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Autore: lullublu    07/01/2015    0 recensioni
Era una giornata piovosa in Culonia, ed un vecchio di nome Ponda se ne stava annoiato sulla sua sedia di vimini a sfogliare il suo vecchio diario.
Tanti anni, ormai erano passati da tutte le storie che teneva annotate, appunti di giorni ormai lontani.
Credeva che null'altro gli sarebbe potuto succedere, ne aveva passate di cotte e di crude nella sua lunga vita ed ormai, era quasi giunto al termine.
Non sapeva però, che presto avrebbe affrontato la sua ultima grande sfida.
Genere: Azione, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Ryouta Kise, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Cross-over, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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le avventure di ponda 1 Note dell'autrice:  ....questa storia è stata scritta a quattro mani, su una panchina.
Ponda, il simpatico vecchietto che troverete, è il protagonista della storia ed in quanto tale non può morire.
Kise, benchè appia l'aspetto del kise originale, è molto-molto- personalizzato, quindi si preferirebbe che lo vediate quasi come un ooc.
Detto questo speriamo che la storia piaccia.
Buona lettura ^^



Era una giornata piovosa in Culonia, ed un vecchio di nome Ponda se ne stava annoiato sulla sua sedia di vimini a sfogliare il suo vecchio diario.
Tanti anni, ormai erano passati da tutte le storie che teneva annotate, appunti di giorni ormai lontani.
Credeva che null'altro gli sarebbe potuto succedere, ne aveva passate di cotte e di crude nella sua lunga vita ed ormai, era quasi giunto al termine.
Non sapeva però, che presto avrebbe affrontato la sua ultima grande sfida.
"E' passato così tanto tempo" mormorò, mentre un sorriso stanco affiorava sulle sue labbra.
Ad ascoltarlo, c'era Su-san, il suo compagno di vita.
Si conoscevano da quando erano ragazzi, avevano frequentato lo stesso liceo, anche se solo per un anno nella stessa classe.
"Eravamo così giovani" rispose Su-san, dando un buffetto sulla spalla a Ponda, per poi scrollarsi la forfora dalla mano.
Era risaputo che Ponda aveva tanta forfora.
Fuori dalla finestra giocavano i loro figli.
"Eravamo così giovani e spensierati" fece Ponda "e guardaci adesso con i nostri Gianmarco e Luca, che ci danno tante soddisfazioni".
A questa frase, spuntò dal nulla una persona.
"BEATRICEEEE" urlò il giovane di nome Luca.
"Su-san, chi è questo tizio?" chiese il vecchio, giustamente sorpreso.
"Io sono tuo figlio" esclamò il giovane.
Ponda lo guardò sconcertato, qualcosa gli frullò nella mente. Non era la prima volta che gli succedeva qualcosa di strano.
"Aspetta" disse poggiandosi una mano rugosa sulla fronte "sono finito in un'altra fan fiction, non è così?".
Una voce misteriosa gli rispose "Esatto. Lavora schiavo!".
"Ma scusami, io sono solo il ricordo di una persona, non sai neanche se sono ancora così. DAI CAZZO!".
Ma le sue obiezioni furono inutili.
Si scatenò una tempesta di ghiaccio, e la casa, con tutti quelli che vi erano all'interno, venne congelata.
Passarono tre anni da quel giorno e la casa, era ancora ghiacciata.
Chi mai sarebbe riuscito a scongelare il Ponda?

Arrivarono delle persone vicino alla casa.
Una di esse era Ryota Kise, un famoso modello.
"Questa sarà la location per il mio prossimo set fotografico!" affermò il biondo con il perenne sorriso contento e un po' stupido che gli incorniciava il viso.
"Idiota! Siamo venuti ad allenarci!" obiettò Kasamatsu dando un calcio al modello.
Kise infatti, oltre ad essere un modello, giocava anche a basket e Yukio Kasamatsu, era il suo capitano.
Oltre a loro, vi era anche una bravissima fotografa di nome Anna.
"Io devo lavorare" commentò la ragazza.
Si chiedeva ancora, perchè mai avesse accettato quell'incarico.
Tutto quel parlottare e calciare,  disturbò una persona che stava dormendo in cima alla casa congelata.
"Che noia! Io stavo dormendo!" sbuffò Aomine.
"Aominecchi, mio best friend forever and ever, cosa ci fai sul mio set?" chiese Kise.
Ma Aomine non gli rispose e si riaddormentò.
Si udirono delle grida provenire dalla casa ghiacciata che svegliarono nuovamente il ragazzo che, nervoso per tutto quel baccano, lanciò il suo pallone da basket sulla casa, frantumando il ghiaccio.
Dalla casa uscì Ponda seguito da Su-san, entrambi, alquanto infreddoliti.
Non doveva essere facile passare tre anni congelati, soprattutto alla loro veneranda età.
"Aaaaaaaaah voi non capite stolti!" fece Ponda.
"Cosa c'è da capire?" chiese una voce.
Era Kuroko, un ragazzo difficile da notare nonostante i suoi capelli azzurri, era lì fin dall'inizio insieme a Kise, Kasamatsu e Anna, ma nessuno si era accorto della sua flebile presenza.
"Non capisci? Questo è il continuo della mia fan fic. Siete condannati".
La voce di Ponda fece tremare tutti, tranne Aomine che ancora si lamentava per essere stato svegliato.
"Ma insomma!" protestò "volete stare zitti? Ah ciao Tetsu!".
Il vecchio Ponda, nervoso per tanta insolenza, strattonò Aomine.
"Non capiscì? Tra poco comparirà una jeep gialla. Aahh, è già lì, è già iniziato".
Anna si chiese di quale jeep stesse parlando, non aveva notato alcuna auto, ma quando si girò a vedere, la jeep gialla di cui aveva parlato Ponda c'era davvero.
Quella faccenda iniziava a farsi inquietante.
"E' la mia jeep-giallacchi! Saliamo tutti!".
Kise, invece di farsi domande, aveva già preso confidenza con la nuova situazione.
In fin dei conti la sua stupidità lo portava ad adattarsi ad ogni situazione.
"Abbiamo bisogno di un autista! Chi sa guidare?".

  
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