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Autore: BabyLolita    07/01/2015    3 recensioni
Il primo amore non si scorda mai. Ti rimane dentro, impresso, indelebile. Il primo amore ti travolge e ti stravolge. Hilary è alle prese con il suo primo amore. Un amore che la cambia, che la turba. Un amore che la risucchia e l'annulla. Quando si scopre innamorata è troppo tardi, perché lui è ormai lontano. Si promette di aspettarlo, di dichiararsi non appena lui farà ritorno. Si promette di essere forte. Fa tante promesse a sé stessa. Così tante che è difficile mantenerle tutte quante. Quando un amore è lontano e tanta gente gira intorno a te è difficile essere fedeli a sé stessi, alle proprie promesse. È difficile non innamorarsi ancora. È difficile dimenticare chi si è amato tanto. È difficile quando, davanti a te, il passato ed il presente si scontrano per impossessarsi del tuo futuro.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Kentin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Quando realizzai fino in fondo ciò che mi aveva appena detto il mio cuore si crepò all’istante.
Io…ti ho sempre amata. Ho sempre o solo amato te… perché ora mi fai questo? Perché ti sei innamorata di un altro? Come è successo? Perché è successo?!
La strinsi forte tra le braccia nascondendo le lacrime. Soffrivo terribilmente. Di tutto ciò che poteva accadere, di certo non mi aspettavo che si sarebbe innamorata proprio di lui.
Forse ora comprendo perché diceva che era complicato… forse capisco perché mi ripeteva che non voleva rovinare il rapporto… come puoi convivere con due sentimenti così?! Se ti chiedessi di scegliere… che cosa faresti?
Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire. Mi sentivo umiliato. Tutti gli sforzi che avevo fatto per lei… li aveva appena buttati nel cesso. Si, mi amava, ma non ero il solo. Cosa dovevo fare? Cos’altro dovevo fare per diventare l’unico ed il solo?
   «Kentin…?»
   «Non dire niente, ti prego…»
Le mie lacrime scesero lungo il suo collo. Sapevo che le sentiva. Non nascondevo nemmeno più i singhiozzi.
Sei una femminuccia…
L’umiliazione appena subita non era sufficiente. Io stesso continuavo a gettarmi merda addosso, come se l’essere messo sullo stesso piano di Castiel non fosse abbastanza.
   «Io ti amo maledizione… ti amo Hilary! Ti ho sempre amata! Ti amo cazzo! Ti amo! Ti amo! TI AMO!» Non volevo più nasconderglielo. Volevo ripeterglielo fino alla nausea. Volevo che lo sentisse talmente tante volte da stancarsi. Sentii che anche lei stava piangendo. «Siamo patetici…»
   «No Kentin… è colpa mia… mi dispiace…»
   «Se io non me ne fossi andato, che sarebbe successo?»
   «Non lo sapremo mai, e dobbiamo smetterla di chiedercelo…»
   «Dobbiamo?» chiesi ripentendo le sue stesse parole.
   «Si» rispose stringendo la presa e affondando ancora di più nel mio petto. «Dobbiamo.»
Capii che entrambi stavamo male un po’ per lo stesso motivo. Vivevamo nello stesso incubo, tormentati dalle stesse domande. Non volevo chiederle di scegliere, perché avevo capito che se avesse potuto farlo, lo avrebbe già fatto. Ma cosa potevo fare io a questo punto? Non volevo essere la ruota di scorta, volevo essere la prima scelta. Ma chi mi garantiva che avevo una possibilità di esserlo?
   «Cosa posso fare? Io… cosa posso fare per farti scegliere me?»
Non sapevo di poter essere così diretto, ma non avevo più voglia di vivere nelle incertezze.
   «Non so cosa risponderti.»
   «Come fai a non saperlo?!»
   «Kentin, io non lo so! Non lo so… non so nemmeno come sia potuto accadere tutto questo! Io…Castiel…è---»
   «Raccontami.» le chiesi cercando di nasconderle la sofferenza di queste mie ultime parole. «Raccontami di come lui è diventato così importante.»
La sentii annuire e poi mi raccontò che tutto ebbe inizio durante la corsa campestre. Lei era finita in gruppo con Castiel e, per via della stupidità di lui, si persero in mezzo alla foresta. Lui, in quell’occasione, la baciò a tradimento e lei, di risposta, lo prese a schiaffi iniziando ad insultarlo e a spiegargli che lei non era come tutte le altre, che non era innamorata di lui e che non voleva averci niente a che fare. Da quel giorno tutto cambiò. Castiel iniziò a darle attenzioni. Attenzioni positive. La difendeva dagli attacchi di Ambra, le teneva compagnia durante l'intervallo, l'aspettava all'ingresso della scuola. Inizialmente queste sue attenzioni erano fonte di disgusto per lei. Poi, piano piano, divennero un'abitudine e poi una dipendenza e, quando si accorse che aveva bisogno che lui la facesse sentire importante ormai era troppo tardi, poiché si era già innamorata. Più il suo fiume di parole scorreva implacabile, più io mi sentivo annegare dentro di esse. Ogni volta che lo citava la stringevo un po’ di più, esattamente come la morsa del mio cuore si faceva sempre più stretta, sempre più dolorante. Quando il racconto finì tentai di nascondere il mio ribrezzo nei confronti di Castiel. Lo volevo morto, ma quelli erano pensieri ignobili per chiunque. Hilary rimase in silenzio, aspettava una mia risposta, ma l’unica cosa che fui in grado di dire per l’ennesima volta fu quanto l’amassi e lei mi rispose ancora una volta che mi amava e questa volta fece un po’ meno male, poiché non aggiunse “ma amo anche lui”, e questo mi rasserenò per un istante. Restammo abbracciati per molto tempo senza dire niente. Tutto ciò che facevamo era ascoltare il reciproco battito del cuore che, nonostante il tempo trascorresse inesorabile, continuava ad essere accelerato. Le chiesi un bacio e lei sorrise baciandomi ancora, poi gliene chiesi un altro, ed un altro ancora. Quando ci fermammo pensai a tutte le cose che ipoteticamente aveva fatto con Castiel e la scaraventai lontano disgustato. Lei mi guardò spaventata ed io mi voltai di lato.
   «S-scusa…»
   «Kentin…»
Lei non si mosse e si mise a guardare a terra. La osservai di soppiatto e la vedevo accarezzarsi le labbra. D’istinto accarezzai anche le mie. Mi facevano male. Ci eravamo baciati a lungo, insaziabili, tanto da farci male.
   «Hilary… che cosa ci hai fatto? Con lui… che cosa avete fatto in mia assenza?»
Prima o poi lo avrei scoperto comunque quindi non aveva senso aspettare ulteriormente. Volevo che tutte le ferite mi venissero inferte ora, così non avrei dovuto aspettarmene altre altrettanto profonde più avanti.
   «C-ci…ci siamo solo baciati.»
   «Sei sicura?»
   «Si… vedi… io non ti ho mai dimenticato e… quando lui tentava di andare oltre io glielo impedivo perché… non volevo che fosse lui la mia prima volta…»
La osservai ridacchiare ma non cercai di capirne il motivo poiché, questa volta, afferrai subito il significato delle sue parole. La presi per mano trascinandola fino in camera mia e, aprendo la porta, le dissi che i miei non sarebbero tornati prima di sera. Non avevo bisogno di ottenere una sua risposta vocale poiché vidi subito che si stava già sbottonando la camicia. Rimasi un attimo sbigottito dalla sua audacia, ma mi persi nei suoi occhi. Non volevo aspettare. Non voleva aspettare. Non volevamo più perdere tempo. La baciai prendendola in braccio e lei si avvinghiò a me. I nostri baci divennero sempre più intensi, quasi dolorosi, famelici l’uno dell’altra, senza più voglia di perderci in ulteriori chiacchiere. La spinsi fino al letto e lei si lasciò cadere all’indietro trascinandomi giù con lei. Quando l’accarezzai sul seno mi accorsi che la camicetta che indossava era già del tutto sbottonata. Pensai che, fino al giorno prima, indossava una maglietta bianca.
Come mai ora aveva indosso una camicetta? Aveva già pensato che venendo qui…
Lasciai perdere quei pensieri inutili e continuai a baciarla. Volevo che imprimesse bene nella sua mente il mio ricordo, il ricordo dei nostri baci, il ricordo di me. Volevo prevalere su tutto, e su tutti. La tirai su di peso facendola sedere sulle mie gambe. Le nostre labbra ancora non si erano separate e velocemente le sfilai la camicetta. Le accarezzai la schiena nuda con le mani e la sentii rabbrividire. In quell’istante si allontanò dalle mie labbra ed io non persi tempo ed iniziai a baciarle il collo. La sentivo fremere sempre di più e le sganciai il reggiseno togliendoglielo. Le lasciai prima un succhiotto, poi un altro, ed un altro ancora. Iniziai ad accarezzarle il seno con la mano. La sfioravo delicatamente, mi piaceva vederla rabbrividire. Quando con le labbra mi staccai dal suo collo mi persi qualche istante a guardare il suo seno. Era bello e sodo. Perfetto. Perfetto come lei. Continuai ad osservarlo ma lei me lo impedì incrociando le braccia sul petto.
   «Kentin non guardarmi così è imbarazzante!» disse rossa in volto.
Sorrisi compiaciuto e la presi di peso coricandola sul letto e mettendomi sopra di lei.
   «Ho aspettato per tutto questo tempo. Ho pregato a lungo di poterti guardare come sto facendo ora e adesso che sono qui… niente e nessuno mi impedirà di guardare la stupenda ragazza che sei e che da sempre amo.»
Lei mi guardò sorpresa e poi mise il broncio distogliendo lo sguardo.
   «Anche io voglio guardare te però…»
Sorrisi un’ulteriore volta e mi sfilai i vestiti restando a torso nudo lei mi guardò e rimase senza parole.
Beh…se non altro uno degli effetti che volevo fare su di lei è riuscito alla grande.
Hilary si portò subito le mani sul viso coprendosi gli occhi. Non persi tempo e tornai a prendere possesso delle sue labbra mentre con le mani mi impadronivo del suo seno, questa volta in modo più deciso. Più il tempo passava e più scoprivo cosa le piaceva di più e cosa meno. Mi accorsi che adorava farsi toccare la schiena, la faceva impazzire allora, ogni volta che la stringevo, con la mano le percorrevo tutta la schiena facendola fremere ogni volta. Quando le mie mani scesero più in profondità, sfilandole i pantaloni, lei non oppose alcun tipo di resistenza anzi, mi aiutò addirittura a sfilarglieli. Mi distrassi per un istante e lei ribaltò la situazione mettendosi sopra di me. Mi restituì il favore riempiendomi il petto di succhiotti e la cosa mi fece impazzire. Mi sfilò anche lei i pantaloni e restammo entrambi solo in mutande. La cosa si fece imbarazzante e ci guardammo negli occhi per qualche secondo, come a cercare le reciproche conferme. La osservai chiudere gli occhi attendendo un altro mio bacio e subito lo presi. Mi misi nuovamente sopra di lei, appoggiandola delicatamente sul materasso. L’accarezzai su tutto il petto con un dito facendole venire i brividi. L’imbarazzo iniziale stava sparendo piano piano e non restava che la voglia di arrivare al dunque. Le sfilai gli slip e lei teneva gli occhi chiusi mentre lo facevo. Iniziai ad accarezzarla nel suo intimo e lei mi lasciò fare. Mentre io giocavo con lei, lei iniziò a giocare con me. Mi sfilò i boxer ed iniziò a giocare con il mio membro ormai stufo di essere lasciato in disparte. Più mi toccava e più andavo fuori di testa. Il solo pensiero che in quel momento fossi lì con lei faceva esplodere il mio cuore. La sentivo ansimare ad ogni mio movimento e anche la sua presa si faceva più stretta se facevo qualcosa che le piaceva particolarmente. Fu così che scoprii le cose che più la eccitavano e che più la facevano gemere. Quando arrivammo entrambi al limite ci scambiammo una rapida occhiata e fu più che sufficiente. Mi insinuai fra le sue gambe e lei mi accolse più che volentieri. Ci guardammo ancora. I nostri sguardi non si persero di vista nemmeno per un istante. La penetrai per la prima volta e vidi una piccola espressione di dolore sul suo volto.
   «Scusami…» le dissi.
Mi sentii un po’ in colpa, non volevo farle male. Lei mi sorrise e mi fece cenno di non preoccuparmi. Iniziai ad aumentare il ritmo e vidi, grazie alle sue espressioni, che il dolore stava andando via lasciando spazio al piacere. Le sue braccia mi avvolgevano sempre più forte mentre insieme ansimavamo e gemevamo. Era la cosa più bella del mondo, l’atto d’amore più bello del mondo, ed io lo stavo facendo con la persona che da sempre sognavo. In quel momento fui davvero felice, esistevamo solo io e lei e nessun altro. Aumentai ancora il ritmo. E poi ancora ed ancora. E lei sorrideva gemendo e questo mi dava ancora di più la carica.
   «Ti amo Kentin…ti amo…ti amo…ti amo da impazzire!»
 Le sue parole mi riempirono di gioia e fu in quel momento che raggiungemmo l’estasi insieme, ed anche questo mi sembro surreale, ma fu dannatamente piacevole.
 
Quando fu tutto finito riprendemmo fiato per qualche secondo. Eravamo entrambi vergini ed entrambi sfiniti. Mi coricai accanto ad Hilary e lei si appoggio sul mio petto, stanca tanto quanto me. Ci addormentammo abbracciati e, quando mi svegliai, trovarla li che riposava accanto a me mi fece scendere una lacrima di gioia.
   «Non mi importa di quello che è successo mentre ero via. Sei stata debole ma non ti biasimo. Eri sola, non avevi nessuno, io stesso avrei vacillato. Ma ora sono qui, e non permetterò a nessuno di toccarti. Io morirei per te. Farei di tutto per te. Ti amo. Ti amo troppo per perderti. Se non riuscirò a farti mia… se non riuscirò a farti dimenticare Castiel io… potrei non riuscire ad andare avanti senza di te. Sei tutto. Sei sempre stata tutto…» le sussurrai all’orecchio pensando dormisse.
La strinsi forte forte e mi riaddormentai di nuovo. Scoprii solo tempo dopo che, quello stesso giorno, lei era sveglia e sentì tutto. Forse, se non avesse sentito quelle parole, ora sarebbe ancora qui.
 
Fu mia madre a svegliarmi quando rientrò e subito mi allarmai temendo mi avesse scoperto con Hilary ma lei, ormai non c’era più. Nascosi il mio allarmismo a mia madre e finsi di essermi addormentato per via del troppo allenamento. Non appena se ne andò scattai in piedi e mi infilai i boxer cerai il cellulare per mandare un messaggio ad Hilary ma la vidi uscire da sotto il letto:
   «Ma che diavolo…»
   «Scusa, è che ho sentito tua madre rientrare e mi sono vestita in fretta e furia ma non sono riuscita a sgattaiolare via in tempo.»
   «Perché avresti dovuto “sgattaiolare via”? Sa benissimo che siamo amici.» sillabai stranamente questa parola.
Cosa siamo adesso?
   «Si, certo, un tempo eravamo sempre assieme, ma come ci giustificavamo se ci trovava nudi nello tuo letto? Andiamo, tua madre non è così tonta.»
   «Giusta osservazione.»
La guardai ancora.
Come mi sento ora? Felice. Come voglio sentirmi in futuro? Felice. Come voglio rendere Hilary in futuro? Felice.
Mi avvicinai a lei che si stava sistemando i vestiti e l’abbracciai per l’ennesima volta.
   «Kentin?»
   «Ti amo.» La sentii sussultare ancora ma la strinsi forte. «Sono qui adesso e non andrò da nessuna parte.»
Volevo farle capire che sarei rimasto lì per sempre. Lì per lei. Nel bene e nel male. La sentii rilassare prima di ricambiare l’abbraccio.
   «Ti amo anche io.»
Restammo in silenzio qualche secondo e poi la sentii sospirare. Sentii che stava per aggiungere qualcosa ma la interruppi.
   «Hilary, non aggiungere altro. Ora ci sono io. E vivremo le cose assieme da ora in poi. Sei d’accordo?»
   «I-io…»
   «Hilary. Io e te. Sono qui. Non me ne andrò più. Non ti lascerò mai sola. Qualunque cosa accadrà. Non ti chiederò di essere la mia ragazza. Capisco che la situazione sia complicata e, a modo mio, cercherò di accettarla. Ma ora che sono qui, non ho intenzione di cederti a nessuno. Prima non avevo la possibilità di combattere perché ero lontano… ma ora sono qui. Non siamo mai stati insieme… quindi il fatto che siano successe delle cose con Castiel non le reputo un tradimento. Mi fanno male, molto male lo ammetto, ma questo non cambia il fatto che ti amo immensamente, e so che anche tu mi ami e questo per ora mi basta. Ma non mi accontento. Riavrò il monopolio sul tuo cuore sappilo. Dammi solo la possibilità di conquistarti come si deve. Dammi la possibilità di farti capire che sono io la persona giusta per te. Sarai tu a scegliere alla fine, ma farò in modo di essere io il vincitore.»
   «Kentin… tu hai sempre fatto parte del mio cuore. Quindi non hai bisogno di chiedermi una possibilità. Tu… ci sei sempre stato e ti darò tutte le possibilità che vuoi. Perdonami se mi sono… innamorata anche di lui. È stato uno sbaglio, lo ammetto, ma non posso negarlo. Vi amo entrambi e… ora come ora non so scegliere. Mi dispiace di essere così… però io sono qui ora. E ti amo. Ti amo davvero. Sarò sincera da ora in poi. Chiedimi quello che vuoi ed io risponderò sinceramente. Ti ringrazio per il fatto che non mi poni davanti ad una scelta… e perdonami se ti creo così tanti problemi.»
   «Non sarebbe una relazione vera se non ci fossero dei problemi… beh… la nostra non è ancora iniziata, ma va bene lo stesso perché io farò in modo che diventi vera. E sarà per sempre.»
Hilary mi strinse fra le sue braccia e poi mi salutò con un bacio prima di sgattaiolare fuori dalla finestra e tornare a casa sua. Mi sedetti sul letto iniziando a pensare ad un modo per conquistarla in modo definitivo eliminando dalla sua mente e dal suo cuore Castiel.
 
Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare che il concatenarsi degli eventi successivi e della “guerra” che si scatenò tra me e Castiel scatenò un terribile effetto domino che ci distrusse tutti quanti, e che quella che ne subì le conseguenze più di tutti fu Hilary stessa.




Commento dell'autrice: immagino di dover smettere di scrivere a quest'ora...ma che ci posso fare...sono un animale notturno xD In ogni caso questa sera non mi sono limitata a scrivere questo capitolo. Come già avrete notato (e come ho scritto in precedenza mi pare) ogni capitolo, nel titolo, ha in fondo il nome del personaggio che vivrà la storia. Per ora il personaggio è sempre stato Kentin ma questa sera ho scritto tutta la parte vissuta da punto di vista di Hilary (la quale include gli eventi vissuti con Castiel che per ora sono ancora "segreti" uhuh) il mio dubbio è se postarlo già adesso o metterlo verso la fine quando succederà una determinata cosa (ehi non vi aspettato spoiler...ho la bocca cucita xD) credo che lo metterò verso il fondo quindi quando vedrete il capitolo di "Hilary" armatevi di pazienza perchè sarà bello lungo xD il mio vero dilemma sta se fare un capitolo con Castiel come "protagonista" o meno...perché per ora non è necessario....puff dilemmi xD Va beh nel dubbio come sempre chiedo perdono per gli errori (se scrivessi di giorno magari ne farei meno...mannaggia a me xD) in ogni caso grazie a tutti coloro che leggeranno e un grazie ancora più grande a chi lascerà una recensione! UN BACIONE E ALLA PROSSIMA!! PS: BUON ANNO A TUTTI (anche se leggermente in ritardo xD)
   
 
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