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Autore: Ca22oCheBelNick    17/11/2008    7 recensioni
Insomma, doveva solo aprire uno stupido armadietto e sostituire un quaderno: un gioco da ragazzi, no?
Gevanni, fissando la distesa di armadietti maledettamente uguali, non poté fare a meno di pensare, con un pizzico di disperazione, che forse, forse, c'era una pecca suddetto piano.
Quale diavolo era l'armadietto giusto?!
[Autrici: Betta90 & Strana90]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Lo strano caso di Gevanni e dell'armadietto di Mikami Teru

Sostituire il quaderno.


Gli ordini erano stati chiarissimi: doveva sostituire il quaderno in possesso di Mikami Teru con un altro che aveva falsificato lui stesso.

A conti fatti non doveva essere poi così difficile: insomma, il dio della morte sembrava essersi preso una vacanza, e lui aveva ripassato le varie fasi dell'operazione con calma, memorizzando anche la pianta della palestra.

Insomma, doveva solo aprire uno stupido armadietto e sostituire un quaderno: un gioco da ragazzi, no?

Gevanni, fissando la distesa di armadietti maledettamente uguali, non poté fare a meno di pensare, con un pizzico di disperazione, che forse, forse, c'era una pecca suddetto piano.

Quale diavolo era l'armadietto giusto?!

Avvicinandosi titubante al primo armadietto che ebbe a tiro -sperando forse in un'illuminazione divina, che tardava ad arrivare- pensò che forse sarebbe stato meglio, molto meglio, se avesse letto l'intero fascicolo, anziché snobbare le ultime pagine.

Mh. Se ci fosse stato Near gli avrebbe sicuramente fatto sapere la percentuale di successo che gli rimaneva.
Oh, bhè, sarebbe sopravvissuto anche senza saperlo.

Gettando un'occhiata ai lati, decise che si sarebbe giocato la sua ultima chance, la carta decisiva.

In parole povere, ne avrebbe scelto uno a caso.


“...Il dottore si ammalò, ambarabaccicciccoccò. Perfetto, ecco l'armadietto di Mikami Teru”

In un paio di minuti, il lucchetto dell'armadietto dovette capitolare dinanzi ai tentativi di scasso, e l'anta si aprì cigolando.

“Fatto”. Sussurrò compiaciuto l'uomo.

Mh.

Non ricordava che Mikami Teru avesse una predilezione per il rosa.
Neanche per la carta a fiori -carta che foderava le pareti dell'armadietto.

Mhà, evidentemente doveva ricordarsi male, decise, gettando un'occhiata distratta ad un paio di oscene pantofole a forma di papero.

Sostituire il quaderno.
Ah, sì, il quaderno.
Quaderno, quaderno, quaderno... Ma dov'era il quaderno?

Oh. Che fosse quello sul fondo... Strano, eppure gli pareva di ricordarsi che fosse nero, non lilla.

Vabbè, doveva sostituire il quaderno, ed avrebbe portato a termine la sua missione, a qualsiasi costo.

Preso in mano l'oggetto, lo fece scivolare nella tasca interna della giacca, dov'era nascosto il Death Note falso.

Si bloccò.

Aveva appena notato nel fondo dell'armadietto... Cos'era? Un calendario? Ah, sì, era proprio un calendario.
Un calendario di pompieri, ad essere esatti. Ed erano tutti atteggiati in pose estremamente... Provocanti.

Strano. Non pensava che Mikami Teru, brillante avvocato, volesse diventare un pompiere.

Distogliendo lo sguardo dal biondino atletico a petto nudo che, stringendo tra le mani una pompa, lo fissava dal calendario con aria ammiccante, notò una strana borsa nera sul fondo dell'armadietto.

La fissò incuriosito.

Decise che, per amor di precisione, avrebbe dato un'occhiata, giusto per sincerarsi che non ci fosse, bho, magari un altro Death Note, o qualcosa del genere...

Uhm. Qualcosa non quadrava.
Mikami Teru era un tipo preciso, ed attento ai dettagli: non avrebbe mai rischiato di essere scoperto in possesso di...di... si poteva definire “arma” una frusta?
E poi che diavolo doveva farci con una frusta? E con delle manette? Mica doveva arrestare qualcuno, tanto più che c'era da chiedersi a che cavolo servisse tutto quel pelo rosso attorno alle manette!
Strano, davvero strano... E sospetto.

“Ehi, tu! Che cazzo stai facendo con la mia roba?!”

Gevanni sussultò, e le manette gli scivolarono di mano e caddero sul pavimento, tintinnando.

“Allora, eh? Che stai facendo con la tua testa di cazzo nel mio armadietto?!”

Gevanni, fissando l'uomo -anzi, la montagna di muscoli- davanti a lui, arrivò alla conclusione che forse quello non era l'armadietto di Mikami Teru.
Con un buon 99% di probabilità.
Cazzo.

“Allora, stronzo, non parli?”. L'uomo scrocchiò le nocche con aria minacciosa. “Hai paura per caso?”

Gevanni resistette eroicamente all'impulso di annuire. In compenso indietreggiò fino a spiaccicarsi contro il muro, desiderando sparire.
In verità non sparì: l'unico risultato che ottenne fu quello di precludersi ogni via di fuga.
Non fu una mossa molto furba, in effetti.

“Sei sordo per caso? Ti faccio paura?”

Gevanni annuì; non per debolezza, era una specie di tic.
Sì, un tic.

Il tizio tutto muscoli sembrò estremamente soddisfatto.

“Sono i muscoli, eh? Ti faccio paura per i muscoli?”

Gevanni, raggranellando tutto il coraggio che riuscì a trovare, si schiarì la voce e rispose:
“Ehm... S-sì. Forse.”
“Eh, lo so! Fanno impressione, eh! Mi alleno due o tre ore al giorno e...”
“Tre ore al giorno?! Io non ce la farei mai!”
“Eh, lo so! Ci vuole determinazione, ci vuole, ma...”
“Ma prendi qualcosa, chessò, ormoni...”
“No, no! E' tutta roba naturale! Tocca qui!”
“Cosa? Qui?”
“Sì, sì. Senti? Com'è?”
“Ah, sì, in effetti...”

Gevanni, alzando lo sguardo verso il viso dell'altro, si immobilizzò, quasi avesse avuto qualche sorta di illuminazione.

“Ehm. Senti, come hai detto di chiamarti?”
“Renato. Mi chiamo Renato. E tu?”
“Gevanni”
“Oh, che bel nome...Si scrive con la J, vero?”
“No, no, la gente pensa si scriva con la J, ma si scrive G-e-v-a-n-n-i”
“Oh. Capisco!”
“Ehm, dicevo, Renato, h-hai da fare stasera?”

Il tizio tutto muscoli sorrise.

Gevanni non poté fare a meno di notare che il modello della foto del calendario -quello vestito da pompiere, insomma- sembrava ammiccare.
Bizzarro.





[E fu così che il regno di Kira fu lungo e pacific... Ehm. Insomma, fu lungo]



.Fine.


Ok, nonostante la demenzialità, speriamo sinceramente che vi sia piaciuta. xD

Mh, per chi si stia chiedendo che fine hanno fatto Gevanni e Renato, Strana90 è dell'idea che i due abbiano dato inizio ad un nuovo business in franchising: Kira's cemetery.
Secondo me (Betta90), i due sono diventati famosi modelli, richiestissimi per calendari sexy!
Ecco, scegliete pure la versione che preferite. xD

[Non c'entra nulla, ma vi informo del fatto che oggi io (cioè Betta90! xD) compio diociotto anni. Aw. <3]


Saluti a tutti. ^_^









  
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