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Autore: Lily_Luna    17/11/2008    10 recensioni
Rose Weasley è una ragazza normale, fin troppo normale. E' un genio a scuola, come la madre, studiosa e irreprensibile...è quasi invisibile! Ma cosa succederebbe se il giorno del suo diciassettesimo compleanno, per un assurdo scherzo del destino, le venisse dato un dono potente e terribilmente scomodo?! E se il ragazzo che lei odia di più al mondo, si rivelasse l'unica persona giusta per lei? Eccomi con la mia seconda fic...spero vi piaccia! [...] "- Potremmo essere…come…come…- mormorai sovrappensiero. Lui mi fece voltare lentamente, guardandomi intensamente. - Come Romeo e Giulietta…- sussurrò, prima di baciarmi sotto la luce della luna." [...] ULTIMO CAPITOLO POSTATO!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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< Ciao a tutti! Era tanto che non scrivevo...! Eccomi qui con una nuova FF! So che ne ho lasciata una incompleta, ma sto preparando l'ultimo capitolo e poi sarà finita! Solo che sono stata ispirata da questa e...beh, trattenuta dall'università! Comunque, vi presento la nuova fic...è una Rose/Scorpius, una coppia che mi piace parecchio...all'inizio della fic forse Rose non sarà proprio una campionessa di solarità e simpatia, ma non preoccupatevi...cambierà presto! E' ambientata durante il settimo anno ad Hogwarts di Rose e Scorpius...Beh...ecco intanto il primo capitolo...spero proprio vi piaccia! Un saluto a tutti! :) Enjoy!
Lily_Luna


Io e la mia famiglia stazionavamo a pochi metri da una grossa locomotiva rossastra. Era il primo settembre e la luce del sole era parecchio forte, per essere a Londra.

- Allora Rosie, sei pronta per il tuo ultimo ed indimenticabile anno ad Hogwarts? – mio padre mi strizzò l’occhio, poggiando una mano sulla mia spalla. – Ti divertirai di certo! -.

- Già Rose e non dimenticare che, se dovessi avere bisogno d’aiuto per la preparazione ai M.A.G.O., ti basterà mandare un gufo, d’accordo? – Mia madre sorrise apprensiva, mentre io annuivo silenziosamente.

- Hermione, non stancare nostra figlia con questi discorsi da secchioni…- esordì mio padre, prima che lei lo incenerisse con lo sguardo. Come facevano i miei genitori, così diversi tra loro, ad amarsi così tanto? Erano terribilmente buffi però. Sorrisi e mi abbassai per recuperare le mie cose.

Proprio mentre stavo per salutarli e salire sul treno, una botta secca e pesante mi colpì la spalla. Quando mi voltai, pronta a picchiare qualcuno, vidi il sorriso allegro dei miei cugini preferiti : James, Albus e Lily…naturalmente seguiti dallo zio Harry e la zia Ginny.

- Ehi cuginetta! – disse James ridacchiando - sei pronta per l’anno più goliardico, più spettacolare di tutta la tua carriera scolastica?! -.

Sbuffai sonoramente. James aveva finito solo l’anno precedente e già si dava delle arie da grand’uomo. Ma in fondo sapevo che era tutta scena, la sua; era un ragazzo d’oro!

- James…- esordii lanciandogli un’occhiataccia – il settimo è un anno come un altro. Compiti, libri e cose varie…- dissi, beccandomi un’occhiata sbigottita da parte di tutti i presenti.

- Lo sapevo che era tutta colpa tua! – bisbigliò mio padre, guardando preoccupato mia madre. - Con i tuoi geni l’hai irrimediabilmente rovinata! –. Tante grazie eh, papà!

- Smettila immediatamente Ronald. – sbottò mia madre, dandogli un pestone – Rose, non ascoltarlo neppure! – mormorò poi rivolta a me. Feci un sorriso stiracchiato e presi i miei bagagli.

- Devo andare adesso! Vagone capiscuola…- mormorai imbarazzata.

- D’accordo piccola, sta attenta e divertiti! – mia madre sottolineò l’ultima parola abbracciandomi.

- Ehm già Rose…cerca di non affannarti troppo dietro ai libri e prova a divertirti…ma non dare confidenza agli sconosciuti! -.

- Ma papà sono a scuola! – guardai mio padre come se fosse pazzo, ignorando la prima parte della sua battuta.

-Hai capito cosa intendo! – rispose lui in tono burbero.

- Bè, ciao a tutti! – con un sorriso, salutai gli zii e James, mentre Albus mi seguiva a ruota e Lily correva verso mio fratello Hugo, circondato da una folla di amici.

Ero diventata Caposcuola insieme ad Al, per cui entrambi ci dirigemmo verso la carrozza indicata, trascinandoci dietro gli enormi bauli.

- Fastidiosi eh? – mormorò lui, aiutandomi a sistemare i bagagli sulle reticelle di sostegno. Naturalmente alludeva ai commenti della nostra famiglia.

Grugnii infastidita e scrollai le spalle, tentando di lasciar cadere la discussione.

Si, mi davano fastidio, anzi no…mi ferivano terribilmente i loro commenti sul mio modo di essere; ma non avevo voglia di parlarne e il fatto che Albus, fin troppo intuitivo per i miei gusti, se ne fosse accorto era ancora peggio.

Io ero forte e inflessibile.

O, per lo meno, così tutti mi dipingevano.

Mi sedetti svogliata, mentre il treno cominciava a muoversi dopo il consueto fischio acuto. Vidi alcuni studenti salutare i familiari e altri correre freneticamente su e giù per il corridoio alla ricerca di un posto. Albus corse in bagno a cambiarsi, mentre io l’avevo già fatto.

Sospirai, lanciando un’occhiata cupa al cielo luminoso.

Il settimo anno…l’ultimo anno ad Hogwarts.

In teoria, per la maggior parte degli studenti, ciò rappresentava l’anno più divertente, il più folle e il più bello.

Per me…forse solo una gran scocciatura.

A scuola ero un essere invisibile, ero lontana anni luce da tutti. Sola.

Io ero solo Rose Weasley la Rompiscatole e non piacevo granchè alla gente.

I miei genitori, così come i miei zii, erano famosissimi…e di conseguenza lo erano anche James, Al, Hugo e Lily…io non più di tanto. Non possedevo nessuna delle loro caratteristiche…

James era sempre stato bello ed atletico, un vero campione di Quidditch.

Albus era così dolce e disponibile che la gente finiva sempre per innamorarsi dei suoi modi affabili.

Hugo…beh, mio fratello era sempre stato un campione di allegria e popolarità, mentre Lily…lei era bella quasi quanto Victoire, oltre che forte e brava a Quidditch.

E io…beh, io ero normale.

Una ragazza normale, per una famiglia di maghi grandiosi. Studiosa, timida e nient’affatto travolgente…

Leggevo e studiavo…per questo avevo ricevuto quelle spille.

Due spille che meritavo, ma che avrei volentieri ceduto a qualcun altro.

Non mi piaceva comandare, né fare la spiona, per così dire; eppure quel compito era stato affidato a me e in qualche modo dovevo ricoprirlo!

E mi ero fatta una marea di nemici.

Quanto mi sarebbe piaciuto, essere diversa, solo per una volta…

Sospirai per la seconda volta.

- Problemi d’amore, eh Weasley?! -.

Spalancai gli occhi e li richiusi all’istante, tentando di mantenere la calma.

Quella voce così arrogante…poteva appartenere solo ad una persona.

A LUI.

Mi voltai cautamente, assumendo la solita espressione composta, invece di quella sofferente che mai nessuno avrebbe dovuto vedere.

Davanti ai miei occhi, poco distante da me, il mio incubo.

Un ragazzo alto e snello, ma dal corpo di certo muscoloso, e dalla carnagione pallida e lucente mi osservava a braccia incrociate. I miei occhi studiarono per alcuni istanti i suoi capelli dorati e il viso sorridente e strafottente, prima di indugiare sui suoi occhi verdi.

Scorpius Malfoy.

Il ragazzo che odiavo di più al mondo.

- Ti serve qualcosa Malfoy?!- chiesi, sollevando un sopracciglio e stringendo gli occhi.

- Niente di particolare, volevo solo vedere con i miei occhi se la notizia era vera. – rispose lui, continuando a sorridere arrogante.

- E cioè? -.

- Se quella suora della Weasley ce l’aveva fatta ancora una volta a elevarsi a un gradino sopra degli altri e a fare la maestrina! – disse lui, sprezzante.

Lo odiavo. Parlava e non sapeva nulla, nulla di me.

- Senti chi parla! Non sei tu quello che gira tronfio per i corridoi della scuola?! Quello fiero di avere un suo fan-club?! – sbottai io, guardandolo in cagnesco.

- Non sai niente di me Weasley! – rispose lui, canzonandomi.

- Neppure tu! Quindi evita di parlare a sproposito! – strillai quasi, facendo saltare in aria due ragazzini minuscoli che passavano dal corridoio.

- La smettete di litigare come due bambini?! – Albus ci rimproverò entrambi, guardandoci di sbieco.

- Ehi Al…- Scorpius lo salutò con un sorrisetto – è sempre un piacere vedere tua cugina! Beh, ora che ci sei tu a farle compagnia, posso anche andarmene…a presto! – disse guardandomi divertito. Gli scoccai un’occhiata di fuoco, prima di voltarmi verso il finestrino.

- Si come no…ci vediamo a cena…- borbottò mio cugino, sedendosi accanto a me.

- Come diavolo fai a essere suo amico?! – sbottai, guardandolo malissimo.

- Non è così odioso come credi…-.

- Come no…- mormorai acida.

- Siete proprio due bambini, se vuoi proprio saperlo Rose. Come potete stuzzicarvi in questo modo?-.

- Mi odia e io odio lui. Chi si crede di essere?! – dissi a denti stretti.

- Lascialo stare…non è sempre così…- rispose Al, dandomi una pacca sulla spalla. Sollevai le spalle e ripresi a guardare fuori, persa di nuovo nei miei pensieri.

Forse Albus aveva ragione, forse reagivo davvero come una bambina. Ma se c’erano delle cose che odiavo, queste erano la vanità, l’orgoglio, la sfacciataggine e la stupidità.

E, per mia sfortuna, Scorpius Malfoy sembrava possederle tutte.

  
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