.
“Andiamo sull’altalena, Jean?”
“Cosa? Sei scemo? Io non faccio queste cose da bambin- AH!”
Lo afferro per le mani e lo butto sull’altalena. Io mi siedo accanto. Comincio a dondolare sull’altalena. Di solito Jean mi chiama “Principessa delle lentiggini” e io “Nobile destriero” dato il suo assomigliare ad un cavallo, eppure oggi non lo dice mai. Sembra quasi che non abbia voglia di scherzare o di giocare.
“E’ successo qualcosa?” chiedo io.
“Bhe… in parte…” ha una faccia persa nel vuoto. Deglutisce e continua a parlare.
“Mikasa mi ha rifiutato… In realtà non so neanche se ha capito cosa volevo dirle.”
Mikasa è la ragazza che piace a Jean. È nella nostra stessa classe e Jean ha perso la testa per lei l’anno scorso.
“Non mi avevi detto che ti saresti dichiarato.”
“è stata una cosa impulsiva. Le ho solo detto ‘Mi piaci dall’anno scorso. Vuoi uscire con me?’ e poi…” sta diventando tutto rosso.
“E poi….”
“Le hai ha detto ‘Eren ha bisogno di me.’ ”
“….” Bene. A Mikasa piace la persona che Jean odia di più al mondo.
“QUEL DANNATO EREN. MA PERCHE’ NON SE NE VA A CAGARE UNA VOLTA TANTO.” Sapevo avrebbe sbraitato. Tra un po’ piangerà.
“N…N…NON E’ GIUSTO.” Lo sapevo. Sta trattenendo le lacrime. Mi sento un po’ strano, sono triste ma felice allo stesso tempo. Vedere Jean così depresso non mi fa sentire bene, sono il suo migliore amico non vorrei mai il peggio per lui… eppure… sapere che è stato rifiutato da Mikasa, mi fa sentire felice. Il fatto che lui non abbia speranze con Mikasa mi fa sentire felice. Io… IO SONO GELOSO DI MIKASA. Sono geloso di come Jean non faccia altro che pensare a lei, sono geloso del fatto che Jean la reputi così importante. Questa cosa mi innervosisce. Sono arrabbiato nei confronti di Jean. Senza pensarci gli lancio una palla di neve sul viso.
“Ehy, ma che cazzo ti prende?” ha un’espressione nervosa e perplessa allo stesso tempo.
“Io…. Io…. SONO INCAZZATO.”
“Cosa?”
“HO DETTO CHE SONO INCAZZATO.” Mi lancia una palla di neve dritta in  faccia.
“Ma la pianti?” si è innervosito. “Che problemi hai? Dovresti almeno ascoltarmi, Mikas- ngh.”
Ora gli lancio io un'altra palla di neve, interrompendolo.
“MAAAAARCO!” Diventa rosso per la rabbia. Non so perché ma la cosa mi diverte, e non riesco a trattenere la risata. Vengo ripagato con della neve in bocca.
Alla fine diventa una lotta a palle di neve.
“Jean, se vinco dovrai lasciar perdere Mikasa!”
“Prova a battermi, Principessa!” caccia fuori il suo solito sorrisetto da permaloso.
Stiamo giocando, nel parco sotto casa mia, che sembra un posto quasi abbandonato. Non si sente nessun rumore e nessun bambino, solo io e Jean che ridiamo e ci prendiamo in giro. Mentre sto per lanciare una palla mi vibra il cellulare.
“Oh? Aspetta Jean. Mi stanno chiamando!”
Sbuffa e smette di preparare la palla che stava per lanciare.
“Pronto?” è mia mamma…
“Marco passa al supermercato, per favore. Mi manca un ingrediente per la cena.”
“CHE? Adesso?”
“Sì. Adesso. Ormai è tardi penso che tu possa anche smetterla di startene in giro.”
“Uff… Sì… va bene ciao…”
Rimetto il cellulare in tasca e guardo Jean. “Devo passare al supermercato e poi tornare a casa.”
“Mh… bhe, allora riprenditi la tua sciarpa!”
“Ah, giusto, la sciarpa.” Mi avvicino a lui e gli metto le mani intorno al collo, slegandogli la sciarpa. Non sembra che a Jean abbia dato fastidio questo mio gesto. Gli sfilo la sciarpa. Senza pensare bene a quello che sto facendo, do un bacio sulle labbra a Jean. Non penso al perché, ho solo avuto l’impulso di farlo.
Quando riapro gli occhi non trovo una faccia disgustata, ma un Jean con gli occhi spalancati e le guance rosse. Comincio a sentire la faccia calda, credo di essere estremamente rosso anche io.
“Ciao, Jean.” Metto la sciarpa intorno al collo, mi volto e inizio a camminare.
La neve non smette di scendere e continuo ad avere freddo. Metto il naso sotto la sciarpa e aggiusto il cappello. Sfrego le mani e le metto in tasca. Ora sto pensando all’enorme stronzata che ho combinato. Jean probabilmente non mi parlerà più… Comincio a credere di essere un vero cretino, ma almeno mi sono schiarito le idee.
Jean è il mio “speciale” migliore amico.
All’improvviso sento della neve schiantarsi contro il mio collo.
“MARCO!” sento in lontananza la voce di Jean. Mi volto.
Ha il volto completamente rosso, le braccia tese lungo il corpo e le gambe divaricate, una finta espressione arrabbiata.
“CI VEDIAMO DOMANI!”
Sentirgli dire quelle parole mi rende felice. Jean ha capito quello che provo eppure continua a non odiarmi. Sto ridendo, sono estremamente felice.
“NON VEDO L’ORA!”
****** Salve ragazzi! ^^ Questa è la mia prima fanfiction e ho voluto farla su una delle mie Otp, ovvero la JeanMarco. Forse non è il massimo, ma spero sia piaciuta!  
   
 
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