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Autore: GiulyDeVilliers    07/01/2015    0 recensioni
Johanna stava leggendo un libro sotto le coperte. A un certo punto lesse una frase che le rimase impressa.
"Se in tutto il mondo non c'è nessuno a cui importa di te, esisti davvero?" *
Per tutta la notte le risuonarono nella mente le voci di sua madre, di suo padre e di suo fratello che ripetevano quella frase all'infinito.
Johanna si chiedeva se fosse vero. A nessuno importava di lei. A lei non importava di nessuno. Non aveva neanche un pesce rosso. Tutte le persone a cui voleva bene o se ne erano andate per sempre o le aveva allontanate lei stessa.
Forse quelle voci erano un segno che la sua famiglia le aveva mandato. Forse volevano dirle qualcosa.
Ma io sto bene così si disse Johanna Non voglio che niente cambi.
E la ragazza, che aveva una tristezza crescente dentro, torno a fingere con sé stessa di essere forte.
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La strada era piena di persone: Turisti che parlavano in lingue sconosciute, famigliole felici che ridevano spensierate, impiegati che parlavano al telefono, ragazzi con le cuffiette nelle orecchie che tornavano a casa da scuola.

Johanna aveva passato le ore precedenti a girovagare senza meta. Non si ricordava neanche dov'era andata. Aveva gli occhi spenti e persi nel vuoto e non pensava a niente. Si sedette su una panchina e chiuse le palpebre. Subito le si presentò l'immagine di un paio di occhi rossi come il fuoco e una voce le si diffuse nella mente. Diceva: “Ricorda: hai un anno di tempo!”

Poi si alzò e si diresse verso casa. Mentre camminava si scontrò contro un passante che la fece cadere e le disse: "Scusi, non l'avevo prorpio vista!" e se andò.

 

 

 

Johanna arrivò a casa e si sedette sul divano. Era una ragazza con i piedi per terra, soprattutto dopo la morte della sua famiglia, non aveva mai creduto alla magia o alla fortuna.

Le venne in mente di essersi immaginata tutto. D'altronde viveva come un eremita ormai da molto tempo, magari stava diventando pazza.

Magari tornando al supermercato avrebbe visto che la nonnetta non esisteva e che la sua mente aveva partorito quello strano episodio.

"Ma in fondo, che cosa ho da perdere? Sono la ragazza più sola al mondo, tanto vale provare a fare quello che dice Miss Marple!" penò Johanna.

Doveva trovare due persone così pazze da affezionarsi a lei. A Johanna non veniva in mente una cosa più difficile da fare. Decise che avrebbe iniziato ad uscire di casa più spesso. In quel momento le venne in mente il lavoro che doveva fare per la casa editrice. Aveva deciso con l'editore che non si sarebbero mai incontrati e che si sarebbero scambiati solo delle mail. Ecco! Johanna doveva semplicemente scrivere al suo datore di lavoro che aveva cambiato idea e che aveva deciso di venire a lavoro come una qualunque persona normale!

In questo modo avrebbe conosciuto persone nuove e magari qualcuno si sarebbe affezionato a lei.

E così iniziava il nuovo capitolo della vita di Johanna, un cambiamento radicale nella sua quotidianità estremamente monotona. Johanna poteva annusare aria di cambiamento in casa. Ma come avrebbe fatto a farsi degli amici? Non si ricordava più come si faceva. Ricordò cosa le era successo poco prima, l'uomo che non la aveva vista e le era andato addosso. Infatti Johanna si era impegnata molto per diventare invisibile e attirare lo sguardo degli altri su di sè. A quanto pareva ci era riuscita benissimo. Ma questo andava bene quando voleva evitare contatti con tutti. Ma era impossibile farsi degli amici se nessuno la vedeva neanche.

Portò la mano ai suoi capelli castani chari, erano diventati lunghissimi e le arrivavano ai fianchi. Non erano nè lisci nè mossi non erano nè castani nè biondi, non potevano essere definiti in alcun modo se non noiosi. Johanna ebbe improvvisamente un'idea, sorrise e, dopo aver preso il cappotto, uscì di casa.

 

"Cazzo! Cazzo! Cazzo! Sono... AZZURRI!" urlò Johanna.

"Bè! Mi avevi detto di farli di un colore forte. Allegro. Dicevi di voler cambiare. Sicuramente ho fatto quello che mi hai detto" disse la parrucchiera con un sorrisetto impertinente. Intanto osservava compiaciuta e orgogliosa la sua opera.

"Sì ma pensavo a qualcosa di meno... di meno... appariscente" rispose Johanna toccandosi le ciocche di capelli.

"Ma stai super bene! Credo che tu sia la cliente che mi è venuta meglio! E poi era tanto che non facevo qualcosa di divertente" rispose la donna, che tra l'altro i capelli che li aveva arancioni.

Johanna si gurdò allo specchio. Aveva un taglio alla moda, corto e scalato. Ma la cosa impressionante era il colore. Azzurro. Ma non un azzurro chiaro e tenue, un azzuro elettrico. Oddio, Johanna non sapeva neanche se esistesse l'azzurro elettrico!

Ma Johanna dovette riconoscere che la parrucchiera aveva adempito al suo compito. Infondo il suo nuovo look non era così male. Era diversa. Sicuramente non sarebbe più stata invisibile.

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti!

Avete passato buone vacanze? Io sì e oggi è stato terribile tornare a scuola dopo tutto il tempo passato a fare niente ( e domani ho la versione di greco. Come si può essere così crudeli da mettere verifiche il secondo giorno di scuola dopo le vacanze?). Ma a chi gliene frega delle mie scemenze??

Cosa ne dite del cap? Io non ho niente da dire. Mi sembra schifoso come al solito. Come mi piacerebbe farmi tutti i capelli azzurri come Johanna

Stavo pensando di spostare la storia nelle generali invece che nelle commedie. Cosa ne pensate?

Lasciatemi un commento, per favore!

Va bè mi dileguo che è meglio (per voi).

Bye,

GiulyDeVilliers

  
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