[in questa storia Renesmeeè cresciuta. Ha ormai16 anni....]

“Renesmee!”

“Papà, adesso basta!Finiscila!Basta!”

Eccomi qui,  sopra questo grandissimo letto, dentro questa grandissima stanza, avvinghiata tra le mie stesse braccia, con un dolore lancinante dentro il cuore.

Un vuoto, un esplosione di tristessa, un vortice di malinconia che mi divora.

Rabbia e dolore, un misto di queste cose.

Ancora una volta scaravento la prima cosa che mi capita in mano sulla porta chiusa della mia stanza.

Perché?! Perché mi ritrovo qua, perché esisto, perché devo essere strana, perché vivo in un mondo fuori dalla realtà, fuori dall’universo, fondato su miti e leggende. Perché?!

Un altro pugno scaraventato sulla porta da mio padre.

“Smettila  Renesmee! Non puoi dire certe cose!”

“Non sei obbligato a sentire! Se non vuoi ascoltarmi non farlo, mi faresti anche un piacere, mi hai straziato con i tuoi poteri STAI INVADENDO LA MIA VITA!!”

Lo sapevo. Sta per arrivare il rimorso. Deve sempre arrivare, sembra fatto apposta.

La mia coscienza: roba da matti.

Ma non c’è da stupirsi tra vampiri, mezzi vampiri, mostri, lupi, freddi e licantropi…

Ecco, licantropi.

Un'altra lacrima sul mio viso.

Perché non posso essere come mia madre, mio padre e tutti gli altri. A quest’ora non potrei piangere.

Mi sento così stupida.

Sento i passi leggeri di mia madre raggiungere la porta.

“Edward adesso basta. Lasciala in pace, te ne prego.”

Sento sbuffare mio padre.

 “Bella, non ce la faccio più, io non posso più sopportare questo dolore. Lo so che non dovrei dirlo, ma se non fosse per Nessy lo avrei gia ammazzato.”

Il suo è un sussurro, ma io lo sento ugualmente.

Ammazzare. Non esiste sul  mio vocabolario questa parola. Sento il mio autocontrollo svanire, vedo rosso. Ammazzare.

Come può dire una cosa del genere in mia presenza?! Come può mio padre dire una cosa del genere.

Non riesco a sopportarla.

In un secondo mi ritrovo a guardare mio padre con occhi carichi d’odio.

“Edward stai esagerando” Dice mia madre venendomi accanto e mettendosi davanti a me per proteggermi.

“Mamma, per favore spostati.”

“JASPER, VIENI UN ATTIMO”

“Certo, certo.  Mi sembra logico. Quando vuoi risolvere una cosa a modo tuo, fai di tutto.Vero, papà!?

Su, forza, chiama zio Jasper, non aspetto altro. Potresti farmi passare questa agonia che mi logora, ne sarei molto riconoscente.”

Sento lo scudo di mia madre avvolgermi, e ne sono lieta.

Ormai, sconfitto, papà si diresse verso le scale; ed io, restando con mia madre, sento la vergogna e il rimorso sovrastarmi.

Abbasso gli occhi e percepisco il rossore che stanno per mostrare le mie gote. Accidenti.

Vorrei solamente andarmene.

Solo per un po’, solo per levarmi di testa tutte queste frustrazioni.

Solo per respirare.

Le mani di mia madre si appoggiano alla mia guancia.

Sono così fredde, ma nel momento stesso così calde. Si, calde. Calde di affetto, di amore.

Ci guardiamo negli occhi fino a quando mi sussura di andarmene.

“Corri, vai!!”

“NO!”

Sento i passi rapidi di mio padre raggiungermi,

ma io sono gia sparita.

Ragazzi questa è la mia prima Ff  che dedico alla saga Twilight, spero che vi sia piaciuta...

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B@l&