Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: YixingEvolver    06/01/2015    9 recensioni
Giuannyol, detto Ciuanulill. e Carminòo, detto C.O., sono due napoletani pieni di vita e dal focoso furore. Il loro incontro sarà suggellato da una lasciva zuffa.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, D.O., D.O.
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quartieri spagnoli.
28 dicembre 2014.
I viottoli emanavano una gradevole fragranza di pizza fritta, mentre aleggiava in tutto l'isolato il candido aroma del bucato appena steso della signora al primo piano.
«FIJ E 'NDROOO', ARO' VAAAAAJ, SHCURNACCHIAAAA'» gridò una donna di mezza età e dall'orgoglioso ventre affacciata al balcone del malconcio condominio.
Era Giuannyol, detto Cianulill, che aveva appena strappato da un flebile filo un lenzuolo morbido e colorato.
Il ragazzo era un mascalzoncello di strada, un birbone che si beffava del vicinato con burle ilari e puerili.
«ZUCATM O PESC SIGNOOOOOOOOO'» il suono della voce dello sbruffoncello si inarcò nello spazio che sempre più divideva l'edificio dalla canaglia.
«Aaah finalment è bbnut Natal! P grazzj e Dij mo' mamma' nun m fa rurmì cchiù ngopp e ppret!» esclamò il giovane manigoldo tra sé e sé, certo che le proprie parole l'avrebbero sostenuto nella folle corsa al riparo da occhi indiscreti.
Un urto scosse l'incauto farabutto, che si vide scaraventato in terra come un mendicante gitano.
«Oooooohh ma c vir? E vir e t n ì a fangul» suggerì un soave suono dall'alto del capo dello stordito Giuannyol.
«A prossima vot miett e' frecc ca nun s capisc cumm cazz cammin, we stru'» incalzò il delinquente loquacemente.
«Mammt» raccomandò una voce in risposta allo screanzato che velocemente si rialzava.
«Riciangell a chella zombaper't 'e mammt» e così le parole si consumarono, per poter allora sfociare in un violento contatto fisico.
Il più alto dei due spinse coi palmi delle mani l'altro, spostandolo di qualche metro. Ed egli reagì, pressando a sua volta le tozze dita contro il petto dell'altro.
Al che, il fanciullo incontrato per caso durante la scatenata dipartita del vivace Giuannyol, si pronunciò a dispetto dell'ormai degenerata situazione: «we bllì vir k t facc o strascin».
Giuannyol: «O scè, o strascin s fa' a 'e femmn».
«E pcché, vrenzl, tu o’ tien o fravaj?» subito replicò l'altro.
Quasi senza fiatare, i due iniziarono ad azzuffarsi spostandosi in tutta la città, come Peter Griffin e Il Pollo.
Piazza Dante, Piazza del Plebiscito, Galleria Umberto, Mergellina, il Vomero. Napoli si fece testimone dell'ardua lotta tra Giuannyol e quello strano sconosciuto.
Al che, lo scugnizzo prese le distanze dal rivale: «Azz, ca' c facimm a uallr si continuamm! »
E l'altro: «tien raggion' o' fra', faccim ca c vrimm riman p vutta' mazzat».
«Aro' staj e cas? Cumm t chiamm? »
«I so Carminòo, ma m può pur chiamma' C.O.» e gli spiegò gesticolando come un forsennato dov'è che abitasse, muovendosi con tutto il corpo come se facesse spinning.
«Ah, popt a reppèr allor, comm' a Clementin».
«Rocco Hunt nun t piacev».
«Allora vuò abbushcà».
«C'o' bbrimm riman, cià».
«Vai ca' maronn».
Giuannyol e Carminòo presero così due strade diverse, dividendosi. Il primo vide l'altro allontanarsi per una via altolocata, sfarzosa e illuminata.
All'indomani, Giuannyol, riproducendo i gesti del nuovo amico, riuscì a raggiungere il luogo indicatogli. Si rivolse ai balconi lungo la parete dell'alto palazzo raggiunto urlando: «CARMINòòòòòòò SCIIIIIIIIIT-T CHE L'AAAARIJ E' DOOOOOOC!»
Subito si presentò Carminòo al piano terra, spalancandone il portone.
Il ragazzo dagli occhioni vacui gli fece una proposta: «anziché fa' a' ciandell cca' abbasc', vuo' sajr? C facimm 'na brishcl».
Giuannyol ribatté: «e i' aggia già purtat o pallon, mo' k c facimm? »
«Mbizzatell 'ngul», incalzò l'arguto C.O.
Salendo le scale, Giuannyol si sentì inebriato dalla ricchezza di quel luogo. Situato a Piazza Vanvitelli, era degno della fama del Vomero, e tanto più il ragazzo si addentrava nell'enorme e vistosa casa, tanto più si sentiva a suo agio. Ogni astio era scomparso, ogni bisticcio cessato.
I due si diressero nella camera da letto, pronti per un'eccitante partita di briscola.
Mentre Carminòo cercava le carte da gioco in stipetti e ante, Giuannyol si guardava intorno; di tanto in tanto, il suo sguardo ricadeva fugacemente sulla sagoma dell'amico. Il deretano di C.O. sembrava attirarlo come un pendolo fa con gli occhi, finché il giovane non se ne accorse.
Si girò di scatto: «we, ma c stai guardann? Ma t vuliss alluggià ‘stu pesc? » pronunciò indicando con una mano il centro tra le sue cosce, accennando un malizioso sorriso.
Ricevette una risposta inaspettata: «Ma m stiss pustiggiann p' cas'? »
Quello scherzo infantile presto si tramutò in una vera e propria proposta sentimentale.
Carminòo si sentii motivato: «M fai squaqquarià o' cor».
«Ramm nu vas, Carminòo».
Giuannyol, seduto sulle lenzuola di un letto d'arabeschi, allungò un braccio verso l'amico, circondandogli il collo e spingendolo verso di sé. Chiuse gli occhi e la sua lingua avanzò già velocemente verso le labbra dell'altro, pronto allo stesso modo, dalla cui bocca si estese un debole sospiro: «si nu 'nguacchiat, Giuannyol».
La camera era ornata di diverse effigi. San Gennaro, Padre Pio, Maradona. A Giuannyol sembrava che quelle immagini approvassero il loro tenero atto d'amore: le invocava, le amava. Erano dalla sua parte.
San Gerardo, Pino Daniele, Totò. I loro quadretti si muovevano, spostavano, fracassavano, all'urto del materasso contro il muro. L'amplesso fu sfrenato, appassionato,  lussurioso. Consumò entrambi i ragazzi, fino al mattino.
«Giuannyò».
«We».
«Fa fridd».
«T vac a fa' nu cafè e du’ frittur».
Giuannyol si alzò dal letto, dirigendosi verso la cucina. Cercò la caffettiera e preparò uno dei suoi speciali intrugli partenopei pensando a quanto aveva vissuto quella notte.
Il profumo di caffè si inoltrò in tutta la casa, inebriando i ragazzi di sensuale tepore.
«Carminòo».
«Oh».
«Ti am’ e ti ador cumm a ‘nu turz e cavlcior».
«Pur i’, Giuannyol».
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: YixingEvolver