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Autore: Mash    07/01/2015    6 recensioni
“Ciao! Avete chiamato il cellulare di Tadashi Hamada. Al momento non posso rispondervi, richiamatemi più tardi o lasciatemi un messaggio dopo il segnale acustico! Quindi, beh, ciao!”
Riattacca il telefono dopo il segnale mentre una lacrima le scende sulla guancia, seguita da molte altre...
[Breve OS sulla coppia TadaHoney che avviene dopo la morte di Tadashi con la reazione di Honey quando sola nella sua stanza ripensa al ragazzo.]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Honey Lemon, Tadashi Hamada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ehilà! Avete chiamato il cellulare di Tadashi Hamada. Al momento non posso rispondervi, richiamatemi più tardi o lasciatemi un messaggio dopo il segnale acustico!”
“BIIIP”
Riattacca il telefono dopo il segnale mentre una lacrima le scende sulla guancia, seguita da molte altre, trasformando una solitaria lacrima in un pianto vero e proprio.
Non è più tanto forte quando è da sola nella sua stanza.
Si era vestita di tutto punto per il suo funerale, aveva cercato di aiutare il più possibile Cass, i suoi amici e in qualche modo avrebbe voluto dare una mano anche a Hiro.
Si è mostrata forte, non ha pianto davanti agli altri, non ha voluto mostrare troppo quello che aveva dentro.
Ma, sola, nella sua stanza, dove nessuno può vederla, dove nessuno ha bisogno che lei sia forte, può piangere quanto vuole.
Toglie gli occhiali dal viso e si passa la manica del vestito sugli occhi, cercando di asciugare le lacrime che non vogliono saperne di smettere.
Prende nuovamente il cellulare e inizia a digitare il nome della persona che vuole chiamare.
Una persona che sa non gli risponderà mai più.
Ma che continua a chiamare incessantemente.
Solo per sentire la sua voce.
Per poter credere che lui sia ancora lì fuori.
Che le risponderà prima o poi.
O magari la richiamerà…
Parte di nuovo il messaggio vocale e la sua voce la fa sorridere per un breve istante. Prima che il segnale acustico distrugga nuovamente le bugie che ha creato.
La realtà le si getta di nuovo prepotente addosso.
Tadashi non risponderà mai più a quel telefono. Non la richiamerà mai. Non farà niente di quello che si sono promessi. Non la porterà al quel convegno cui aveva accettato di partecipare, dopo averlo quasi pregato di prendersi una pausa dal suo lavoro e dal ruolo del perfetto fratello maggiore, appena due settimane prima. Non potranno farsi le fotografie stupide davanti alla scultura nel cortile come gli aveva promesso.
-Mi stai chiedendo un appuntamento Honey?- aveva chiesto, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio con il solito sorriso stampato in faccia.
-Esattamente. – le c’era voluto tutto il suo coraggio per dargli quella risposta. Aveva pensato a ciò che diceva sempre Gogo: “Agisci come una donna.”, e alla fine l’aveva fatto. Gli aveva proposto di uscire.
Si era goduta la sua espressione di sorpresa e aveva ascoltato la sua risata.
Poteva ancora sentirla riecheggiare nella sua testa.
Non avrebbe potuto più riascoltarla.
Non lo avrebbe più visto.
Non la sarebbe venuto a consolare come aveva sempre fatto quando aveva un problema e bisogno di qualcuno.
Non le avrebbe riservato uno dei suoi sorrisi.
Quei sorrisi che avrebbero saputo aggiustare qualsiasi cosa.
E i sentimenti che sapeva di provare per Tadashi non le rendevano l’accettazione facile.
Non era stato amore a prima vista. Aveva avuto bisogno di tempo per rendersene conto e Fred le aveva dato qualche suggerimento per realizzarli.
Ma aveva fatto la prima mossa troppo tardi. E magari quello che era successo, sarebbe potuto essere evitato. Finita la presentazione dei progetti, lei avrebbe potuto trovarsi con lui. Magari metterlo in guardia. O, avrebbero potuto trovarsi in un altro luogo. Forse sarebbe andata a chiamare lui e Hiro e li avrebbe portati subito alla caffetteria.
Non avrebbero visto l’incendio e Tadashi non sarebbe mai morto.
Se solo potesse tornare indietro e fare delle scelte diverse.
Se solo Tadashi fosse ancora lì con lei.
Se solo quel sorriso s’illuminasse ancora per lei.
Almeno un’ultima volta.
Solo per lei.
“Ehilà! Avete chiamato il cellulare di Tadashi Hamada. Al momento non posso rispondervi, richiamatemi più tardi o lasciatemi un messaggio dopo il segnale acustico!”
Le lacrime riprendono a scorrere copiose, e Honey si getta contro il cuscino, lasciando la presa sul cellulare.
Ancora una volta la realtà prende forma di rimorso, dubbi, domande, tristezza, disperazione e rimpianti di cose non dette e non fatte.
Ancora una volta ripensa a quel sorriso.
E ancora una volta preme il pulsante della richiamata.



Salve! Mi sono ispirata, per la mia OS, ad un'immagine (http://media-cache-ec0.pinimg.com/736x/cd/4e/26/cd4e2606b2d463796b49f799e9f4145c.jpg) che ho trovato in giro per il web e che mi ha messo addosso troppo tristezza. In realtà, Tadashi è apparso così poco che non lo shipperei con nessuno, ma ha avuto un bellissimo momento con Honey e li ho tipo adorati sin da subito. Spero vi sia un minimo piaciuta. ^^
  
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