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Autore: Arashichan95    07/01/2015    2 recensioni
Sono trascorsi due anni dalle superiori Iwatobi e Rin finalmente si è trasferito a Tokyo dai suoi amati amici. Qualcosa però manca nella sua vita, qualcuno a lui molto, troppo caro. Il suo migliore amico, colui che ama segretamente.
Sarà un solo ed unico messaggio a cambiare questo vuoto, a cambiare il suo futuro.
" Sono tornato"
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Ti aspetterò >>

 Già, lo avrebbe aspettato.
 Lo avrebbe aspettato sino alla fine.
 Rin non aveva la pallida idea di quanti giorni, mesi, anni fossero passati da quel giorno.
 L ultimo delle scuole superiori, l ultimo nel quale aveva potuto vedere il viso di Sousuke. La sua voce. Il suo sorriso triste che svelava ciò che la sua bocca non osava dire. Dopo quel giorno tutto era cambiato. Lui era tornato in Australia ad allenarsi con il suo vecchio e buon allenatore, Haru e Makoto erano andati a Tokyo per gli studi e dopo un anno esatto erano stati raggiunti da Nagisa e Rei che non sopportavano di certo la distanza dai loro amati amici. Dopo le mondiali lui e Haru avevano vinto quella bellissima medaglia d’oro ed entrambi avevano sorriso nel vedere finalmente i loro sogni realizzati. Ora che ci pensava..erano già passati due anni dalle superiori. Makoto continuava a studiare, Haru ad allenarsi, Rei e Nagisa studiavano ugualmente e lui..lui continuava a nuotare e nuotare. Da quando aveva vinto i mondiali anche lui si era trasferito a Tokyo, in un appartamento non molto distante dagli amici, e proprio per questo se li ritrovava spesso a casa a rallegrare l’atmosfera con le loro chiacchierate e stupidaggini. Era tutto fantastico sotto quel punto di vista, anche se.. La vibrazione del telefono poggiato sopra il piccolo tavolo accanto al letto risvegliò Rin dai suoi pensieri.
Chi poteva essere alle tre del pomeriggio? Nagisa e Rei avevano lezione..Makoto dormiva molto probabilmente e Haru..bhè Haru non usava mai quel dannato cellulare.
 Rin allungò pigramente la mano verso l’oggetto interessato e facendo attenzione a non cadere dal letto lo prese tra le mani e aprì subito la cartella dei messaggi. “Nuovo messaggio da: Sousuke.” << S-Sou- ! >>
Per un attimo il cuore si fermò. Sousuke? Da quanto non parlavano? Da due anni … da due fottuti anni. Il battito aumentò a dismisura quanto gli occhi caddero sul testo.
“Rin..Sono tornato.”
Tornato? Tornato per cosa? Tornato da dove? Il rosso sospirò ancora in preda alle emozioni prima di ricevere un secondo messaggio.
 “Tra dieci minuti arrivo alla stazione di Tokyo..Forse potrebbe non interessarti nemmeno, ma ci tenevo ad avvisarti.”
 << Forse non potrebbe interessarmi? Brutto idiota! >>
 Non seppe come, non lo seppe affatto. Le sue gambe si mossero da sole verso la strada, verso quel fottuto taxi, verso quella dannata stazione ferroviaria. Non badò al fatto che la porta di casa era stata lasciata aperta, né al fatto che i suoi capelli fossero scompigliati e nemmeno al fatto che portasse ancora le scarpe di casa. Continuò solo a fissare la strada, respirare, fissare la strada, respirare. E poi..correre.
Arrivò nel momento stesso nel quale il treno era appena arrivato nel primo binario, respirò e poi rimase immobile a fissare ogni singola persona, ogni singola vita umana che saliva o scendeva da quel treno; cercava i suoi occhi, i suoi capelli, il suo corpo, cercava Sousuke disperatamente mentre le gambe iniziavano a tremare e il cuore non smetteva di battere all’impazzata. Perché Sousuke presto sarebbe tornato al suo fianco, perché Sousuke sarebbe tornato, tornato da lui. << Yo. >>
 Rin spalancò gli occhi girandosi di scatto, era lui, era proprio accanto a lui.
Così identico a come lo ricordava, così dannatamente uguale ai suoi ricordi e a tutti i suoi sogni fatti in quei due anni. Gli occhi diventarono lucidi, le labbra si curvarono verso il basso, la voce divenne rauca, flebile e scossa da tutti quei sentimenti.
<< T-tu..idiota! >>
 Sousuke lo guardò offeso. << Come sarebbe a dire..idiota? Io torno a tu mi dai dell’idiota? >>
 Rin abbassò lo sguardo evitando in ogni modo di piangere.
Non doveva mostrarsi debole, non doveva.
 <<  Rin.. >>
 << C-che vuoi..? >>
 << Sono tornato. >>
 Rin alzò appena lo sguardo incontrando il viso sorridente di Sousuke. Quel bellissimo viso sorridente..
<< Bentornato…a casa. >>
 Tutto così strano, tutto così magico. Quei due anni passati senza di lui erano come svaniti, come annullati da chissà quale incantesimo curativo. Tutto quel dolore era andato via lasciando il posto ad un forte calore al petto e ad una bellissima tranquillità. Tutto, tutto era tornato come due anni prima, come quella magica ed eterna estate.
 << Quindi, ricapitolando..puoi anche dormire e stare qua da me sino a quando non ti sarai trovato un posticino dove stare! >> esclamò fiero il rosso, con un leggero sorriso stampato sulle labbra mentre il compagno di stanza sistemava le piccole borse che aveva portato con sé.
 << Non ti preoccupare, non occuperò casa tua per troppo tempo dai.. >> ripose il moro con un leggero sorriso, facendo sbuffare Rin che si sedette con un tonfo nel divano.
<< Come se mi disturbassi … sempre il solito. >>
 << Scusa scusa >> Sousuke ridacchiò appena sedendosi affianco al ragazzo. << Fa piuttosto freddino qua dentro >>
 << Già, il padrone del condominio non si è ancora deciso ad aggiustare quella dannata caldaia. >> rispose Rin accendendo la grande tv davanti a loro.
 << Danno roba interessante oggi in tv? >> chiese Sousuke, sedendosi più comodamente in quel morbido divano.
 << Le solite stronzate.. >> rispose l'altro con un leggero sospiro.
 Ci fu un attimo di silenzio tra loro, poi, Rin si girò a guardarlo. << Sou … perché sei tornato? >>
 Il ragazzo lo guardò negli occhi e con aria seria rispose poco dopo << Perché tu mi stavi aspettando. Perché tu..mi aspettavi da tanto tempo. >>
 Rin sentì nuovamente gli occhi pizzicare, ah..dannate emozioni.
<< Rin..Ora io posso nuotare nuovamente, con te … Posso di nuovo stare al tuo fianco! >> continuò l’altro con aria sicura. << Mi ci sono voluti due anni di terapia, una terapia molto forte … Ma, ma ora sono libero, di nuovo! >>
 Insieme. Di nuovo finalmente insieme.
 << Perché non hai mai chiamato? >> chiese Rin con un filo di voce. La prima lacrima era già caduta creando un piccolo cerchietto scuro su quel divano color porpora. << Perché … probabilmente..sentendo la tua voce, sapendo come stavi, sarei tornato subito senza aver concluso ancora nulla . >>
Allora era per quello, per quello lui..
<< Idiota! Non hai idea- … Non hai idea di come io abbia so- >>
<< Ne ho idea. >>
 Rin non badò alle proprie lacrime che scendevano senza ritegno sulle proprie guance. Singhiozzò appena trattenendo una delle sue tipiche scenate da ragazzetta adolescente.
<< Rin.. >>
<< Ti odio.. >>
Sousuke abbassò lo sguardo, ferito, deluso. Aveva dato tutto sé stesso per tornare il prima possibile. Ma forse, forse era stato troppo tempo lontano da lui. Fece quasi per alzarsi ma due mani lo presero per il viso prima di strattonarlo velocemente. Rin trattenne il respiro. Le labbra di Sousuke sulle sue..
 Chiuse lentamente gli occhi e spostò le mani dal viso del compagno aspettandosi ogni singola reazione possibile. Probabilmente si sarebbe arrabbiato. Probabilmente lo avrebbe odiato. Ma come avrebbe potuto non baciarlo? Dopo tutto quel tempo in solitudine..dopo tutti quei mesi di sentimenti nascosti verso il proprio miglior amico.
Improvvisamente si sentì stringere, ancora e ancora in un abbraccio forte ma pieno di calore. Provò ad allontanarsi, a capire, ma Sousuke lo intrappolò nuovamente unendo le loro labbra in un bacio meno casto, più profondo e passionale.
Rin per un attimo non capì. Che diavolo stava facendo? Sousuke lo stava baciando? Mentre lo abbracciava e piano piano lo stendeva sotto di sé, facendo combaciare perfettamente i loro corpi? << S-Sou- >>
 Le guance si colorarono di un acceso rosso, il corpo iniziò a riscaldarsi, il fiato a mancare. Lentamente circondò le spalle di Sousuke con estrema delicatezza mentre l'altro continuava a baciarlo carezzando piano il suo petto.
 Un sogno, sembrava tutto un bellissimo sogno. Uno di quelli lunghi ed eterni che al risveglio lasciavano l’amaro in bocca. La bocca si Sousuke si spostò famelica al collo del rosso lasciando piccoli marchi, piccoli morsi, piccoli segni d’amore. Le mani danzavano, si muovevano frenetiche in quel gioco di lussuria iniziato forse per caso o forse per destino. Gli abiti finirono a terra, lentamente, così come la scia dei baci di Sousuke si spostò, lenta, piacevole e calda verso il petto, verso l’ombelico e poi giù, nel piacere estremo per il rosso.
Cosa stava succedendo di preciso?
Poco importava. Il cervello ormai era partito da un pezzo, e in effetti, poco serviva in quel momento.
 << Rin.. >> Sousuke risalì verso il compagno continuando a toccarlo ovunque, in qualsiasi centimetro di quella bellissima pelle chiara e calda. Il moro osservò per un attimo l’espressione del compagno che ormai sospirava ed ansimava senza ritegno. Il petto che percorso da fremiti si alzava e si abbassava velocemente. Uno spettacolo unico e assolutamente bellissimo agli occhi di Sousuke.
 << Rin. >> Questa volta lo richiamò con più forza risvegliando almeno di un minimo il cervello ormai andato del compagno. << Ti amo. Rin. >>
 Il rosso probabilmente lo capì solo a tratti visto che continuò a respirare affannosamente senza dare risposta ma con gli occhi leggermente più attenti e svegli rispetto a prima.
 Senza nessun avviso, senza nessuna parola Sousuke entrò dentro Rin con un movimento forte, veloce, doloroso per il rosso che urlò per un breve attimo dal dolore.
 << S-Sou…suke…F-fa..male..! >>
Il compagno lo guardò con aria triste prima di asciugarli con una mano le lacrime che scendevano dal viso dolorante del rosso.
 << Perdonami … perdonami.. >>
 Rin si aggrappò alle spalle del compagno e graffiandolo appena strinse la presa sulla sua pelle. Sousuke era dentro di lui. Sousuke..la persona che amava..lo amava. Lo amava.
 << Ora..ora mi muovo, tieniti a me, Rin >>
 Il rosso annuì appena mentre il dolore iniziava a trasformarsi in tutt’altro. Spinta dopo spinta, lacrima dopo lacrima.
 << Rin.. >>
 Se avesse potuto, probabilmente avrebbe ascoltato il suo nome pronunciato in quel modo sensuale per sempre. Così dolce ma così forte e sicuro.
 << Ti amo..Rin.. >>
 Ancora una spinta, ancora un’altra. Rin ansimò in preda al piacere, alzandosi di poco per raggiungere quelle labbra che aveva bramato per troppo tempo. Poi sentì il piacere ancora più grande, sentì Sousuke stringersi a lui e gemere più in alto e poi si sentì libero, stanco, appagato..sentì tutto.
 Ogni singola cosa.
E ciò che sentì molto chiaramente fu un “ Ti amo da morire” che Sousuke pronunciò con un breve sorriso mentre stava disteso sopra di lui.
 - - -
<< Quindi ricapitolando posso stare da te, no? >>
 Rin se avesse potuto sarebbe diventato ancora più rosso sotto quelle coperte mentre stava disteso affianco al suo amato.
<< Taci e dormi … >>
<< Dai Rin, che ti vergogni a fare? >> domandò Sousuke con un leggero sorriso, spostando leggermente le coperte.
<< C-cosa- FINISCILA! >> esclamò Rin osservandolo rosso come un pomodoro mentre Sousuke rideva di gusto.
 << Eddai … Dimmelo anche tu.. >> sussurrò il moro abbracciando il suo amato.
<< C-che cosa? >>
 << Che mi ami.. >>
<< ……………………………………………… >>
 << Mh? >>
 << Mi fa male il sedere. >>
Cos’era la tristezza? Oh, chi lo sapeva ora … Ora che entrambi ridevano, ora che entrambi erano felici l uno nelle braccia dell’ altro.
 
 
Angolino Autrice:
Ed eccomi qua, dopo parecchio tempo passato a leggere semplicemente fan fiction mi sono decisa a pubblicarne almeno qualcuna mia! * si vergogna da morire*
La Sourin è una delle mie tante coppie preferite e questa fan fiction non poteva non nascere dalla mia mente malata—
Ma tralasciando tutto ciò, coff.
 Fatemi pure sapere cosa ne pensate (accetto qualsiasi tipo di commento, don’t  worry) eeee nulla, grazie per aver letto la mia fan fiction <3
*saluta felice*

 

   
 
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